Il comune di Pontinia è l'unico come della provincia di Latina e dell'ATO 4 che potrebbe, se volesse, gestire pubblicamente l'acqua. Lo prevedono 2 delibere le uniche non impugnate da Acqualatina e dalla Provincia (sempre schierata a favore di Acqualtina in tribunale). La gestione diretta può consentire il risparmio del servizio del 30%. Anche nuovi posti di lavoro. Che però sembrano non interessare all'attuale maggioranza (pd e udc). Eppure se il pd fosse, una volta l'anno, coerente si ricorderebbe della campagna referendaria per la gestione pubblica e della riduzione del 7% dell'importo delle bollette. http://insiemeperpontinia.blogspot.com/2011/06/lefficacia-dei-4-referendum-votando-si.html. Lo stesso non ci si può attendere dall'udc. L'unico partito ad aver fatto la campagna referendaria a favore della gestione privata e dell'aumento delle bollette. Ovviamente non c'entra nulla che Caltagirone sia il 2. (o successivo non importa) suocero di Casini. Il fatto che sia il maggior azionista privata dell'Acea (prima titolare del progetto più contestato di Pontinia della turbogas) nonchè gestore contestato (in Italia come in America Latina) della gestione dell'acqua è solo una coincidenza.
Adesso niente risparmio del 30%, niente nuovi posti di lavoro per la gestione diretta.
Niente risparmio del 7% della bolletta in base all'esito del referendum (il più votato in Italia come a Pontinia). L' applicazione delle leggi a Pontinia (vedi obblighi sulla differenziata) è un optional.
Adesso oltre alle mancate riduzioni della bolletta arriva l'ennesimo ingiustificato aumento della bolletta illeggittimamente non ridotta.
Ancora una volta comunicati, dichiarazioni, proclami e propaganda sempre più lontani dalla vita reale e dai problemi della gente.
L'ennesimo aumento si somma a quelli regionali della discarica (grazie Battisti che non riduci il conferimento in discarica) del 17%, della benzina, dell'addizionale regionale insieme ai vitalizi, stipendi e altri benefit. Senza contare quelli nazionali che arriveranno domani e che diventeranno ancora più pesanti il prossimo anno.
I cittadini liberi e democratici di Pontinia da gennaio attueranno l'autoriduzione della bolletta nella campagna di obbedienza civile.
Giorgio Libralato
Puntuale come un orologio svizzero arriva l'aumento della bolletta dell'acqua per il 2012:+7,8%.
Un bolletta sempre più salata per cittadini, decisa dai sindaci dell'ATO4 che tutelano il gestore. Un bel regalo per Acqualatina.
Acqua più salata nonostante; il perdurare del problema arsenico che doveva essere risolto dal 2005. Un problema che non verrà risolto definitivamente finché non si troveranno altre fonti di approvvigionamento idrico, poiché non si potrà andare avanti all'infinito con dearsenizzatori costosi da gestire e con costi elevatissimi di smaltimento dell'arsenico accumulato;
la quota investimenti molto inferiore gli impegni contrattuali sottoscritti dal gestore nel 2002: 120milioni d'investimento fatti al 2011 rispetto ai 194miloni previsti;
le penali "abbonate" al gestore per i livelli di servizio non raggiunti (indicatore MALL): oltre 27 milioni che avrebbero portato alla decurtazioni della tariffa applicata all'utenza;
gli oltre 8milioni di mutui che il gestore non ha ancora restituiti ai comuni e che restituirà comodamente a rate entro il 2014;
il canone di concessione non sia mai stato versato ai comuni e servirà invece a garantire il debito di oltre 13milioni del gestore con i consorzi di bonifica, almeno fino alla risoluzione della contesa giudiziaria Acqualatina-Consorzi;
il gestore non abbia ancora assunta la gestione delle isole Ponza e Ventotene e quindi abbia risparmiato sul costo del trasporto d'acqua alle isole ancora pagato dalla regione: oltre 1milione l'anno;
non sia stata tolto dalla tariffa la remunerazione del 7% del capitale investito come stabilito dall'esito referendario con cui ben 27 milioni di italiani lo scorso 12 e 13 giugno hanno abolito i profitti sull'acqua: 6,5milioni che dovevano essere tolti dalla tariffa 2012 e che avrebbero ridotto la tariffa del 6%
i costi operativi di gestione invece di diminuire continuano a salire e per il 2012 si è passati dai 59milioni previsti nel 2006 agli attuali 70,5milioni previsti nella conferenza dei sindaci dell'11 novembre con un incremento del +19%.
Insomma, non c'è che dire: anche per il 2011 i sindaci sono stati incapaci di controllare il gestore ed invece di far adeguare le tariffe al servizio reso effettivamente ed in linea con la legge, continuano a garantirgli guadagni ingiustificati.
(Comitato cittadino acqua pubblica di Aprilia)
sabato 31 dicembre 2011
Pontinia e rifiuti proposta per incentivazione riduzione, recupero, differenziata rsu
Al Signor Sindaco del Comune di Pontinia
All’assessore al bilancio
All’assessore all’ambiente
Oggetto: Incentivazione alla riduzione, al recupero ed alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani
Il comune di Pontinia, secondo i dati della provincia di Latina, è fermo al 20% quale percentuale di rifiuti inviati alla raccolta differenziata, ben lontano agli obiettivi di legge (65%, 60%) e del programma della lista elettorale “Insieme per Pontinia” che ha vinto le elezioni.
Secondo i dati dichiarati dall’assessore all’ambiente il passaggio dal 7% (prima della differenziata del comune spontanea dei cittadini) al 20% si sono risparmiati in un anno 100 mila €.
Facendo un rapido calcolo passare dal 20 al 65%, come prevedono norme, ma soprattutto civiltà e buon senso, avremmo un risparmio di 4 volte superiore circa.
Questo consentirebbe anche un risparmio notevole per le economie comunali (che potrebbero compensare buona parte dei tagli del governo nazionale) e quindi un risparmio per i cittadini o almeno servizi migliori.
Anche nuovi posti di lavoro, nuove aziende, nuove opportunità che in questi tempi di crisi sarebbero un segnale importante di attenzione ai problemi sociali e di colmare quell’incredibile distacco che i cittadini avvertono verso la classe politica.
Proprio per raggiungere tali obiettivi si invita la Vostra Amministrazione Comunale a partecipare al bando per la “Incentivazione alla riduzione, al recupero ed alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani” D.G.R. Lazio 291/2009 ripartizione delle risorse piano della R.D. 2009/2011. ANNO 2011 della Provincia di Latina.
Qualora questa Amministrazione non avesse le risorse per tale obiettivo primario e importante (secondo il Vostro programma elettorale) si consiglia di chiedere il supporto dei cittadini e delle associazioni sempre disponibili a collaborare gratuitamente per il bene comune.
Si allega il bando in questione.
Pontinia 31 dicembre 2011 Pontinia Ecologia e Territorio Giorgio Libralato
BANDO per la “Incentivazione alla riduzione, al recupero ed alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani” D.G.R. Lazio 291/2009 ripartizione delle risorse piano della R.D. 2009/2011. ANNO 2011.
Vista la Determinazione Dirigenziale n° 4166 del 29.12.2011;
Art.1 - OGGETTO
La Provincia di Latina promuove un bando volto ad incentivare la Raccolta Differenziata dei rifiuti urbani al fine di definire la ripartizione delle risorse finanziarie previste dalla Regione Lazio per il piano della Raccolta Differenziata per il periodo 2009/2011.
Art.2 - FONDI A DISPOSIZIONE PER L’EROGAZIONE DELLE RISORSE.
Le risorse a disposizione per il presente bando sono di seguito indicate ANNO TABELLA A – Parte Corrente TABELLA B – Parte C/Capitale 2011 € 2.612.378,71 € 1.077.425,84
Totale € 3.689.804,55
Art.3 – SOGGETTI DESTINATARI
La Provincia di Latina, i Comuni e gli Enti Locali della Provincia di Latina, società a prevalente
capitale pubblico costituite nel rispetto della normativa vigente ed operanti nel settore della raccolta differenziata dei rifiuti.
Art.4 – AMBITO DI INTERVENTO E RIPARTIZIONE DELLE RISORSE
Le risorse saranno destinate ed utilizzate secondo quanto indicato nei paragrafi 2 e 3 del “Documento Tecnico” allegato alla D.G.R.L. n° 291/09 e per interventi, in Parte C/Capitale, per la realizzazione e/o il potenziamento degli ecocentri comunali e ove opportuno e possibile prevederne di intercomunali, secondo il punto 1 delle linee guida indicate dalla Provincia di Latina nell’allegato “A” alla D.G.P.n°116/09. Le risorse saranno ripartite secondo la seguente tabella.
TABELLA A – Parte Corrente
COMUNI CON % R.D. < 20% Possono essere concessi contributi per interventi per l’avvio ed il potenziamento della raccolta differenziata della frazione umida dei rifiuti ed interventi per incentivare anche la raccolta differenziata delle frazioni secche. € 1.698.046,16 TABELLA A – Parte Corrente COMUNI CON % R.D. > 20%
Possono essere concessi contributi per interventi per l’estensione sul territorio comunale della raccolta differenziata della frazione umida dei rifiuti, compreso il compostaggio domestico, collettivo, comunale e intercomunale. € 914.332,55
TABELLA B – Parte C/Capitale
COMUNI CON % R.D. < 20% Possono essere concessi contributi per acquisto di mezzi ed attrezzature fisse e mobili per i servizi di raccolta differenziata e di trattamento e trasformazione dei rifiuti biodegradabili e per la realizzazione di strutture di supporto della raccolta differenziata ed al miglioramento qualitativo della stessa € 700.326,80 TABELLA B – Parte C/Capitale COMUNI CON % R.D. > 20%
Possono essere concessi contributi per acquisto di mezzi ed attrezzature fisse e mobili per i servizi di raccolta differenziata e di trattamento e trasformazione dei rifiuti biodegradabili e per la realizzazione di strutture di supporto della raccolta differenziata ed al miglioramento qualitativo della stessa € 377.099,04
Totale € 3.689.804,55
Art.5 – MODALITA’ E TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Ciascun soggetto interessato potrà inviare, pena la non ammissione, non più di una domanda al Settore
Ecologia ed Ambiente della Provincia di Latina; la stessa richiesta di progetto dovrà essere corredata
dalla seguente documentazione:
a) Modello di domanda (Mod.1A/RD);
b) Programma di intervento che si intende realizzare che dovrà rispondere alle linee guida indicate
nell’Allegato “A” alla D.G.P. n° 116/2009, completo del piano economico con indicati gli importi
richiesti per la parte corrente e quelli per la parte capitale;
c) Certificazione della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani per l’anno 2010,
eseguito con le modalità di calcolo indicate dalla D.G.R. n° 375 del 07.08.2010 e con la scheda di
rilevazione allegata alla D.G.R. 375/2010;
d) Bando per la “Incentivazione alla riduzione, al recupero ed alla raccolta differenziata dei rifiuti
urbani” D.G.R. Lazio 291/2009 ripartizione delle risorse piano della R.D. 2009/2011. ANNO
2011, sottoscritto dal richiedente per accettazione.
La domanda di partecipazione al presente bando, debitamente compilata (pena l’esclusione dal bando)
e sottoscritta dal Sindaco e dal Dirigente del Settore / Amministratore, dovrà pervenire entro il
20.02.2012 alle ore 12.00 al seguente indirizzo: Provincia di Latina – Settore Ecologia e Ambiente,
Via Costa, 1 – 04100 Latina.
L’amministrazione non risponde di eventuali disguidi e/o ritardi postali.
I plichi dovranno riportare la dicitura: “Incentivazione alla riduzione, al recupero ed alla raccolta
differenziata dei rifiuti urbani” D.G.R. Lazio 291/2009 ripartizione delle risorse piano della R.D.
2009/2011. ANNO 2011.
Art.6 – MOTIVI DI NON AMMISSIBILITA’ ALLA VALUTAZIONE
Con atto del Settore Ecologia e Ambiente saranno dichiarate inammissibili le domande presentate da
soggetti privi dei requisiti richiesti, incomplete nella documentazione richiesta al precedente art. 5,
non redatte utilizzando il modello di domanda previsto.
Non potranno essere trasferite le risorse assegnate e previste dal presente bando ad enti ed organismi
che, avendo beneficiato di risorse finanziarie per la stessa finalità negli anni precedenti, non abbiano
prodotto una completa e corretta rendicontazione delle somme assegnate.
Art.7 – VALUTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande di partecipazione al presente bando saranno esaminate e valutate dall’Ufficio Tutela
Suolo della Provincia di Latina, il quale procederà successivamente alla pubblicazione delle istanze
pervenute e ritenute ammissibili con relativa assegnazione delle risorse.
Art.8 – MODALITA’ DI ASSEGNAZIONE E DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI
Le somme saranno assegnate ai soggetti beneficiari tenuto conto delle seguenti condizioni:
- coerenza del programma di interevento presentato con le voci di spesa indicate nel “Documento
Tecnico” allegato alla D.G.R. Lazio n° 291/2009 e del “Documento Tecnico” allegato alla D.G.P.
n°116/09 ;
Le somme verranno erogate ai soggetti beneficiari secondo le disposizioni dell’art. 5 della D.G.R.
Lazio n° 291/2009, fatta eccezione per quanto indicato nell’art. 6 del presente bando, per stati di
avanzamento lavori ed in particolare:
a) il 50% dell’importo concesso all’approvazione del programma da parte della Provincia di Latina;
b) il 50% dell’importo concesso all’atto della rendicontazione economica del programma, ovvero di
lotti funzionali e della presentazione di relazioni riportanti i risultati ottenuti.
La rendicontazione delle spese sostenute dovrà essere presentata nei termini e contenuti di cui
all’art.158 del D. Lgs. 267/2000 e s.m. ed int. e redatta su apposito modello di rendicontatone
(Mod.2/RD) predisposto dal Settore Ecologia ed Ambiente della Provincia di Latina.
Il mancato rispetto di quanto sopra comporterà l’eliminazione dei residui passivi dovuti con
conseguente nuova distribuzione delle somme.
Il rendiconto delle spese deve rispettare la previsione del preventivo economico allegato al programma
di interevento. Ogni variazione significativa, che i soggetti beneficiari vorranno apportare al
programma di intervento finanziato, dovrà essere sottoposto alla valutazione della Provincia di Latina
che verificherà la conformità alle finalità del bando.
In presenza di una difformità tra programma preventivato e programma svolto che abbia comportato
modifiche significative dei dati finanziari o del programma di intervento indicati, la Provincia di
Latina potrà ridurre o revocare le risorse assegnate.
Nel caso in cui le procedure per l’esecuzione del programma di intervento non saranno iniziate entro il
30.12.2011 il soggetto beneficiario dovrà comunicare al Settore Ecologia ed Ambiente della Provincia
di Latina, con nota scritta, la rinuncia al contributo assegnato.
Il mancato rispetto di quanto su indicato comporterà, senza ulteriori formalità, la mancata concessione
del contributo e sua nuova destinazione.
Art.9 – DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE DOPO L’ASSEGNAZIONE DELLE
RISORSE FINANZIARIE
Successivamente alla assegnazione delle risorse finanziarie previste nel presente bando i soggetti
beneficiari dovranno produrre al Settore Ecologia della Provincia di Latina la seguente
documentazione entro 30 gg dal ricevimento della comunicazione di assegnazione del contributo:
- Atto di accettazione del contributo (Delibera di Giunta Comunale);
- Restituzione della “Convenzione tra la Provincia di Latina ed il Soggetto Beneficiario”;
- Eventuale rimodulazione del programma di interevento proposto, qualora necessario in relazione
al contributo assegnato.
All’assessore al bilancio
All’assessore all’ambiente
Oggetto: Incentivazione alla riduzione, al recupero ed alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani
Il comune di Pontinia, secondo i dati della provincia di Latina, è fermo al 20% quale percentuale di rifiuti inviati alla raccolta differenziata, ben lontano agli obiettivi di legge (65%, 60%) e del programma della lista elettorale “Insieme per Pontinia” che ha vinto le elezioni.
Secondo i dati dichiarati dall’assessore all’ambiente il passaggio dal 7% (prima della differenziata del comune spontanea dei cittadini) al 20% si sono risparmiati in un anno 100 mila €.
Facendo un rapido calcolo passare dal 20 al 65%, come prevedono norme, ma soprattutto civiltà e buon senso, avremmo un risparmio di 4 volte superiore circa.
Questo consentirebbe anche un risparmio notevole per le economie comunali (che potrebbero compensare buona parte dei tagli del governo nazionale) e quindi un risparmio per i cittadini o almeno servizi migliori.
Anche nuovi posti di lavoro, nuove aziende, nuove opportunità che in questi tempi di crisi sarebbero un segnale importante di attenzione ai problemi sociali e di colmare quell’incredibile distacco che i cittadini avvertono verso la classe politica.
Proprio per raggiungere tali obiettivi si invita la Vostra Amministrazione Comunale a partecipare al bando per la “Incentivazione alla riduzione, al recupero ed alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani” D.G.R. Lazio 291/2009 ripartizione delle risorse piano della R.D. 2009/2011. ANNO 2011 della Provincia di Latina.
Qualora questa Amministrazione non avesse le risorse per tale obiettivo primario e importante (secondo il Vostro programma elettorale) si consiglia di chiedere il supporto dei cittadini e delle associazioni sempre disponibili a collaborare gratuitamente per il bene comune.
Si allega il bando in questione.
Pontinia 31 dicembre 2011 Pontinia Ecologia e Territorio Giorgio Libralato
BANDO per la “Incentivazione alla riduzione, al recupero ed alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani” D.G.R. Lazio 291/2009 ripartizione delle risorse piano della R.D. 2009/2011. ANNO 2011.
Vista la Determinazione Dirigenziale n° 4166 del 29.12.2011;
Art.1 - OGGETTO
La Provincia di Latina promuove un bando volto ad incentivare la Raccolta Differenziata dei rifiuti urbani al fine di definire la ripartizione delle risorse finanziarie previste dalla Regione Lazio per il piano della Raccolta Differenziata per il periodo 2009/2011.
Art.2 - FONDI A DISPOSIZIONE PER L’EROGAZIONE DELLE RISORSE.
Le risorse a disposizione per il presente bando sono di seguito indicate ANNO TABELLA A – Parte Corrente TABELLA B – Parte C/Capitale 2011 € 2.612.378,71 € 1.077.425,84
Totale € 3.689.804,55
Art.3 – SOGGETTI DESTINATARI
La Provincia di Latina, i Comuni e gli Enti Locali della Provincia di Latina, società a prevalente
capitale pubblico costituite nel rispetto della normativa vigente ed operanti nel settore della raccolta differenziata dei rifiuti.
Art.4 – AMBITO DI INTERVENTO E RIPARTIZIONE DELLE RISORSE
Le risorse saranno destinate ed utilizzate secondo quanto indicato nei paragrafi 2 e 3 del “Documento Tecnico” allegato alla D.G.R.L. n° 291/09 e per interventi, in Parte C/Capitale, per la realizzazione e/o il potenziamento degli ecocentri comunali e ove opportuno e possibile prevederne di intercomunali, secondo il punto 1 delle linee guida indicate dalla Provincia di Latina nell’allegato “A” alla D.G.P.n°116/09. Le risorse saranno ripartite secondo la seguente tabella.
TABELLA A – Parte Corrente
COMUNI CON % R.D. < 20% Possono essere concessi contributi per interventi per l’avvio ed il potenziamento della raccolta differenziata della frazione umida dei rifiuti ed interventi per incentivare anche la raccolta differenziata delle frazioni secche. € 1.698.046,16 TABELLA A – Parte Corrente COMUNI CON % R.D. > 20%
Possono essere concessi contributi per interventi per l’estensione sul territorio comunale della raccolta differenziata della frazione umida dei rifiuti, compreso il compostaggio domestico, collettivo, comunale e intercomunale. € 914.332,55
TABELLA B – Parte C/Capitale
COMUNI CON % R.D. < 20% Possono essere concessi contributi per acquisto di mezzi ed attrezzature fisse e mobili per i servizi di raccolta differenziata e di trattamento e trasformazione dei rifiuti biodegradabili e per la realizzazione di strutture di supporto della raccolta differenziata ed al miglioramento qualitativo della stessa € 700.326,80 TABELLA B – Parte C/Capitale COMUNI CON % R.D. > 20%
Possono essere concessi contributi per acquisto di mezzi ed attrezzature fisse e mobili per i servizi di raccolta differenziata e di trattamento e trasformazione dei rifiuti biodegradabili e per la realizzazione di strutture di supporto della raccolta differenziata ed al miglioramento qualitativo della stessa € 377.099,04
Totale € 3.689.804,55
Art.5 – MODALITA’ E TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Ciascun soggetto interessato potrà inviare, pena la non ammissione, non più di una domanda al Settore
Ecologia ed Ambiente della Provincia di Latina; la stessa richiesta di progetto dovrà essere corredata
dalla seguente documentazione:
a) Modello di domanda (Mod.1A/RD);
b) Programma di intervento che si intende realizzare che dovrà rispondere alle linee guida indicate
nell’Allegato “A” alla D.G.P. n° 116/2009, completo del piano economico con indicati gli importi
richiesti per la parte corrente e quelli per la parte capitale;
c) Certificazione della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani per l’anno 2010,
eseguito con le modalità di calcolo indicate dalla D.G.R. n° 375 del 07.08.2010 e con la scheda di
rilevazione allegata alla D.G.R. 375/2010;
d) Bando per la “Incentivazione alla riduzione, al recupero ed alla raccolta differenziata dei rifiuti
urbani” D.G.R. Lazio 291/2009 ripartizione delle risorse piano della R.D. 2009/2011. ANNO
2011, sottoscritto dal richiedente per accettazione.
La domanda di partecipazione al presente bando, debitamente compilata (pena l’esclusione dal bando)
e sottoscritta dal Sindaco e dal Dirigente del Settore / Amministratore, dovrà pervenire entro il
20.02.2012 alle ore 12.00 al seguente indirizzo: Provincia di Latina – Settore Ecologia e Ambiente,
Via Costa, 1 – 04100 Latina.
L’amministrazione non risponde di eventuali disguidi e/o ritardi postali.
I plichi dovranno riportare la dicitura: “Incentivazione alla riduzione, al recupero ed alla raccolta
differenziata dei rifiuti urbani” D.G.R. Lazio 291/2009 ripartizione delle risorse piano della R.D.
2009/2011. ANNO 2011.
Art.6 – MOTIVI DI NON AMMISSIBILITA’ ALLA VALUTAZIONE
Con atto del Settore Ecologia e Ambiente saranno dichiarate inammissibili le domande presentate da
soggetti privi dei requisiti richiesti, incomplete nella documentazione richiesta al precedente art. 5,
non redatte utilizzando il modello di domanda previsto.
Non potranno essere trasferite le risorse assegnate e previste dal presente bando ad enti ed organismi
che, avendo beneficiato di risorse finanziarie per la stessa finalità negli anni precedenti, non abbiano
prodotto una completa e corretta rendicontazione delle somme assegnate.
Art.7 – VALUTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande di partecipazione al presente bando saranno esaminate e valutate dall’Ufficio Tutela
Suolo della Provincia di Latina, il quale procederà successivamente alla pubblicazione delle istanze
pervenute e ritenute ammissibili con relativa assegnazione delle risorse.
Art.8 – MODALITA’ DI ASSEGNAZIONE E DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI
Le somme saranno assegnate ai soggetti beneficiari tenuto conto delle seguenti condizioni:
- coerenza del programma di interevento presentato con le voci di spesa indicate nel “Documento
Tecnico” allegato alla D.G.R. Lazio n° 291/2009 e del “Documento Tecnico” allegato alla D.G.P.
n°116/09 ;
Le somme verranno erogate ai soggetti beneficiari secondo le disposizioni dell’art. 5 della D.G.R.
Lazio n° 291/2009, fatta eccezione per quanto indicato nell’art. 6 del presente bando, per stati di
avanzamento lavori ed in particolare:
a) il 50% dell’importo concesso all’approvazione del programma da parte della Provincia di Latina;
b) il 50% dell’importo concesso all’atto della rendicontazione economica del programma, ovvero di
lotti funzionali e della presentazione di relazioni riportanti i risultati ottenuti.
La rendicontazione delle spese sostenute dovrà essere presentata nei termini e contenuti di cui
all’art.158 del D. Lgs. 267/2000 e s.m. ed int. e redatta su apposito modello di rendicontatone
(Mod.2/RD) predisposto dal Settore Ecologia ed Ambiente della Provincia di Latina.
Il mancato rispetto di quanto sopra comporterà l’eliminazione dei residui passivi dovuti con
conseguente nuova distribuzione delle somme.
Il rendiconto delle spese deve rispettare la previsione del preventivo economico allegato al programma
di interevento. Ogni variazione significativa, che i soggetti beneficiari vorranno apportare al
programma di intervento finanziato, dovrà essere sottoposto alla valutazione della Provincia di Latina
che verificherà la conformità alle finalità del bando.
In presenza di una difformità tra programma preventivato e programma svolto che abbia comportato
modifiche significative dei dati finanziari o del programma di intervento indicati, la Provincia di
Latina potrà ridurre o revocare le risorse assegnate.
Nel caso in cui le procedure per l’esecuzione del programma di intervento non saranno iniziate entro il
30.12.2011 il soggetto beneficiario dovrà comunicare al Settore Ecologia ed Ambiente della Provincia
di Latina, con nota scritta, la rinuncia al contributo assegnato.
Il mancato rispetto di quanto su indicato comporterà, senza ulteriori formalità, la mancata concessione
del contributo e sua nuova destinazione.
Art.9 – DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE DOPO L’ASSEGNAZIONE DELLE
RISORSE FINANZIARIE
Successivamente alla assegnazione delle risorse finanziarie previste nel presente bando i soggetti
beneficiari dovranno produrre al Settore Ecologia della Provincia di Latina la seguente
documentazione entro 30 gg dal ricevimento della comunicazione di assegnazione del contributo:
- Atto di accettazione del contributo (Delibera di Giunta Comunale);
- Restituzione della “Convenzione tra la Provincia di Latina ed il Soggetto Beneficiario”;
- Eventuale rimodulazione del programma di interevento proposto, qualora necessario in relazione
al contributo assegnato.
Lazio, destra e Polverini, dopo gli scandali nuova gaffe per sanità e cinema?
Nuovo cinema Polverini, d’obbligo per i medici Il fatto quotidiano 31 dicembre 2011
DIRETTORE SANITARIO E AMMINISTRATIVO SOSTITUITI DOPO LA PROIEZIONE DI “BORIS” CON ER PECORA
di Andrea Managò
Boris è stato un grande successo sia in televisione sia al cinema. Ma la proiezione organizzata mercoledì scorso all’ospedale Grassi di Ostia, nell’ambito di una rassegna allestita dalla Regione Lazio nei suoi nosocomi, non ha richiamato le folle.
Sembra che in sala fossero presenti appena cinque spettatori, tra medici e personale sanitario. Dei pazienti nemmeno l’ombra, nonostante si trattasse di una rassegna organizzata per loro.
La cosa non dev’essere andata giù all’assessore regionale alla Casa Teodoro Buontempo, nel 2006 candidato del centro destra alla presidenza del municipio che si affaccia sul mare (all’epoca per lui il 39,3% dei voti). Inviato dalla governatrice Polverini a fare le sue veci, il presidente de La Destra non avrebbe gradito la scarsa affluenza di pubblico.
A quanto raccontano i presenti “Er pecora”, questo lo storico soprannome di Buontempo, si sarebbe lamentato perchè le proiezioni organizzate negli altri ospedali regionali avrebbero riscosso ben altro successo di pubblico. Del resto anche la proiezione di Gianni e le donne, che si è svolta il 22 dicembre nella stessa struttura, in quel caso alla presenza dell’assessore all’Ambiente Marco Mattei, aveva registrato il tutto esaurito. Questa mattina il direttore sanitario facente funzioni del Grassi, Paola Masala, e quello amministrativo, Paola Savina, sono stati sostituiti dalla Regione Lazio con altro personale interno alla struttura. Un fax, indirizzato alla Savina, e solo per conoscenza, anche alla Masala, comunicava a entrambe una nuova mansione a partire dal 1° gennaio. Non solo: anche Carla Salvicchi, alla guida del Centro Paraplegici di Ostia, è stata destinata alla gestione del Home in Hospital del Grassi. Tre cambi in un colpo solo. “È stato un fulmine a ciel sereno, nessuno se lo aspettava”, hanno commentato alcuni medici dell’ospedale.
Intanto, nei corridoi del Consiglio regionale, tra i banchi dell’opposizione, ha iniziato a farsi strada il “sospetto” che questi tre spostamenti possano essere in qualche modo legati alla cattiva organizzazione della proiezione di Boris. “Troviamo paradossale che si proceda in un avvicendamento in ruoli così delicati per l’azienda dall’oggi al domani, senza fornire motivazioni reali, in un’azienda come la Asl Roma D che ancora non ha un direttore generale”, incalza il consigliere regionale Pd Enzo Foschi. Gli fa eco la dipietrista Giulia Rodano: “L’ipotesi di una ritorsione della giunta Polverini per la scarsa partecipazione ad una proiezione organizzata dalla Regione è imbarazzante sia per i vertici dell’ente che per amministrazione regionale. Se non fosse gravissima apparirebbe drammaticamente ridicola”.
Dalla Regione tutto tace, né la governatrice né i suoi assessori durante il pomeriggio hanno commentato la vicenda. La giunta Polverini, insomma, non ha pace in queste ultime settimane dell’anno. È dei giorni scorsi la durissima polemica sull’estensione dei vitalizi anche ai 14 assessori che non siedono in Consiglio, una strenna natalizia che secondo alcune stime potrebbe costare ai contribuenti circa 700 mila euro l’anno.
Tra i beneficiari c’è anche Buontempo, a cui, se sono vere le malelingue, due vitalizi (quello regionale e quello da parlamentare) non sono bastati a migliorare l’umore
DIRETTORE SANITARIO E AMMINISTRATIVO SOSTITUITI DOPO LA PROIEZIONE DI “BORIS” CON ER PECORA
di Andrea Managò
Boris è stato un grande successo sia in televisione sia al cinema. Ma la proiezione organizzata mercoledì scorso all’ospedale Grassi di Ostia, nell’ambito di una rassegna allestita dalla Regione Lazio nei suoi nosocomi, non ha richiamato le folle.
Sembra che in sala fossero presenti appena cinque spettatori, tra medici e personale sanitario. Dei pazienti nemmeno l’ombra, nonostante si trattasse di una rassegna organizzata per loro.
La cosa non dev’essere andata giù all’assessore regionale alla Casa Teodoro Buontempo, nel 2006 candidato del centro destra alla presidenza del municipio che si affaccia sul mare (all’epoca per lui il 39,3% dei voti). Inviato dalla governatrice Polverini a fare le sue veci, il presidente de La Destra non avrebbe gradito la scarsa affluenza di pubblico.
A quanto raccontano i presenti “Er pecora”, questo lo storico soprannome di Buontempo, si sarebbe lamentato perchè le proiezioni organizzate negli altri ospedali regionali avrebbero riscosso ben altro successo di pubblico. Del resto anche la proiezione di Gianni e le donne, che si è svolta il 22 dicembre nella stessa struttura, in quel caso alla presenza dell’assessore all’Ambiente Marco Mattei, aveva registrato il tutto esaurito. Questa mattina il direttore sanitario facente funzioni del Grassi, Paola Masala, e quello amministrativo, Paola Savina, sono stati sostituiti dalla Regione Lazio con altro personale interno alla struttura. Un fax, indirizzato alla Savina, e solo per conoscenza, anche alla Masala, comunicava a entrambe una nuova mansione a partire dal 1° gennaio. Non solo: anche Carla Salvicchi, alla guida del Centro Paraplegici di Ostia, è stata destinata alla gestione del Home in Hospital del Grassi. Tre cambi in un colpo solo. “È stato un fulmine a ciel sereno, nessuno se lo aspettava”, hanno commentato alcuni medici dell’ospedale.
Intanto, nei corridoi del Consiglio regionale, tra i banchi dell’opposizione, ha iniziato a farsi strada il “sospetto” che questi tre spostamenti possano essere in qualche modo legati alla cattiva organizzazione della proiezione di Boris. “Troviamo paradossale che si proceda in un avvicendamento in ruoli così delicati per l’azienda dall’oggi al domani, senza fornire motivazioni reali, in un’azienda come la Asl Roma D che ancora non ha un direttore generale”, incalza il consigliere regionale Pd Enzo Foschi. Gli fa eco la dipietrista Giulia Rodano: “L’ipotesi di una ritorsione della giunta Polverini per la scarsa partecipazione ad una proiezione organizzata dalla Regione è imbarazzante sia per i vertici dell’ente che per amministrazione regionale. Se non fosse gravissima apparirebbe drammaticamente ridicola”.
Dalla Regione tutto tace, né la governatrice né i suoi assessori durante il pomeriggio hanno commentato la vicenda. La giunta Polverini, insomma, non ha pace in queste ultime settimane dell’anno. È dei giorni scorsi la durissima polemica sull’estensione dei vitalizi anche ai 14 assessori che non siedono in Consiglio, una strenna natalizia che secondo alcune stime potrebbe costare ai contribuenti circa 700 mila euro l’anno.
Tra i beneficiari c’è anche Buontempo, a cui, se sono vere le malelingue, due vitalizi (quello regionale e quello da parlamentare) non sono bastati a migliorare l’umore
Pontinia: che fine ha fatto il mega centro commerciale di Mesa?
Sì proprio quello dei miracoli sostenuto da tutti i politici più credibili. Il 1. miracolo la moltiplicazione dei soldi della società che propone l'investimento da un capitale sociale di 10 mila euro promette un investimento di quasi 100 milioni di euro. Un genio tale merita il nobel per l'economia. Il 2. miracolo la stessa società regala pure al comune 1 milione e 200 mila euro. Il 3. miracolo che il comune di Pontinia a spese sue, si accolla gli oneri di progettazione, manutenzione, di tutti i rischi in fase di esecuzione della rotatoria sull'Appia solo per fare un favore alla stessa società. Costo iniziale (della sola opera) 250 mila euro. Da notare che l'Appia sta lì da oltre 2 mila anni e adesso viene modificata solo in nome dello stesso commercio selvaggio che la lista insieme per Pontinia (quella che “amministra” il comune di Pontinia con l'accordo udc -pd). Mentre altre rotatorie come altre emergenze vengono dimenticate. Anzi il comune promuove addirittura diverse conferenze di servizi. Il 4. miracolo i circa 350 posti di lavoro che saranno solo di Pontinia. Il 5. miracolo è la sparizione dei vari fanghi interrati, delle sostanze tossiche e nocive che, secondo le cronache, sarebbero state rinvenute nel sito. Il 6. miracolo è che qualcuno creda ancora a una o più delle baggianate di cui sopra. Intanto la Mira Lanza torna all'onore (si fa per dire) delle cronache con la richiesta di documenti del condono edilizio del comune di Sabaudia, mentre il sito industriale è in quello di Pontinia http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b09fc4d90becca/pag25sabaudia.pdf .
Pontinia, fine anno con urbanistica, piano commercio e campo da golf
Varie amministrazioni comunali in occasione del cenone di San Silvestro e della barbara usanza dei botti (con migliaia di feriti ogni anno senza contare i numerosi morti sul lavoro di cui una decina nella nostra regione quest'anno) vietano tale usanza incivile. http://pontiniaecologia.blogspot.com/2011/12/san-silvestro-le-citta-civili-evitano-i.html Lo fanno diverse città da Torino, Bari, Venezia, Pesaro, Teramo, Olbia solo per citarne alcune. Ovviamente si tratta di un atto di rispetto e civiltà che usa chi è sensibile a questioni ambientali e non solo. Non mi risulta ci siano iniziative analoghe nella nostra provincia, ne tantomeno a Pontinia. Per questo ci vorrebbero all'interno delle varie amministrazioni persone sensibili e civili. Basta vedere, per fare un esempio, i dati sulla raccolta differenziata. Oppure sulla gestione pubblica dell'acqua. O sulle discariche e sull'inquinamento.
A Pontinia va sempre di moda l'urbanistica anche nel prossimo consiglio comunale. http://pontiniaecologia.blogspot.com/2011/12/pontinia-3-gennaio-convocato-consiglio.html
Come dichiara l'ex sindaco Mochi che critica la mancanza del piano del commercio a Pontinia si pensa solo alle cubature. Chiaro riferimento al Mega centro commerciale di Mesa. Oppure al progetto del campo da golf che serve, tanto per cambiare, a realizzare migliaia di altri mc. Comunque nonostante i proclami sull'ambiente e sulla differenziata ancora nessun risultato. Un po' come a proposito dei tagli sulle associazioni dell'assessore, continuano i contributi alle associazioni.
http://pontiniaecologia.blogspot.com/2011/12/pontinia-nonostante-lassessore-ai-tagli.html
Il 2011 finisce con le solite contraddizioni di tutto l'anno. E almeno nelle contraddizioni ripetute gli amministratori sono coerenti e conseguenti
A Pontinia va sempre di moda l'urbanistica anche nel prossimo consiglio comunale. http://pontiniaecologia.blogspot.com/2011/12/pontinia-3-gennaio-convocato-consiglio.html
Come dichiara l'ex sindaco Mochi che critica la mancanza del piano del commercio a Pontinia si pensa solo alle cubature. Chiaro riferimento al Mega centro commerciale di Mesa. Oppure al progetto del campo da golf che serve, tanto per cambiare, a realizzare migliaia di altri mc. Comunque nonostante i proclami sull'ambiente e sulla differenziata ancora nessun risultato. Un po' come a proposito dei tagli sulle associazioni dell'assessore, continuano i contributi alle associazioni.
http://pontiniaecologia.blogspot.com/2011/12/pontinia-nonostante-lassessore-ai-tagli.html
Il 2011 finisce con le solite contraddizioni di tutto l'anno. E almeno nelle contraddizioni ripetute gli amministratori sono coerenti e conseguenti
venerdì 30 dicembre 2011
Monti e la lobby della plastica salvano i sacchetti abusivi della spese
La lobby della plastica riesce a salvare i sacchetti Dal milleproroghe sparisce un articolo dedicato agli shopper che dovevano essere eliminati da domani. Clini e Passera rassicurano: tutto a posto non intendiamo tornare indietro. Ma le industrie ringrazianoAvevano già intonato il de profundis per i sacchetti di plastica che sarebbero dovuti sparire con lo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre. E invece no. In calcio d’angolo, ma si potrebbe davvero dire fuori tempo massimo, la norma che metteva la parola fine sull’esistenza dei sacchetto inquinante sul suolo patrio è sparita dal decreto “milleproroghe”. Un colpo di spunga netto, in apparenza inspiegabile, a ben guardare molto chiaro. È successo che ieri, subito dopo l’annuncio di Monti dell’inizio della nuova fase del governo, il vicepresidente di Legambiente, Stefano Ciafani, ha rotto l’incantesimo dei buoni propositi dell’esecutivo denunciando che dal “milleproroghe” era sparita la norma attesa da anni dagli ambientalisti (e non solo da loro).
L’aritcolo in questione stabiliva i corretti parametri di biodegradabilità nell’ambiente e compostabilità dei cosiddetti “shopper” (secondo la norma europea EN 13432 e annunciato ufficialmente dal governo il 23 dicembre); a parere di Ciafani, “la messa al bando dei sacchetti di plastica rischia così di essere seriamente compromesso consentendo scappatoie ai produttori”. Ecco, appunto, i produttori. Il sospetto – anzi, la prova – porta l’attenzione verso la Federazione Gomma Plastica, presieduta da Angelo Bonsignori, organismo rappresentato in Confindustria. Solo una settimana fa, il 21 dicembre, Bonsignori aveva rilasciato un’accorata intervista al Sole 24 Ore denunciando un’imminente catastrofe occupazionale nel settore della produzione dei sacchetti legata, ovviamente, all’imminente uscita di scena degli shopper. Solo che, alla fine dell’intervista, aggiungeva: “Però, sento aria di ritorno”. Un presagio? No, senz’altro un attento lavoro di lobby che pare aver dato i suoi frutti. Almeno sotto il profilo di un rinvio della norma. Visto il clamore suscitato dalla scomparsa dell’articolo dal “milleproroghe”, i ministri Clini e Passera, coinvolti nella materia, hanno subito garantito che l’impegno del governo sul fronte shopper non verrà meno. E che, anzi, non ci sarebbe alcuna intenzione di cambiare idea sulla chimica verde e sullo sviluppo sostenibile (e la produzione di sacchetti shopper “realmente” biodegradabili riguarda entrambi i temi).
Secondo i responsabili di Ambiente e Sviluppo Economico, infatti, la norma sui bio-shopper, approvata dal consiglio dei ministri del 23 dicembre scorso non sarebbe “scomparsa”, ma avrebbe due – prossime – possibilità di “emersione”. La prima è che diventi oggetto di un emendamento del governo all’ex milleproroghe, la seconda – hanno spiegato le fonti del governo – “riposa sul fatto che ci sono 6 mesi di tempo per un decreto in materia”. Insomma, in un modo o nell’altro l’articolo che stabiliva i corretti parametri di dissolvenza nell’ambiente degli shopper vedrà la luce. Probabilmente quando si sarà trovata una soluzione anche per le industrie collegate alla produzione dei sacchetti. “Non esiste un obbligo comunitario che imponga la sostituzione dei sacchetti di plastica con quelli biodegradabili – ecco quello che diceva, non a caso, Bonsignori – ma solo una norma alla quale ci si può adeguare in modo volontario. Il fattoè che è a partire dalla seconda metà del 2010 è stata condotta una campagna mediatica fortissima contro questo prodotto, non so se le ragioni fossero politiche o elettorali, ma il ministero dell’Ambiente si è impuntato, anche se la sperimentazione necessaria per segnare il passaggio non è stata mai eseguita; ci sono oltre 4000 addetti del settore in cassa integrazione, ferie forzate e part time, ma occorre trovare subito una soluzione per non lasciare a casa molti lavoratori e mettere nei guai migliaia di famiglie”. E per trovare una soluzione si è aspettato l’ultimo tuffo?
Da “Il Fatto Quotidiano” del 30/12/2012
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/30/la-lobby-della-plastica-riesce-a-salvare-i-sacchetti/180718/
L’aritcolo in questione stabiliva i corretti parametri di biodegradabilità nell’ambiente e compostabilità dei cosiddetti “shopper” (secondo la norma europea EN 13432 e annunciato ufficialmente dal governo il 23 dicembre); a parere di Ciafani, “la messa al bando dei sacchetti di plastica rischia così di essere seriamente compromesso consentendo scappatoie ai produttori”. Ecco, appunto, i produttori. Il sospetto – anzi, la prova – porta l’attenzione verso la Federazione Gomma Plastica, presieduta da Angelo Bonsignori, organismo rappresentato in Confindustria. Solo una settimana fa, il 21 dicembre, Bonsignori aveva rilasciato un’accorata intervista al Sole 24 Ore denunciando un’imminente catastrofe occupazionale nel settore della produzione dei sacchetti legata, ovviamente, all’imminente uscita di scena degli shopper. Solo che, alla fine dell’intervista, aggiungeva: “Però, sento aria di ritorno”. Un presagio? No, senz’altro un attento lavoro di lobby che pare aver dato i suoi frutti. Almeno sotto il profilo di un rinvio della norma. Visto il clamore suscitato dalla scomparsa dell’articolo dal “milleproroghe”, i ministri Clini e Passera, coinvolti nella materia, hanno subito garantito che l’impegno del governo sul fronte shopper non verrà meno. E che, anzi, non ci sarebbe alcuna intenzione di cambiare idea sulla chimica verde e sullo sviluppo sostenibile (e la produzione di sacchetti shopper “realmente” biodegradabili riguarda entrambi i temi).
Secondo i responsabili di Ambiente e Sviluppo Economico, infatti, la norma sui bio-shopper, approvata dal consiglio dei ministri del 23 dicembre scorso non sarebbe “scomparsa”, ma avrebbe due – prossime – possibilità di “emersione”. La prima è che diventi oggetto di un emendamento del governo all’ex milleproroghe, la seconda – hanno spiegato le fonti del governo – “riposa sul fatto che ci sono 6 mesi di tempo per un decreto in materia”. Insomma, in un modo o nell’altro l’articolo che stabiliva i corretti parametri di dissolvenza nell’ambiente degli shopper vedrà la luce. Probabilmente quando si sarà trovata una soluzione anche per le industrie collegate alla produzione dei sacchetti. “Non esiste un obbligo comunitario che imponga la sostituzione dei sacchetti di plastica con quelli biodegradabili – ecco quello che diceva, non a caso, Bonsignori – ma solo una norma alla quale ci si può adeguare in modo volontario. Il fattoè che è a partire dalla seconda metà del 2010 è stata condotta una campagna mediatica fortissima contro questo prodotto, non so se le ragioni fossero politiche o elettorali, ma il ministero dell’Ambiente si è impuntato, anche se la sperimentazione necessaria per segnare il passaggio non è stata mai eseguita; ci sono oltre 4000 addetti del settore in cassa integrazione, ferie forzate e part time, ma occorre trovare subito una soluzione per non lasciare a casa molti lavoratori e mettere nei guai migliaia di famiglie”. E per trovare una soluzione si è aspettato l’ultimo tuffo?
Da “Il Fatto Quotidiano” del 30/12/2012
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/30/la-lobby-della-plastica-riesce-a-salvare-i-sacchetti/180718/
Catasto spese pazze della sorella di Alemanno: sciarpa con perle, uova di struzzo, meeting CL
CRONACA 30 Dicembre 2011 Dalla sciarpa con perle al meeting di Cl
La lista completa delle spese del Catasto
Non solo uova di struzzo (video http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/29/sprechi-allagenzia-territorio-monti-risponde-sulle-uova-struzzo/180565/ ). Ma aperitivi, gioielli e costosi convegni. Ecco come l'Agenzia del territorio diretta da Gabriella Alemanno è arrivata a sborsare un milione di euro in rappresentanza
Dai 7mila calendari alle cene da 800 euro
La lista completa delle spese del Catasto Non si tratta solo di un problema di uova di struzzo. Ieri il Presidente del consiglio Mario Monti ha ironizzato sulla domanda del nostro Stefano Feltri ma ha promesso anche di esaminare con attenzione -“nella fase uno e mezzo” – il plico di ricevute che Il Fatto ha preparato per lui. Non avendo avuto modo di consegnarlo agli sherpa del premier nella concitazione della conferenza, abbiamo pensato di metterlo on line così Monti potrà farsi un’idea di come si applica il comandamento della sobrietà nell’Agenzia del Territorio che dipende direttamente dal suo ministero, quello dell’Economia.
Ovviamente, per permettere non solo al presidente Monti ma a tutti i lettori di farsi un’idea, abbiamo pensato di pubblicare sul fattoquotidiano.it tutte le note spese in nostro possesso. Sono centinaia di pagine, d’altronde, complessivamente, le spese di rappresentanza e di comunicazione istituzionale (in passato ferme sotto i 100mila euro) nell’anno 2011 supereranno il milione di euro. In alcuni casi si tratta di piccoli importi (quasi offensivi) vista l’autorità a cui sono rivolte le attenzioni. Per esempio c’è una nota spese di 50 euro per un piccolo omaggio al Capo dello Stato (“regalo istituzionale in occasione del decennale delle agenzie fiscali”, scontrino 21 marzo 2011) che appare quasi irriguardoso visti gli importi dei pranzi alla Bottega di Montecitorio o da Filippo La Mantia della direttrice dell’Agenzia. In altri casi invece le note spese difficilmente si giustificano in un momento in cui si chiedono sacrifici a tutti. La legge del 2001 che ha imposto lo spoil system impone a Mario Monti di confermare i direttori delle agenzie fiscali entro 90 giorni. Proprio all’Agenzia diretta da Miss Alemanno, ribattezzata miss Alé-magno dopo la pubblicazione dell’articolo del Fatto sui suoi pranzi, il premier ha affidato la delicata missione di revisionare le rendite sulle quali tutti gli italiani pagano le tasse immobiliari. Prima di fare la sua scelta sarà bene che il presidente del consiglio verifichi bene come l’Agenzia sta usando la sua autonomia di spesa.
Non si tratta solo di un problema di uova di struzzo. Ieri il Presidente del consiglio Mario Monti ha ironizzato sulla domanda del nostro Stefano Feltri (guarda il video http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/29/sprechi-allagenzia-territorio-monti-risponde-sulle-uova-struzzo/180565/) ma ha promesso anche di esaminare con attenzione - "nella fase uno e mezzo” - il plico di ricevute che Il Fatto ha preparato per lui. La sensazione è che Monti dovrà spendere qualche ora per farsi un’idea di come si applica il comandamento della sobrietà nell’Agenzia del Territorio che dipende direttamente dal suo ministero. Ovviamente, per permettere non solo al presidente Monti ma a tutti i lettori di farsi un’idea, abbiamo pensato di pubblicare sul fattoquotidiano.it tutte le note spese in nostro possesso. Sono centinaia di pagine. In alcuni casi si tratta di piccoli importi. In altri casi invece le note spese difficilmente si giustificano in un momento in cui si chiedono sacrifici a tutti. La legge del 2001 che ha imposto lo spoil system impone a Mario Monti di confermare i direttori delle agenzie fiscali entro 90 giorni. Prima di fare la sua scelta sarà bene che il presidente verifichi bene come le Agenzie, tutte, non solo quella del Territorio, usano la loro autonomia di spesa. La sensazione è che le spese di Miss Alemanno (leggihttp://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/27/catasto-che-abbuffata/180036/ ) non siano un caso isolato di Marco Lillo
La lista completa delle spese del Catasto
Non solo uova di struzzo (video http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/29/sprechi-allagenzia-territorio-monti-risponde-sulle-uova-struzzo/180565/ ). Ma aperitivi, gioielli e costosi convegni. Ecco come l'Agenzia del territorio diretta da Gabriella Alemanno è arrivata a sborsare un milione di euro in rappresentanza
Dai 7mila calendari alle cene da 800 euro
La lista completa delle spese del Catasto Non si tratta solo di un problema di uova di struzzo. Ieri il Presidente del consiglio Mario Monti ha ironizzato sulla domanda del nostro Stefano Feltri ma ha promesso anche di esaminare con attenzione -“nella fase uno e mezzo” – il plico di ricevute che Il Fatto ha preparato per lui. Non avendo avuto modo di consegnarlo agli sherpa del premier nella concitazione della conferenza, abbiamo pensato di metterlo on line così Monti potrà farsi un’idea di come si applica il comandamento della sobrietà nell’Agenzia del Territorio che dipende direttamente dal suo ministero, quello dell’Economia.
Ovviamente, per permettere non solo al presidente Monti ma a tutti i lettori di farsi un’idea, abbiamo pensato di pubblicare sul fattoquotidiano.it tutte le note spese in nostro possesso. Sono centinaia di pagine, d’altronde, complessivamente, le spese di rappresentanza e di comunicazione istituzionale (in passato ferme sotto i 100mila euro) nell’anno 2011 supereranno il milione di euro. In alcuni casi si tratta di piccoli importi (quasi offensivi) vista l’autorità a cui sono rivolte le attenzioni. Per esempio c’è una nota spese di 50 euro per un piccolo omaggio al Capo dello Stato (“regalo istituzionale in occasione del decennale delle agenzie fiscali”, scontrino 21 marzo 2011) che appare quasi irriguardoso visti gli importi dei pranzi alla Bottega di Montecitorio o da Filippo La Mantia della direttrice dell’Agenzia. In altri casi invece le note spese difficilmente si giustificano in un momento in cui si chiedono sacrifici a tutti. La legge del 2001 che ha imposto lo spoil system impone a Mario Monti di confermare i direttori delle agenzie fiscali entro 90 giorni. Proprio all’Agenzia diretta da Miss Alemanno, ribattezzata miss Alé-magno dopo la pubblicazione dell’articolo del Fatto sui suoi pranzi, il premier ha affidato la delicata missione di revisionare le rendite sulle quali tutti gli italiani pagano le tasse immobiliari. Prima di fare la sua scelta sarà bene che il presidente del consiglio verifichi bene come l’Agenzia sta usando la sua autonomia di spesa.
Non si tratta solo di un problema di uova di struzzo. Ieri il Presidente del consiglio Mario Monti ha ironizzato sulla domanda del nostro Stefano Feltri (guarda il video http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/29/sprechi-allagenzia-territorio-monti-risponde-sulle-uova-struzzo/180565/) ma ha promesso anche di esaminare con attenzione - "nella fase uno e mezzo” - il plico di ricevute che Il Fatto ha preparato per lui. La sensazione è che Monti dovrà spendere qualche ora per farsi un’idea di come si applica il comandamento della sobrietà nell’Agenzia del Territorio che dipende direttamente dal suo ministero. Ovviamente, per permettere non solo al presidente Monti ma a tutti i lettori di farsi un’idea, abbiamo pensato di pubblicare sul fattoquotidiano.it tutte le note spese in nostro possesso. Sono centinaia di pagine. In alcuni casi si tratta di piccoli importi. In altri casi invece le note spese difficilmente si giustificano in un momento in cui si chiedono sacrifici a tutti. La legge del 2001 che ha imposto lo spoil system impone a Mario Monti di confermare i direttori delle agenzie fiscali entro 90 giorni. Prima di fare la sua scelta sarà bene che il presidente verifichi bene come le Agenzie, tutte, non solo quella del Territorio, usano la loro autonomia di spesa. La sensazione è che le spese di Miss Alemanno (leggihttp://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/27/catasto-che-abbuffata/180036/ ) non siano un caso isolato di Marco Lillo
Pontinia, nonostante l'assessore ai tagli altri contributi alle associazioni
Delibera n. 200
LA GIUNTA COMUNALE
Su proposta del delegato allo Sport Signor Cengia Gianluca;
PREMESSO che annualmente l’Amministrazione comunale assegna dei contributi a sostegno delle Associazioni locali, al fine di promuovere ed incentivare le attività culturali, sportive, ricreative, di promozione e di aggregazione sociale presenti nel territorio;
VISTE le richieste presentate dalle varie Associazioni sportive, per la concessione di contributi relativi all’esercizio finanziario 2011 e la documentazione allegata a sostegno delle medesime;
RAVVISATA la necessità di procedere alla ripartizione dei contributi, tenuto conto delle attuali disponibilità di bilancio e delle pezze giustificative presentate dalle Associazioni, a corredo e supporto della richiesta dei contributi stessi;
VISTO il Regolamento comunale che norma le modalità circa l’assegnazione dei contributi;
ACQUISITO il parere favorevole del Responsabile dell’Ufficio Ragioneria, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.08.2000, n. 267, per quanto riguarda la regolarità contabile dell’atto;
VISTO il D. Lgs. n. 267/2000,
D E L I B E R A
1) RIPARTIRE, per i motivi espressi in premessa, i contributi previsti al Cap. 858/1, del bilancio per l’esercizio finanziario 2011, a favore delle Associazioni sportive, in base al seguente prospetto:
· Associazione Dilettantistica Sportiva Tennistavolo – Pontinia
€ 468,00
· Associazione Sportiva Dilettantistica Blu Master - Pontinia
€ 469,00
· Associazione Sportiva Dilettantistica.TAE KWON DO – Pontinia
€ 383,00
TOTALE € 1.320,00
2) DARE ATTO che, successivamente il Responsabile del Settore “Servizi alla Persona” adotterà apposito atto di impegno di spesa;
3) Successivamente, con votazione unanime e favorevole, dichiara il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134 – comma 4 – del D. Lgs. n. 267/2000.
LA GIUNTA COMUNALE
Su proposta del delegato allo Sport Signor Cengia Gianluca;
PREMESSO che annualmente l’Amministrazione comunale assegna dei contributi a sostegno delle Associazioni locali, al fine di promuovere ed incentivare le attività culturali, sportive, ricreative, di promozione e di aggregazione sociale presenti nel territorio;
VISTE le richieste presentate dalle varie Associazioni sportive, per la concessione di contributi relativi all’esercizio finanziario 2011 e la documentazione allegata a sostegno delle medesime;
RAVVISATA la necessità di procedere alla ripartizione dei contributi, tenuto conto delle attuali disponibilità di bilancio e delle pezze giustificative presentate dalle Associazioni, a corredo e supporto della richiesta dei contributi stessi;
VISTO il Regolamento comunale che norma le modalità circa l’assegnazione dei contributi;
ACQUISITO il parere favorevole del Responsabile dell’Ufficio Ragioneria, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.08.2000, n. 267, per quanto riguarda la regolarità contabile dell’atto;
VISTO il D. Lgs. n. 267/2000,
D E L I B E R A
1) RIPARTIRE, per i motivi espressi in premessa, i contributi previsti al Cap. 858/1, del bilancio per l’esercizio finanziario 2011, a favore delle Associazioni sportive, in base al seguente prospetto:
· Associazione Dilettantistica Sportiva Tennistavolo – Pontinia
€ 468,00
· Associazione Sportiva Dilettantistica Blu Master - Pontinia
€ 469,00
· Associazione Sportiva Dilettantistica.TAE KWON DO – Pontinia
€ 383,00
TOTALE € 1.320,00
2) DARE ATTO che, successivamente il Responsabile del Settore “Servizi alla Persona” adotterà apposito atto di impegno di spesa;
3) Successivamente, con votazione unanime e favorevole, dichiara il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134 – comma 4 – del D. Lgs. n. 267/2000.
Pontinia 3 gennaio convocato consiglio comunale
Il 3 gennaio alle ore 19,30 convocazione consiglio comunale.
Ordine del giorno:
1) lettura e approvazione dei verbali delle precedenti sedute.
2) piano di lottizzazione di iniziativa privata - zona C - sottozona C3 di PRG - approvazione
3) designazione di rappresentante in seno al Consorzio di Bonifica
Ordine del giorno:
1) lettura e approvazione dei verbali delle precedenti sedute.
2) piano di lottizzazione di iniziativa privata - zona C - sottozona C3 di PRG - approvazione
3) designazione di rappresentante in seno al Consorzio di Bonifica
il testo del decreto milleproroghe: proroga anche accatastamenti fabbricati rurali
Art. 29
(Proroghe di termini in materia fiscale)
1. Alla lettera a) del comma 5 dell'articolo 2 del decreto legislativo 26 novembre 2010, n. 216, le parole: "nel 2011", sono sostituite dalle seguenti: "entro il 30 aprile 2012".
2. L'applicazione delle disposizioni dell'articolo 2, comma 6, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, decorre:
a) dal 1° gennaio 2012 con riferimento agli interessi e agli altri proventi derivanti da conti correnti e depositi bancari e postali, anche se rappresentati da certificati, maturati a partire dalla predetta data;
b) dal giorno successivo alla data di scadenza del contratto di pronti contro termine stipulato anteriormente al 1° gennaio 2012 e avente durata non superiore a 12 mesi, relativamente ai redditi di cui all'articolo 44, comma 1, lettera g-bis), del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e agli interessi ed altri proventi delle obbligazioni e titoli similari di cui al decreto legislativo 1° aprile 1996, n. 239.
Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/9qMMX
Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/9qMMX
Art. 26
(Proseguimento delle attività di documentazione, di studio e di ricerca in materia di federalismo fiscale e di contabilità e finanza pubblica)
1. Il termine del 31 dicembre 2011 previsto dall'articolo 1, comma 17 del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge24 novembre 2006, n. 286, è prorogato al 31 dicembre 2013. Nel medesimo comma, in fine, sono aggiunte le seguenti parole: ", nonché per assicurare la formazione specialistica nonché la formazione linguistica di base dei dipendenti del Ministero previa stipula di apposite convenzioni anche con primarie istituzioni universitarie italiane ed europee".
Art. 27
(Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico locale e di spese per investimenti delle Regioni)
1. All'articolo 21, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, i
Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/9qMMXArt. 27
(Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico locale e di spese per investimenti delle Regioni)
1. All'articolo 21, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, i periodi secondo, terzo e quarto, sono sostituiti dai seguenti:
"Entro il mese di febbraio 2012, il Governo, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, definisce, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, per il periodo 2012- 2014, gli obiettivi di efficientamento e di razionalizzazione del trasporto pubblico locale nel suo complesso, le conseguenti misure da adottare entro il primo trimestre del 2012 nonché le modalità di monitoraggio ed i coerenti criteri di riparto del fondo di cui al presente comma. Con la predetta intesa sono stabiliti i compiti dell'Osservatorio istituito ai sensi dell'articolo 1, comma 300, della legge 24
Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/9qMMX
http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-12-29/parte-sesta-083631.shtml
Il testo del decreto milleproroghe
Da questa pagina è possibile accedere alla bozza del decreto legge "recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi" (più noto come Milleproroghe). Il decreto legge non è ancora stato pubblciato sulla "Gazzetta Ufficiale". Le disposizioni qui riportate non sono quindi in figore e potrebbero ancora subire modifiche. Le rubriche degli articoli sono quelle originali. Le indicazioni in corsivo a fine rubrica sono a cura della redazione del Sole 24 Ore
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PARTE PRIMA
Articolo 1. Proroga termini in materia di assunzioni
Articolo 2. Proroga Commissario straordinario C.R.I.
Articolo 3. Proroghe in materia di verifiche sismiche
Articolo 4. Proroga termini per le spese di funzionamento dell'ODI
Articolo 5. Proroga di termini relativi al termovalorizzatore di Acerra
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http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-12-29/parte-prima-083017.shtml
PARTE SECONDA
Articolo 6. Proroga dei termini in materia di lavoro
Articolo 7. Proroghe in materia di politica estera
Articolo 8. Proroga di termini previsti da disposizioni legislative di interesse della Difesa
Articolo 9. Programma triennale della pesca
Articolo 10. Proroga di termini in materia sanitaria
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http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-12-29/parte-seconda-083319.shtml
PARTE TERZA
Articolo 11. Proroga di termini in materia di infrastrutture e trasporti
Articolo 12. Modifica del termine per la concessione della miniera di carbone del Sulcis
Articolo 13. Proroga di termini in materia ambientale
Articolo 14. Proroga del Consiglio nazionale della pubblica istruzione e Consiglio nazionale per l'alta formazione artistica e musicale
Articolo 15. Proroga di termini in materia di amministrazione dell'interno
--------
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http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-12-29/parte-terza-083357.shtml
PARTE QUARTA
Articolo 16. Proroga in materia di investimenti degli enti previdenziali in Abruzzo
Articolo 17. Proroga delle disposizioni contenute nell'articolo 44-bis del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14 (amministrazione penitenziaria).
Articolo 18. Funzionalità dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA)
Articolo 19. Proroga dei termini per l'emanazione di provvedimenti normativi attuativi del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91 (armonizzazione dei sistemi contabili)
Articolo 20. Conservazione somme iscritte nel conto della
Il Sole 24 Ohttp://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-12-29/parte-quarta-083428.shtmlre - leggi su http://24o.it/115n9L
PARTE QUINTA
Articolo 21. Proroga di norme nel settore postale
Articolo 22. Continuità degli interventi a favore delle imprese
Articolo 23. Esercizio dell'attività di consulenza finanziaria
Articolo 24. Adempimenti relativi alla rilevazione del Patrimonio delle Amministrazione pubbliche finalizzata alla redazione del Rendiconto patrimoniale a valori di mercato
Articolo 25. Proroga della partecipazione dell'Italia ai programmi del Fondo monetario internazionale per fronteggiare la crisi finanziaria tramite la stipula di un accordo di prestito bilaterale
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http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-12-29/parte-quinta-083502.shtml
PARTE SESTA
Articolo 26. Proseguimento delle attività di documentazione, di studio e di ricerca in materia di federalismo fiscale e di contabilità e finanza pubblica
Articolo 27. Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico locale e di spese per investimenti delle Regioni
Articolo 28. Proroga della convenzione con il centro di produzione s.p.a. (Radio Radicale)
Articolo 29. Proroghe di termini in materia fiscale (tassazione del risparmio, obblighi dei datori di lavoro, fabbricati rurali, esecuzione sfratti)
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http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-12-29/parte-sesta-083631.shtml
http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-12-29/parte-seconda-083319.shtml
(Proroghe di termini in materia fiscale)
1. Alla lettera a) del comma 5 dell'articolo 2 del decreto legislativo 26 novembre 2010, n. 216, le parole: "nel 2011", sono sostituite dalle seguenti: "entro il 30 aprile 2012".
2. L'applicazione delle disposizioni dell'articolo 2, comma 6, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, decorre:
a) dal 1° gennaio 2012 con riferimento agli interessi e agli altri proventi derivanti da conti correnti e depositi bancari e postali, anche se rappresentati da certificati, maturati a partire dalla predetta data;
b) dal giorno successivo alla data di scadenza del contratto di pronti contro termine stipulato anteriormente al 1° gennaio 2012 e avente durata non superiore a 12 mesi, relativamente ai redditi di cui all'articolo 44, comma 1, lettera g-bis), del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e agli interessi ed altri proventi delle obbligazioni e titoli similari di cui al decreto legislativo 1° aprile 1996, n. 239.
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Art. 26
(Proseguimento delle attività di documentazione, di studio e di ricerca in materia di federalismo fiscale e di contabilità e finanza pubblica)
1. Il termine del 31 dicembre 2011 previsto dall'articolo 1, comma 17 del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge24 novembre 2006, n. 286, è prorogato al 31 dicembre 2013. Nel medesimo comma, in fine, sono aggiunte le seguenti parole: ", nonché per assicurare la formazione specialistica nonché la formazione linguistica di base dei dipendenti del Ministero previa stipula di apposite convenzioni anche con primarie istituzioni universitarie italiane ed europee".
Art. 27
(Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico locale e di spese per investimenti delle Regioni)
1. All'articolo 21, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, i
Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/9qMMXArt. 27
(Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico locale e di spese per investimenti delle Regioni)
1. All'articolo 21, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, i periodi secondo, terzo e quarto, sono sostituiti dai seguenti:
"Entro il mese di febbraio 2012, il Governo, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, definisce, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, per il periodo 2012- 2014, gli obiettivi di efficientamento e di razionalizzazione del trasporto pubblico locale nel suo complesso, le conseguenti misure da adottare entro il primo trimestre del 2012 nonché le modalità di monitoraggio ed i coerenti criteri di riparto del fondo di cui al presente comma. Con la predetta intesa sono stabiliti i compiti dell'Osservatorio istituito ai sensi dell'articolo 1, comma 300, della legge 24
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Il testo del decreto milleproroghe
Da questa pagina è possibile accedere alla bozza del decreto legge "recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi" (più noto come Milleproroghe). Il decreto legge non è ancora stato pubblciato sulla "Gazzetta Ufficiale". Le disposizioni qui riportate non sono quindi in figore e potrebbero ancora subire modifiche. Le rubriche degli articoli sono quelle originali. Le indicazioni in corsivo a fine rubrica sono a cura della redazione del Sole 24 Ore
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PARTE PRIMA
Articolo 1. Proroga termini in materia di assunzioni
Articolo 2. Proroga Commissario straordinario C.R.I.
Articolo 3. Proroghe in materia di verifiche sismiche
Articolo 4. Proroga termini per le spese di funzionamento dell'ODI
Articolo 5. Proroga di termini relativi al termovalorizzatore di Acerra
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PARTE SECONDA
Articolo 6. Proroga dei termini in materia di lavoro
Articolo 7. Proroghe in materia di politica estera
Articolo 8. Proroga di termini previsti da disposizioni legislative di interesse della Difesa
Articolo 9. Programma triennale della pesca
Articolo 10. Proroga di termini in materia sanitaria
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PARTE TERZA
Articolo 11. Proroga di termini in materia di infrastrutture e trasporti
Articolo 12. Modifica del termine per la concessione della miniera di carbone del Sulcis
Articolo 13. Proroga di termini in materia ambientale
Articolo 14. Proroga del Consiglio nazionale della pubblica istruzione e Consiglio nazionale per l'alta formazione artistica e musicale
Articolo 15. Proroga di termini in materia di amministrazione dell'interno
--------
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PARTE QUARTA
Articolo 16. Proroga in materia di investimenti degli enti previdenziali in Abruzzo
Articolo 17. Proroga delle disposizioni contenute nell'articolo 44-bis del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14 (amministrazione penitenziaria).
Articolo 18. Funzionalità dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA)
Articolo 19. Proroga dei termini per l'emanazione di provvedimenti normativi attuativi del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91 (armonizzazione dei sistemi contabili)
Articolo 20. Conservazione somme iscritte nel conto della
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PARTE QUINTA
Articolo 21. Proroga di norme nel settore postale
Articolo 22. Continuità degli interventi a favore delle imprese
Articolo 23. Esercizio dell'attività di consulenza finanziaria
Articolo 24. Adempimenti relativi alla rilevazione del Patrimonio delle Amministrazione pubbliche finalizzata alla redazione del Rendiconto patrimoniale a valori di mercato
Articolo 25. Proroga della partecipazione dell'Italia ai programmi del Fondo monetario internazionale per fronteggiare la crisi finanziaria tramite la stipula di un accordo di prestito bilaterale
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http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-12-29/parte-quinta-083502.shtml
PARTE SESTA
Articolo 26. Proseguimento delle attività di documentazione, di studio e di ricerca in materia di federalismo fiscale e di contabilità e finanza pubblica
Articolo 27. Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico locale e di spese per investimenti delle Regioni
Articolo 28. Proroga della convenzione con il centro di produzione s.p.a. (Radio Radicale)
Articolo 29. Proroghe di termini in materia fiscale (tassazione del risparmio, obblighi dei datori di lavoro, fabbricati rurali, esecuzione sfratti)
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http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-12-29/parte-sesta-083631.shtml
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IMU al posto dell'ICI come si calcola la detrazione
Tra maggiorazioni di detrazione, assimilazioni all'abitazione principale confermate e mancate, l'applicazione dell'Imu sperimentale rappresenterà almeno nel primo anno un piccolo rebus per le famiglie.
Molti dei quesiti riguardano proprio la nuova detrazione maggiorata per i figli, introdotta in sede di conversione della manovra 'salva Italia' (Dl n. 201/11).
La detrazione, che si aggiunge a quella base di 200 euro, è pari a 50 euro per ogni figlio convivente, di età non superiore a 26 anni. La misura massima della maggiorazione è di 400 euro che, sommata alla detrazione di base, raggiunge quindi la cifra di 600 euro.
di Luigi Lovecchio - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/NRCxC
Va chiarito che questa nuova detrazione, che non ha precedenti nell'Ici, non è legata alla condizione di figlio a carico. I 50 euro aggiuntivi, quindi, competono anche se il figlio lavora ed ha redditi propri. Il problema che si pone riguarda le modalità di attribuzione della maggiorazione in presenza di una pluralità di contitolari dell'immobile. Al riguardo, si ricorda che la detrazione base di 200 euro si imputa a ciascun proprietario residente nell'immobile, a prescindere dalla quota di possesso. Così, per esempio, se l'abitazione è posseduta da due soggetti che vi risiedono con quote dell'80 e del 20%, la detrazione sarà imputata per 100 euro a ciascun proprietario. Non è chiaro se le stesse regole valgono per la maggiorazione. Si pensi ad esempio ad un immobile in proprietà di madre e figlio che vi risiedono
di Luigi Lovecchio - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/NRCxC
http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-12-29/come-calcola-detrazione-214527.shtml?uuid=AaIxS1YE
Molti dei quesiti riguardano proprio la nuova detrazione maggiorata per i figli, introdotta in sede di conversione della manovra 'salva Italia' (Dl n. 201/11).
La detrazione, che si aggiunge a quella base di 200 euro, è pari a 50 euro per ogni figlio convivente, di età non superiore a 26 anni. La misura massima della maggiorazione è di 400 euro che, sommata alla detrazione di base, raggiunge quindi la cifra di 600 euro.
di Luigi Lovecchio - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/NRCxC
Va chiarito che questa nuova detrazione, che non ha precedenti nell'Ici, non è legata alla condizione di figlio a carico. I 50 euro aggiuntivi, quindi, competono anche se il figlio lavora ed ha redditi propri. Il problema che si pone riguarda le modalità di attribuzione della maggiorazione in presenza di una pluralità di contitolari dell'immobile. Al riguardo, si ricorda che la detrazione base di 200 euro si imputa a ciascun proprietario residente nell'immobile, a prescindere dalla quota di possesso. Così, per esempio, se l'abitazione è posseduta da due soggetti che vi risiedono con quote dell'80 e del 20%, la detrazione sarà imputata per 100 euro a ciascun proprietario. Non è chiaro se le stesse regole valgono per la maggiorazione. Si pensi ad esempio ad un immobile in proprietà di madre e figlio che vi risiedono
di Luigi Lovecchio - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/NRCxC
http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-12-29/come-calcola-detrazione-214527.shtml?uuid=AaIxS1YE
caos rifiuti a Roma, la discarica di Malagrotta continua altri 6 mesi
Caos rifiuti a Roma, Malagrotta va avanti
altri 6 mesi. Per il futuro è ancora buio La discarica romana di Malagrotta La governatrice del Lazio Renata Polverini, lo scorso giugno, era stata perentoria: “Questa volta si chiude. L’ordinanza non dice solo che c’è una proroga e che è l’ultima (perché non sarà più possibile reiterarla), ma anche qual è il sito alternativo”. Promessa disattesa da parte della stessa Polverini, visto che per Malagrotta, la mega discarica che serve Roma, è arrivata una nuova proroga di 6 mesi, decisa dal prefetto-commissario all’emergenza Giuseppe Pecoraro, che già aveva preventivato questa ipotesi nel corso del’ultima audizione in commissione parlamentare ecomafie. “E’ una presa in giro continua, ma scontata – denuncia Maurizio Melandri del comitato Malagrotta – visto che non hanno realizzato alternative”.
Altri 180 giorni di vita e guadagni per la discarica di Manlio Cerroni. Ma non è l’unica vittoria che porta a casa l’avvocato, ribattezzato dalle cronache l’ottavo re di Roma. Ieri il Consiglio di Stato ha deciso in ordine al ricorso del Colari, società di Cerroni, che si era opposta alla decisione di commissariare la gestione rifiuti nel Lazio, come stabilito da un atto dell’allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Il presidente della quarta sezione Gaetano Trotta ha deciso di sospendere l’efficacia del decreto che istituiva il commissariamento per la chiusura di Malagrotta e la scelta dei nuovi siti, così come l’ordinanza che nominava Pecoraro commissario, rimandando tutto al 17 gennaio quando il Consiglio di stato entrerà nel merito.
Una sonora bocciatura, gridano le opposizioni, per la scelta, fortemente voluta dalla governatrice Polverini, di seguire la strada del commissariamento. In attesa del pronunciamento restano alcuni nodi irrisolti, a partire dallo spazio disponibile a Malagrotta. Lo stesso avvocato Cerroni, monopolista del settore, lo scorso ottobre, al fattoquotidiano.it aveva chiarito: “Non c’è volumetria, alla fine dell’anno scade l’autorizzazione, quando anche ci fosse qualcuno disposto a prorogarla fisicamente non c’è più spazio”. La mega discarica dell’avvocato, o gli altri siti nelle sue disponibilità, restano la soluzione per evitare il disastro. Un disastro comunque visto che l’Europa – è già in corso una procedura di infrazione – è pronta a sanzionare l’Italia. A Malagrotta, come ha confermato lo stesso Pecoraro, finisce il tal quale, rifiuto non trattato in violazione della normativa.
Il Pd attacca il duo Polverini-Alemanno: “Hanno ‘stampato’ sui muri di tutta Roma di aver chiuso Malagrotta e oggi chiedono un’ulteriore proroga. Ama ha incassato circa 150 milioni all’anno in più degli ultimi anni per l’aumento delle tariffe, passando da 530 a 680 milioni. Come sono stati spesi i milioni in più?”. Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio rincara la dose: “Questa è una buffonata, ma ci voleva il commissario per prorogare Malagrotta? L’unico atto al momento adottato è la proroga, una vera e propria porcheria. Non c’era bisogno di un commissario per portare tal quale nel sito dell’avvocato Cerroni”.
Torniamo allora all’audizione in commissione ecomafie del commissario Pecoraro, in cui è emersa la situazione drammatica di Roma, con il rischio rifiuti in strada, senza che siano cancellati i dubbi sulla scelta dei due siti provvisori individuati dal prefetto per il dopo Malagrotta: Corcolle e Riano. Sul primo sito pesa la proprietà dei terreni che è riconducibile ad una società svizzera. Dopo un balletto di dichiarazioni tra il presidente della commissione rifiuti Gaetano Pecorella che provava a spiegare l’impossibilità di controllare eventuali passaggi di mano e il prefetto Giuseppe Pecoraro, quest’ultimo ha dovuto ammettere il rischio di possibili operazioni sospette e la necessità di cautele nelle procedure di esproprio.
Senza contare l’obiezione sollevata è sulla vicinanza a Villa Adriana del sito di Corcolle, con i venti che porterebbero l’odore nei pressi dell’antica domus dell’imperatore Adriano, circostanza negata dalla governatrice Renata Polverini. Il prefetto Pecoraro ha risposto: “Non sono in grado di fornire spiegazioni sui venti, comunque i rifiuti che andranno a Corcolle saranno inodore”. Pecorella ha ribattuto: “Non abbiamo come commissione ancora visitato alcuna discarica inodore”.
Intanto il programma che il prefetto si era dato è completamente saltato, nonostante le rassicurazioni di Polverini che ha spinto per il commissariamento del post-Malagrotta. I tempi fissati da Pecoraro, al netto di intoppi e problemi dai rilievi ancora da realizzare, prevedono la gara per la gestione dei siti a gennaio. Si parte da Corcolle e parallelamente Riano, con lo smaltimento dei rifiuti previsto per luglio-settembre del prossimo anno. Non basterà quindi la proroga di 6 mesi di Malagrotta. Sui siti scelti, Riano e Corcolle, lo stesso prefetto chiarisce: “Sono i meno peggio rispetto agli altri siti proposti”. Proprio oggi era prevista l’occupazione simbolica di Riano, ma dopo il Consiglio di Stato è tutto rimandato. E intanto Malagrotta continua a ingoiare rifiuti.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/29/caos-rifiuti-roma-malagrotta-avanti-altri-mesi-futuro-ancora-buio/180619/
altri 6 mesi. Per il futuro è ancora buio La discarica romana di Malagrotta La governatrice del Lazio Renata Polverini, lo scorso giugno, era stata perentoria: “Questa volta si chiude. L’ordinanza non dice solo che c’è una proroga e che è l’ultima (perché non sarà più possibile reiterarla), ma anche qual è il sito alternativo”. Promessa disattesa da parte della stessa Polverini, visto che per Malagrotta, la mega discarica che serve Roma, è arrivata una nuova proroga di 6 mesi, decisa dal prefetto-commissario all’emergenza Giuseppe Pecoraro, che già aveva preventivato questa ipotesi nel corso del’ultima audizione in commissione parlamentare ecomafie. “E’ una presa in giro continua, ma scontata – denuncia Maurizio Melandri del comitato Malagrotta – visto che non hanno realizzato alternative”.
Altri 180 giorni di vita e guadagni per la discarica di Manlio Cerroni. Ma non è l’unica vittoria che porta a casa l’avvocato, ribattezzato dalle cronache l’ottavo re di Roma. Ieri il Consiglio di Stato ha deciso in ordine al ricorso del Colari, società di Cerroni, che si era opposta alla decisione di commissariare la gestione rifiuti nel Lazio, come stabilito da un atto dell’allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Il presidente della quarta sezione Gaetano Trotta ha deciso di sospendere l’efficacia del decreto che istituiva il commissariamento per la chiusura di Malagrotta e la scelta dei nuovi siti, così come l’ordinanza che nominava Pecoraro commissario, rimandando tutto al 17 gennaio quando il Consiglio di stato entrerà nel merito.
Una sonora bocciatura, gridano le opposizioni, per la scelta, fortemente voluta dalla governatrice Polverini, di seguire la strada del commissariamento. In attesa del pronunciamento restano alcuni nodi irrisolti, a partire dallo spazio disponibile a Malagrotta. Lo stesso avvocato Cerroni, monopolista del settore, lo scorso ottobre, al fattoquotidiano.it aveva chiarito: “Non c’è volumetria, alla fine dell’anno scade l’autorizzazione, quando anche ci fosse qualcuno disposto a prorogarla fisicamente non c’è più spazio”. La mega discarica dell’avvocato, o gli altri siti nelle sue disponibilità, restano la soluzione per evitare il disastro. Un disastro comunque visto che l’Europa – è già in corso una procedura di infrazione – è pronta a sanzionare l’Italia. A Malagrotta, come ha confermato lo stesso Pecoraro, finisce il tal quale, rifiuto non trattato in violazione della normativa.
Il Pd attacca il duo Polverini-Alemanno: “Hanno ‘stampato’ sui muri di tutta Roma di aver chiuso Malagrotta e oggi chiedono un’ulteriore proroga. Ama ha incassato circa 150 milioni all’anno in più degli ultimi anni per l’aumento delle tariffe, passando da 530 a 680 milioni. Come sono stati spesi i milioni in più?”. Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio rincara la dose: “Questa è una buffonata, ma ci voleva il commissario per prorogare Malagrotta? L’unico atto al momento adottato è la proroga, una vera e propria porcheria. Non c’era bisogno di un commissario per portare tal quale nel sito dell’avvocato Cerroni”.
Torniamo allora all’audizione in commissione ecomafie del commissario Pecoraro, in cui è emersa la situazione drammatica di Roma, con il rischio rifiuti in strada, senza che siano cancellati i dubbi sulla scelta dei due siti provvisori individuati dal prefetto per il dopo Malagrotta: Corcolle e Riano. Sul primo sito pesa la proprietà dei terreni che è riconducibile ad una società svizzera. Dopo un balletto di dichiarazioni tra il presidente della commissione rifiuti Gaetano Pecorella che provava a spiegare l’impossibilità di controllare eventuali passaggi di mano e il prefetto Giuseppe Pecoraro, quest’ultimo ha dovuto ammettere il rischio di possibili operazioni sospette e la necessità di cautele nelle procedure di esproprio.
Senza contare l’obiezione sollevata è sulla vicinanza a Villa Adriana del sito di Corcolle, con i venti che porterebbero l’odore nei pressi dell’antica domus dell’imperatore Adriano, circostanza negata dalla governatrice Renata Polverini. Il prefetto Pecoraro ha risposto: “Non sono in grado di fornire spiegazioni sui venti, comunque i rifiuti che andranno a Corcolle saranno inodore”. Pecorella ha ribattuto: “Non abbiamo come commissione ancora visitato alcuna discarica inodore”.
Intanto il programma che il prefetto si era dato è completamente saltato, nonostante le rassicurazioni di Polverini che ha spinto per il commissariamento del post-Malagrotta. I tempi fissati da Pecoraro, al netto di intoppi e problemi dai rilievi ancora da realizzare, prevedono la gara per la gestione dei siti a gennaio. Si parte da Corcolle e parallelamente Riano, con lo smaltimento dei rifiuti previsto per luglio-settembre del prossimo anno. Non basterà quindi la proroga di 6 mesi di Malagrotta. Sui siti scelti, Riano e Corcolle, lo stesso prefetto chiarisce: “Sono i meno peggio rispetto agli altri siti proposti”. Proprio oggi era prevista l’occupazione simbolica di Riano, ma dopo il Consiglio di Stato è tutto rimandato. E intanto Malagrotta continua a ingoiare rifiuti.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/29/caos-rifiuti-roma-malagrotta-avanti-altri-mesi-futuro-ancora-buio/180619/
Imu, tassa sulla casa da gennaio il nuovo regime al posto dell'Ici
Imu, da gennaio il nuovo regime
Secondo le stime del Ministero Economia e Finanze l’imposta rimarrà allineata con la vecchia Ici
di Paola Mammarella
30/12/2011 - Mancano pochi giorni all’entrata in vigore dell’Imu. Secondo le stime del Governo, l’imposta municipale unica sulla prima casa, introdotta dal decreto sul federalismo fiscale e anticipata al 2012 dalla Manovra Salva Italia, dovrebbe rimanere in linea con la vecchia Ici.
Nel documento esplicativo allegato alla Manovra, redatto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze si legge, infatti, che per le prime abitazioni, l’incremento del moltiplicatore catastale è contemperato da un lato dall’incremento della detrazione fissa, che era fissata in 103,29 euro e ora passa a 200 euro, e dall’altro dall’aliquota, che era pari in media al 5 per mille e ora è fissata al 4 per mille.
Nel 2012 e 2013, inoltre, la detrazione base di 200 euro sarà maggiorata di 50 euro per ogni figlio a carico di età non superiore a 26 anni.
In tal modo, spiega il documento, l’importo massimo della maggiorazione risulta pari ad 400 euro che, unitamente alla detrazione di base, dà luogo ad una riduzione complessiva del tributo pari ad 600 euro.
Ciò significa che in presenza di rendite basse e famiglie numerose, l’imposta può abbattersi sino ad azzerarsi. Il Mef ha infatti stimato che con le novità della manovra saranno circa 5,5 milioni gli immobili che non pagheranno la nuova Imu.
Nel frattempo, però, come si apprende da fonti di stampa, la nuova imposta sulla casa genera incertezze sull’applicazione tra prima e seconda abitazione, così come nel caso di immobili in comproprietà e familiari a carico diversi dai figli.
(riproduzione riservata)Nel documento esplicativo allegato alla Manovra, redatto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze si legge, infatti, che per le prime abitazioni, l’incremento del moltiplicatore catastale è contemperato da un lato dall’incremento della detrazione fissa, che era fissata in 103,29 euro e ora passa a 200 euro, e dall’altro dall’aliquota, che era pari in media al 5 per mille e ora è fissata al 4 per mille.
Nel 2012 e 2013, inoltre, la detrazione base di 200 euro sarà maggiorata di 50 euro per ogni figlio a carico di età non superiore a 26 anni.
In tal modo, spiega il documento, l’importo massimo della maggiorazione risulta pari ad 400 euro che, unitamente alla detrazione di base, dà luogo ad una riduzione complessiva del tributo pari ad 600 euro.
Ciò significa che in presenza di rendite basse e famiglie numerose, l’imposta può abbattersi sino ad azzerarsi. Il Mef ha infatti stimato che con le novità della manovra saranno circa 5,5 milioni gli immobili che non pagheranno la nuova Imu.
Nel frattempo, però, come si apprende da fonti di stampa, la nuova imposta sulla casa genera incertezze sull’applicazione tra prima e seconda abitazione, così come nel caso di immobili in comproprietà e familiari a carico diversi dai figli.
(riproduzione riservata)Nel documento esplicativo allegato alla Manovra, redatto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze si legge, infatti, che per le prime abitazioni, l’incremento del moltiplicatore catastale è contemperato da un lato dall’incremento della detrazione fissa, che era fissata in 103,29 euro e ora passa a 200 euro, e dall’altro dall’aliquota, che era pari in media al 5 per mille e ora è fissata al 4 per mille.
Nel 2012 e 2013, inoltre, la detrazione base di 200 euro sarà maggiorata di 50 euro per ogni figlio a carico di età non superiore a 26 anni.
In tal modo, spiega il documento, l’importo massimo della maggiorazione risulta pari ad 400 euro che, unitamente alla detrazione di base, dà luogo ad una riduzione complessiva del tributo pari ad 600 euro.
Ciò significa che in presenza di rendite basse e famiglie numerose, l’imposta può abbattersi sino ad azzerarsi. Il Mef ha infatti stimato che con le novità della manovra saranno circa 5,5 milioni gli immobili che non pagheranno la nuova Imu.
Nel frattempo, però, come si apprende da fonti di stampa, la nuova imposta sulla casa genera incertezze sull’applicazione tra prima e seconda abitazione, così come nel caso di immobili in comproprietà e familiari a carico diversi dai figli.
(riproduzione riservata)
http://www.edilportale.com/news/2011/12/normativa/imu-da-gennaio-il-nuovo-regime_25337_15.html
Secondo le stime del Ministero Economia e Finanze l’imposta rimarrà allineata con la vecchia Ici
di Paola Mammarella
30/12/2011 - Mancano pochi giorni all’entrata in vigore dell’Imu. Secondo le stime del Governo, l’imposta municipale unica sulla prima casa, introdotta dal decreto sul federalismo fiscale e anticipata al 2012 dalla Manovra Salva Italia, dovrebbe rimanere in linea con la vecchia Ici.
Nel documento esplicativo allegato alla Manovra, redatto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze si legge, infatti, che per le prime abitazioni, l’incremento del moltiplicatore catastale è contemperato da un lato dall’incremento della detrazione fissa, che era fissata in 103,29 euro e ora passa a 200 euro, e dall’altro dall’aliquota, che era pari in media al 5 per mille e ora è fissata al 4 per mille.
Nel 2012 e 2013, inoltre, la detrazione base di 200 euro sarà maggiorata di 50 euro per ogni figlio a carico di età non superiore a 26 anni.
In tal modo, spiega il documento, l’importo massimo della maggiorazione risulta pari ad 400 euro che, unitamente alla detrazione di base, dà luogo ad una riduzione complessiva del tributo pari ad 600 euro.
Ciò significa che in presenza di rendite basse e famiglie numerose, l’imposta può abbattersi sino ad azzerarsi. Il Mef ha infatti stimato che con le novità della manovra saranno circa 5,5 milioni gli immobili che non pagheranno la nuova Imu.
Nel frattempo, però, come si apprende da fonti di stampa, la nuova imposta sulla casa genera incertezze sull’applicazione tra prima e seconda abitazione, così come nel caso di immobili in comproprietà e familiari a carico diversi dai figli.
(riproduzione riservata)Nel documento esplicativo allegato alla Manovra, redatto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze si legge, infatti, che per le prime abitazioni, l’incremento del moltiplicatore catastale è contemperato da un lato dall’incremento della detrazione fissa, che era fissata in 103,29 euro e ora passa a 200 euro, e dall’altro dall’aliquota, che era pari in media al 5 per mille e ora è fissata al 4 per mille.
Nel 2012 e 2013, inoltre, la detrazione base di 200 euro sarà maggiorata di 50 euro per ogni figlio a carico di età non superiore a 26 anni.
In tal modo, spiega il documento, l’importo massimo della maggiorazione risulta pari ad 400 euro che, unitamente alla detrazione di base, dà luogo ad una riduzione complessiva del tributo pari ad 600 euro.
Ciò significa che in presenza di rendite basse e famiglie numerose, l’imposta può abbattersi sino ad azzerarsi. Il Mef ha infatti stimato che con le novità della manovra saranno circa 5,5 milioni gli immobili che non pagheranno la nuova Imu.
Nel frattempo, però, come si apprende da fonti di stampa, la nuova imposta sulla casa genera incertezze sull’applicazione tra prima e seconda abitazione, così come nel caso di immobili in comproprietà e familiari a carico diversi dai figli.
(riproduzione riservata)Nel documento esplicativo allegato alla Manovra, redatto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze si legge, infatti, che per le prime abitazioni, l’incremento del moltiplicatore catastale è contemperato da un lato dall’incremento della detrazione fissa, che era fissata in 103,29 euro e ora passa a 200 euro, e dall’altro dall’aliquota, che era pari in media al 5 per mille e ora è fissata al 4 per mille.
Nel 2012 e 2013, inoltre, la detrazione base di 200 euro sarà maggiorata di 50 euro per ogni figlio a carico di età non superiore a 26 anni.
In tal modo, spiega il documento, l’importo massimo della maggiorazione risulta pari ad 400 euro che, unitamente alla detrazione di base, dà luogo ad una riduzione complessiva del tributo pari ad 600 euro.
Ciò significa che in presenza di rendite basse e famiglie numerose, l’imposta può abbattersi sino ad azzerarsi. Il Mef ha infatti stimato che con le novità della manovra saranno circa 5,5 milioni gli immobili che non pagheranno la nuova Imu.
Nel frattempo, però, come si apprende da fonti di stampa, la nuova imposta sulla casa genera incertezze sull’applicazione tra prima e seconda abitazione, così come nel caso di immobili in comproprietà e familiari a carico diversi dai figli.
(riproduzione riservata)
http://www.edilportale.com/news/2011/12/normativa/imu-da-gennaio-il-nuovo-regime_25337_15.html
San silvestro le città civili evitano i botti per proteggere gli animali
Capodanno senza botti. O quasi. A Torino la giunta ha deciso di estendere all'intero suolo comunale «il regolamento per la tutela e il benessere degli animali». Il provvedimento, entrato in vigore il 14 marzo, prevede sanzioni per chi utilizza petardi e botti che spaventano cani e gatti. Insomma, chi festeggerà il nuovo anno con la classica e rumorosa festa pirotecnica, rischierà multe che vanno da 25 a 500 euro. Non solo: i trasgressori potrebbero anche essere denunciati. Vietati anche i canonici giochi d'artificio in piazza: per festeggiare Capodanno, a Torino ci sarà soltanto la musica di Renzo Arbore.
Laura Pausini e il concerto di Capodanno
«In realtà - spiega Enzo Lavolta, assessore comunale all'Ambiente a "Repubblica" - già un precedente regolamento di polizia urbana vietava l'esplosione di botti o petardi in luoghi pubblici dove erano presenti altre persone, o comunque nel raggio dei 200 metri da scuole, ospedali e ricoveri di animali». Adesso, però, non saranno ammesse eccezioni: «È vietato su tutto il territorio comunale far esplodere petardi, botti, fuochi d´artificio e articoli pirotecnici in genere». L'amministrazione del capoluogo piemontese ha fatto sapere di aver lavorato «molto sulla prevenzione, sequestrando botti e petardi». Ma molti cittadini sono all'oscuro del nuovo provvedimento. E quindi, magari senza volerlo, potrebbero incorrere nelle sanzioni.
Ecco come vestirsi a Capodanno: guarda le foto
Tra l'altro, proprio in questi giorni - e non solo nella città di Torino - la Lav sta diffondendo un decalogo: come comportarsi con gli animali durante le feste di fine anno. Prima di tutto, consiglia, limitatevi al brindisi. E proteggeteli dal fracasso: non lasciateli all'aperto; non teneteli legati alla catena perché potrebbero strangolarsi; non lasciateli sul balcone perché potrebbero gettarsi nel vuoto; dotateli di tutti gli elementi identificativi possibili (oltre al microchip, medaglietta con un recapito); se si nascondono in un luogo della casa, lasciateli tranquilli: considerano sicuro il loro rifugio; cercate di minimizzare l'effetto dei botti tenendo accese radio o TV; prestate attenzione anche agli animali in gabbia e non teneteli sui balconi. «Un rumore improvviso così forte, di cui non possono conoscere la fonte, li terrorizza» spiega a "TgCom" la veterinaria Alida Rovera, «ma soprattutto li disorienta». Il loro istinto è di scappare via senza pensare a nulla, con il rischio di perdersi o peggio di finire sotto una macchina.
http://it.notizie.yahoo.com/botti-di-capodanno-vietati--per-non-spaventare-cani-e-gatti.html
Sindaci contro i botti di Capodanno
Da Nord a Sud molte città vietano di esplodere petardi a SanSilvestro Multe fino a 500 euro.A Brindisi amputate le dita a un undicenne
Andrea Riccardi
Dopo Bari, Torino e Venezia, si allunga, da nord a sud, la lista dei comuni che mettono al bando botti e petardi per l'ultima notte dell'anno.Una decisione, questa, che incontra il plauso delle associazioni che difendono gli animali le quali chiedono che tutti i comuni vietino l'uso di materiali pirotecnici. A Teramo saranno vietati i fuochi d'artificio per la notte di Capodanno. Il sindaco, Maurizio Brucchi, ha firmato un'ordinanza con cui dispone il divieto di portare con sè materiale esplodente, in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Non si possono accendere fuochi nè far esplodere petardi. Ieri il sindaco di Modena, Giorgio Pighi, ha preso carta e penna e, con una ordinanza, ha vietato i botti nella notte tra il 31 dicembre e il 1 dell'anno nelle piazze del centro storico. Sulla stessa linea il Consiglio comunale di Palermo che, con un ordine del giorno approvato, proibisce l'uso di botti, petardi e fuochi d'artificio in città. Per essere operativa la decisione ha bisogno dell'ordinanza del sindaco. Botti vietati anche nel centro di Pesaro, con una ordinanza che resterà in vigore, addirittura, fino al 9 gennaio. I trasgressori saranno puniti con una sanzione amministrativa da 150 euro. Anche ad Asti petardi e giochi pirotecnici nei luoghi pubblici sono stati messi al bando: lo ha deciso la giunta comunale e chi verrà sorpreso nelle strade cittadine con materiali esplodenti rischia, oltre al sequestro dei prodotti, multe da 25 a 500 euro. Stessa cosa ad Olbia, dove il sindaco Gianni Giovannelli ha vietato la vendita, il porto e l'utilizzo su area pubblica di articoli pirici, mortaretti e petardi dalle ore 17 del 31 dicembre alle ore 6 del 1 gennaio. C'è anche chi ha trovato una sorta di via di mezzo, per non scontentare nessuno: a Calalzo, in provincia di Belluno, a Capodanno si può anche «trasgredire» ma solo per un'ora, non un minuto di più. Il sindaco, Luca De Carlo, ha pensato infatti di normare il tempo per il lancio di botti e fuochi artificiali: dalle 23:45 del 31 dicembre alle 00.45 del 1 gennaio 2012. Poi in paese deve calare il silenzio. A Napoli è già partita una campagna di sensibilizzazione promossa dal Comune contro l'utilizzo dei fuochi d'artificio illegali. Il sindaco della città, Luigi De Magistris, che ha invitato «turisti e napoletani a venire in piazza Plebiscito» la notte dell'ultimo dell'anno, ha sollecitato a dire no «ai botti e ai fuochi illegali» e ha spiegato di non aver emanato una ordinanza «che vieti in modo complessivo i fuochi perchè Napoli è la città anche dei fuochi legali. Infatti a Castel dell'Ovo, alle 2 di notte di Capodanno, ci sarà uno spettacolo di fuochi pirotecnici assolutamente legali e sicuri». Negli ultimi cinque anni i festeggiamenti di Capodanno a Napoli hanno fatto registrare 344 feriti, 6 feriti da arma da fuoco e 3 morti. Proprio ieri a Brindisi un bambino di 11 anni, che ha raccolto per strada un petardo e ha tentato di accenderlo, è rimasto gravemente ferito: gli sono state parzialmente amputate due dita della mano sinistra. Due tonnellate di botti proibiti sono state sequestrate proprio ieri dalla polizia a Napoli. Nel corso dei controlli finalizzati al «Capodanno sicuro» organizzato dalla questura napoletana gli agenti hanno scoperto due depositi dove erano accatastate due tonnellate di materiali pirotecnici in esubero in relazione ai quantitativi fissati dalla licenza della prefettura. E proseguono da settimane, in tutta Italia, i sequestri di tonnellate di fuochi illegali. Il mercato risente della crisi e preoccupano i botti low cost: fuochi pirotecnici artigianali e a basso costo, economici ma micidiali. Fuochi a fabbricazione rudimentale e per questo ancora più pericolosi in particolare cipolle e bombe carta, lancia l'allarme Legambiente Campania.«Costano poco, vengono vendute nelle ultime ore e il loro basso costo garantisce a tutti la possibilità di acquistarne in grossi quantitativi», spiega preoccupato Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania.http://www.iltempo.it/2011/12/30/1312664-sindaci_contro_botti_capodanno.shtml
Laura Pausini e il concerto di Capodanno
«In realtà - spiega Enzo Lavolta, assessore comunale all'Ambiente a "Repubblica" - già un precedente regolamento di polizia urbana vietava l'esplosione di botti o petardi in luoghi pubblici dove erano presenti altre persone, o comunque nel raggio dei 200 metri da scuole, ospedali e ricoveri di animali». Adesso, però, non saranno ammesse eccezioni: «È vietato su tutto il territorio comunale far esplodere petardi, botti, fuochi d´artificio e articoli pirotecnici in genere». L'amministrazione del capoluogo piemontese ha fatto sapere di aver lavorato «molto sulla prevenzione, sequestrando botti e petardi». Ma molti cittadini sono all'oscuro del nuovo provvedimento. E quindi, magari senza volerlo, potrebbero incorrere nelle sanzioni.
Ecco come vestirsi a Capodanno: guarda le foto
Tra l'altro, proprio in questi giorni - e non solo nella città di Torino - la Lav sta diffondendo un decalogo: come comportarsi con gli animali durante le feste di fine anno. Prima di tutto, consiglia, limitatevi al brindisi. E proteggeteli dal fracasso: non lasciateli all'aperto; non teneteli legati alla catena perché potrebbero strangolarsi; non lasciateli sul balcone perché potrebbero gettarsi nel vuoto; dotateli di tutti gli elementi identificativi possibili (oltre al microchip, medaglietta con un recapito); se si nascondono in un luogo della casa, lasciateli tranquilli: considerano sicuro il loro rifugio; cercate di minimizzare l'effetto dei botti tenendo accese radio o TV; prestate attenzione anche agli animali in gabbia e non teneteli sui balconi. «Un rumore improvviso così forte, di cui non possono conoscere la fonte, li terrorizza» spiega a "TgCom" la veterinaria Alida Rovera, «ma soprattutto li disorienta». Il loro istinto è di scappare via senza pensare a nulla, con il rischio di perdersi o peggio di finire sotto una macchina.
http://it.notizie.yahoo.com/botti-di-capodanno-vietati--per-non-spaventare-cani-e-gatti.html
Sindaci contro i botti di Capodanno
Da Nord a Sud molte città vietano di esplodere petardi a SanSilvestro Multe fino a 500 euro.A Brindisi amputate le dita a un undicenne
Andrea Riccardi
Dopo Bari, Torino e Venezia, si allunga, da nord a sud, la lista dei comuni che mettono al bando botti e petardi per l'ultima notte dell'anno.Una decisione, questa, che incontra il plauso delle associazioni che difendono gli animali le quali chiedono che tutti i comuni vietino l'uso di materiali pirotecnici. A Teramo saranno vietati i fuochi d'artificio per la notte di Capodanno. Il sindaco, Maurizio Brucchi, ha firmato un'ordinanza con cui dispone il divieto di portare con sè materiale esplodente, in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Non si possono accendere fuochi nè far esplodere petardi. Ieri il sindaco di Modena, Giorgio Pighi, ha preso carta e penna e, con una ordinanza, ha vietato i botti nella notte tra il 31 dicembre e il 1 dell'anno nelle piazze del centro storico. Sulla stessa linea il Consiglio comunale di Palermo che, con un ordine del giorno approvato, proibisce l'uso di botti, petardi e fuochi d'artificio in città. Per essere operativa la decisione ha bisogno dell'ordinanza del sindaco. Botti vietati anche nel centro di Pesaro, con una ordinanza che resterà in vigore, addirittura, fino al 9 gennaio. I trasgressori saranno puniti con una sanzione amministrativa da 150 euro. Anche ad Asti petardi e giochi pirotecnici nei luoghi pubblici sono stati messi al bando: lo ha deciso la giunta comunale e chi verrà sorpreso nelle strade cittadine con materiali esplodenti rischia, oltre al sequestro dei prodotti, multe da 25 a 500 euro. Stessa cosa ad Olbia, dove il sindaco Gianni Giovannelli ha vietato la vendita, il porto e l'utilizzo su area pubblica di articoli pirici, mortaretti e petardi dalle ore 17 del 31 dicembre alle ore 6 del 1 gennaio. C'è anche chi ha trovato una sorta di via di mezzo, per non scontentare nessuno: a Calalzo, in provincia di Belluno, a Capodanno si può anche «trasgredire» ma solo per un'ora, non un minuto di più. Il sindaco, Luca De Carlo, ha pensato infatti di normare il tempo per il lancio di botti e fuochi artificiali: dalle 23:45 del 31 dicembre alle 00.45 del 1 gennaio 2012. Poi in paese deve calare il silenzio. A Napoli è già partita una campagna di sensibilizzazione promossa dal Comune contro l'utilizzo dei fuochi d'artificio illegali. Il sindaco della città, Luigi De Magistris, che ha invitato «turisti e napoletani a venire in piazza Plebiscito» la notte dell'ultimo dell'anno, ha sollecitato a dire no «ai botti e ai fuochi illegali» e ha spiegato di non aver emanato una ordinanza «che vieti in modo complessivo i fuochi perchè Napoli è la città anche dei fuochi legali. Infatti a Castel dell'Ovo, alle 2 di notte di Capodanno, ci sarà uno spettacolo di fuochi pirotecnici assolutamente legali e sicuri». Negli ultimi cinque anni i festeggiamenti di Capodanno a Napoli hanno fatto registrare 344 feriti, 6 feriti da arma da fuoco e 3 morti. Proprio ieri a Brindisi un bambino di 11 anni, che ha raccolto per strada un petardo e ha tentato di accenderlo, è rimasto gravemente ferito: gli sono state parzialmente amputate due dita della mano sinistra. Due tonnellate di botti proibiti sono state sequestrate proprio ieri dalla polizia a Napoli. Nel corso dei controlli finalizzati al «Capodanno sicuro» organizzato dalla questura napoletana gli agenti hanno scoperto due depositi dove erano accatastate due tonnellate di materiali pirotecnici in esubero in relazione ai quantitativi fissati dalla licenza della prefettura. E proseguono da settimane, in tutta Italia, i sequestri di tonnellate di fuochi illegali. Il mercato risente della crisi e preoccupano i botti low cost: fuochi pirotecnici artigianali e a basso costo, economici ma micidiali. Fuochi a fabbricazione rudimentale e per questo ancora più pericolosi in particolare cipolle e bombe carta, lancia l'allarme Legambiente Campania.«Costano poco, vengono vendute nelle ultime ore e il loro basso costo garantisce a tutti la possibilità di acquistarne in grossi quantitativi», spiega preoccupato Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania.http://www.iltempo.it/2011/12/30/1312664-sindaci_contro_botti_capodanno.shtml
giovedì 29 dicembre 2011
il 3. polo (Casini, Rutelli e Fini) al servizio di Monti
Ecco come li vede il Misfatto (inserto de Il Fatto quotidiano del 27 dicembre 2011), voi come li vedete invece?
Pontinia, rifiuti: nè risparmio, nè soluzione definitiva dell'umido nè differenziata a norma di legge
Delibera delLA GIUNTA del Comune di Pontinia n. 205 del 27/12/2011
Premesso :
-Che il "Commissario Delegato Per L'Emergenza Rifiuti Nel Territorio Della Regione Lazio" con Decreto n. 34 del 06/04/2007 ha autorizzato alla Soc. INDECO la realizzazione e messa in esercizio, di una discarica per rifiuti non pericolosi in località B.go Montello - Latina ";
-Che con Determinazione n. B0604 del 25/02/2009 del Dipartimento Territorio area rifiuti della Regione Lazio ha modificato ed integrato l'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con decreto n.34 del 06/04/2007 del Commissario Delegato per l'emergenza rifiuti, nella persona del Soggetto attuatore, ai sensi del D.lgs 18 febbraio 2005 n.59 per la realizzazione, tra l'altro, di una discarica per rifiuti non pericolosi in località Borgo Montello;
-Che in data 11 dicembre 2009 è stata certificata la messa in esercizio del bacino oggetto di autorizzazione denominato "S8";
-Che la suddetta Società con nota prot. 212/2009 del 14/12/2009, e acquisita al prot. 22300/2009, ha comunicato che a partire dal 02/01/2010, i rifiuti solidi urbani saranno abbancati nella discarica denominata " S 8";
-Considerato che la citata discarica risulta essere l'unico impianto in ambito Provinciale presso il quale è possibile conferire i rifiuti prodotti nel territorio Comunale.
-Considerato che questo Comune dovrà far fronte presumibilmente per il 2012 ad una raccolta di circa 5.800.000 Kg. di rifiuti che, se conferiti integralmente in discarica e avuto riguardo alle condizioni economiche fissate dalla Regione Lazio con Determinazione n. B 6472 del 09 agosto 2011 ha fissato in via definitiva la tariffa di accesso al bacino S 8 in €./Kg. 0,06105; e la stessa Regione ha fissato con DGRL n. 630/2004 la tariffa di post- gestione pari a €./Kg. 0,013925. Pertanto la tariffa definitiva per l’intero bacino S.8 risulta essere €./Kg.0,074975 al netto di imposte, tasse e benefit ambientale, per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani da applicarsi al bacino di che trattasi;
-Smaltimento rifiuti Kg. 5.800.000 x 0,06105 + Iva 10% = 389.499,00;
-Benefit ambientale Kg. 5.800.000 x 0,006105 + Iva 10%= 38.949,90;
-Ecotassa Kg. 5.800.000 x 0,015494 + Iva10%= 98.851,72;
-Post- gestione Kg. 5.800.000 x 0,013925 + Iva10%= 88.841,50;
Totale 616.142,12
-Rilevato che con Deliberazione di Giunta nn. ( 126/2009 -150/2009) è stato attivato un sistema di raccolta differenziata con cassonetti stradali nell'area del centro urbano, che ha comportato per il 2011 una notevole riduzione dei rifiuti conferiti in discarica, con conseguenti auspicate significative riduzione degli stessi in futuro appena sarà esteso il servizio di raccolta differenziata alla zona extraurbana ( fino al totale azzeramento di smaltimento di rifiuti indifferenziati);
-Ritenuto dover provvedere di conseguenza per assicurare il servizio di smaltimento dei r.s.u indifferenziati fino al 31 Dicembre 2012;
-Visto il D.lvo n.267/2000;
DELIBERA
- Di impartire al Responsabile del Settore Finanziario e Urbanistica-Sanità le seguenti direttive:
-Di procedere all'affidamento del servizio smaltimento rifiuti per il 2012 (e sino a che non sia stato attivato un sistema di raccolta differenziata porta a porta in grado di azzerare la quantità di rifiuti indifferenziati da conferire in discarica) alla Soc. INDECO s.r.l. per i motivi espressi in narrativa alle condizioni economiche fissate dalla “Regione Lazio Dipartimento Programmazione Economica e Sociale Attività Produttive e Rifiuti area ciclo integrato dei rifiuti”n. B 6472 del 09/08/2011 ;
-Di regolare i rapporti con la suddetta Società con i necessari e relativi atti amministrativi di affidamento di cui allo schema di contratto che si approva con il presente atto;
In prosieguo con separata e unanime votazione
DELIBERA
-Di dichiarare per l'urgenza la presente Deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134 quarto comma del testo Unico delle Leggi sull'ordinamento degli Enti Locali approvato con Decreto legislativo 18 Agosto 2000 n.267, dando atto che rimarrà affissa all'Albo Pretorio per quindici giorni consecutivi.
COMUNE DI PONTINIA PROVINCIA DI LATINA
OGGETTO: CONTRATTO DI APPALTO CON LA IND.ECO S.R.L. PER IL SERVIZIO DI SMALTIMENTO DEGLI R.S.U.
PERIODO: 02. 01. 2012 - 31.12. 2012;
CORRISPETTIVO: € 616.142,12 IVA compresa.
Repubblica Italiana
L'anno duemilaundici il giorno ………… del mese di Gennaio ( ) alle ore _____ innanzi a me D.ssa ………………………, Segretaria Generale del Comune di Pontinia, autorizzata a rogare contratti nella forma pubblica amministrativa, nell'interesse del Comune, sono personalmente comparsi:
- l'Ing. Corradi Corrado, nato a Sabaudia il 18/1/1959, Responsabile del V° Settore Urbanistica, Assetto del Territorio, Ecologia, Igiene e Servizi Cimiteriali del Comune di Pontinia, domiciliato per la carica presso la sede Municipale, il quale dichiara di agire in nome, per conto e nell'interesse dell'Amministrazione Comunale che rappresenta ( C.F. 80004270593) e di intervenire nel presente atto ai sensi del D.lgs 267/2000;
- Il Sig. D'Aprano Ernesto, nato a Bietigheim (DDD) il 03.07.1966, residente a Latina in Piscina Scura, 24 - in qualità di Amministratore Unico della IND.ECO S.r.l., con sede legale in B.go Montello (LT) in via Monfalcone 23/A C.F. 08358120585 e P.I. 01536720590, comparenti della cui identità io Segretario sono personalmente certo. Di comune accordo le parti sunnominate, che hanno i requisiti di legge, rinunciano con il mio consenso, all'assistenza dei testimoni;
PREMESSO
1- Che con Determinazione n. B0604 del 25/02/2009 del Dipartimento Territorio Area Rifiuti della Regione Lazio ha modificato ed integrato l'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con Decreto n. 34 del 06/04/2007 del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti, nella persona del Soggetto attuatore, ai sensi del D.Lgs 18 febbraio 2005, n. 59 per la realizzazione, tra l'altro, di una discarica per rifiuti non pericolosi in loc. B.go Montello;
2- che in data 11 dicembre 2009 è stata certificata la messa in esercizio del bacino oggetto di autorizzazione denominato "S 8 ";
3- che in data 02/01/2010 è entrato in attivazione il primo settore del bacino denominato " S8";
4 - che con la medesima Determinazione n. B 6472 del 09 Agosto 2011 la Regione Lazio ha fissato in via definitiva la tariffa di accesso al bacino S. 8 in €./Kg. 0,06105; e la stessa Regione Lazio ha fissato con DGRL n. 630/2004 la tariffa post – gestione pari a €./Kg.0,013925. Pertanto la tariffa definitiva per l’intero bacino S. 8 risulta essere €./kg.0,074975 al netto di imposte, tasse e benefit ambientale, per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani da applicarsi al bacino di che trattasi;
5 - Che il Comune di Pontinia intende conferire per il 2012 presso la discarica presumibilmente Kg. 5.800.000 di r.s.u. per un corrispettivo totale di euro 616.142,12 IVA inclusa, importo questo che risulta applicando, al suddetto quantitativo presunto, la tariffa determinata dalla Regione Lazio di euro/Kg. = 0,074975 + Benefit Ambientale Euro/Kg 0,006105+ Tributo speciale di cui alla ex L. 549/95 + IVA di legge (la predetta quantità di r.s.u. è del tutto indicativa) ;
6- Che al fine di ottemperare a quanto previsto dalla normativa che disciplina la contabilità degli Enti Locali risulta necessario perfezionare l'apposito contratto per l'anno 2012;
7- Che quindi con deliberazione della Giunta Municipale n. del , esecutiva nei termini di legge, è stato deliberato l'affidamento alla ditta Indeco s.r.l. il servizio di smaltimento finale dei rifiuti solidi urbani, per l'anno 2012, ed approvato il relativo schema di contratto;
8- Che con determinazione n. del /V° Settore è stato affidato alla Società IND.ECO. Srl il servizio di smaltimento R.S.U. per l'anno 2010;
9- che come risulta dalla certificazione della C.C.I.A.A. di Latina collegata con la Prefettura di Latina presentata in originale dal Sig. D'Aprano Ernesto, procuratore di INDECO s.r.l. si evince che a carico della Ditta dallo stesso rappresentate non sussistono provvedimenti o procedimenti penali in corso per l'applicazione delle misure di prevenzione di cui alla legge 19/031990n. 55 art. 7 ;
10- Che la Società ha prodotto la documentazione relativa all'esercizio dell'impianto di discarica ai sensi delle disposizioni vigenti in materia;
TANTO PREMESSO
Con il presente atto si conviene e si stipula quanto segue:
Art. 1) I summenzionati contraenti dichiarano di conoscere, accettare e confermare la premessa in narrativa, quale parte integrante e sostanziale del presente atto.
Art. 2) L'Amministrazione Comunale di Pontinia, a mezzo del suo intervenuto rappresentante Ing. Corrado Corradi, conferisce in appalto alla IND.ECO Srl il servizio indicato in oggetto a decorrere dal 02/01/2012 al 31.12.2012.
Il corrispettivo pattuito corrisponde alla tariffa definitiva bacino S.8 determinata dalla Regione Lazio con Determinazione n. B 6472 del 09/08/2011 di cui €/kg 0,074975 ( accesso in discarica + quota di post – gestione) + Benefit Ambientale €/kg. 0,006105 + Tributo speciale di cui alla legge 549/95 + IVA di Legge (0,096574+10%= € 0,1062314).
Art. 3) La Società IND.ECO. Srl si obbliga ad eseguire i servizi indicati in oggetto per il periodo succitato e nei limiti delle somme che il Comune avrà deliberato per l'esecuzione del servizio medesimo, fermo restando che, nell'ipotesi in cui il bacino autorizzato con Determina B0604/2009 si esaurisse anteriormente alla data del 31.12.2012, il presente contratto si intenderà risolto di diritto senza che per tale motivo le parti abbiano nulla a pretendere l'una dall'altra a qualsiasi titolo e sotto qualsiasi forma.
Parimenti le parti non avranno nulla a che pretendere l'una dall'altra, nel caso in cui la quantità di rifiuti conferiti dovesse subire una significativa riduzione, restando a carico del comune di Pontinia la sola erogazione del corrispettivo di cui al precedente art. 2, calcolato sui chilogrammi di rifiuti effettivamente conferiti.
Art. 4)La Società IND.ECO. si impegna a rispettare, nell'espletamento del servizio, tutte le normative vigenti in materia di smaltimento finale dei rifiuti ed in particolare quelle del D.Lgs. n. 152/2006 (Testo Unico Ambientale).
Art. 5) Il Comune di Pontinia provvederà alla liquidazione delle fatture alla Società IND.ECO. Srl mensilmente entro i successivi trenta (30) giorni dalla data fattura fine mese, senza adozione di ulteriore provvedimento nei limiti dell'impegno assunto con il presente atto, previo riscontro da parte degli uffici competenti.
Art. 6) Le parti di comune accordo stabiliscono, altresì, che qualora la stazione appaltante ometta di versare il corrispettivo dovuto per un totale di € 150.000,00 la Soc. IND.ECO. Srl potrà rifiutare la prestazione ex art. 1460 cod. civ. ed emettere nota di debito per gli interessi maturati e maturandi al tasso di interesse previsto dal D.Lgs. n. 231 del 9.10.2002.
Art. 7) Nell'esecuzione dell'appalto, la ditta si obbliga ad osservare il trattamento normativo stabilito dal contratto collettivo nazionale in vigore per il settore e per la zona in cui si svolge l'appalto del servizio e di applicare il contratto collettivo e gli accordi predetti, anche dopo la scadenza e fino alla loro sostituzione.
Art. 8) La Società affidataria del servizio viene esonerata dalla presentazione della cauzione definitiva a garanzia degli obblighi derivanti dal presente contratto, in ragione della particolarità del servizio prestato nonché delle particolari modalità di svolgimento dello stesso, risultando siffatto servizio già presidiato da rigorose garanzie prestate in sede del rilascio dell'autorizzazione regionale alla Soc. IND.ECO. Srl.
Art. 9) Il comune di Pontinia si riserva la facoltà di risolvere in qualsiasi momento il presente contratto nel caso in cui la Società affidataria:
1. non rispetti gli obblighi assunti con la sottoscrizione dello stesso - fatta salva l'applicazione dell'art. 1460 cod. civ. di cui al precedente art. 7;
2. si renda responsabile di gravi inadempienze nella prestazione del servizio affidatole;
3. violi le leggi ed altre norme il cui rispetto è obbligatorio;
Art. 10) Tutte le spese e tasse comunque inerenti e conseguenti il presente atto, quali spese di bollo, di copie, di registrazione fiscale ed i diritti di segreteria ad eccezione dell'I.V.A., sono a totale ed esclusivo carico della IND.ECO S.r.l.
Art.11 . Ai sensi della Legge n. 136/2010 art.3 comma 7 e successivo decreto legge 187/2010 art.6 e art.7 contenente disposizioni in materia di tracciabilità dei flussi finanziari, in riferimento al servizio di smaltimento di Rifiuti Solidi Urbani prodotti dai Comuni della provincia si Latina, l’Ind.Eco S.r.l. comunica quanto segue:
§ dati identificativi dei conti correnti dedicati:
IBAN: IT 24 M 034 8801 6010 0000 0023 296 presso: Cassa Lombarda agenzia di Milano –
IBAN: IT28 H 05608 01600 000000022088 presso: Banca Popolare di Novara – agenzia di Milano
IBAN: IT72 X030 6939 3001 0000 0003 496 presso: Intesa San Paolo – agenzia di Nettuno - Roma
IBAN: IT48 L 03336 01600 000000039870 presso: Credito Bergamasco -
agenzia di Milano
§ dati identificativi dei soggetti delegati ad operare sui conti su indicati:
- Sig. D’APRANO ERNESTO, nato a Bietigheim (Germania) il 03/07/1966 domiciliato per la carica in via Monfalcone, 23/A – 04010 Borgo Montello (LT), in qualità di Amministratore Unico – Codice Fiscale DPRRST66L03Z112L;
-Dott. VIVARELLI ALBERTO, nato a Roma il 10/03/1965 residente in via Campo Catino, 5 – 00135 ROMA, in qualità di Direttore Tecnico – Codice Fiscale VVRLRT65C10H501U;
-Sig. PIOVESAN SANDRO, nato a Latina il 30/12/1966 residente in via Monfalcone, 50 – 04010 Borgo Montello (LT), in qualità di Addetto alle operazioni di sportello – Codice Fiscale PVSSDR66T30E472M;
-Sig. BATTIATA MASSIMO, nato a Anzio il 25/03/1966 residente in via dell’Esagono, 3 – 00042 ANZIO (RM), in qualità di Responsabile Amministrativo – Codice Fiscale BTTMSM66C25A323W;
-Sig. CIMINI VINCENZO, nato a Latina il 23/04/1967 domiciliato per la carica in Via Cassanese, 45 – 20090 Segrate (MI), in qualità di Procuratore nei rapporti con gli istituti di credito – Codice Fiscale CMNVCN67D23E472J.
Si comunica altresì, che il Conto corrente sul quale dovrete effettuare i Vostri pagamenti è il seguente:
IBAN: IT72 X030 6939 3001 0000 0003 496 presso: Intesa SanPaolo S.p.A. – agenzia di Nettuno (RM)
Eventuali variazioni, Vi saranno comunicate in forma scritta e trasmesse a mezzo fax o raccomandata A/R.
La violazione degli obblighi previsti dall’Art. 3 L. 136/2010 determina la risoluzione di diritto del presente contratto.
Art.12) Il presente atto vincola sin d'ora l'impresa appaltatrice.
Richiesto io Segretario ho ricevuto il presente atto dattiloscritto da persona di mia fiducia, composto di n. facciate e parte della che vengono sottoscritte unitamente dalle parti intervenute e dal sottoscritto.
Letto confermato e sottoscritto
LA DITTA IL COMUNE
Delibera n. 204 del Comune di Pontinia del 27/12/2011
Premesso :
Che nel territorio comunale è in atto la raccolta differenziata dei r.s.u come previsto dalle vigenti normative, pertanto si rende necessario provvedere allo smaltimento dei rifiuti raccolti presso impianti autorizzati a seconda della tipologia .
Che nell’anno 2011 il servizio è stato affidato alle Ditte: Del Prete s.r.l - Centro Demolizioni Del Prete Luigi & C. – S.E.P. s.r.l.- SIRMET – SA. MA. C.E s.r.l – Fatone s.r.l., e alla data odierna non è pervenuta alcuna richiesta di aumento, pertanto le suddette Ditte sono disponibili a proseguire il servizio smaltimento dei rifiuti raccolta differenziata ai prezzi dell’anno 2011;
Considerato, che la Ditta Fatone s.r.l. è stata inserita per sopperire allo smaltimento del rifiuto organico derivante da mense e utenze domestiche a seguito dell’interruzione del conferimento per ristrutturazione dell’impianto della ditta S.E.P. s.r.l.;
Ritenuto di dover provvedere di conseguenza per assicurare un corretto smaltimento dei rifiuti della raccolta differenziata;
Visto il D.lvo n.267/2000;
DELIBERA
- di prendere di quanto meglio rappresentato in premessa;
di affidare per l’anno 2012, lo smaltimento dei rifiuti provenienti dal servizio della raccolta differenziata alle Ditte: Del Prete s.r.l - Centro Demolizioni Del Prete Luigi & C. - S.E.P. s.r.l.- SIRMET s.r.l- SA.MA.CE s.r.l. alle condizioni economiche non superiori dei prezzi praticati nell’anno 2011. L’Amministrazione si riserva comunque di valutare eventuali variazioni derivanti da problematiche organizzative di conferimento o per offerte economiche di smaltimento inferiori a quelle praticate dalle suddette Ditte;
Di affidare per mesi 2 ( Gennaio Febbraio 2012) alla Ditta Fatone s.r.l. il servizio di smaltimento dei rifiuti organici (umido) provenienti dalla raccolta differenziata, alle condizioni economiche non superiori al prezzo pattuito per il 2011 pari a €. 160,00 a tonn.( comprensivo di prezzo di smaltimento, oneri per operazioni di stoccaggio e oneri per il trasporto presso impianto di compostaggio o altro impianto autorizzato allo smaltimento) per i motivi espressi in narrativa
Di demandare ai Settori Finanziari e Urbanistica e Sanità la predisposizione degli atti amministrativi e contabili per l’espletamento di competenza del servizio di che trattasi da parte delle Ditte elencate nella presente;
In prosieguo con separata e unanime votazione;
DELIBERA
- Di dichiarare per l’urgenza la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134 quarto comma del testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti Locali approvato con decreto legislativo 18 Agosto 2000 n. 267, dando atto che rimarrà affissa All’Albo pretorio per quindici giorni consecutivi.
Premesso :
-Che il "Commissario Delegato Per L'Emergenza Rifiuti Nel Territorio Della Regione Lazio" con Decreto n. 34 del 06/04/2007 ha autorizzato alla Soc. INDECO la realizzazione e messa in esercizio, di una discarica per rifiuti non pericolosi in località B.go Montello - Latina ";
-Che con Determinazione n. B0604 del 25/02/2009 del Dipartimento Territorio area rifiuti della Regione Lazio ha modificato ed integrato l'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con decreto n.34 del 06/04/2007 del Commissario Delegato per l'emergenza rifiuti, nella persona del Soggetto attuatore, ai sensi del D.lgs 18 febbraio 2005 n.59 per la realizzazione, tra l'altro, di una discarica per rifiuti non pericolosi in località Borgo Montello;
-Che in data 11 dicembre 2009 è stata certificata la messa in esercizio del bacino oggetto di autorizzazione denominato "S8";
-Che la suddetta Società con nota prot. 212/2009 del 14/12/2009, e acquisita al prot. 22300/2009, ha comunicato che a partire dal 02/01/2010, i rifiuti solidi urbani saranno abbancati nella discarica denominata " S 8";
-Considerato che la citata discarica risulta essere l'unico impianto in ambito Provinciale presso il quale è possibile conferire i rifiuti prodotti nel territorio Comunale.
-Considerato che questo Comune dovrà far fronte presumibilmente per il 2012 ad una raccolta di circa 5.800.000 Kg. di rifiuti che, se conferiti integralmente in discarica e avuto riguardo alle condizioni economiche fissate dalla Regione Lazio con Determinazione n. B 6472 del 09 agosto 2011 ha fissato in via definitiva la tariffa di accesso al bacino S 8 in €./Kg. 0,06105; e la stessa Regione ha fissato con DGRL n. 630/2004 la tariffa di post- gestione pari a €./Kg. 0,013925. Pertanto la tariffa definitiva per l’intero bacino S.8 risulta essere €./Kg.0,074975 al netto di imposte, tasse e benefit ambientale, per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani da applicarsi al bacino di che trattasi;
-Smaltimento rifiuti Kg. 5.800.000 x 0,06105 + Iva 10% = 389.499,00;
-Benefit ambientale Kg. 5.800.000 x 0,006105 + Iva 10%= 38.949,90;
-Ecotassa Kg. 5.800.000 x 0,015494 + Iva10%= 98.851,72;
-Post- gestione Kg. 5.800.000 x 0,013925 + Iva10%= 88.841,50;
Totale 616.142,12
-Rilevato che con Deliberazione di Giunta nn. ( 126/2009 -150/2009) è stato attivato un sistema di raccolta differenziata con cassonetti stradali nell'area del centro urbano, che ha comportato per il 2011 una notevole riduzione dei rifiuti conferiti in discarica, con conseguenti auspicate significative riduzione degli stessi in futuro appena sarà esteso il servizio di raccolta differenziata alla zona extraurbana ( fino al totale azzeramento di smaltimento di rifiuti indifferenziati);
-Ritenuto dover provvedere di conseguenza per assicurare il servizio di smaltimento dei r.s.u indifferenziati fino al 31 Dicembre 2012;
-Visto il D.lvo n.267/2000;
DELIBERA
- Di impartire al Responsabile del Settore Finanziario e Urbanistica-Sanità le seguenti direttive:
-Di procedere all'affidamento del servizio smaltimento rifiuti per il 2012 (e sino a che non sia stato attivato un sistema di raccolta differenziata porta a porta in grado di azzerare la quantità di rifiuti indifferenziati da conferire in discarica) alla Soc. INDECO s.r.l. per i motivi espressi in narrativa alle condizioni economiche fissate dalla “Regione Lazio Dipartimento Programmazione Economica e Sociale Attività Produttive e Rifiuti area ciclo integrato dei rifiuti”n. B 6472 del 09/08/2011 ;
-Di regolare i rapporti con la suddetta Società con i necessari e relativi atti amministrativi di affidamento di cui allo schema di contratto che si approva con il presente atto;
In prosieguo con separata e unanime votazione
DELIBERA
-Di dichiarare per l'urgenza la presente Deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134 quarto comma del testo Unico delle Leggi sull'ordinamento degli Enti Locali approvato con Decreto legislativo 18 Agosto 2000 n.267, dando atto che rimarrà affissa all'Albo Pretorio per quindici giorni consecutivi.
COMUNE DI PONTINIA PROVINCIA DI LATINA
OGGETTO: CONTRATTO DI APPALTO CON LA IND.ECO S.R.L. PER IL SERVIZIO DI SMALTIMENTO DEGLI R.S.U.
PERIODO: 02. 01. 2012 - 31.12. 2012;
CORRISPETTIVO: € 616.142,12 IVA compresa.
Repubblica Italiana
L'anno duemilaundici il giorno ………… del mese di Gennaio ( ) alle ore _____ innanzi a me D.ssa ………………………, Segretaria Generale del Comune di Pontinia, autorizzata a rogare contratti nella forma pubblica amministrativa, nell'interesse del Comune, sono personalmente comparsi:
- l'Ing. Corradi Corrado, nato a Sabaudia il 18/1/1959, Responsabile del V° Settore Urbanistica, Assetto del Territorio, Ecologia, Igiene e Servizi Cimiteriali del Comune di Pontinia, domiciliato per la carica presso la sede Municipale, il quale dichiara di agire in nome, per conto e nell'interesse dell'Amministrazione Comunale che rappresenta ( C.F. 80004270593) e di intervenire nel presente atto ai sensi del D.lgs 267/2000;
- Il Sig. D'Aprano Ernesto, nato a Bietigheim (DDD) il 03.07.1966, residente a Latina in Piscina Scura, 24 - in qualità di Amministratore Unico della IND.ECO S.r.l., con sede legale in B.go Montello (LT) in via Monfalcone 23/A C.F. 08358120585 e P.I. 01536720590, comparenti della cui identità io Segretario sono personalmente certo. Di comune accordo le parti sunnominate, che hanno i requisiti di legge, rinunciano con il mio consenso, all'assistenza dei testimoni;
PREMESSO
1- Che con Determinazione n. B0604 del 25/02/2009 del Dipartimento Territorio Area Rifiuti della Regione Lazio ha modificato ed integrato l'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con Decreto n. 34 del 06/04/2007 del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti, nella persona del Soggetto attuatore, ai sensi del D.Lgs 18 febbraio 2005, n. 59 per la realizzazione, tra l'altro, di una discarica per rifiuti non pericolosi in loc. B.go Montello;
2- che in data 11 dicembre 2009 è stata certificata la messa in esercizio del bacino oggetto di autorizzazione denominato "S 8 ";
3- che in data 02/01/2010 è entrato in attivazione il primo settore del bacino denominato " S8";
4 - che con la medesima Determinazione n. B 6472 del 09 Agosto 2011 la Regione Lazio ha fissato in via definitiva la tariffa di accesso al bacino S. 8 in €./Kg. 0,06105; e la stessa Regione Lazio ha fissato con DGRL n. 630/2004 la tariffa post – gestione pari a €./Kg.0,013925. Pertanto la tariffa definitiva per l’intero bacino S. 8 risulta essere €./kg.0,074975 al netto di imposte, tasse e benefit ambientale, per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani da applicarsi al bacino di che trattasi;
5 - Che il Comune di Pontinia intende conferire per il 2012 presso la discarica presumibilmente Kg. 5.800.000 di r.s.u. per un corrispettivo totale di euro 616.142,12 IVA inclusa, importo questo che risulta applicando, al suddetto quantitativo presunto, la tariffa determinata dalla Regione Lazio di euro/Kg. = 0,074975 + Benefit Ambientale Euro/Kg 0,006105+ Tributo speciale di cui alla ex L. 549/95 + IVA di legge (la predetta quantità di r.s.u. è del tutto indicativa) ;
6- Che al fine di ottemperare a quanto previsto dalla normativa che disciplina la contabilità degli Enti Locali risulta necessario perfezionare l'apposito contratto per l'anno 2012;
7- Che quindi con deliberazione della Giunta Municipale n. del , esecutiva nei termini di legge, è stato deliberato l'affidamento alla ditta Indeco s.r.l. il servizio di smaltimento finale dei rifiuti solidi urbani, per l'anno 2012, ed approvato il relativo schema di contratto;
8- Che con determinazione n. del /V° Settore è stato affidato alla Società IND.ECO. Srl il servizio di smaltimento R.S.U. per l'anno 2010;
9- che come risulta dalla certificazione della C.C.I.A.A. di Latina collegata con la Prefettura di Latina presentata in originale dal Sig. D'Aprano Ernesto, procuratore di INDECO s.r.l. si evince che a carico della Ditta dallo stesso rappresentate non sussistono provvedimenti o procedimenti penali in corso per l'applicazione delle misure di prevenzione di cui alla legge 19/031990n. 55 art. 7 ;
10- Che la Società ha prodotto la documentazione relativa all'esercizio dell'impianto di discarica ai sensi delle disposizioni vigenti in materia;
TANTO PREMESSO
Con il presente atto si conviene e si stipula quanto segue:
Art. 1) I summenzionati contraenti dichiarano di conoscere, accettare e confermare la premessa in narrativa, quale parte integrante e sostanziale del presente atto.
Art. 2) L'Amministrazione Comunale di Pontinia, a mezzo del suo intervenuto rappresentante Ing. Corrado Corradi, conferisce in appalto alla IND.ECO Srl il servizio indicato in oggetto a decorrere dal 02/01/2012 al 31.12.2012.
Il corrispettivo pattuito corrisponde alla tariffa definitiva bacino S.8 determinata dalla Regione Lazio con Determinazione n. B 6472 del 09/08/2011 di cui €/kg 0,074975 ( accesso in discarica + quota di post – gestione) + Benefit Ambientale €/kg. 0,006105 + Tributo speciale di cui alla legge 549/95 + IVA di Legge (0,096574+10%= € 0,1062314).
Art. 3) La Società IND.ECO. Srl si obbliga ad eseguire i servizi indicati in oggetto per il periodo succitato e nei limiti delle somme che il Comune avrà deliberato per l'esecuzione del servizio medesimo, fermo restando che, nell'ipotesi in cui il bacino autorizzato con Determina B0604/2009 si esaurisse anteriormente alla data del 31.12.2012, il presente contratto si intenderà risolto di diritto senza che per tale motivo le parti abbiano nulla a pretendere l'una dall'altra a qualsiasi titolo e sotto qualsiasi forma.
Parimenti le parti non avranno nulla a che pretendere l'una dall'altra, nel caso in cui la quantità di rifiuti conferiti dovesse subire una significativa riduzione, restando a carico del comune di Pontinia la sola erogazione del corrispettivo di cui al precedente art. 2, calcolato sui chilogrammi di rifiuti effettivamente conferiti.
Art. 4)La Società IND.ECO. si impegna a rispettare, nell'espletamento del servizio, tutte le normative vigenti in materia di smaltimento finale dei rifiuti ed in particolare quelle del D.Lgs. n. 152/2006 (Testo Unico Ambientale).
Art. 5) Il Comune di Pontinia provvederà alla liquidazione delle fatture alla Società IND.ECO. Srl mensilmente entro i successivi trenta (30) giorni dalla data fattura fine mese, senza adozione di ulteriore provvedimento nei limiti dell'impegno assunto con il presente atto, previo riscontro da parte degli uffici competenti.
Art. 6) Le parti di comune accordo stabiliscono, altresì, che qualora la stazione appaltante ometta di versare il corrispettivo dovuto per un totale di € 150.000,00 la Soc. IND.ECO. Srl potrà rifiutare la prestazione ex art. 1460 cod. civ. ed emettere nota di debito per gli interessi maturati e maturandi al tasso di interesse previsto dal D.Lgs. n. 231 del 9.10.2002.
Art. 7) Nell'esecuzione dell'appalto, la ditta si obbliga ad osservare il trattamento normativo stabilito dal contratto collettivo nazionale in vigore per il settore e per la zona in cui si svolge l'appalto del servizio e di applicare il contratto collettivo e gli accordi predetti, anche dopo la scadenza e fino alla loro sostituzione.
Art. 8) La Società affidataria del servizio viene esonerata dalla presentazione della cauzione definitiva a garanzia degli obblighi derivanti dal presente contratto, in ragione della particolarità del servizio prestato nonché delle particolari modalità di svolgimento dello stesso, risultando siffatto servizio già presidiato da rigorose garanzie prestate in sede del rilascio dell'autorizzazione regionale alla Soc. IND.ECO. Srl.
Art. 9) Il comune di Pontinia si riserva la facoltà di risolvere in qualsiasi momento il presente contratto nel caso in cui la Società affidataria:
1. non rispetti gli obblighi assunti con la sottoscrizione dello stesso - fatta salva l'applicazione dell'art. 1460 cod. civ. di cui al precedente art. 7;
2. si renda responsabile di gravi inadempienze nella prestazione del servizio affidatole;
3. violi le leggi ed altre norme il cui rispetto è obbligatorio;
Art. 10) Tutte le spese e tasse comunque inerenti e conseguenti il presente atto, quali spese di bollo, di copie, di registrazione fiscale ed i diritti di segreteria ad eccezione dell'I.V.A., sono a totale ed esclusivo carico della IND.ECO S.r.l.
Art.11 . Ai sensi della Legge n. 136/2010 art.3 comma 7 e successivo decreto legge 187/2010 art.6 e art.7 contenente disposizioni in materia di tracciabilità dei flussi finanziari, in riferimento al servizio di smaltimento di Rifiuti Solidi Urbani prodotti dai Comuni della provincia si Latina, l’Ind.Eco S.r.l. comunica quanto segue:
§ dati identificativi dei conti correnti dedicati:
IBAN: IT 24 M 034 8801 6010 0000 0023 296 presso: Cassa Lombarda agenzia di Milano –
IBAN: IT28 H 05608 01600 000000022088 presso: Banca Popolare di Novara – agenzia di Milano
IBAN: IT72 X030 6939 3001 0000 0003 496 presso: Intesa San Paolo – agenzia di Nettuno - Roma
IBAN: IT48 L 03336 01600 000000039870 presso: Credito Bergamasco -
agenzia di Milano
§ dati identificativi dei soggetti delegati ad operare sui conti su indicati:
- Sig. D’APRANO ERNESTO, nato a Bietigheim (Germania) il 03/07/1966 domiciliato per la carica in via Monfalcone, 23/A – 04010 Borgo Montello (LT), in qualità di Amministratore Unico – Codice Fiscale DPRRST66L03Z112L;
-Dott. VIVARELLI ALBERTO, nato a Roma il 10/03/1965 residente in via Campo Catino, 5 – 00135 ROMA, in qualità di Direttore Tecnico – Codice Fiscale VVRLRT65C10H501U;
-Sig. PIOVESAN SANDRO, nato a Latina il 30/12/1966 residente in via Monfalcone, 50 – 04010 Borgo Montello (LT), in qualità di Addetto alle operazioni di sportello – Codice Fiscale PVSSDR66T30E472M;
-Sig. BATTIATA MASSIMO, nato a Anzio il 25/03/1966 residente in via dell’Esagono, 3 – 00042 ANZIO (RM), in qualità di Responsabile Amministrativo – Codice Fiscale BTTMSM66C25A323W;
-Sig. CIMINI VINCENZO, nato a Latina il 23/04/1967 domiciliato per la carica in Via Cassanese, 45 – 20090 Segrate (MI), in qualità di Procuratore nei rapporti con gli istituti di credito – Codice Fiscale CMNVCN67D23E472J.
Si comunica altresì, che il Conto corrente sul quale dovrete effettuare i Vostri pagamenti è il seguente:
IBAN: IT72 X030 6939 3001 0000 0003 496 presso: Intesa SanPaolo S.p.A. – agenzia di Nettuno (RM)
Eventuali variazioni, Vi saranno comunicate in forma scritta e trasmesse a mezzo fax o raccomandata A/R.
La violazione degli obblighi previsti dall’Art. 3 L. 136/2010 determina la risoluzione di diritto del presente contratto.
Art.12) Il presente atto vincola sin d'ora l'impresa appaltatrice.
Richiesto io Segretario ho ricevuto il presente atto dattiloscritto da persona di mia fiducia, composto di n. facciate e parte della che vengono sottoscritte unitamente dalle parti intervenute e dal sottoscritto.
Letto confermato e sottoscritto
LA DITTA IL COMUNE
Delibera n. 204 del Comune di Pontinia del 27/12/2011
Premesso :
Che nel territorio comunale è in atto la raccolta differenziata dei r.s.u come previsto dalle vigenti normative, pertanto si rende necessario provvedere allo smaltimento dei rifiuti raccolti presso impianti autorizzati a seconda della tipologia .
Che nell’anno 2011 il servizio è stato affidato alle Ditte: Del Prete s.r.l - Centro Demolizioni Del Prete Luigi & C. – S.E.P. s.r.l.- SIRMET – SA. MA. C.E s.r.l – Fatone s.r.l., e alla data odierna non è pervenuta alcuna richiesta di aumento, pertanto le suddette Ditte sono disponibili a proseguire il servizio smaltimento dei rifiuti raccolta differenziata ai prezzi dell’anno 2011;
Considerato, che la Ditta Fatone s.r.l. è stata inserita per sopperire allo smaltimento del rifiuto organico derivante da mense e utenze domestiche a seguito dell’interruzione del conferimento per ristrutturazione dell’impianto della ditta S.E.P. s.r.l.;
Ritenuto di dover provvedere di conseguenza per assicurare un corretto smaltimento dei rifiuti della raccolta differenziata;
Visto il D.lvo n.267/2000;
DELIBERA
- di prendere di quanto meglio rappresentato in premessa;
di affidare per l’anno 2012, lo smaltimento dei rifiuti provenienti dal servizio della raccolta differenziata alle Ditte: Del Prete s.r.l - Centro Demolizioni Del Prete Luigi & C. - S.E.P. s.r.l.- SIRMET s.r.l- SA.MA.CE s.r.l. alle condizioni economiche non superiori dei prezzi praticati nell’anno 2011. L’Amministrazione si riserva comunque di valutare eventuali variazioni derivanti da problematiche organizzative di conferimento o per offerte economiche di smaltimento inferiori a quelle praticate dalle suddette Ditte;
Di affidare per mesi 2 ( Gennaio Febbraio 2012) alla Ditta Fatone s.r.l. il servizio di smaltimento dei rifiuti organici (umido) provenienti dalla raccolta differenziata, alle condizioni economiche non superiori al prezzo pattuito per il 2011 pari a €. 160,00 a tonn.( comprensivo di prezzo di smaltimento, oneri per operazioni di stoccaggio e oneri per il trasporto presso impianto di compostaggio o altro impianto autorizzato allo smaltimento) per i motivi espressi in narrativa
Di demandare ai Settori Finanziari e Urbanistica e Sanità la predisposizione degli atti amministrativi e contabili per l’espletamento di competenza del servizio di che trattasi da parte delle Ditte elencate nella presente;
In prosieguo con separata e unanime votazione;
DELIBERA
- Di dichiarare per l’urgenza la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134 quarto comma del testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti Locali approvato con decreto legislativo 18 Agosto 2000 n. 267, dando atto che rimarrà affissa All’Albo pretorio per quindici giorni consecutivi.
catasto la manovra Monti, le rendite cambiano da vani a mq
In arrivo la riforma del catasto: i metri quadri sostituiranno i vani
I valori catastali verranno adeguati a quelli di mercato e terranno conto della posizione e delle caratteristiche edilizie, l’IMU potrà scendere
di Rossella Calabrese
29/12/2011 - Adeguamento dei valori catastali degli immobili a quelli di mercato, per favorire una maggiore equità nella determinazione delle basi imponibili e tra i diversi territori urbani. È questo l’obiettivo della riforma del catasto che il Governo potrebbe presentare già la prossima settimana.
Tra le novità di maggiore impatto, il passaggio dall’attuale sistema per categorie e classi ad uno che tenga conto della localizzazione e delle caratteristiche edilizie e la sostituzione del criterio del numero di vani con quello dei metri quadrati.
La revisione del catasto diventerà la base su cui applicare tutte le imposte sugli immobili, prima tra tutte l’IMU, Imposta Municipale Unica. Il Governo ha assicurato che la riorganizzazione sarà accompagnata da una riduzione delle aliquote, per fare in modo che la riforma sia a costo zero.
Il progetto di riforma del Governo è anticipato in un Documento esplicativo della Manovra (Legge 214/2011) redatto dal Ministero dell’Economia per illustrare la Manovra, che contiene anche i primi elementi per la revisione degli estimi catastali. “È noto - si legge nel documento - che le attuali rendite catastali, su cui si basa in larga parte la tassazione immobiliare, non sono più congrue rispetto ai valori di mercato”.
Riprendendo i dati riportati nel volume “Gli immobili in Italia 2011”, redatto dall’Agenzia del Territorio, il documento del Ministero sottolinea che per le abitazioni il valore di mercato è pari, in media, a 3,73 volte la base imponibile a fini ICI; il medesimo rapporto, calcolato per i soli contribuenti Irpef, oscilla tra il 3,59 delle abitazioni principali e il 3,85 delle altre abitazioni. Ancora più eclatante il dato dei canoni di locazione, mediamente superiori di 6,46 volte alle rendite catastali. Una delle ragioni di queste incongruenze è riconducibile al fatto che le rendite catastali sono state rivalutate nel 1990 con riferimento ai valori del biennio 1988-1989.
Inoltre, il sistema catastale è inadeguato perché la suddivisione in categorie e classi è ferma al periodo di “costruzione” del catasto urbano e, quindi, il classamento (la classificazione dell’immobile in una categoria e in una classe di valore) è rimasto quello delineato dall’originario impianto normativo del catasto e gli unici aggiornamenti sono riconducibili a comunicazioni effettuate dai soggetti interessati, in occasione di attività di ristrutturazioni e variazioni edilizie.
Questo stato di fatto ha determinato ulteriori iniquità all’interno dei singoli Comuni. Ad esempio, abitazioni classate come “popolari” lo sono rimaste nel tempo, anche se oggi, pur essendo ubicate in zone centrali, il loro valore è di fatto più elevato di edifici di “civile abitazione” ubicati in zone semicentrali o, addirittura, periferiche.
Quindi, spiega la nota del Ministero, per favorire una maggiore equità nella determinazione delle basi imponibili catastali e conseguire una perequazione effettiva tra i diversi territori urbani è necessaria una riforma del sistema estimativo del catasto edilizio urbano.
Sono cinque i criteri su cui sarà disegnato il nuovo catasto:
1. la costituzione di un sistema catastale che contempli assieme alla rendita (ovvero il reddito medio ordinariamente ritraibile al netto delle spese di manutenzione e gestione del bene), il valore patrimoniale del bene, al fine di assicurare una base imponibile adeguata da utilizzare per le diverse tipologie di tassazione;
2. la rideterminazione della classificazione dei beni immobiliari;
3. il superamento del sistema vigente per categorie e classi in relazione agli immobili ordinari, attraverso un sistema di funzioni statistiche che correlino il valore del bene o il reddito dello stesso alla localizzazione e alle caratteristiche edilizie;
4. il superamento, per abitazioni e uffici, del “vano” come unità di misura della consistenza a fini fiscali, sostituendolo con la “superficie” espressa in metri quadrati;
5. la riqualificazione dei metodi di stima diretta per gli immobili speciali.
Ricordiamo che nel 2006 il Governo di Romano Prodi avviò un processo di riforma del catasto che prevedeva la revisione degli estimi e del classamento e il passaggio ai Comuni delle competenze sulla gestione dei servizi catastali (Speciale Catasto ai Comuni). Il progetto fu interrotto a causa della conclusione anticipata della legislatura.
(riproduzione riservata)http://www.edilportale.com/news/2011/12/normativa/in-arrivo-la-riforma-del-catasto-i-metri-quadri-sostituiranno-i-vani_25321_15.html
Testo completo della manovra Salva l'Italia di Monti http://www.edilportale.com/normativa/bozza-non-ancora-in-vigore/2011/3066/conversione-in-legge-del-decreto-legge-6-dicembre-2011-n.-201-recante-disposizioni-urgenti-per-la_12061.html
Lo speciale sul catasto ai Comuni http://www.edilportale.com/news/catasto_ai_comuni
I valori catastali verranno adeguati a quelli di mercato e terranno conto della posizione e delle caratteristiche edilizie, l’IMU potrà scendere
di Rossella Calabrese
29/12/2011 - Adeguamento dei valori catastali degli immobili a quelli di mercato, per favorire una maggiore equità nella determinazione delle basi imponibili e tra i diversi territori urbani. È questo l’obiettivo della riforma del catasto che il Governo potrebbe presentare già la prossima settimana.
Tra le novità di maggiore impatto, il passaggio dall’attuale sistema per categorie e classi ad uno che tenga conto della localizzazione e delle caratteristiche edilizie e la sostituzione del criterio del numero di vani con quello dei metri quadrati.
La revisione del catasto diventerà la base su cui applicare tutte le imposte sugli immobili, prima tra tutte l’IMU, Imposta Municipale Unica. Il Governo ha assicurato che la riorganizzazione sarà accompagnata da una riduzione delle aliquote, per fare in modo che la riforma sia a costo zero.
Il progetto di riforma del Governo è anticipato in un Documento esplicativo della Manovra (Legge 214/2011) redatto dal Ministero dell’Economia per illustrare la Manovra, che contiene anche i primi elementi per la revisione degli estimi catastali. “È noto - si legge nel documento - che le attuali rendite catastali, su cui si basa in larga parte la tassazione immobiliare, non sono più congrue rispetto ai valori di mercato”.
Riprendendo i dati riportati nel volume “Gli immobili in Italia 2011”, redatto dall’Agenzia del Territorio, il documento del Ministero sottolinea che per le abitazioni il valore di mercato è pari, in media, a 3,73 volte la base imponibile a fini ICI; il medesimo rapporto, calcolato per i soli contribuenti Irpef, oscilla tra il 3,59 delle abitazioni principali e il 3,85 delle altre abitazioni. Ancora più eclatante il dato dei canoni di locazione, mediamente superiori di 6,46 volte alle rendite catastali. Una delle ragioni di queste incongruenze è riconducibile al fatto che le rendite catastali sono state rivalutate nel 1990 con riferimento ai valori del biennio 1988-1989.
Inoltre, il sistema catastale è inadeguato perché la suddivisione in categorie e classi è ferma al periodo di “costruzione” del catasto urbano e, quindi, il classamento (la classificazione dell’immobile in una categoria e in una classe di valore) è rimasto quello delineato dall’originario impianto normativo del catasto e gli unici aggiornamenti sono riconducibili a comunicazioni effettuate dai soggetti interessati, in occasione di attività di ristrutturazioni e variazioni edilizie.
Questo stato di fatto ha determinato ulteriori iniquità all’interno dei singoli Comuni. Ad esempio, abitazioni classate come “popolari” lo sono rimaste nel tempo, anche se oggi, pur essendo ubicate in zone centrali, il loro valore è di fatto più elevato di edifici di “civile abitazione” ubicati in zone semicentrali o, addirittura, periferiche.
Quindi, spiega la nota del Ministero, per favorire una maggiore equità nella determinazione delle basi imponibili catastali e conseguire una perequazione effettiva tra i diversi territori urbani è necessaria una riforma del sistema estimativo del catasto edilizio urbano.
Sono cinque i criteri su cui sarà disegnato il nuovo catasto:
1. la costituzione di un sistema catastale che contempli assieme alla rendita (ovvero il reddito medio ordinariamente ritraibile al netto delle spese di manutenzione e gestione del bene), il valore patrimoniale del bene, al fine di assicurare una base imponibile adeguata da utilizzare per le diverse tipologie di tassazione;
2. la rideterminazione della classificazione dei beni immobiliari;
3. il superamento del sistema vigente per categorie e classi in relazione agli immobili ordinari, attraverso un sistema di funzioni statistiche che correlino il valore del bene o il reddito dello stesso alla localizzazione e alle caratteristiche edilizie;
4. il superamento, per abitazioni e uffici, del “vano” come unità di misura della consistenza a fini fiscali, sostituendolo con la “superficie” espressa in metri quadrati;
5. la riqualificazione dei metodi di stima diretta per gli immobili speciali.
Ricordiamo che nel 2006 il Governo di Romano Prodi avviò un processo di riforma del catasto che prevedeva la revisione degli estimi e del classamento e il passaggio ai Comuni delle competenze sulla gestione dei servizi catastali (Speciale Catasto ai Comuni). Il progetto fu interrotto a causa della conclusione anticipata della legislatura.
(riproduzione riservata)http://www.edilportale.com/news/2011/12/normativa/in-arrivo-la-riforma-del-catasto-i-metri-quadri-sostituiranno-i-vani_25321_15.html
Testo completo della manovra Salva l'Italia di Monti http://www.edilportale.com/normativa/bozza-non-ancora-in-vigore/2011/3066/conversione-in-legge-del-decreto-legge-6-dicembre-2011-n.-201-recante-disposizioni-urgenti-per-la_12061.html
Lo speciale sul catasto ai Comuni http://www.edilportale.com/news/catasto_ai_comuni
Pontinia, stasera teatro Fellini concerto di fine anno
Questa sera, con ingresso gratuito, chiusura del 2011 al teatro Fellini di Pontinia alle ore 20,30 con il Concerto di fine anno della banda musicale G. De Julis diretta dalla Maestra Marzia Mancini.
mercoledì 28 dicembre 2011
le spese pazze del catasto della sorella di Alemanno
Dalle uova di struzzo a ‘We want sex’
Le spese pazze dell’Agenzia del territorio Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità del direttore Gabriella Alemanno, sorella del sindaco di Roma, e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) si è passati da 80 mila euro a un milione nel 2010, ma colpiscono i soldi spesi in gioiellerie e cene. Ad esempio al "Villa Oretta" di Cortina insieme a ben undici personeIllustrazione di Emanuele Fucecchi Poco meno di un milione e mezzo di euro di spese per comunicazione istituzionale e rappresentanza. L’Agenzia del territorio spende in rinfreschi, pranzi, convegni e mostre il doppio del costo delle bollette telefoniche delle sue cento sedi. Il buon esempio viene dall’alto, nonostante guadagni 300 mila euro lodi all’anno il direttore dell’Agenzia che dovrebbe occuparsi di catasto e conservatoria, Gabriella Alemanno, ha speso migliaia di euro in pranzi e cene di rappresentanza pagati con la sua carta di credito aziendale. A spese del contribuente. La sorella del sindaco di Roma Gianni Alemanno, nominata a capo dell’Agenzia dal governo Berlusconi nel 2008, dopo essere passata prima dal Secit e dai Monopoli (sempre su nomina dei governi Berlusconi) è riuscita a pagare con i nostri soldi persino una cena a Cortina a suo fratello a margine di un evento sponsorizzato dall’Agenzia diretta dalla sorella e dall’Acea, controllata dal fratello. Una vera abbuffata di conflitti di interessi.
Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità delle note spese del direttore Alemanno e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Si scopre che le spese per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) sono schizzate da 80 mila euro a un milione nel 2010 per sfiorare il milione e mezzo secondo le previsioni per il 2011. Il ministro dell’Economia e presidente del Consiglio Mario Monti, dovrebbe dare un’occhiata ai conti dell’Agenzia per vedere come viene applicato il suo invito alla sobrietà. Quello che un tempo era il noioso Catasto è stato trasformato, dalla dottoressa Alemanno, in una frizzante agenzia specializzata in eventi, pranzi e vernissage. A parte i 22 mila e 800 euro pagati all’Adnkronos per “supporto informativo multimediale” e i 20 mila euro per i servizi della Mp group, colpiscono le fatture importanti della società “Comunicare Organizzando” per esempio per la mostre dei 150 dell’Unità d’Italia (48 mila euro che però dovrebbero essere stati coperti dagli sponsor) e soprattutto le fatture delle gioiellerie.
Sfugge perché l’Agenzia compri 30 uova di struzzo decorate per 3 mila e 240 euro dalla gioielleria “Peroso”. “Sono state donate a rappresentanti di Stati esteri per esigenze di rappresentanza”, spiega Mario Occhi, responsabile comunicazione dell’Agenzia, anche se al Fatto risulta che un uovo sia finito a un comandante regionale della Finanza. L’Agenzia ha comprato anche 12 bicchieri in vetro soffiato dalla signora Maria Bonaldo di Mestre, che si dice conosca Gabrella Alemanno. Prezzo 1296 euro e destinazione ignota. “Saranno stati donati anche questi ad autorità estere”, dice sempre Mario Occhi. Si usano i soldi pubblici per promuovere persino una commedia sociale di Nigel Cole, “We want sex”, sulla battaglia delle operaie della Ford contro la discriminazione maschile. 800 euro per “affitto sala cinema Odeon per proiezione riservata del film il 17 gennaio 2011” più “vendita pop corn e bibita per 179 consumazioni, 5 euro cadauna, per un importo totale di 895 euro”. We want pop corn.
Poi ci sono i pranzi di rappresentanza. La “Bottega di Montecitorio” di via della Guglia a Roma è usata dal direttore dell’Agenzia come una seconda mensa. Peccato per i prezzi. Il 17 marzo 2011 spende 107 euro pubblici e poi ancora il 31 marzo spende altri 90 euro, il 7 aprile (70 euro) e poi ancora il 29 settembre (60 euro) sempre con ignoto commensale. Il 14 aprile del 2011 per un pranzo parco (63 euro) dichiara finalmente il suo ospite: è un suo amico di vecchia data, Antonio Liguori, nominato direttore generale del Teatro dell’Opera nel 2009, grazie al fratello Gianni Alemanno. La famiglia è molto unita. Il Fatto Quotidiano aveva già raccontato nell’agosto del 2010 la storia delle vacanze con dibattito di Gabriella e Gianni (con Isabella Rauti al seguito) in quel di Cortinaincontra. Ora scopriamo quanto ha pagato l’Agenzia del Territorio per sponsorizzare la manifestazione: 42 mila euro comprensive di Iva.
Ma l’Agenzia il 22 agosto del 2011 ha pagato altri 780 euro per ospitare a cena al “Villa Oretta” di Cortina ben undici persone. Oltre ai dirigenti di Ance, Confedilizia e Scenari Immobiliari, c’era anche “il sindaco di Roma Gianni Alemanno più ospite direttore Agenzia”. Talvolta il direttore tradisce la Bottega di Montecitorio: il 24 marzo per un pranzo con 28 commensali costato ben 616 euro, preferisce il “RomAntica” per “incontro con giornalisti stampa locale e referenti comunicazione”. Il 25 febbraio all’Os club alle Terme di Traiano paga 48 euro, e poi ancora il 14 febbraio altri 185 euro a causa di un vino importante (un Tignanello) e ancora il 9 agosto al Panda in Galleria Sordi, ma poi torna alla solita “Bottega di Montecitorio” il 20 aprile (89 euro) e il primo giugno (70 euro) il 12 ottobre (110 euro) il primo aprile al “Caffè delle Arti” (105 euro) il 14 aprile alla sala da tè Babington (115 euro). Filippo La Mantia è uno dei preferiti. Il 12 maggio (100 euro); il 26 settembre (100 euro); il 13 aprile 2011 con due giornalisti di un’agenzia di stampa (129 euro). Il 29 gennaio alla ” Taverna San Teodoro” ci sono quattro persone a tavola con la Alemanno per 443 euro. Il 23 maggio lo scialo viene scoperto da due magistrati della Corte dei Conti. Seguono la Alemanno nel locale dello chef La Mantia e non la mollano fino al conto. Purtroppo però mangiano a sbafo e non battono ciglio quando lei striscia la carta dell’Agenzia: 230, 50 euro. Il 4 luglio il direttore si sposta a Bari e pranza alla “Pignata” con cinque persone, il conto da 365 euro per “rappresentanti autorità locali”.
Quando si muove il direttore Gabriella Alemanno sembra un capo di Stato. Per esempio il 14 agosto del 2011 è a Cagliari e pranza con il Prefetto, due avvocati dello Stato e dirigenti delle agenzie del territorio e del demanio. La spesa per 13 pasti a base di pesce dal “Corsaro Deidda” è di 890 euro. Il 10 maggio del 2011 la Alemanno vola in Veneto e mangia all’osteria “da Fiore” a Venezia. Il conto è di 810 euro. Oltre al presidente dell’Ordine dei notai e al direttore dell’Agenzia del Veneto, erano presenti tutti i controllori. C’era il responsabile audit dell’agenzia, il comandante regionale della Guardia di Finanza Walter Cretella Lombardo e il procuratore regionale della Corte dei Conti. Al momento del conto però nessuno ha messo mano al portafoglio. In fondo Pantalone era veneziano.
da Il Fatto Quotidiano del 27 dicembre 2011Dalle uova di struzzo a ‘We want sex’
Le spese pazze dell’Agenzia del territorio Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità del direttore Gabriella Alemanno, sorella del sindaco di Roma, e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) si è passati da 80 mila euro a un milione nel 2010, ma colpiscono i soldi spesi in gioiellerie e cene. Ad esempio al "Villa Oretta" di Cortina insieme a ben undici personeIllustrazione di Emanuele Fucecchi Poco meno di un milione e mezzo di euro di spese per comunicazione istituzionale e rappresentanza. L’Agenzia del territorio spende in rinfreschi, pranzi, convegni e mostre il doppio del costo delle bollette telefoniche delle sue cento sedi. Il buon esempio viene dall’alto, nonostante guadagni 300 mila euro lodi all’anno il direttore dell’Agenzia che dovrebbe occuparsi di catasto e conservatoria, Gabriella Alemanno, ha speso migliaia di euro in pranzi e cene di rappresentanza pagati con la sua carta di credito aziendale. A spese del contribuente. La sorella del sindaco di Roma Gianni Alemanno, nominata a capo dell’Agenzia dal governo Berlusconi nel 2008, dopo essere passata prima dal Secit e dai Monopoli (sempre su nomina dei governi Berlusconi) è riuscita a pagare con i nostri soldi persino una cena a Cortina a suo fratello a margine di un evento sponsorizzato dall’Agenzia diretta dalla sorella e dall’Acea, controllata dal fratello. Una vera abbuffata di conflitti di interessi.
Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità delle note spese del direttore Alemanno e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Si scopre che le spese per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) sono schizzate da 80 mila euro a un milione nel 2010 per sfiorare il milione e mezzo secondo le previsioni per il 2011. Il ministro dell’Economia e presidente del Consiglio Mario Monti, dovrebbe dare un’occhiata ai conti dell’Agenzia per vedere come viene applicato il suo invito alla sobrietà. Quello che un tempo era il noioso Catasto è stato trasformato, dalla dottoressa Alemanno, in una frizzante agenzia specializzata in eventi, pranzi e vernissage. A parte i 22 mila e 800 euro pagati all’Adnkronos per “supporto informativo multimediale” e i 20 mila euro per i servizi della Mp group, colpiscono le fatture importanti della società “Comunicare Organizzando” per esempio per la mostre dei 150 dell’Unità d’Italia (48 mila euro che però dovrebbero essere stati coperti dagli sponsor) e soprattutto le fatture delle gioiellerie.
Sfugge perché l’Agenzia compri 30 uova di struzzo decorate per 3 mila e 240 euro dalla gioielleria “Peroso”. “Sono state donate a rappresentanti di Stati esteri per esigenze di rappresentanza”, spiega Mario Occhi, responsabile comunicazione dell’Agenzia, anche se al Fatto risulta che un uovo sia finito a un comandante regionale della Finanza. L’Agenzia ha comprato anche 12 bicchieri in vetro soffiato dalla signora Maria Bonaldo di Mestre, che si dice conosca Gabrella Alemanno. Prezzo 1296 euro e destinazione ignota. “Saranno stati donati anche questi ad autorità estere”, dice sempre Mario Occhi. Si usano i soldi pubblici per promuovere persino una commedia sociale di Nigel Cole, “We want sex”, sulla battaglia delle operaie della Ford contro la discriminazione maschile. 800 euro per “affitto sala cinema Odeon per proiezione riservata del film il 17 gennaio 2011” più “vendita pop corn e bibita per 179 consumazioni, 5 euro cadauna, per un importo totale di 895 euro”. We want pop corn.
Poi ci sono i pranzi di rappresentanza. La “Bottega di Montecitorio” di via della Guglia a Roma è usata dal direttore dell’Agenzia come una seconda mensa. Peccato per i prezzi. Il 17 marzo 2011 spende 107 euro pubblici e poi ancora il 31 marzo spende altri 90 euro, il 7 aprile (70 euro) e poi ancora il 29 settembre (60 euro) sempre con ignoto commensale. Il 14 aprile del 2011 per un pranzo parco (63 euro) dichiara finalmente il suo ospite: è un suo amico di vecchia data, Antonio Liguori, nominato direttore generale del Teatro dell’Opera nel 2009, grazie al fratello Gianni Alemanno. La famiglia è molto unita. Il Fatto Quotidiano aveva già raccontato nell’agosto del 2010 la storia delle vacanze con dibattito di Gabriella e Gianni (con Isabella Rauti al seguito) in quel di Cortinaincontra. Ora scopriamo quanto ha pagato l’Agenzia del Territorio per sponsorizzare la manifestazione: 42 mila euro comprensive di Iva.
Ma l’Agenzia il 22 agosto del 2011 ha pagato altri 780 euro per ospitare a cena al “Villa Oretta” di Cortina ben undici persone. Oltre ai dirigenti di Ance, Confedilizia e Scenari Immobiliari, c’era anche “il sindaco di Roma Gianni Alemanno più ospite direttore Agenzia”. Talvolta il direttore tradisce la Bottega di Montecitorio: il 24 marzo per un pranzo con 28 commensali costato ben 616 euro, preferisce il “RomAntica” per “incontro con giornalisti stampa locale e referenti comunicazione”. Il 25 febbraio all’Os club alle Terme di Traiano paga 48 euro, e poi ancora il 14 febbraio altri 185 euro a causa di un vino importante (un Tignanello) e ancora il 9 agosto al Panda in Galleria Sordi, ma poi torna alla solita “Bottega di Montecitorio” il 20 aprile (89 euro) e il primo giugno (70 euro) il 12 ottobre (110 euro) il primo aprile al “Caffè delle Arti” (105 euro) il 14 aprile alla sala da tè Babington (115 euro). Filippo La Mantia è uno dei preferiti. Il 12 maggio (100 euro); il 26 settembre (100 euro); il 13 aprile 2011 con due giornalisti di un’agenzia di stampa (129 euro). Il 29 gennaio alla ” Taverna San Teodoro” ci sono quattro persone a tavola con la Alemanno per 443 euro. Il 23 maggio lo scialo viene scoperto da due magistrati della Corte dei Conti. Seguono la Alemanno nel locale dello chef La Mantia e non la mollano fino al conto. Purtroppo però mangiano a sbafo e non battono ciglio quando lei striscia la carta dell’Agenzia: 230, 50 euro. Il 4 luglio il direttore si sposta a Bari e pranza alla “Pignata” con cinque persone, il conto da 365 euro per “rappresentanti autorità locali”.
Quando si muove il direttore Gabriella Alemanno sembra un capo di Stato. Per esempio il 14 agosto del 2011 è a Cagliari e pranza con il Prefetto, due avvocati dello Stato e dirigenti delle agenzie del territorio e del demanio. La spesa per 13 pasti a base di pesce dal “Corsaro Deidda” è di 890 euro. Il 10 maggio del 2011 la Alemanno vola in Veneto e mangia all’osteria “da Fiore” a Venezia. Il conto è di 810 euro. Oltre al presidente dell’Ordine dei notai e al direttore dell’Agenzia del Veneto, erano presenti tutti i controllori. C’era il responsabile audit dell’agenzia, il comandante regionale della Guardia di Finanza Walter Cretella Lombardo e il procuratore regionale della Corte dei Conti. Al momento del conto però nessuno ha messo mano al portafoglio. In fondo Pantalone era veneziano.
da Il Fatto Quotidiano del 27 dicembre 2011Dalle uova di struzzo a ‘We want sex’
Le spese pazze dell’Agenzia del territorio Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità del direttore Gabriella Alemanno, sorella del sindaco di Roma, e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) si è passati da 80 mila euro a un milione nel 2010, ma colpiscono i soldi spesi in gioiellerie e cene. Ad esempio al "Villa Oretta" di Cortina insieme a ben undici personeIllustrazione di Emanuele Fucecchi Poco meno di un milione e mezzo di euro di spese per comunicazione istituzionale e rappresentanza. L’Agenzia del territorio spende in rinfreschi, pranzi, convegni e mostre il doppio del costo delle bollette telefoniche delle sue cento sedi. Il buon esempio viene dall’alto, nonostante guadagni 300 mila euro lodi all’anno il direttore dell’Agenzia che dovrebbe occuparsi di catasto e conservatoria, Gabriella Alemanno, ha speso migliaia di euro in pranzi e cene di rappresentanza pagati con la sua carta di credito aziendale. A spese del contribuente. La sorella del sindaco di Roma Gianni Alemanno, nominata a capo dell’Agenzia dal governo Berlusconi nel 2008, dopo essere passata prima dal Secit e dai Monopoli (sempre su nomina dei governi Berlusconi) è riuscita a pagare con i nostri soldi persino una cena a Cortina a suo fratello a margine di un evento sponsorizzato dall’Agenzia diretta dalla sorella e dall’Acea, controllata dal fratello. Una vera abbuffata di conflitti di interessi.
Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità delle note spese del direttore Alemanno e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Si scopre che le spese per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) sono schizzate da 80 mila euro a un milione nel 2010 per sfiorare il milione e mezzo secondo le previsioni per il 2011. Il ministro dell’Economia e presidente del Consiglio Mario Monti, dovrebbe dare un’occhiata ai conti dell’Agenzia per vedere come viene applicato il suo invito alla sobrietà. Quello che un tempo era il noioso Catasto è stato trasformato, dalla dottoressa Alemanno, in una frizzante agenzia specializzata in eventi, pranzi e vernissage. A parte i 22 mila e 800 euro pagati all’Adnkronos per “supporto informativo multimediale” e i 20 mila euro per i servizi della Mp group, colpiscono le fatture importanti della società “Comunicare Organizzando” per esempio per la mostre dei 150 dell’Unità d’Italia (48 mila euro che però dovrebbero essere stati coperti dagli sponsor) e soprattutto le fatture delle gioiellerie.
Sfugge perché l’Agenzia compri 30 uova di struzzo decorate per 3 mila e 240 euro dalla gioielleria “Peroso”. “Sono state donate a rappresentanti di Stati esteri per esigenze di rappresentanza”, spiega Mario Occhi, responsabile comunicazione dell’Agenzia, anche se al Fatto risulta che un uovo sia finito a un comandante regionale della Finanza. L’Agenzia ha comprato anche 12 bicchieri in vetro soffiato dalla signora Maria Bonaldo di Mestre, che si dice conosca Gabrella Alemanno. Prezzo 1296 euro e destinazione ignota. “Saranno stati donati anche questi ad autorità estere”, dice sempre Mario Occhi. Si usano i soldi pubblici per promuovere persino una commedia sociale di Nigel Cole, “We want sex”, sulla battaglia delle operaie della Ford contro la discriminazione maschile. 800 euro per “affitto sala cinema Odeon per proiezione riservata del film il 17 gennaio 2011” più “vendita pop corn e bibita per 179 consumazioni, 5 euro cadauna, per un importo totale di 895 euro”. We want pop corn.
Poi ci sono i pranzi di rappresentanza. La “Bottega di Montecitorio” di via della Guglia a Roma è usata dal direttore dell’Agenzia come una seconda mensa. Peccato per i prezzi. Il 17 marzo 2011 spende 107 euro pubblici e poi ancora il 31 marzo spende altri 90 euro, il 7 aprile (70 euro) e poi ancora il 29 settembre (60 euro) sempre con ignoto commensale. Il 14 aprile del 2011 per un pranzo parco (63 euro) dichiara finalmente il suo ospite: è un suo amico di vecchia data, Antonio Liguori, nominato direttore generale del Teatro dell’Opera nel 2009, grazie al fratello Gianni Alemanno. La famiglia è molto unita. Il Fatto Quotidiano aveva già raccontato nell’agosto del 2010 la storia delle vacanze con dibattito di Gabriella e Gianni (con Isabella Rauti al seguito) in quel di Cortinaincontra. Ora scopriamo quanto ha pagato l’Agenzia del Territorio per sponsorizzare la manifestazione: 42 mila euro comprensive di Iva.
Ma l’Agenzia il 22 agosto del 2011 ha pagato altri 780 euro per ospitare a cena al “Villa Oretta” di Cortina ben undici persone. Oltre ai dirigenti di Ance, Confedilizia e Scenari Immobiliari, c’era anche “il sindaco di Roma Gianni Alemanno più ospite direttore Agenzia”. Talvolta il direttore tradisce la Bottega di Montecitorio: il 24 marzo per un pranzo con 28 commensali costato ben 616 euro, preferisce il “RomAntica” per “incontro con giornalisti stampa locale e referenti comunicazione”. Il 25 febbraio all’Os club alle Terme di Traiano paga 48 euro, e poi ancora il 14 febbraio altri 185 euro a causa di un vino importante (un Tignanello) e ancora il 9 agosto al Panda in Galleria Sordi, ma poi torna alla solita “Bottega di Montecitorio” il 20 aprile (89 euro) e il primo giugno (70 euro) il 12 ottobre (110 euro) il primo aprile al “Caffè delle Arti” (105 euro) il 14 aprile alla sala da tè Babington (115 euro). Filippo La Mantia è uno dei preferiti. Il 12 maggio (100 euro); il 26 settembre (100 euro); il 13 aprile 2011 con due giornalisti di un’agenzia di stampa (129 euro). Il 29 gennaio alla ” Taverna San Teodoro” ci sono quattro persone a tavola con la Alemanno per 443 euro. Il 23 maggio lo scialo viene scoperto da due magistrati della Corte dei Conti. Seguono la Alemanno nel locale dello chef La Mantia e non la mollano fino al conto. Purtroppo però mangiano a sbafo e non battono ciglio quando lei striscia la carta dell’Agenzia: 230, 50 euro. Il 4 luglio il direttore si sposta a Bari e pranza alla “Pignata” con cinque persone, il conto da 365 euro per “rappresentanti autorità locali”.
Quando si muove il direttore Gabriella Alemanno sembra un capo di Stato. Per esempio il 14 agosto del 2011 è a Cagliari e pranza con il Prefetto, due avvocati dello Stato e dirigenti delle agenzie del territorio e del demanio. La spesa per 13 pasti a base di pesce dal “Corsaro Deidda” è di 890 euro. Il 10 maggio del 2011 la Alemanno vola in Veneto e mangia all’osteria “da Fiore” a Venezia. Il conto è di 810 euro. Oltre al presidente dell’Ordine dei notai e al direttore dell’Agenzia del Veneto, erano presenti tutti i controllori. C’era il responsabile audit dell’agenzia, il comandante regionale della Guardia di Finanza Walter Cretella Lombardo e il procuratore regionale della Corte dei Conti. Al momento del conto però nessuno ha messo mano al portafoglio. In fondo Pantalone era veneziano.
Dalle uova di struzzo a ‘We want sex’
Le spese pazze dell’Agenzia del territorio Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità del direttore Gabriella Alemanno, sorella del sindaco di Roma, e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) si è passati da 80 mila euro a un milione nel 2010, ma colpiscono i soldi spesi in gioiellerie e cene. Ad esempio al "Villa Oretta" di Cortina insieme a ben undici personeIllustrazione di Emanuele Fucecchi Poco meno di un milione e mezzo di euro di spese per comunicazione istituzionale e rappresentanza. L’Agenzia del territorio spende in rinfreschi, pranzi, convegni e mostre il doppio del costo delle bollette telefoniche delle sue cento sedi. Il buon esempio viene dall’alto, nonostante guadagni 300 mila euro lodi all’anno il direttore dell’Agenzia che dovrebbe occuparsi di catasto e conservatoria, Gabriella Alemanno, ha speso migliaia di euro in pranzi e cene di rappresentanza pagati con la sua carta di credito aziendale. A spese del contribuente. La sorella del sindaco di Roma Gianni Alemanno, nominata a capo dell’Agenzia dal governo Berlusconi nel 2008, dopo essere passata prima dal Secit e dai Monopoli (sempre su nomina dei governi Berlusconi) è riuscita a pagare con i nostri soldi persino una cena a Cortina a suo fratello a margine di un evento sponsorizzato dall’Agenzia diretta dalla sorella e dall’Acea, controllata dal fratello. Una vera abbuffata di conflitti di interessi.
Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità delle note spese del direttore Alemanno e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Si scopre che le spese per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) sono schizzate da 80 mila euro a un milione nel 2010 per sfiorare il milione e mezzo secondo le previsioni per il 2011. Il ministro dell’Economia e presidente del Consiglio Mario Monti, dovrebbe dare un’occhiata ai conti dell’Agenzia per vedere come viene applicato il suo invito alla sobrietà. Quello che un tempo era il noioso Catasto è stato trasformato, dalla dottoressa Alemanno, in una frizzante agenzia specializzata in eventi, pranzi e vernissage. A parte i 22 mila e 800 euro pagati all’Adnkronos per “supporto informativo multimediale” e i 20 mila euro per i servizi della Mp group, colpiscono le fatture importanti della società “Comunicare Organizzando” per esempio per la mostre dei 150 dell’Unità d’Italia (48 mila euro che però dovrebbero essere stati coperti dagli sponsor) e soprattutto le fatture delle gioiellerie.
Sfugge perché l’Agenzia compri 30 uova di struzzo decorate per 3 mila e 240 euro dalla gioielleria “Peroso”. “Sono state donate a rappresentanti di Stati esteri per esigenze di rappresentanza”, spiega Mario Occhi, responsabile comunicazione dell’Agenzia, anche se al Fatto risulta che un uovo sia finito a un comandante regionale della Finanza. L’Agenzia ha comprato anche 12 bicchieri in vetro soffiato dalla signora Maria Bonaldo di Mestre, che si dice conosca Gabrella Alemanno. Prezzo 1296 euro e destinazione ignota. “Saranno stati donati anche questi ad autorità estere”, dice sempre Mario Occhi. Si usano i soldi pubblici per promuovere persino una commedia sociale di Nigel Cole, “We want sex”, sulla battaglia delle operaie della Ford contro la discriminazione maschile. 800 euro per “affitto sala cinema Odeon per proiezione riservata del film il 17 gennaio 2011” più “vendita pop corn e bibita per 179 consumazioni, 5 euro cadauna, per un importo totale di 895 euro”. We want pop corn.
Poi ci sono i pranzi di rappresentanza. La “Bottega di Montecitorio” di via della Guglia a Roma è usata dal direttore dell’Agenzia come una seconda mensa. Peccato per i prezzi. Il 17 marzo 2011 spende 107 euro pubblici e poi ancora il 31 marzo spende altri 90 euro, il 7 aprile (70 euro) e poi ancora il 29 settembre (60 euro) sempre con ignoto commensale. Il 14 aprile del 2011 per un pranzo parco (63 euro) dichiara finalmente il suo ospite: è un suo amico di vecchia data, Antonio Liguori, nominato direttore generale del Teatro dell’Opera nel 2009, grazie al fratello Gianni Alemanno. La famiglia è molto unita. Il Fatto Quotidiano aveva già raccontato nell’agosto del 2010 la storia delle vacanze con dibattito di Gabriella e Gianni (con Isabella Rauti al seguito) in quel di Cortinaincontra. Ora scopriamo quanto ha pagato l’Agenzia del Territorio per sponsorizzare la manifestazione: 42 mila euro comprensive di Iva.
Ma l’Agenzia il 22 agosto del 2011 ha pagato altri 780 euro per ospitare a cena al “Villa Oretta” di Cortina ben undici persone. Oltre ai dirigenti di Ance, Confedilizia e Scenari Immobiliari, c’era anche “il sindaco di Roma Gianni Alemanno più ospite direttore Agenzia”. Talvolta il direttore tradisce la Bottega di Montecitorio: il 24 marzo per un pranzo con 28 commensali costato ben 616 euro, preferisce il “RomAntica” per “incontro con giornalisti stampa locale e referenti comunicazione”. Il 25 febbraio all’Os club alle Terme di Traiano paga 48 euro, e poi ancora il 14 febbraio altri 185 euro a causa di un vino importante (un Tignanello) e ancora il 9 agosto al Panda in Galleria Sordi, ma poi torna alla solita “Bottega di Montecitorio” il 20 aprile (89 euro) e il primo giugno (70 euro) il 12 ottobre (110 euro) il primo aprile al “Caffè delle Arti” (105 euro) il 14 aprile alla sala da tè Babington (115 euro). Filippo La Mantia è uno dei preferiti. Il 12 maggio (100 euro); il 26 settembre (100 euro); il 13 aprile 2011 con due giornalisti di un’agenzia di stampa (129 euro). Il 29 gennaio alla ” Taverna San Teodoro” ci sono quattro persone a tavola con la Alemanno per 443 euro. Il 23 maggio lo scialo viene scoperto da due magistrati della Corte dei Conti. Seguono la Alemanno nel locale dello chef La Mantia e non la mollano fino al conto. Purtroppo però mangiano a sbafo e non battono ciglio quando lei striscia la carta dell’Agenzia: 230, 50 euro. Il 4 luglio il direttore si sposta a Bari e pranza alla “Pignata” con cinque persone, il conto da 365 euro per “rappresentanti autorità locali”.
Quando si muove il direttore Gabriella Alemanno sembra un capo di Stato. Per esempio il 14 agosto del 2011 è a Cagliari e pranza con il Prefetto, due avvocati dello Stato e dirigenti delle agenzie del territorio e del demanio. La spesa per 13 pasti a base di pesce dal “Corsaro Deidda” è di 890 euro. Il 10 maggio del 2011 la Alemanno vola in Veneto e mangia all’osteria “da Fiore” a Venezia. Il conto è di 810 euro. Oltre al presidente dell’Ordine dei notai e al direttore dell’Agenzia del Veneto, erano presenti tutti i controllori. C’era il responsabile audit dell’agenzia, il comandante regionale della Guardia di Finanza Walter Cretella Lombardo e il procuratore regionale della Corte dei Conti. Al momento del conto però nessuno ha messo mano al portafoglio. In fondo Pantalone era veneziano.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/27/catasto-che-abbuffata/180036/
da Il Fatto Quotidiano del 27 dicembre 2011
da Il Fatto Quotidiano del 27 dicembre 2011
Le spese pazze dell’Agenzia del territorio Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità del direttore Gabriella Alemanno, sorella del sindaco di Roma, e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) si è passati da 80 mila euro a un milione nel 2010, ma colpiscono i soldi spesi in gioiellerie e cene. Ad esempio al "Villa Oretta" di Cortina insieme a ben undici personeIllustrazione di Emanuele Fucecchi Poco meno di un milione e mezzo di euro di spese per comunicazione istituzionale e rappresentanza. L’Agenzia del territorio spende in rinfreschi, pranzi, convegni e mostre il doppio del costo delle bollette telefoniche delle sue cento sedi. Il buon esempio viene dall’alto, nonostante guadagni 300 mila euro lodi all’anno il direttore dell’Agenzia che dovrebbe occuparsi di catasto e conservatoria, Gabriella Alemanno, ha speso migliaia di euro in pranzi e cene di rappresentanza pagati con la sua carta di credito aziendale. A spese del contribuente. La sorella del sindaco di Roma Gianni Alemanno, nominata a capo dell’Agenzia dal governo Berlusconi nel 2008, dopo essere passata prima dal Secit e dai Monopoli (sempre su nomina dei governi Berlusconi) è riuscita a pagare con i nostri soldi persino una cena a Cortina a suo fratello a margine di un evento sponsorizzato dall’Agenzia diretta dalla sorella e dall’Acea, controllata dal fratello. Una vera abbuffata di conflitti di interessi.
Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità delle note spese del direttore Alemanno e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Si scopre che le spese per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) sono schizzate da 80 mila euro a un milione nel 2010 per sfiorare il milione e mezzo secondo le previsioni per il 2011. Il ministro dell’Economia e presidente del Consiglio Mario Monti, dovrebbe dare un’occhiata ai conti dell’Agenzia per vedere come viene applicato il suo invito alla sobrietà. Quello che un tempo era il noioso Catasto è stato trasformato, dalla dottoressa Alemanno, in una frizzante agenzia specializzata in eventi, pranzi e vernissage. A parte i 22 mila e 800 euro pagati all’Adnkronos per “supporto informativo multimediale” e i 20 mila euro per i servizi della Mp group, colpiscono le fatture importanti della società “Comunicare Organizzando” per esempio per la mostre dei 150 dell’Unità d’Italia (48 mila euro che però dovrebbero essere stati coperti dagli sponsor) e soprattutto le fatture delle gioiellerie.
Sfugge perché l’Agenzia compri 30 uova di struzzo decorate per 3 mila e 240 euro dalla gioielleria “Peroso”. “Sono state donate a rappresentanti di Stati esteri per esigenze di rappresentanza”, spiega Mario Occhi, responsabile comunicazione dell’Agenzia, anche se al Fatto risulta che un uovo sia finito a un comandante regionale della Finanza. L’Agenzia ha comprato anche 12 bicchieri in vetro soffiato dalla signora Maria Bonaldo di Mestre, che si dice conosca Gabrella Alemanno. Prezzo 1296 euro e destinazione ignota. “Saranno stati donati anche questi ad autorità estere”, dice sempre Mario Occhi. Si usano i soldi pubblici per promuovere persino una commedia sociale di Nigel Cole, “We want sex”, sulla battaglia delle operaie della Ford contro la discriminazione maschile. 800 euro per “affitto sala cinema Odeon per proiezione riservata del film il 17 gennaio 2011” più “vendita pop corn e bibita per 179 consumazioni, 5 euro cadauna, per un importo totale di 895 euro”. We want pop corn.
Poi ci sono i pranzi di rappresentanza. La “Bottega di Montecitorio” di via della Guglia a Roma è usata dal direttore dell’Agenzia come una seconda mensa. Peccato per i prezzi. Il 17 marzo 2011 spende 107 euro pubblici e poi ancora il 31 marzo spende altri 90 euro, il 7 aprile (70 euro) e poi ancora il 29 settembre (60 euro) sempre con ignoto commensale. Il 14 aprile del 2011 per un pranzo parco (63 euro) dichiara finalmente il suo ospite: è un suo amico di vecchia data, Antonio Liguori, nominato direttore generale del Teatro dell’Opera nel 2009, grazie al fratello Gianni Alemanno. La famiglia è molto unita. Il Fatto Quotidiano aveva già raccontato nell’agosto del 2010 la storia delle vacanze con dibattito di Gabriella e Gianni (con Isabella Rauti al seguito) in quel di Cortinaincontra. Ora scopriamo quanto ha pagato l’Agenzia del Territorio per sponsorizzare la manifestazione: 42 mila euro comprensive di Iva.
Ma l’Agenzia il 22 agosto del 2011 ha pagato altri 780 euro per ospitare a cena al “Villa Oretta” di Cortina ben undici persone. Oltre ai dirigenti di Ance, Confedilizia e Scenari Immobiliari, c’era anche “il sindaco di Roma Gianni Alemanno più ospite direttore Agenzia”. Talvolta il direttore tradisce la Bottega di Montecitorio: il 24 marzo per un pranzo con 28 commensali costato ben 616 euro, preferisce il “RomAntica” per “incontro con giornalisti stampa locale e referenti comunicazione”. Il 25 febbraio all’Os club alle Terme di Traiano paga 48 euro, e poi ancora il 14 febbraio altri 185 euro a causa di un vino importante (un Tignanello) e ancora il 9 agosto al Panda in Galleria Sordi, ma poi torna alla solita “Bottega di Montecitorio” il 20 aprile (89 euro) e il primo giugno (70 euro) il 12 ottobre (110 euro) il primo aprile al “Caffè delle Arti” (105 euro) il 14 aprile alla sala da tè Babington (115 euro). Filippo La Mantia è uno dei preferiti. Il 12 maggio (100 euro); il 26 settembre (100 euro); il 13 aprile 2011 con due giornalisti di un’agenzia di stampa (129 euro). Il 29 gennaio alla ” Taverna San Teodoro” ci sono quattro persone a tavola con la Alemanno per 443 euro. Il 23 maggio lo scialo viene scoperto da due magistrati della Corte dei Conti. Seguono la Alemanno nel locale dello chef La Mantia e non la mollano fino al conto. Purtroppo però mangiano a sbafo e non battono ciglio quando lei striscia la carta dell’Agenzia: 230, 50 euro. Il 4 luglio il direttore si sposta a Bari e pranza alla “Pignata” con cinque persone, il conto da 365 euro per “rappresentanti autorità locali”.
Quando si muove il direttore Gabriella Alemanno sembra un capo di Stato. Per esempio il 14 agosto del 2011 è a Cagliari e pranza con il Prefetto, due avvocati dello Stato e dirigenti delle agenzie del territorio e del demanio. La spesa per 13 pasti a base di pesce dal “Corsaro Deidda” è di 890 euro. Il 10 maggio del 2011 la Alemanno vola in Veneto e mangia all’osteria “da Fiore” a Venezia. Il conto è di 810 euro. Oltre al presidente dell’Ordine dei notai e al direttore dell’Agenzia del Veneto, erano presenti tutti i controllori. C’era il responsabile audit dell’agenzia, il comandante regionale della Guardia di Finanza Walter Cretella Lombardo e il procuratore regionale della Corte dei Conti. Al momento del conto però nessuno ha messo mano al portafoglio. In fondo Pantalone era veneziano.
da Il Fatto Quotidiano del 27 dicembre 2011Dalle uova di struzzo a ‘We want sex’
Le spese pazze dell’Agenzia del territorio Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità del direttore Gabriella Alemanno, sorella del sindaco di Roma, e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) si è passati da 80 mila euro a un milione nel 2010, ma colpiscono i soldi spesi in gioiellerie e cene. Ad esempio al "Villa Oretta" di Cortina insieme a ben undici personeIllustrazione di Emanuele Fucecchi Poco meno di un milione e mezzo di euro di spese per comunicazione istituzionale e rappresentanza. L’Agenzia del territorio spende in rinfreschi, pranzi, convegni e mostre il doppio del costo delle bollette telefoniche delle sue cento sedi. Il buon esempio viene dall’alto, nonostante guadagni 300 mila euro lodi all’anno il direttore dell’Agenzia che dovrebbe occuparsi di catasto e conservatoria, Gabriella Alemanno, ha speso migliaia di euro in pranzi e cene di rappresentanza pagati con la sua carta di credito aziendale. A spese del contribuente. La sorella del sindaco di Roma Gianni Alemanno, nominata a capo dell’Agenzia dal governo Berlusconi nel 2008, dopo essere passata prima dal Secit e dai Monopoli (sempre su nomina dei governi Berlusconi) è riuscita a pagare con i nostri soldi persino una cena a Cortina a suo fratello a margine di un evento sponsorizzato dall’Agenzia diretta dalla sorella e dall’Acea, controllata dal fratello. Una vera abbuffata di conflitti di interessi.
Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità delle note spese del direttore Alemanno e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Si scopre che le spese per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) sono schizzate da 80 mila euro a un milione nel 2010 per sfiorare il milione e mezzo secondo le previsioni per il 2011. Il ministro dell’Economia e presidente del Consiglio Mario Monti, dovrebbe dare un’occhiata ai conti dell’Agenzia per vedere come viene applicato il suo invito alla sobrietà. Quello che un tempo era il noioso Catasto è stato trasformato, dalla dottoressa Alemanno, in una frizzante agenzia specializzata in eventi, pranzi e vernissage. A parte i 22 mila e 800 euro pagati all’Adnkronos per “supporto informativo multimediale” e i 20 mila euro per i servizi della Mp group, colpiscono le fatture importanti della società “Comunicare Organizzando” per esempio per la mostre dei 150 dell’Unità d’Italia (48 mila euro che però dovrebbero essere stati coperti dagli sponsor) e soprattutto le fatture delle gioiellerie.
Sfugge perché l’Agenzia compri 30 uova di struzzo decorate per 3 mila e 240 euro dalla gioielleria “Peroso”. “Sono state donate a rappresentanti di Stati esteri per esigenze di rappresentanza”, spiega Mario Occhi, responsabile comunicazione dell’Agenzia, anche se al Fatto risulta che un uovo sia finito a un comandante regionale della Finanza. L’Agenzia ha comprato anche 12 bicchieri in vetro soffiato dalla signora Maria Bonaldo di Mestre, che si dice conosca Gabrella Alemanno. Prezzo 1296 euro e destinazione ignota. “Saranno stati donati anche questi ad autorità estere”, dice sempre Mario Occhi. Si usano i soldi pubblici per promuovere persino una commedia sociale di Nigel Cole, “We want sex”, sulla battaglia delle operaie della Ford contro la discriminazione maschile. 800 euro per “affitto sala cinema Odeon per proiezione riservata del film il 17 gennaio 2011” più “vendita pop corn e bibita per 179 consumazioni, 5 euro cadauna, per un importo totale di 895 euro”. We want pop corn.
Poi ci sono i pranzi di rappresentanza. La “Bottega di Montecitorio” di via della Guglia a Roma è usata dal direttore dell’Agenzia come una seconda mensa. Peccato per i prezzi. Il 17 marzo 2011 spende 107 euro pubblici e poi ancora il 31 marzo spende altri 90 euro, il 7 aprile (70 euro) e poi ancora il 29 settembre (60 euro) sempre con ignoto commensale. Il 14 aprile del 2011 per un pranzo parco (63 euro) dichiara finalmente il suo ospite: è un suo amico di vecchia data, Antonio Liguori, nominato direttore generale del Teatro dell’Opera nel 2009, grazie al fratello Gianni Alemanno. La famiglia è molto unita. Il Fatto Quotidiano aveva già raccontato nell’agosto del 2010 la storia delle vacanze con dibattito di Gabriella e Gianni (con Isabella Rauti al seguito) in quel di Cortinaincontra. Ora scopriamo quanto ha pagato l’Agenzia del Territorio per sponsorizzare la manifestazione: 42 mila euro comprensive di Iva.
Ma l’Agenzia il 22 agosto del 2011 ha pagato altri 780 euro per ospitare a cena al “Villa Oretta” di Cortina ben undici persone. Oltre ai dirigenti di Ance, Confedilizia e Scenari Immobiliari, c’era anche “il sindaco di Roma Gianni Alemanno più ospite direttore Agenzia”. Talvolta il direttore tradisce la Bottega di Montecitorio: il 24 marzo per un pranzo con 28 commensali costato ben 616 euro, preferisce il “RomAntica” per “incontro con giornalisti stampa locale e referenti comunicazione”. Il 25 febbraio all’Os club alle Terme di Traiano paga 48 euro, e poi ancora il 14 febbraio altri 185 euro a causa di un vino importante (un Tignanello) e ancora il 9 agosto al Panda in Galleria Sordi, ma poi torna alla solita “Bottega di Montecitorio” il 20 aprile (89 euro) e il primo giugno (70 euro) il 12 ottobre (110 euro) il primo aprile al “Caffè delle Arti” (105 euro) il 14 aprile alla sala da tè Babington (115 euro). Filippo La Mantia è uno dei preferiti. Il 12 maggio (100 euro); il 26 settembre (100 euro); il 13 aprile 2011 con due giornalisti di un’agenzia di stampa (129 euro). Il 29 gennaio alla ” Taverna San Teodoro” ci sono quattro persone a tavola con la Alemanno per 443 euro. Il 23 maggio lo scialo viene scoperto da due magistrati della Corte dei Conti. Seguono la Alemanno nel locale dello chef La Mantia e non la mollano fino al conto. Purtroppo però mangiano a sbafo e non battono ciglio quando lei striscia la carta dell’Agenzia: 230, 50 euro. Il 4 luglio il direttore si sposta a Bari e pranza alla “Pignata” con cinque persone, il conto da 365 euro per “rappresentanti autorità locali”.
Quando si muove il direttore Gabriella Alemanno sembra un capo di Stato. Per esempio il 14 agosto del 2011 è a Cagliari e pranza con il Prefetto, due avvocati dello Stato e dirigenti delle agenzie del territorio e del demanio. La spesa per 13 pasti a base di pesce dal “Corsaro Deidda” è di 890 euro. Il 10 maggio del 2011 la Alemanno vola in Veneto e mangia all’osteria “da Fiore” a Venezia. Il conto è di 810 euro. Oltre al presidente dell’Ordine dei notai e al direttore dell’Agenzia del Veneto, erano presenti tutti i controllori. C’era il responsabile audit dell’agenzia, il comandante regionale della Guardia di Finanza Walter Cretella Lombardo e il procuratore regionale della Corte dei Conti. Al momento del conto però nessuno ha messo mano al portafoglio. In fondo Pantalone era veneziano.
da Il Fatto Quotidiano del 27 dicembre 2011Dalle uova di struzzo a ‘We want sex’
Le spese pazze dell’Agenzia del territorio Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità del direttore Gabriella Alemanno, sorella del sindaco di Roma, e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) si è passati da 80 mila euro a un milione nel 2010, ma colpiscono i soldi spesi in gioiellerie e cene. Ad esempio al "Villa Oretta" di Cortina insieme a ben undici personeIllustrazione di Emanuele Fucecchi Poco meno di un milione e mezzo di euro di spese per comunicazione istituzionale e rappresentanza. L’Agenzia del territorio spende in rinfreschi, pranzi, convegni e mostre il doppio del costo delle bollette telefoniche delle sue cento sedi. Il buon esempio viene dall’alto, nonostante guadagni 300 mila euro lodi all’anno il direttore dell’Agenzia che dovrebbe occuparsi di catasto e conservatoria, Gabriella Alemanno, ha speso migliaia di euro in pranzi e cene di rappresentanza pagati con la sua carta di credito aziendale. A spese del contribuente. La sorella del sindaco di Roma Gianni Alemanno, nominata a capo dell’Agenzia dal governo Berlusconi nel 2008, dopo essere passata prima dal Secit e dai Monopoli (sempre su nomina dei governi Berlusconi) è riuscita a pagare con i nostri soldi persino una cena a Cortina a suo fratello a margine di un evento sponsorizzato dall’Agenzia diretta dalla sorella e dall’Acea, controllata dal fratello. Una vera abbuffata di conflitti di interessi.
Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità delle note spese del direttore Alemanno e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Si scopre che le spese per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) sono schizzate da 80 mila euro a un milione nel 2010 per sfiorare il milione e mezzo secondo le previsioni per il 2011. Il ministro dell’Economia e presidente del Consiglio Mario Monti, dovrebbe dare un’occhiata ai conti dell’Agenzia per vedere come viene applicato il suo invito alla sobrietà. Quello che un tempo era il noioso Catasto è stato trasformato, dalla dottoressa Alemanno, in una frizzante agenzia specializzata in eventi, pranzi e vernissage. A parte i 22 mila e 800 euro pagati all’Adnkronos per “supporto informativo multimediale” e i 20 mila euro per i servizi della Mp group, colpiscono le fatture importanti della società “Comunicare Organizzando” per esempio per la mostre dei 150 dell’Unità d’Italia (48 mila euro che però dovrebbero essere stati coperti dagli sponsor) e soprattutto le fatture delle gioiellerie.
Sfugge perché l’Agenzia compri 30 uova di struzzo decorate per 3 mila e 240 euro dalla gioielleria “Peroso”. “Sono state donate a rappresentanti di Stati esteri per esigenze di rappresentanza”, spiega Mario Occhi, responsabile comunicazione dell’Agenzia, anche se al Fatto risulta che un uovo sia finito a un comandante regionale della Finanza. L’Agenzia ha comprato anche 12 bicchieri in vetro soffiato dalla signora Maria Bonaldo di Mestre, che si dice conosca Gabrella Alemanno. Prezzo 1296 euro e destinazione ignota. “Saranno stati donati anche questi ad autorità estere”, dice sempre Mario Occhi. Si usano i soldi pubblici per promuovere persino una commedia sociale di Nigel Cole, “We want sex”, sulla battaglia delle operaie della Ford contro la discriminazione maschile. 800 euro per “affitto sala cinema Odeon per proiezione riservata del film il 17 gennaio 2011” più “vendita pop corn e bibita per 179 consumazioni, 5 euro cadauna, per un importo totale di 895 euro”. We want pop corn.
Poi ci sono i pranzi di rappresentanza. La “Bottega di Montecitorio” di via della Guglia a Roma è usata dal direttore dell’Agenzia come una seconda mensa. Peccato per i prezzi. Il 17 marzo 2011 spende 107 euro pubblici e poi ancora il 31 marzo spende altri 90 euro, il 7 aprile (70 euro) e poi ancora il 29 settembre (60 euro) sempre con ignoto commensale. Il 14 aprile del 2011 per un pranzo parco (63 euro) dichiara finalmente il suo ospite: è un suo amico di vecchia data, Antonio Liguori, nominato direttore generale del Teatro dell’Opera nel 2009, grazie al fratello Gianni Alemanno. La famiglia è molto unita. Il Fatto Quotidiano aveva già raccontato nell’agosto del 2010 la storia delle vacanze con dibattito di Gabriella e Gianni (con Isabella Rauti al seguito) in quel di Cortinaincontra. Ora scopriamo quanto ha pagato l’Agenzia del Territorio per sponsorizzare la manifestazione: 42 mila euro comprensive di Iva.
Ma l’Agenzia il 22 agosto del 2011 ha pagato altri 780 euro per ospitare a cena al “Villa Oretta” di Cortina ben undici persone. Oltre ai dirigenti di Ance, Confedilizia e Scenari Immobiliari, c’era anche “il sindaco di Roma Gianni Alemanno più ospite direttore Agenzia”. Talvolta il direttore tradisce la Bottega di Montecitorio: il 24 marzo per un pranzo con 28 commensali costato ben 616 euro, preferisce il “RomAntica” per “incontro con giornalisti stampa locale e referenti comunicazione”. Il 25 febbraio all’Os club alle Terme di Traiano paga 48 euro, e poi ancora il 14 febbraio altri 185 euro a causa di un vino importante (un Tignanello) e ancora il 9 agosto al Panda in Galleria Sordi, ma poi torna alla solita “Bottega di Montecitorio” il 20 aprile (89 euro) e il primo giugno (70 euro) il 12 ottobre (110 euro) il primo aprile al “Caffè delle Arti” (105 euro) il 14 aprile alla sala da tè Babington (115 euro). Filippo La Mantia è uno dei preferiti. Il 12 maggio (100 euro); il 26 settembre (100 euro); il 13 aprile 2011 con due giornalisti di un’agenzia di stampa (129 euro). Il 29 gennaio alla ” Taverna San Teodoro” ci sono quattro persone a tavola con la Alemanno per 443 euro. Il 23 maggio lo scialo viene scoperto da due magistrati della Corte dei Conti. Seguono la Alemanno nel locale dello chef La Mantia e non la mollano fino al conto. Purtroppo però mangiano a sbafo e non battono ciglio quando lei striscia la carta dell’Agenzia: 230, 50 euro. Il 4 luglio il direttore si sposta a Bari e pranza alla “Pignata” con cinque persone, il conto da 365 euro per “rappresentanti autorità locali”.
Quando si muove il direttore Gabriella Alemanno sembra un capo di Stato. Per esempio il 14 agosto del 2011 è a Cagliari e pranza con il Prefetto, due avvocati dello Stato e dirigenti delle agenzie del territorio e del demanio. La spesa per 13 pasti a base di pesce dal “Corsaro Deidda” è di 890 euro. Il 10 maggio del 2011 la Alemanno vola in Veneto e mangia all’osteria “da Fiore” a Venezia. Il conto è di 810 euro. Oltre al presidente dell’Ordine dei notai e al direttore dell’Agenzia del Veneto, erano presenti tutti i controllori. C’era il responsabile audit dell’agenzia, il comandante regionale della Guardia di Finanza Walter Cretella Lombardo e il procuratore regionale della Corte dei Conti. Al momento del conto però nessuno ha messo mano al portafoglio. In fondo Pantalone era veneziano.
Dalle uova di struzzo a ‘We want sex’
Le spese pazze dell’Agenzia del territorio Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità del direttore Gabriella Alemanno, sorella del sindaco di Roma, e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) si è passati da 80 mila euro a un milione nel 2010, ma colpiscono i soldi spesi in gioiellerie e cene. Ad esempio al "Villa Oretta" di Cortina insieme a ben undici personeIllustrazione di Emanuele Fucecchi Poco meno di un milione e mezzo di euro di spese per comunicazione istituzionale e rappresentanza. L’Agenzia del territorio spende in rinfreschi, pranzi, convegni e mostre il doppio del costo delle bollette telefoniche delle sue cento sedi. Il buon esempio viene dall’alto, nonostante guadagni 300 mila euro lodi all’anno il direttore dell’Agenzia che dovrebbe occuparsi di catasto e conservatoria, Gabriella Alemanno, ha speso migliaia di euro in pranzi e cene di rappresentanza pagati con la sua carta di credito aziendale. A spese del contribuente. La sorella del sindaco di Roma Gianni Alemanno, nominata a capo dell’Agenzia dal governo Berlusconi nel 2008, dopo essere passata prima dal Secit e dai Monopoli (sempre su nomina dei governi Berlusconi) è riuscita a pagare con i nostri soldi persino una cena a Cortina a suo fratello a margine di un evento sponsorizzato dall’Agenzia diretta dalla sorella e dall’Acea, controllata dal fratello. Una vera abbuffata di conflitti di interessi.
Il Fatto Quotidiano ha recuperato la contabilità delle note spese del direttore Alemanno e le fatture autorizzate dall’area comunicazione. Si scopre che le spese per rappresentanza e comunicazione istituzionale (voce quest’ultima assente in passato dai bilanci) sono schizzate da 80 mila euro a un milione nel 2010 per sfiorare il milione e mezzo secondo le previsioni per il 2011. Il ministro dell’Economia e presidente del Consiglio Mario Monti, dovrebbe dare un’occhiata ai conti dell’Agenzia per vedere come viene applicato il suo invito alla sobrietà. Quello che un tempo era il noioso Catasto è stato trasformato, dalla dottoressa Alemanno, in una frizzante agenzia specializzata in eventi, pranzi e vernissage. A parte i 22 mila e 800 euro pagati all’Adnkronos per “supporto informativo multimediale” e i 20 mila euro per i servizi della Mp group, colpiscono le fatture importanti della società “Comunicare Organizzando” per esempio per la mostre dei 150 dell’Unità d’Italia (48 mila euro che però dovrebbero essere stati coperti dagli sponsor) e soprattutto le fatture delle gioiellerie.
Sfugge perché l’Agenzia compri 30 uova di struzzo decorate per 3 mila e 240 euro dalla gioielleria “Peroso”. “Sono state donate a rappresentanti di Stati esteri per esigenze di rappresentanza”, spiega Mario Occhi, responsabile comunicazione dell’Agenzia, anche se al Fatto risulta che un uovo sia finito a un comandante regionale della Finanza. L’Agenzia ha comprato anche 12 bicchieri in vetro soffiato dalla signora Maria Bonaldo di Mestre, che si dice conosca Gabrella Alemanno. Prezzo 1296 euro e destinazione ignota. “Saranno stati donati anche questi ad autorità estere”, dice sempre Mario Occhi. Si usano i soldi pubblici per promuovere persino una commedia sociale di Nigel Cole, “We want sex”, sulla battaglia delle operaie della Ford contro la discriminazione maschile. 800 euro per “affitto sala cinema Odeon per proiezione riservata del film il 17 gennaio 2011” più “vendita pop corn e bibita per 179 consumazioni, 5 euro cadauna, per un importo totale di 895 euro”. We want pop corn.
Poi ci sono i pranzi di rappresentanza. La “Bottega di Montecitorio” di via della Guglia a Roma è usata dal direttore dell’Agenzia come una seconda mensa. Peccato per i prezzi. Il 17 marzo 2011 spende 107 euro pubblici e poi ancora il 31 marzo spende altri 90 euro, il 7 aprile (70 euro) e poi ancora il 29 settembre (60 euro) sempre con ignoto commensale. Il 14 aprile del 2011 per un pranzo parco (63 euro) dichiara finalmente il suo ospite: è un suo amico di vecchia data, Antonio Liguori, nominato direttore generale del Teatro dell’Opera nel 2009, grazie al fratello Gianni Alemanno. La famiglia è molto unita. Il Fatto Quotidiano aveva già raccontato nell’agosto del 2010 la storia delle vacanze con dibattito di Gabriella e Gianni (con Isabella Rauti al seguito) in quel di Cortinaincontra. Ora scopriamo quanto ha pagato l’Agenzia del Territorio per sponsorizzare la manifestazione: 42 mila euro comprensive di Iva.
Ma l’Agenzia il 22 agosto del 2011 ha pagato altri 780 euro per ospitare a cena al “Villa Oretta” di Cortina ben undici persone. Oltre ai dirigenti di Ance, Confedilizia e Scenari Immobiliari, c’era anche “il sindaco di Roma Gianni Alemanno più ospite direttore Agenzia”. Talvolta il direttore tradisce la Bottega di Montecitorio: il 24 marzo per un pranzo con 28 commensali costato ben 616 euro, preferisce il “RomAntica” per “incontro con giornalisti stampa locale e referenti comunicazione”. Il 25 febbraio all’Os club alle Terme di Traiano paga 48 euro, e poi ancora il 14 febbraio altri 185 euro a causa di un vino importante (un Tignanello) e ancora il 9 agosto al Panda in Galleria Sordi, ma poi torna alla solita “Bottega di Montecitorio” il 20 aprile (89 euro) e il primo giugno (70 euro) il 12 ottobre (110 euro) il primo aprile al “Caffè delle Arti” (105 euro) il 14 aprile alla sala da tè Babington (115 euro). Filippo La Mantia è uno dei preferiti. Il 12 maggio (100 euro); il 26 settembre (100 euro); il 13 aprile 2011 con due giornalisti di un’agenzia di stampa (129 euro). Il 29 gennaio alla ” Taverna San Teodoro” ci sono quattro persone a tavola con la Alemanno per 443 euro. Il 23 maggio lo scialo viene scoperto da due magistrati della Corte dei Conti. Seguono la Alemanno nel locale dello chef La Mantia e non la mollano fino al conto. Purtroppo però mangiano a sbafo e non battono ciglio quando lei striscia la carta dell’Agenzia: 230, 50 euro. Il 4 luglio il direttore si sposta a Bari e pranza alla “Pignata” con cinque persone, il conto da 365 euro per “rappresentanti autorità locali”.
Quando si muove il direttore Gabriella Alemanno sembra un capo di Stato. Per esempio il 14 agosto del 2011 è a Cagliari e pranza con il Prefetto, due avvocati dello Stato e dirigenti delle agenzie del territorio e del demanio. La spesa per 13 pasti a base di pesce dal “Corsaro Deidda” è di 890 euro. Il 10 maggio del 2011 la Alemanno vola in Veneto e mangia all’osteria “da Fiore” a Venezia. Il conto è di 810 euro. Oltre al presidente dell’Ordine dei notai e al direttore dell’Agenzia del Veneto, erano presenti tutti i controllori. C’era il responsabile audit dell’agenzia, il comandante regionale della Guardia di Finanza Walter Cretella Lombardo e il procuratore regionale della Corte dei Conti. Al momento del conto però nessuno ha messo mano al portafoglio. In fondo Pantalone era veneziano.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/27/catasto-che-abbuffata/180036/
da Il Fatto Quotidiano del 27 dicembre 2011
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