mercoledì 30 marzo 2011
Pontinia: confronto pubblico sugli impianti nocivi
nei giorni in cui le immagini smentiscono tutte le dichiarazioni (irresponsabili???) http://www.youtube.com/watch?v=uFcxgMOxcmI dei tanti fautori della sicurezza delle centrali nucleari la destra a Pontinia propone l'idea dei referendum sugli impianti nocivi. Delle centrali a turbogas, a biomasse e degli inceneritori abbiamo imparato a nostre spese e in seguito alle malattie, ai morti, all'inquinamento che questi impianti nocivi spargono il territorio. Quindi se la destra a Pontinia propone il referendum per approvare questi impianti nocivi, noi, democraticamente rispondiamo: magari, ma ad armi pari. Mi spiego meglio. La legge attuale approvata dalla destra, la stessa destra che a Pontinia propone gli impianti nocivi, non consente una parità di diritti tra le aziende inquinanti e proponenti questi impianti non solo nei confronti dei cittadini, ma nemmeno nei confronti delle amministrazioni comunali e provinciali. Senza contare tutti gli altri enti territoriali (Parco nazionale del Circeo, Consorzio di Bonifica, Regione tanto per fare degli esempi). Sappiamo quindi che ai Comuni non è sufficiente dimostrare che gli impianti siano nocivi per impedirne la realizzazione. Sappiamo che i Comuni non possono dire di no. Devono dare delle alternative. Quindi se il referendum si svolgesse oggi (o tra qualche mese) a Pontinia non avrebbe alcun valore. Se anche il 99% dei cittadini di Pontinia votasse contro gli impianti nocivi, in favore delle energie naturali e rinnovabili, della democrazia energetica (quella di favorire l'impianto dei singoli cittadini e non quelli che favoriscono solo le multinazionali) non avrebbe alcun valore. Non basterebbe a impedirne la realizzazione. Se poi questa destra favorevole a questi impianti nocivi parla di democrazia dovrebbe spiegare ai cittadini come mai non vengono date le risposte che cittadini ed enti locali hanno posto sui progetti. Cioè perchè le leggi valgono per noi cittadini e non per queste aziende? Questa più che democrazia sembrerebbe favoreggiamento, anche se a norma di qualche legge. Intanto però, se siamo in democrazia, rispondete perchè: tra le motivazioni a favore della centrale a biomasse vi è quella che i comuni limitrofi (La Codarda, Fossanova e Sonnino Scalo) non hanno inviato critiche e opposizioni. A meno che la destra non pensi che questi comuni (oltre a quello di Paperopoli e Topolinia) esistano veramente ci dovrebbero spiegare perchè questa motivazione sia valida. Allo stesso modo la destra pro impianti nocivi ci dovrebbe spiegare come risolvere i problemi legati alla sicurezza sia dei lavoratori che degli abitanti o di tutti coloro che si troveranno a passare vicino alle opere connesse con la centrale (elettrodotto – metanodotto). Queste ed altre domande abbiamo sempre rivolto nelle sedi competenti (democratiche) ma nessuno ci ha mai risposto. Di solito quando non si risponde o è perchè la risposta non si conosce o perchè potrebbe non fare comodo. Ma se la destra pro impianti nocivi ha tutta questa voglia improvvisa di democrazia potrebbe intanto dare queste risposto in un confronto pubblico. Magari durante la prossima campagna elettorale. Noi cittadini per l'energia naturale e rinnovabile ve lo chiediamo da anni. Nessuno ci ha mai risposto. Rispondere alle domande pubbliche oltre che democratico, rappresenta l'educazione. Giorgio Libralato
nucleari ascoltiamo gli esperti della sicurezza
Ascoltiamo gli esperti della sicurezza nucleare, uno si definisce addirittura professore universitario. Secondo le ultime tragiche notizie dal Giappone pare ci sia una fuoriuscita di plutonio nell'acqua. Eppure dovevamo stare tranquilli. Sono impianti sicuri. Guardatevi questi due video e fidatevi degli esperti della sicurezza nucleare http://www.youtube.com/watch?v=uFcxgMOxcmI
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/27/vaffanzoom-la-supercazzola-nucleare/100458/
VaffanZoom: la Supercazzola nucleare Questa settimana VaffanZoom ha voluto unire l’utile al dilettevole. Un tributo al maestro Mario Monicelli. Ma oltre a onorare la memoria di un grande del cinema italiano abbiamo voluto dimostrare la profonda ignoranza e inettitudine dei parlamentari che sostengono il nucleare. Ispirati dal conte Lello Mascetti, David e Emiliano si sono avventurati in una sessione di supercazzole con fassione sdenuclearizzata a destra. La cosa più divertente è che tutti gli intervistati, nessuno escuso, hanno risposto alle nostre domande supercazzolare senza capire una mazza. Della serie: ci fate o ci siete?Durata: 5,07 min. Visualizzazioni: 4237 Voto: +15
YouTube - Video da questa email
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/27/vaffanzoom-la-supercazzola-nucleare/100458/
VaffanZoom: la Supercazzola nucleare Questa settimana VaffanZoom ha voluto unire l’utile al dilettevole. Un tributo al maestro Mario Monicelli. Ma oltre a onorare la memoria di un grande del cinema italiano abbiamo voluto dimostrare la profonda ignoranza e inettitudine dei parlamentari che sostengono il nucleare. Ispirati dal conte Lello Mascetti, David e Emiliano si sono avventurati in una sessione di supercazzole con fassione sdenuclearizzata a destra. La cosa più divertente è che tutti gli intervistati, nessuno escuso, hanno risposto alle nostre domande supercazzolare senza capire una mazza. Della serie: ci fate o ci siete?Durata: 5,07 min. Visualizzazioni: 4237 Voto: +15
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Pontinia: cineforum "flow per amore dell'acqua"
al Teatro Fellini di Fellini alle ore 18.00 si proietta il film “Flow. Per amore dell’acqua” della regista francese Irena Salina. Al termine del film, il consueto dibattito con gli spettatori, ospiti di rilievo saranno Alberto De Monaco, referente del comitato provinciale “Acqua Pubblica”, Roberto Lessio, giornalista e scrittore per “il Caffè di Latina e il “Comitato per i Si”.
Pontinia: il ponte sugli oceani. Amori
Quelle parole da spezzare come pane
Venerdì sul palcoscenico del Fellini il Teatro Impiria di Verona rappresenterà lo spettacolo “Il ponte sugli oceani. Amori”, un atto unico tratto dal libro di Raffaello Canteri: un appuntamento realizzato in collaborazione con la compagnia Luna Nova di Latina, che ha partecipato con il gruppo a numerosi festival in tutt’Italia.
In scena la saga di una famiglia di emigranti, quattro generazioni dall’800 a oggi
La saga di una famiglia di emigranti italiani attraverso le vicissitudini di quattro generazioni. Un viaggio avventuroso e poetico, comico e commovente da una parte all’altra del mondo, dalla fine dell’800 ai nostri giorni: Brasile, Argentina, Stati Uniti, Australia, Lorena, fino all’attuale comunità del web.
C’è tutto questo e molto di più nello spettacolo “Il ponte sugli oceani. Amori” che la compagnia Teatro Impiria di Verona metterà in scena venerdì 1° aprile alle 21 al Teatro Fellini di Pontinia: biglietto d’ingresso 13 euro.
“Perché tutto ciò che è stato non resti patrimonio esclusivo di chi l’ha vissuto” recita il sottotitolo dell’opera, monologo musicale in un atto unico tratto dal libro omonimo di Raffaello Canteri; con Guido Ruzzenenti; musiche suonate dal vivo dall’Acoustic Duo, composto da Stefano Bersan e Antonio Canteri; regia di Andrea Castelletti.
L’idea di portare questo lavoro teatrale a Pontinia è venuta a Roberto Becchimanzi, direttore artistico e regista della compagnia Luna Nova di Latina, il cui repertorio si basa per gran parte sulla produzione di Eduardo. A questo punto viene spontaneo chiedersi cosa abbia a che fare un napoletano con i veneti. E’ lo stesso Becchimanzi a fornire la risposta: “Ho incontrato il Teatro Impiria di Verona in decine e decine di festival del teatro in giro per l’Italia; ho avuto modo di vedere il loro spettacolo e me ne sono entusiasmato, spesso ci siamo contesi il primo premio (e spesso l’hanno vinto loro). E allora mi sono detto: ma Latina può apprezzare meglio di altri il loro sforzo; è piena di emigrati che probabilmente si commuoveranno e parteciperanno attivamente”.
Il regista di Luna Nova ha subito chiamato Paola Sangiorgi, che cura la stagione del Fellini, e Patrizia Sperlonga, assessore alla cultura del Comune di Pontinia, ‘contagiandole’ con il suo entusiasmo e trovando immediatamente disponibilità e accoglienza.
E ora il progetto si concretizza, con la presenza del Teatro Impiria al Fellini la sera di venerdì, grazie proprio alla collaborazione della compagnia Luna Nova. Un appuntamento da non mancare, che peraltro perfettamente s’inserisce nel solco del successo delle vicende della famiglia Peruzzi di “Canale Mussolini” dello scrittore di Latina Antonio Pennacchi, di origini venete.
A tale proposito Becchimanzi si è premurato di informare l’Associazione Veneti di Latina, i cui iscritti sicuramente potranno apprezzare al meglio un testo come “Il ponte sugli oceani. Amori”. Un viaggio nei sentimenti e dentro il senso e la geografia della nostra esistenza e delle nostre radici.
“E queste radici gli emigranti le hanno portate lontano, con le energie rivolte al nuovo lavoro, alla scoperta dei luoghi da cui iniziare tutto daccapo, ma con il cuore e la parte più sentimentale dell’anima rivolta alla terra di casa - si legge nella scheda di presentazione dell’opera -. E le abitudini vecchie si mescolano con le usanze nuove. E il linguaggio si colora di parole straniere, e prende forma una lingua che dice insieme street, la gare, my wife e me mojer. Lo spettacolo racconta da dove veniamo e cerca di prefigurare dove andiamo ‘spezzando le parole come si spezza il pane. E cioè per amore”. Per saperne di più: www.teatroimpiria.net.
Luisa Guarino
Cultura Mercoledì 30 Marzo 2011 Il Territorio 7
Venerdì sul palcoscenico del Fellini il Teatro Impiria di Verona rappresenterà lo spettacolo “Il ponte sugli oceani. Amori”, un atto unico tratto dal libro di Raffaello Canteri: un appuntamento realizzato in collaborazione con la compagnia Luna Nova di Latina, che ha partecipato con il gruppo a numerosi festival in tutt’Italia.
In scena la saga di una famiglia di emigranti, quattro generazioni dall’800 a oggi
La saga di una famiglia di emigranti italiani attraverso le vicissitudini di quattro generazioni. Un viaggio avventuroso e poetico, comico e commovente da una parte all’altra del mondo, dalla fine dell’800 ai nostri giorni: Brasile, Argentina, Stati Uniti, Australia, Lorena, fino all’attuale comunità del web.
C’è tutto questo e molto di più nello spettacolo “Il ponte sugli oceani. Amori” che la compagnia Teatro Impiria di Verona metterà in scena venerdì 1° aprile alle 21 al Teatro Fellini di Pontinia: biglietto d’ingresso 13 euro.
“Perché tutto ciò che è stato non resti patrimonio esclusivo di chi l’ha vissuto” recita il sottotitolo dell’opera, monologo musicale in un atto unico tratto dal libro omonimo di Raffaello Canteri; con Guido Ruzzenenti; musiche suonate dal vivo dall’Acoustic Duo, composto da Stefano Bersan e Antonio Canteri; regia di Andrea Castelletti.
L’idea di portare questo lavoro teatrale a Pontinia è venuta a Roberto Becchimanzi, direttore artistico e regista della compagnia Luna Nova di Latina, il cui repertorio si basa per gran parte sulla produzione di Eduardo. A questo punto viene spontaneo chiedersi cosa abbia a che fare un napoletano con i veneti. E’ lo stesso Becchimanzi a fornire la risposta: “Ho incontrato il Teatro Impiria di Verona in decine e decine di festival del teatro in giro per l’Italia; ho avuto modo di vedere il loro spettacolo e me ne sono entusiasmato, spesso ci siamo contesi il primo premio (e spesso l’hanno vinto loro). E allora mi sono detto: ma Latina può apprezzare meglio di altri il loro sforzo; è piena di emigrati che probabilmente si commuoveranno e parteciperanno attivamente”.
Il regista di Luna Nova ha subito chiamato Paola Sangiorgi, che cura la stagione del Fellini, e Patrizia Sperlonga, assessore alla cultura del Comune di Pontinia, ‘contagiandole’ con il suo entusiasmo e trovando immediatamente disponibilità e accoglienza.
E ora il progetto si concretizza, con la presenza del Teatro Impiria al Fellini la sera di venerdì, grazie proprio alla collaborazione della compagnia Luna Nova. Un appuntamento da non mancare, che peraltro perfettamente s’inserisce nel solco del successo delle vicende della famiglia Peruzzi di “Canale Mussolini” dello scrittore di Latina Antonio Pennacchi, di origini venete.
A tale proposito Becchimanzi si è premurato di informare l’Associazione Veneti di Latina, i cui iscritti sicuramente potranno apprezzare al meglio un testo come “Il ponte sugli oceani. Amori”. Un viaggio nei sentimenti e dentro il senso e la geografia della nostra esistenza e delle nostre radici.
“E queste radici gli emigranti le hanno portate lontano, con le energie rivolte al nuovo lavoro, alla scoperta dei luoghi da cui iniziare tutto daccapo, ma con il cuore e la parte più sentimentale dell’anima rivolta alla terra di casa - si legge nella scheda di presentazione dell’opera -. E le abitudini vecchie si mescolano con le usanze nuove. E il linguaggio si colora di parole straniere, e prende forma una lingua che dice insieme street, la gare, my wife e me mojer. Lo spettacolo racconta da dove veniamo e cerca di prefigurare dove andiamo ‘spezzando le parole come si spezza il pane. E cioè per amore”. Per saperne di più: www.teatroimpiria.net.
Luisa Guarino
Cultura Mercoledì 30 Marzo 2011 Il Territorio 7
lunedì 28 marzo 2011
Pontinia, la destra in favore degli impianti nocivi
sulle cronache locale dei quotidiani il candidato della destra per il rinnovo del consiglio comunale di Pontinia propone, dopo il 15 e 16 maggio, la data per le elezioni amministrative, lo svolgimento di un referendum per chiedere ai cittadini di Pontinia quali impianti e progetti chiedono.
Cioè se sono favorevoli a buttare 8 milioni di euro per la centrale a biomasse di soldi pubblici ed avere tutta una serie di prodotti cancerogeni (benzene, diossina, benzo(a)pirene per esempio) oppure ad avere l'aumento delle emissioni in atmosfera, di nanoparticelle aumentando di conseguenza malattie e tumori dell'apparato respiratorio e degli infarti e delle malattie del cuore.
In cambio di 30 posti di lavoro specializzati (quindi forse 3 o 4 per gli abitanti di Pontinia).
Magari favorire la società privata che può speculare aumentando fino al 7% la bolletta dell'acqua senza dover fare alcun investimento.
Oppure dall'altra parte impianti di energia naturale e rinnovabile (impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati): basta coprire il 10% dell'area destinata alla costruzione del PRG per soddisfare tutta l'esigenza domestica, dei negozi e degli uffici del comune di Pontinia.
Senza contare capannoni, pensiline per gli autobus, parcheggi, tutti i fabbricati i zona rurale e l'energia la potremmo anche vendere.
In cambio circa 300 posti di lavoro contro 30.
Passando alla gestione diretta dell'acqua, come da uno studio del comune di Aprilia, non solo non aumenterebbe la bolletta del 7% l'anno, ma può essere ridotta da subito del 30%.
Passando ai rifiuti dalle stesse cronache si legge la volontà, per la destra, di arrivare all'inceneritore. Costo pro-capite circa 800 € (compresi anziani, pensionati, lattanti e minorenni), anche qui aumento di malattie, inquinamento, nanoparticelle, tumori e malattie cardiache. Con l'energia prodotta che è meno di quella consumata per alimentare gli impianti. Si può bruciare solo il 35% dei rifiuti e si produce il 30% di rifiuti speciali per altrettanto discariche speciali. Posti di lavoro 15 (in tutta la provincia).
La raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani produce l'aumento di posti di lavoro (nel comune di Pontinia) di circa 10 unità. Riduce i costi del servizio, recupera energia e materie prima, senza inquinare. Riduce i costi (rispetto alla discarica) di circa 300 mila euro l'anno (per il comune di Pontinia). Quindi ogni cittadino risparmierebbe (rispetto all'inceneritore) quasi mille euro.
Facciamolo subito il referendum, il 15 e 16 maggio.
Chiediamo ai cittadini quale progetto amministrativo:
quello per le aziende multinazionali con pochi posti di lavoro, tanto inquinamento e malattie
oppure quello per far risparmiare ogni singolo cittadino, creare centinaia di posti di lavoro tutelando salute, ambiente ed economia?
Cioè se sono favorevoli a buttare 8 milioni di euro per la centrale a biomasse di soldi pubblici ed avere tutta una serie di prodotti cancerogeni (benzene, diossina, benzo(a)pirene per esempio) oppure ad avere l'aumento delle emissioni in atmosfera, di nanoparticelle aumentando di conseguenza malattie e tumori dell'apparato respiratorio e degli infarti e delle malattie del cuore.
In cambio di 30 posti di lavoro specializzati (quindi forse 3 o 4 per gli abitanti di Pontinia).
Magari favorire la società privata che può speculare aumentando fino al 7% la bolletta dell'acqua senza dover fare alcun investimento.
Oppure dall'altra parte impianti di energia naturale e rinnovabile (impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati): basta coprire il 10% dell'area destinata alla costruzione del PRG per soddisfare tutta l'esigenza domestica, dei negozi e degli uffici del comune di Pontinia.
Senza contare capannoni, pensiline per gli autobus, parcheggi, tutti i fabbricati i zona rurale e l'energia la potremmo anche vendere.
In cambio circa 300 posti di lavoro contro 30.
Passando alla gestione diretta dell'acqua, come da uno studio del comune di Aprilia, non solo non aumenterebbe la bolletta del 7% l'anno, ma può essere ridotta da subito del 30%.
Passando ai rifiuti dalle stesse cronache si legge la volontà, per la destra, di arrivare all'inceneritore. Costo pro-capite circa 800 € (compresi anziani, pensionati, lattanti e minorenni), anche qui aumento di malattie, inquinamento, nanoparticelle, tumori e malattie cardiache. Con l'energia prodotta che è meno di quella consumata per alimentare gli impianti. Si può bruciare solo il 35% dei rifiuti e si produce il 30% di rifiuti speciali per altrettanto discariche speciali. Posti di lavoro 15 (in tutta la provincia).
La raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani produce l'aumento di posti di lavoro (nel comune di Pontinia) di circa 10 unità. Riduce i costi del servizio, recupera energia e materie prima, senza inquinare. Riduce i costi (rispetto alla discarica) di circa 300 mila euro l'anno (per il comune di Pontinia). Quindi ogni cittadino risparmierebbe (rispetto all'inceneritore) quasi mille euro.
Facciamolo subito il referendum, il 15 e 16 maggio.
Chiediamo ai cittadini quale progetto amministrativo:
quello per le aziende multinazionali con pochi posti di lavoro, tanto inquinamento e malattie
oppure quello per far risparmiare ogni singolo cittadino, creare centinaia di posti di lavoro tutelando salute, ambiente ed economia?
sabato 26 marzo 2011
26 marzo ore 20.30 l'ora della terra
Il più grande evento globale del WWF: ogni anno più di un miliardo di persone in oltre 120 paesi del mondo spengono simbolicamente la luce per un’ora.
L’obiettivo di Earth Hour 2011 è coinvolgere Istituzioni, Cittadini e Aziende ad andare “Oltre l’ora” impegnandosi non solo a spegnere le luci durante l' Earth Hour ma anche, manifestando attraverso diverse azioni o attraverso degli eco-consigli, l'impegno nei confronti del pianeta.
Il cittadino che rinuncia all' auto un giorno a settimana, una scuola che installa pannelli solari sul tetto, un comune che costruisce piste ciclabili, ed ogni piccola azione contribuisce a proteggere l'unico pianeta che abbiamo.
Ogni piccolo gesto fa la differenza. http://www.wwf.it/oradellaterra/
L’obiettivo di Earth Hour 2011 è coinvolgere Istituzioni, Cittadini e Aziende ad andare “Oltre l’ora” impegnandosi non solo a spegnere le luci durante l' Earth Hour ma anche, manifestando attraverso diverse azioni o attraverso degli eco-consigli, l'impegno nei confronti del pianeta.
Il cittadino che rinuncia all' auto un giorno a settimana, una scuola che installa pannelli solari sul tetto, un comune che costruisce piste ciclabili, ed ogni piccola azione contribuisce a proteggere l'unico pianeta che abbiamo.
Ogni piccolo gesto fa la differenza. http://www.wwf.it/oradellaterra/
Pontinia: domenica costituzione comitato referendario
Ai Cittadini di Pontinia
Alle Associazioni di Pontinia
Alle forze sociali di Pontinia
Oggetto: costituzione comitato referendario di Pontinia
Come sapete il 12 e 13 giugno si svolgeranno le consultazioni referendarie sui 4 quesiti (2 sull’acqua pubblica, 1 contro il legittimo impedimento e 1 contro il nucleare).
La situazione di degrado (politica, morale, sociale, culturale, economica, sanitaria e ambientale) in atto va contrastato con gli strumenti che la democrazia ci mette a disposizione.
Quello dei referendum è sicuramente il più importante e diretto.
L’attacco ai diritti civili e sociali, alla dignità portato avanti per favorire la speculazione di pochi, mercificando anche quello che pensavamo fossero diritti conquistati una volta per sempre.
La realtà odierna ci dice invece il contrario.
Per questo abbiamo sacrificato parte del nostro tempo per dare la possibilità ai nostri concittadini per riaffermare i propri diritti con la richiesta dei referendum.
Credo sia semplice spiegare che l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici, con criteri di solidarietà, efficienza, economia debba essere un diritto e non una merce.
Alle stesso modo ritengo ingiusto che un’azienda privata (la più contestata in Italia) possa aumentare del 7% il costo già elevato dell’acqua potabile senza giustificare in alcun modo tale aumento.
In merito alla giustizia ho sempre pensato e chiesto che tutti siamo o dovremmo essere uguali davanti alla legge e che a nessuno sia permesso di commettere ogni forma di reato, con disprezzo alla dignità, alla vita, senza doverne rispondere in alcun modo.
Dobbiamo dare ai nostri giovani altri e più alti esempi.
Sulla questione energetica (da sempre causa di guerre, attentati oltre che di speculazioni) se ci fosse data la possibilità all’accesso alle forme naturali e rinnovabili senza inquinare, distruggere vite, economie, preservando il futuro ai giovani come alle prossime generazioni pagheremmo tutti di meno, vivremo in un ambiente più sano, con meno malattie e meno tragedie.
Sappiamo chi detiene l’informazione e quale uso ne faccia con falsificazione e mistificazione ad ogni occasione solo per favorire il padrone.
La conoscenza, il confronto, il dibattito, la trasparenza sono l’unico modo che da sempre ha l’uomo per difendersi dai soprusi e dai malfattori.
Abbiamo dimostrato che insieme raggiungiamo i nostri diritti e che nessun traguardo è precluso a chi ha ragione, chi si batte per il bene comune, per dare fiducia e forza a chi viene maltrattato.
Per questo Vi invito ad essere presenti domenica 27 marzo la mattina dalle 10.00 alle 13.00 in piazza Indipendenza per la costituzione del comitato referendario comunale per divulgare le nostre ragioni, per informare correttamente e invitare gli elettori a partecipare al voto.
Grazie dell’attenzione.
Saluti.
Pontinia 24 marzo 2011 x il costituente comitato referendario
Giorgio Libralato
Alle Associazioni di Pontinia
Alle forze sociali di Pontinia
Oggetto: costituzione comitato referendario di Pontinia
Come sapete il 12 e 13 giugno si svolgeranno le consultazioni referendarie sui 4 quesiti (2 sull’acqua pubblica, 1 contro il legittimo impedimento e 1 contro il nucleare).
La situazione di degrado (politica, morale, sociale, culturale, economica, sanitaria e ambientale) in atto va contrastato con gli strumenti che la democrazia ci mette a disposizione.
Quello dei referendum è sicuramente il più importante e diretto.
L’attacco ai diritti civili e sociali, alla dignità portato avanti per favorire la speculazione di pochi, mercificando anche quello che pensavamo fossero diritti conquistati una volta per sempre.
La realtà odierna ci dice invece il contrario.
Per questo abbiamo sacrificato parte del nostro tempo per dare la possibilità ai nostri concittadini per riaffermare i propri diritti con la richiesta dei referendum.
Credo sia semplice spiegare che l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici, con criteri di solidarietà, efficienza, economia debba essere un diritto e non una merce.
Alle stesso modo ritengo ingiusto che un’azienda privata (la più contestata in Italia) possa aumentare del 7% il costo già elevato dell’acqua potabile senza giustificare in alcun modo tale aumento.
In merito alla giustizia ho sempre pensato e chiesto che tutti siamo o dovremmo essere uguali davanti alla legge e che a nessuno sia permesso di commettere ogni forma di reato, con disprezzo alla dignità, alla vita, senza doverne rispondere in alcun modo.
Dobbiamo dare ai nostri giovani altri e più alti esempi.
Sulla questione energetica (da sempre causa di guerre, attentati oltre che di speculazioni) se ci fosse data la possibilità all’accesso alle forme naturali e rinnovabili senza inquinare, distruggere vite, economie, preservando il futuro ai giovani come alle prossime generazioni pagheremmo tutti di meno, vivremo in un ambiente più sano, con meno malattie e meno tragedie.
Sappiamo chi detiene l’informazione e quale uso ne faccia con falsificazione e mistificazione ad ogni occasione solo per favorire il padrone.
La conoscenza, il confronto, il dibattito, la trasparenza sono l’unico modo che da sempre ha l’uomo per difendersi dai soprusi e dai malfattori.
Abbiamo dimostrato che insieme raggiungiamo i nostri diritti e che nessun traguardo è precluso a chi ha ragione, chi si batte per il bene comune, per dare fiducia e forza a chi viene maltrattato.
Per questo Vi invito ad essere presenti domenica 27 marzo la mattina dalle 10.00 alle 13.00 in piazza Indipendenza per la costituzione del comitato referendario comunale per divulgare le nostre ragioni, per informare correttamente e invitare gli elettori a partecipare al voto.
Grazie dell’attenzione.
Saluti.
Pontinia 24 marzo 2011 x il costituente comitato referendario
Giorgio Libralato
manifestazione nucleare, acqua, giustizia
MANIFESTAZIONE NAZIONALE 26 MARZO
VOTA SI' AI REFERENDUM PER L’ACQUA BENE COMUNE!
SI' per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni,
dei diritti, della democrazia
SCALETTA INTERVENTI E ARTISTI
Presentano Pietro Sermonti (Attore Medico in Famiglia – Boris) e Elena di Ciocco (Conduttrice Le Iene)
Musica - Luca Bassanese (16.30-17.45)
Intervento - Alaa Shukrallah (Attivista egiziano per l'acqua); Josiane Thessière (Attivista marsigliese per l'acqua)
Musica - Pontino Trio (16.55–17.15)
Intervento - Laura Valentukeviciute (Attivista berlinese per l'acqua); Bengasi Battisti (Sindaco di Corchiano - Coordinamento Enti Locali per l'Acqua Bene Comune)
Musica - Toti Poeta (17.20-17.50)
Intervento - Simona Savini (Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune); Padre Alex Zanotelli (Missionario Comboniano); Rappresentante delle comunità dei migranti
Musica - Radici nel Cemento (18.00-18.30)
Intervento - Rossana Vallino (Attivista Movimento antinucleare); Rappresentante del movimento degli studenti
Musica - Rezophonic (18.40-19.10)
Intervento - Fabrizio Bertini (Rete Nazionale Rifiuti Zero); Attivista antinucleare tedesco
Musica - Rein (19.20-19.40)
*******
COMPOSIZIONE CORTEO
1) Striscione d'apertura: "2 Sì per l'Acqua Bene Comune"
2) Striscione: "SI' per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni, dei diritti, della democrazia"
3) Sindaci con gonfaloni
4) 1° Camion
5) Striscione del Forum italiano dei Movimenti per l'Acqua: "Ripubblicizzare l'acqua, difendere i beni comuni"
6) Comitati territoriali acqua
7) Comitati e movimenti antinucleare
8) Studenti (con 2° camion)
9) Altri movimenti e vertenze (con 3° camion)
10) Associazioni e organizzazioni nazionali
11) Sindacati
12) Forze politiche (con 4° camion)
N.B.: i camion indicati sono quelli che distribuiranno materiale e bevande per finanziare la manifestazione e la campagna referendaria
Percorso: Ore 14.00 partenza del corteo da P.zza della Repubblica per poi passare in Via Einaudi, P.zza dei Cinquecento, Via Cavour, P.zza dell'Esquilino, Via Liberiana, P.zza Santa Maria Maggiore, Via Merulana, Largo Brancaccio, Via Merulana, Viale Manzoni, Via Emanuele Filiberto. Arrivo a P.zza di Porta S. Giovanni previsto per le ore 17.00
VOTA SI' AI REFERENDUM PER L’ACQUA BENE COMUNE!
SI' per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni,
dei diritti, della democrazia
SCALETTA INTERVENTI E ARTISTI
Presentano Pietro Sermonti (Attore Medico in Famiglia – Boris) e Elena di Ciocco (Conduttrice Le Iene)
Musica - Luca Bassanese (16.30-17.45)
Intervento - Alaa Shukrallah (Attivista egiziano per l'acqua); Josiane Thessière (Attivista marsigliese per l'acqua)
Musica - Pontino Trio (16.55–17.15)
Intervento - Laura Valentukeviciute (Attivista berlinese per l'acqua); Bengasi Battisti (Sindaco di Corchiano - Coordinamento Enti Locali per l'Acqua Bene Comune)
Musica - Toti Poeta (17.20-17.50)
Intervento - Simona Savini (Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune); Padre Alex Zanotelli (Missionario Comboniano); Rappresentante delle comunità dei migranti
Musica - Radici nel Cemento (18.00-18.30)
Intervento - Rossana Vallino (Attivista Movimento antinucleare); Rappresentante del movimento degli studenti
Musica - Rezophonic (18.40-19.10)
Intervento - Fabrizio Bertini (Rete Nazionale Rifiuti Zero); Attivista antinucleare tedesco
Musica - Rein (19.20-19.40)
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COMPOSIZIONE CORTEO
1) Striscione d'apertura: "2 Sì per l'Acqua Bene Comune"
2) Striscione: "SI' per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni, dei diritti, della democrazia"
3) Sindaci con gonfaloni
4) 1° Camion
5) Striscione del Forum italiano dei Movimenti per l'Acqua: "Ripubblicizzare l'acqua, difendere i beni comuni"
6) Comitati territoriali acqua
7) Comitati e movimenti antinucleare
8) Studenti (con 2° camion)
9) Altri movimenti e vertenze (con 3° camion)
10) Associazioni e organizzazioni nazionali
11) Sindacati
12) Forze politiche (con 4° camion)
N.B.: i camion indicati sono quelli che distribuiranno materiale e bevande per finanziare la manifestazione e la campagna referendaria
Percorso: Ore 14.00 partenza del corteo da P.zza della Repubblica per poi passare in Via Einaudi, P.zza dei Cinquecento, Via Cavour, P.zza dell'Esquilino, Via Liberiana, P.zza Santa Maria Maggiore, Via Merulana, Largo Brancaccio, Via Merulana, Viale Manzoni, Via Emanuele Filiberto. Arrivo a P.zza di Porta S. Giovanni previsto per le ore 17.00
costituente ecologista: 21 e 22 maggio a Roma
Convention nazionale
per un nuovo soggetto politico ecologista e civico
21-22 maggio - Roma
Care e cari,
i drammatici eventi del Giappone, in particolare l’incidente nucleare di Fukushima, confermano quanto sia necessario e urgente lavorare per costruire in Italia una nuova forza ecologista. Il governo italiano, invece di sostenere le rinnovabili, è totalmente impegnato in una campagna di disinformazione per sabotare il referendum sul nucleare del 12 di giugno. La decisione del Governo di una moratoria di un anno per la costruzione delle centrali nucleari va proprio in questa direzione con l’unico intento di ingannare i cittadini e con l’obiettivo di non far raggiungere il quorum. Purtroppo oggi l’informazione dei media in Italia sui temi ambientali è legata ai disastri. Su questi temi che riguardano il futuro delle prossime generazioni, noi ecologisti non dobbiamo e non vogliamo aspettare le catastrofi. Per questo è urgente e necessario dare forma politica alla Costituente Ecologista nella società italiana.
Il 21 e 22 maggio prossimo è stata convocata a Roma la prima convention della Costituente Ecologista.
I Verdi, come deciso da tutti gli organismi del partito , parteciperanno come protagonisti a questo evento. Siamo chiamati, infatti, insieme a tutti i firmatari dell'appello “Io Cambio” e dell’appello “Abbiamo un Sogno” a dare una forma politica ed organizzativa al processo della costituente. Abbiamo inoltre registrato, una positiva convergenza anche con i Movimenti Civici Siciliani per avviare un lavoro comune nella costruzione di una nuova aggregazione politica civica e ecologista. I Movimenti Civici di Sicilia, interessati al percorso, hanno fatto presente che, a norma del loro Statuto, dovranno decidere in una loro Assemblea, che si terrà ai primi di Giugno, l’adesione formale al Processo in corso e che, pur non potendo essere tra i promotori, saranno certamente presenti e porteranno un proprio contributo all’appuntamento di Maggio.
E' un passaggio storico e importante atteso da molti cittadini che attendono un nuovo soggetto politico ecologista e civico.
Per realizzare questo sogno costituente è necessaria la responsabilità e il rispetto di tutti per le storie di tutti. Non dobbiamo chiederci da dove veniamo, ma dove insieme vogliamo andare.
I Verdi dopo il congresso di Fiuggi del 2009 hanno lanciato con grande coraggio la proposta della Costituente Ecologista. In questi ultimi mesi grazie a questo progetto siamo entrati in contatto con esperienze significative del mondo dell’ecologismo, dell’associazionismo italiano e ad intelligenze significative come quella dei sindaci dei comuni virtuosi che hanno deciso di lavorare insieme a noi per dar vita a questo progetto politico. Stiamo lavorando, cosi come accaduto in Francia con Europa Ecologie e come sta accadendo in Spagna con Equo, per dar vita ad un nuova forza ecologista.
Daniel Cohn Bendit nell’incontro che si è svolto a Roma il 18 novembre, The Green Way, con grande chiarezza raccontando l’esperienza di Europa Ecologie diceva: “il problema di noi ecologisti è che noi pensiamo di avere ragione ma non pensiamo che il vero problema è la politica. Possiamo e dobbiamo trovare le soluzioni alle crisi sociali, economiche e ambientali ma in democrazia per portarle avanti devi costruire una maggioranza”.
Io penso che sarebbe un errore imperdonabile pensare che il futuro soggetto politico ecologista non si ponga il problema di come costruire una maggioranza nel paese per fare in modo che la conversione ecologica dell’economia possa diventare una realtà.
La mozione che ha prevalso al congresso dei Verdi di Fiuggi del 2009 ha lanciato la Costituente Ecologista per costruire il nuovo soggetto politico ecologista e civico. In questa direzione siamo determinati ad andare avanti con grande onestà e passione. La passione di chi oggi vuole rinnovare e innovare la politica italiana.
In questa fase costituente daremo il nostro contributo di idee, esperienze e intelligenze, con grande rispetto per tutti e senza egemonia, perché la fase storica e politica che sta attraversando il nostro paese genera una fortissima preoccupazione e perché riteniamo che il nostro impegno sia più un dovere morale che un’esigenza politica.
Le prossime iniziative sulle quali stiamo iniziando a lavorare sono una serie di incontri tematici su grandi questioni, da realizzarsi in varie sedi nazionali prima dell’estate, tra le quali:
a) la finanza e il debito e la loro influenza sulle politiche sociali e ambientali;
b) le nuove politiche industriali;
c) green economy e nuove politiche energetiche (no a nucleare si a rinnovabili);
d) le politiche per i beni comuni, il welfare e la sanità;
e) il paesaggio e il consumo di suolo;
f) la biodiversità, i parchi, la caccia e i diritti animali.
Questi temi saranno oggetto anche di gruppi di lavoro nelle giornate del 21 e 22 maggio.
Siamo fortemente mobilitati nella campagna per sostenere i referendum sull’acqua, sul nucleare e anche sul legittimo impedimento anche perché non esiste tutela ambientale senza legalità e non esiste democrazia se di fronte alla legge non siamo tutti uguali.
La convention nazionale del 21 e 22 maggio sarà un importante appuntamento di prima aggregazione ed organizzazione per avviare un percorso che nel corso del 2011 porti al progressivo allargamento della presenza sul territorio e alla definizione di valori, regole e contenuti programmatici condivisi, in vista di una grande Assemblea Costituente da organizzare con tutti i soggetti che intendano, insieme, costituire una nuova grande forza politica nazionale ecologista e civica.
La "convention" è solo una tappa di un percorso complesso, che necessariamente ha bisogno di diversi passaggi organizzativi, ed è orientata a strutturarci a livello nazionale e sul territorio, nella direzione di una più larga ed ampia aggregazione, da realizzarsi nella successiva Assemblea Costituente. Auspico che tutti i percorsi in atto possano convergere nella direzione della costruzione di una nuova grande forza ecologista e civica.
L'assemblea del 21 e 22 maggio sarà un passaggio storico per l'ecologismo politico italiano, ci renderà più forti e presenterà agli italiani una nuova proposta politica quella ecologista civica , collegata all’esperienza dei Verdi europei, di cui tanto c'è bisogno. Con l'orgoglio e la passione delle nostre idee vinceremo questa sfida.
Lavoriamo pertanto a diffondere nei territori questa nostra proposta per consentire la più ampia partecipazione all’ appuntamento del 21-22 maggio.
Nei prossimi giorni vi comunicheremo il luogo dell'assemblea, le modalità di adesione e partecipazione e il programma .
E’ora di cambiare….. Io Cambio
Angelo Bonelli
per un nuovo soggetto politico ecologista e civico
21-22 maggio - Roma
Care e cari,
i drammatici eventi del Giappone, in particolare l’incidente nucleare di Fukushima, confermano quanto sia necessario e urgente lavorare per costruire in Italia una nuova forza ecologista. Il governo italiano, invece di sostenere le rinnovabili, è totalmente impegnato in una campagna di disinformazione per sabotare il referendum sul nucleare del 12 di giugno. La decisione del Governo di una moratoria di un anno per la costruzione delle centrali nucleari va proprio in questa direzione con l’unico intento di ingannare i cittadini e con l’obiettivo di non far raggiungere il quorum. Purtroppo oggi l’informazione dei media in Italia sui temi ambientali è legata ai disastri. Su questi temi che riguardano il futuro delle prossime generazioni, noi ecologisti non dobbiamo e non vogliamo aspettare le catastrofi. Per questo è urgente e necessario dare forma politica alla Costituente Ecologista nella società italiana.
Il 21 e 22 maggio prossimo è stata convocata a Roma la prima convention della Costituente Ecologista.
I Verdi, come deciso da tutti gli organismi del partito , parteciperanno come protagonisti a questo evento. Siamo chiamati, infatti, insieme a tutti i firmatari dell'appello “Io Cambio” e dell’appello “Abbiamo un Sogno” a dare una forma politica ed organizzativa al processo della costituente. Abbiamo inoltre registrato, una positiva convergenza anche con i Movimenti Civici Siciliani per avviare un lavoro comune nella costruzione di una nuova aggregazione politica civica e ecologista. I Movimenti Civici di Sicilia, interessati al percorso, hanno fatto presente che, a norma del loro Statuto, dovranno decidere in una loro Assemblea, che si terrà ai primi di Giugno, l’adesione formale al Processo in corso e che, pur non potendo essere tra i promotori, saranno certamente presenti e porteranno un proprio contributo all’appuntamento di Maggio.
E' un passaggio storico e importante atteso da molti cittadini che attendono un nuovo soggetto politico ecologista e civico.
Per realizzare questo sogno costituente è necessaria la responsabilità e il rispetto di tutti per le storie di tutti. Non dobbiamo chiederci da dove veniamo, ma dove insieme vogliamo andare.
I Verdi dopo il congresso di Fiuggi del 2009 hanno lanciato con grande coraggio la proposta della Costituente Ecologista. In questi ultimi mesi grazie a questo progetto siamo entrati in contatto con esperienze significative del mondo dell’ecologismo, dell’associazionismo italiano e ad intelligenze significative come quella dei sindaci dei comuni virtuosi che hanno deciso di lavorare insieme a noi per dar vita a questo progetto politico. Stiamo lavorando, cosi come accaduto in Francia con Europa Ecologie e come sta accadendo in Spagna con Equo, per dar vita ad un nuova forza ecologista.
Daniel Cohn Bendit nell’incontro che si è svolto a Roma il 18 novembre, The Green Way, con grande chiarezza raccontando l’esperienza di Europa Ecologie diceva: “il problema di noi ecologisti è che noi pensiamo di avere ragione ma non pensiamo che il vero problema è la politica. Possiamo e dobbiamo trovare le soluzioni alle crisi sociali, economiche e ambientali ma in democrazia per portarle avanti devi costruire una maggioranza”.
Io penso che sarebbe un errore imperdonabile pensare che il futuro soggetto politico ecologista non si ponga il problema di come costruire una maggioranza nel paese per fare in modo che la conversione ecologica dell’economia possa diventare una realtà.
La mozione che ha prevalso al congresso dei Verdi di Fiuggi del 2009 ha lanciato la Costituente Ecologista per costruire il nuovo soggetto politico ecologista e civico. In questa direzione siamo determinati ad andare avanti con grande onestà e passione. La passione di chi oggi vuole rinnovare e innovare la politica italiana.
In questa fase costituente daremo il nostro contributo di idee, esperienze e intelligenze, con grande rispetto per tutti e senza egemonia, perché la fase storica e politica che sta attraversando il nostro paese genera una fortissima preoccupazione e perché riteniamo che il nostro impegno sia più un dovere morale che un’esigenza politica.
Le prossime iniziative sulle quali stiamo iniziando a lavorare sono una serie di incontri tematici su grandi questioni, da realizzarsi in varie sedi nazionali prima dell’estate, tra le quali:
a) la finanza e il debito e la loro influenza sulle politiche sociali e ambientali;
b) le nuove politiche industriali;
c) green economy e nuove politiche energetiche (no a nucleare si a rinnovabili);
d) le politiche per i beni comuni, il welfare e la sanità;
e) il paesaggio e il consumo di suolo;
f) la biodiversità, i parchi, la caccia e i diritti animali.
Questi temi saranno oggetto anche di gruppi di lavoro nelle giornate del 21 e 22 maggio.
Siamo fortemente mobilitati nella campagna per sostenere i referendum sull’acqua, sul nucleare e anche sul legittimo impedimento anche perché non esiste tutela ambientale senza legalità e non esiste democrazia se di fronte alla legge non siamo tutti uguali.
La convention nazionale del 21 e 22 maggio sarà un importante appuntamento di prima aggregazione ed organizzazione per avviare un percorso che nel corso del 2011 porti al progressivo allargamento della presenza sul territorio e alla definizione di valori, regole e contenuti programmatici condivisi, in vista di una grande Assemblea Costituente da organizzare con tutti i soggetti che intendano, insieme, costituire una nuova grande forza politica nazionale ecologista e civica.
La "convention" è solo una tappa di un percorso complesso, che necessariamente ha bisogno di diversi passaggi organizzativi, ed è orientata a strutturarci a livello nazionale e sul territorio, nella direzione di una più larga ed ampia aggregazione, da realizzarsi nella successiva Assemblea Costituente. Auspico che tutti i percorsi in atto possano convergere nella direzione della costruzione di una nuova grande forza ecologista e civica.
L'assemblea del 21 e 22 maggio sarà un passaggio storico per l'ecologismo politico italiano, ci renderà più forti e presenterà agli italiani una nuova proposta politica quella ecologista civica , collegata all’esperienza dei Verdi europei, di cui tanto c'è bisogno. Con l'orgoglio e la passione delle nostre idee vinceremo questa sfida.
Lavoriamo pertanto a diffondere nei territori questa nostra proposta per consentire la più ampia partecipazione all’ appuntamento del 21-22 maggio.
Nei prossimi giorni vi comunicheremo il luogo dell'assemblea, le modalità di adesione e partecipazione e il programma .
E’ora di cambiare….. Io Cambio
Angelo Bonelli
nucleare: i dati sulla nube radioattiva ci sono ma vengono nascosti
Appello internazionale della CRIIRAD per la pubblicazione dei risultati sulla contaminazione
COMUNICATO STAMPA CRIIRAD
RABBIA E INDIGNAZIONE – 1ª Parte
I dati relativi alla contaminazione dell'aria ci sono ma sono confiscati dagli Stati!
La pubblicazione dei dati della rete CTBTO (1) e le informazioni dalle centrali nucleari in America del Nord ci dovrebbero informare in maniera precisa sui livelli di contaminazione dell'aria per permetterci di valutare in modo affidabile i livelli di rischio molto prima che le masse di aria contaminata arrivino in Europa.
CRIIRAD (Commissione di Ricerca e di Informazione Indipendente sulla RADioattività) lancia un appello internazionale invitando cittadini, associazioni, scienziati, eletti… di ogni paese a mobilitarsi insieme per esigere che i risultati relativi alla contaminazione radioattiva dell'aria, ottenuti grazie al denaro pubblico, siano messi a disposizione del pubblico e siano UTILI ALLA SUA PROTEZIONE.
Dati non interpretabili dall'America del Nord!
Più di 10 giorni dopo l'inizio delle emissioni radioattive, le masse di aria contaminata hanno attraversato anche paesi estesi come gli Stati Uniti ed il Canada, paesi che dispongono di impianti efficienti che gli permettono con precisione la concentrazione di attività (2) di ciascuno dei radionuclidi presenti, in ogni caso di quelli più problematici dal punto di vista sanitario. Tuttavia nonostante le ricerche condotte da parecchi giorni, la CRIIRAD non ha trovato nessun dato sulla contaminazione dell'aria. Sono accessibili solo i risultati sulle dosi e sui tassi di emissione di radiazioni beta e gamma che non permettono di valutare il livello di rischio. Del resto questi dati non permettono neanche di stabilire una relazione sicura tra valori elevati ed il passaggio di masse di aria contaminata.
CRIIRAD invierà alle ambasciate di questi due paesi le richieste ufficiali affinché i risultati che detegono i gestori degli impianti nucleari, sia civili che militari, siano pubblicati il più presto possibile.
Precisiamo nel merito che i rilevatori dell'IRSN situati a Saint Pierre e Miquelon, in Martinica ed in Guadalupa, misurano solamente il livello di radiazione (i debiti di dose espressi in mSv/h). Questi risultati non permettono di valutare i rischi.
Blackout Internazionale
Cercando le stazioni di rilevazione tra il Giappone e la Francia, il laboratorio della CRIIRAD si è rivolto alla Rete istituita dall'Organizzazione del Trattato di Interdizione Completa delle Prove nucleari (OTICE) [in francese: CTBTO] (1).
Si tratta di stazioni di monitoraggio situate in tutto il pianeta che registrano i diversi parametri per controllare che nessuna prova nucleare sotterranea sia effettuata in violazione delle disposizioni del trattato (v. Corea del Nord). Esse misurano diversi parametri: dati sismici, idroacustici, infrasuoni e radionuclidi. Una sessantina di queste stazioni sono dotate di laboratori di analisi radiologiche (vedi mappa). Sono in grado di misurare anche livelli molto bassi di contaminazione dell’aria perché uno dei loro compiti è di misurare la contaminazione derivante dai test nucleari atmosferici.
Questi laboratori dispongono di sistemi per la rilevazione di radioattività perfettamente adatti all'identificazione ed alla quantificazione dei prodotti radioattivi presenti nelle masse di aria contaminata dai dagli scarichi radioattivi della centrale nucleare di Fukushima Daiichi.
Sabato 19 marzo la CRIIRAD ha inviato quindi la richiesta di comunicazione dei risultati alla Sig.ra THUNBORG, responsabile della pubblica informazione presso l'OTICE. L'indomani sera ci rispondeva che avrebbe trasmesso la nostra richiesta alla divisione incaricata della sicurezza dei dati (3). Il lunedì successivo, in mancanza di risposta, la CRIIRAD reiterava la sua richiesta insistendo sull'urgenza della situazione e precisando che in mancanza di una risposta veloce avrebbe denunciato pubblicamente la situazione. La Sig.ra THUNBORG ci suggeriva di rivolgerci alle autorità francesi e, desiderosa di aiutarci, ci orientava verso gli articoli che le istituzioni austriache, svedesi e tedesche che hanno accesso ai dati avevano lasciato trapelare alcuni risultati.
Abbiamo ottenuto così alcuni dati ma troppo frammentati ed impossibili da correlare nello spazio e nel tempo.
Due ore più tardi una mail del Sig. SCOTTI (4) indicava che "I dati raccolti dalla rete delle stazioni del STP possono essere comunicati solo ai corrispondenti (centri di dati nazionali) designati dagli Stati Firmatari del TICE.
Per la Francia, l'organizzazione beneficiaria di questi dati è il Commissariato dell'Energia Atomica". Il responsabile del laboratorio della CRIIRAD si rivolgeva il giorno stesso al CEA:
"Vi sarei grato di indicarmi come la CRIIRAD può avere accesso al più presto ai dati raccolti dalle stazioni di monitoraggio della rete OTICE, in particolar modo a ciò che concerne i radionuclidi (particolarmente Cs137 , I131, Sr 90, gas rari, tritium, trans uraniani). Si tratta per noi di affinare le previsioni riguardo all'impatto delle emissioni del sito di Fukushima e di rispondere alle preoccupazioni del pubblico francese.”
La risposta è arrivata a mezzogiorno del giorno dopo: nessun dato ci è stato comunicato.
La rete internazionale delle misurazioni obbedisce alle regole di riservatezza rigorosamente definite dagli Stati membri del Trattato di Interdizione Completa delle Prove. "I dati sono trasmessi unicamente ai punti di contatto nazionale designati dagli Stati, e vengono elaborati nell'obiettivo del Trattato, vale a dire per rilevare se eventuali test nucleari sono effettuati in contraddizione con l'impegno degli Stati che hanno firmato il TICE." Per la Francia si tratta del Commissariato dell'Energia Atomica (CEA), organismo incaricato dello sviluppo delle attività nucleari militari e civili.
La risposta indicava inoltre che "In seguito all'incidente di Fukushima, su richiesta degli Stati firmatari del TICE, i dati sull'attività dei radionuclidi sono trasmessi all'Agenzia Internazionale dell'energia Atomica (AIEA) ed all'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS). Le equipe di entrambe le organizzazioni responsabili degli aspetti di sicurezza e radioprotezione possono utilizzarli per integrare tutti i dati forniti dagli Stati, per stabilire le valutazioni necessarie alla protezione delle persone, che possono essere interessate dalle ricadute dell'incidente." Tuttavia né l'AIEA, né l'OMS hanno pubblicato questi risultati.
Bisogna dire che l'AIEA è incaricata della promozione delle attività nucleari civili [v Statuto (5)] e che l'OMS, che normalmente è incaricata della salute pubblica, nel 1959 ha firmato con l'AIEA un accordo che prevede che le due agenzie "agiranno in stretta cooperazione e si consulteranno regolarmente."
BILANCIO
Da più di 10 giorni la centrale nucleare di FUKUSHIMA DAIICHI rilascia scarti radioattivi nell'atmosfera: queste emissioni non sono né controllate né quantificate. Allo stesso tempo le stazioni di monitoraggio situate in tutto il pianeta registrano i livelli di radioattività dell'aria e seguono passo dopo passo l'evoluzione della radioattività nello spazio e nel tempo… ma vigilano gelosamente affinché questi dati restino segreti.
Questa situazione scioccante in tempi normali, è completamente inaccettabile in una situazione di emergenza radiologica. Ed è ancor più inaccettabile perché questa rete di monitoraggio è finanziata con il denaro pubblico!
Infatti gli Stati contribuiscono con un importo di € 55.700.000 per finanziare le stazioni di monitoraggio. I
cittadini americani respirano dal 17 marzo scorso le particelle radioattive rilasciate dai reattori nucleari e dalle piscine di stoccaggio del combustibile esaurito della centrale di FUKUSHIMA DAIICHI.
I contribuenti al bilancio della rete apprezzeranno di non avere alcun dato in compenso dei loro 12 milioni di euro. Un vero e proprio inganno. Si noti che con un versamento di € 3.600.000, i francesi non sono messi meglio.
La CRIIRAD riceve centinaia di telefonate da persone preoccupate della contaminazione dell'aria che respirano, agitate per se stessi e soprattutto per i loro bambini. Vorremmo informare correttamente, e tranquillizzare, se possibile, ma su delle basi solide, tutti i suoi corrispondenti che abitano nel Finistère, in Martinica o in Corea del Sud.
La CRIIRAD invita ogni cittadino, ogni associazione, ogni scienziato, ogni eletto… a mobilitarsi per ottenere la rimozione del segreto sui livelli di contaminazione dell'aria. Prossimamente sarà attivata online una petizione per raccogliere le firme in Francia, ma ciascuno all'estero può fin da subito fare appelli alla mobilitazione ed intervenire presso le autorità del proprio paese per denunciare la situazione.
NOTE:
1 - Il CTBTO - Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty Organisation -è un'Organizzazione istituita nell’ambito del trattato di interdizione totale delle prove nucleari (TICE in francese), accordo multilaterale firmato il 24 settembre 1996 www.ctbto.org
2 - La concentrazione di attività è espressa in becquerel per metro cubo di aria (contrassegnata da Bq/m3). Essa fornisce informazioni sul numero di disintegrazioni che si verificano per unità di tempo e di volume. Un valore di 15 Bq/m3 significa che in un metro cubo di aria, ad ogni secondo, 15 noccioli di atomi radioattivi si disintegrano emettendo radiazioni ionizzati. Questo valore diminuisce in funzione del periodo radioattivo del radionuclide considerato. Il periodo corrisponde al tempo alla cui fine l'attività è divisa per 2: 8 giorni per lo Iodio 131; 30 anni per il Cesio 137; 2 anni per il Cesio 134.
3 - “I have forwarded your request to the Division responsible for the Secure data. They will get back to you in regards to your inquiry. Best regards”, Annika THUNBORG, Spokesperson and Chief of Public Information, Preparatory Commission for the Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty Organization (CTBTO), UN, Vienna, Austria
4 - Lucien SCOTTI, Consigliere della Rappresentanza Permanente della Francia presso le Nazioni Unite e le Organizzazioni Internazionali a Vienna
5 – L’articolo 2 dello Statuto dell'AIEA: "L'agenzia si impegna ad accelerare ed accrescere il contributo dell'energia atomica alle cause della pace, della salute e della prosperità in tutto il mondo. Essa garantisce, nella misura dei propri mezzi, che l'assistenza fornita da essa stessa o dalla sua richiesta, sia sotto la sua direzione o sotto il suo controllo, non è finalizzata ad ulteriori scopi militari.”
Fonte: CRIIRAD
Recensione e diffusione in Italia per RNA - Fabienne Melmi - Angela Di Rito
COMUNICATO STAMPA CRIIRAD
RABBIA E INDIGNAZIONE – 1ª Parte
I dati relativi alla contaminazione dell'aria ci sono ma sono confiscati dagli Stati!
La pubblicazione dei dati della rete CTBTO (1) e le informazioni dalle centrali nucleari in America del Nord ci dovrebbero informare in maniera precisa sui livelli di contaminazione dell'aria per permetterci di valutare in modo affidabile i livelli di rischio molto prima che le masse di aria contaminata arrivino in Europa.
CRIIRAD (Commissione di Ricerca e di Informazione Indipendente sulla RADioattività) lancia un appello internazionale invitando cittadini, associazioni, scienziati, eletti… di ogni paese a mobilitarsi insieme per esigere che i risultati relativi alla contaminazione radioattiva dell'aria, ottenuti grazie al denaro pubblico, siano messi a disposizione del pubblico e siano UTILI ALLA SUA PROTEZIONE.
Dati non interpretabili dall'America del Nord!
Più di 10 giorni dopo l'inizio delle emissioni radioattive, le masse di aria contaminata hanno attraversato anche paesi estesi come gli Stati Uniti ed il Canada, paesi che dispongono di impianti efficienti che gli permettono con precisione la concentrazione di attività (2) di ciascuno dei radionuclidi presenti, in ogni caso di quelli più problematici dal punto di vista sanitario. Tuttavia nonostante le ricerche condotte da parecchi giorni, la CRIIRAD non ha trovato nessun dato sulla contaminazione dell'aria. Sono accessibili solo i risultati sulle dosi e sui tassi di emissione di radiazioni beta e gamma che non permettono di valutare il livello di rischio. Del resto questi dati non permettono neanche di stabilire una relazione sicura tra valori elevati ed il passaggio di masse di aria contaminata.
CRIIRAD invierà alle ambasciate di questi due paesi le richieste ufficiali affinché i risultati che detegono i gestori degli impianti nucleari, sia civili che militari, siano pubblicati il più presto possibile.
Precisiamo nel merito che i rilevatori dell'IRSN situati a Saint Pierre e Miquelon, in Martinica ed in Guadalupa, misurano solamente il livello di radiazione (i debiti di dose espressi in mSv/h). Questi risultati non permettono di valutare i rischi.
Blackout Internazionale
Cercando le stazioni di rilevazione tra il Giappone e la Francia, il laboratorio della CRIIRAD si è rivolto alla Rete istituita dall'Organizzazione del Trattato di Interdizione Completa delle Prove nucleari (OTICE) [in francese: CTBTO] (1).
Si tratta di stazioni di monitoraggio situate in tutto il pianeta che registrano i diversi parametri per controllare che nessuna prova nucleare sotterranea sia effettuata in violazione delle disposizioni del trattato (v. Corea del Nord). Esse misurano diversi parametri: dati sismici, idroacustici, infrasuoni e radionuclidi. Una sessantina di queste stazioni sono dotate di laboratori di analisi radiologiche (vedi mappa). Sono in grado di misurare anche livelli molto bassi di contaminazione dell’aria perché uno dei loro compiti è di misurare la contaminazione derivante dai test nucleari atmosferici.
Questi laboratori dispongono di sistemi per la rilevazione di radioattività perfettamente adatti all'identificazione ed alla quantificazione dei prodotti radioattivi presenti nelle masse di aria contaminata dai dagli scarichi radioattivi della centrale nucleare di Fukushima Daiichi.
Sabato 19 marzo la CRIIRAD ha inviato quindi la richiesta di comunicazione dei risultati alla Sig.ra THUNBORG, responsabile della pubblica informazione presso l'OTICE. L'indomani sera ci rispondeva che avrebbe trasmesso la nostra richiesta alla divisione incaricata della sicurezza dei dati (3). Il lunedì successivo, in mancanza di risposta, la CRIIRAD reiterava la sua richiesta insistendo sull'urgenza della situazione e precisando che in mancanza di una risposta veloce avrebbe denunciato pubblicamente la situazione. La Sig.ra THUNBORG ci suggeriva di rivolgerci alle autorità francesi e, desiderosa di aiutarci, ci orientava verso gli articoli che le istituzioni austriache, svedesi e tedesche che hanno accesso ai dati avevano lasciato trapelare alcuni risultati.
Abbiamo ottenuto così alcuni dati ma troppo frammentati ed impossibili da correlare nello spazio e nel tempo.
Due ore più tardi una mail del Sig. SCOTTI (4) indicava che "I dati raccolti dalla rete delle stazioni del STP possono essere comunicati solo ai corrispondenti (centri di dati nazionali) designati dagli Stati Firmatari del TICE.
Per la Francia, l'organizzazione beneficiaria di questi dati è il Commissariato dell'Energia Atomica". Il responsabile del laboratorio della CRIIRAD si rivolgeva il giorno stesso al CEA:
"Vi sarei grato di indicarmi come la CRIIRAD può avere accesso al più presto ai dati raccolti dalle stazioni di monitoraggio della rete OTICE, in particolar modo a ciò che concerne i radionuclidi (particolarmente Cs137 , I131, Sr 90, gas rari, tritium, trans uraniani). Si tratta per noi di affinare le previsioni riguardo all'impatto delle emissioni del sito di Fukushima e di rispondere alle preoccupazioni del pubblico francese.”
La risposta è arrivata a mezzogiorno del giorno dopo: nessun dato ci è stato comunicato.
La rete internazionale delle misurazioni obbedisce alle regole di riservatezza rigorosamente definite dagli Stati membri del Trattato di Interdizione Completa delle Prove. "I dati sono trasmessi unicamente ai punti di contatto nazionale designati dagli Stati, e vengono elaborati nell'obiettivo del Trattato, vale a dire per rilevare se eventuali test nucleari sono effettuati in contraddizione con l'impegno degli Stati che hanno firmato il TICE." Per la Francia si tratta del Commissariato dell'Energia Atomica (CEA), organismo incaricato dello sviluppo delle attività nucleari militari e civili.
La risposta indicava inoltre che "In seguito all'incidente di Fukushima, su richiesta degli Stati firmatari del TICE, i dati sull'attività dei radionuclidi sono trasmessi all'Agenzia Internazionale dell'energia Atomica (AIEA) ed all'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS). Le equipe di entrambe le organizzazioni responsabili degli aspetti di sicurezza e radioprotezione possono utilizzarli per integrare tutti i dati forniti dagli Stati, per stabilire le valutazioni necessarie alla protezione delle persone, che possono essere interessate dalle ricadute dell'incidente." Tuttavia né l'AIEA, né l'OMS hanno pubblicato questi risultati.
Bisogna dire che l'AIEA è incaricata della promozione delle attività nucleari civili [v Statuto (5)] e che l'OMS, che normalmente è incaricata della salute pubblica, nel 1959 ha firmato con l'AIEA un accordo che prevede che le due agenzie "agiranno in stretta cooperazione e si consulteranno regolarmente."
BILANCIO
Da più di 10 giorni la centrale nucleare di FUKUSHIMA DAIICHI rilascia scarti radioattivi nell'atmosfera: queste emissioni non sono né controllate né quantificate. Allo stesso tempo le stazioni di monitoraggio situate in tutto il pianeta registrano i livelli di radioattività dell'aria e seguono passo dopo passo l'evoluzione della radioattività nello spazio e nel tempo… ma vigilano gelosamente affinché questi dati restino segreti.
Questa situazione scioccante in tempi normali, è completamente inaccettabile in una situazione di emergenza radiologica. Ed è ancor più inaccettabile perché questa rete di monitoraggio è finanziata con il denaro pubblico!
Infatti gli Stati contribuiscono con un importo di € 55.700.000 per finanziare le stazioni di monitoraggio. I
cittadini americani respirano dal 17 marzo scorso le particelle radioattive rilasciate dai reattori nucleari e dalle piscine di stoccaggio del combustibile esaurito della centrale di FUKUSHIMA DAIICHI.
I contribuenti al bilancio della rete apprezzeranno di non avere alcun dato in compenso dei loro 12 milioni di euro. Un vero e proprio inganno. Si noti che con un versamento di € 3.600.000, i francesi non sono messi meglio.
La CRIIRAD riceve centinaia di telefonate da persone preoccupate della contaminazione dell'aria che respirano, agitate per se stessi e soprattutto per i loro bambini. Vorremmo informare correttamente, e tranquillizzare, se possibile, ma su delle basi solide, tutti i suoi corrispondenti che abitano nel Finistère, in Martinica o in Corea del Sud.
La CRIIRAD invita ogni cittadino, ogni associazione, ogni scienziato, ogni eletto… a mobilitarsi per ottenere la rimozione del segreto sui livelli di contaminazione dell'aria. Prossimamente sarà attivata online una petizione per raccogliere le firme in Francia, ma ciascuno all'estero può fin da subito fare appelli alla mobilitazione ed intervenire presso le autorità del proprio paese per denunciare la situazione.
NOTE:
1 - Il CTBTO - Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty Organisation -è un'Organizzazione istituita nell’ambito del trattato di interdizione totale delle prove nucleari (TICE in francese), accordo multilaterale firmato il 24 settembre 1996 www.ctbto.org
2 - La concentrazione di attività è espressa in becquerel per metro cubo di aria (contrassegnata da Bq/m3). Essa fornisce informazioni sul numero di disintegrazioni che si verificano per unità di tempo e di volume. Un valore di 15 Bq/m3 significa che in un metro cubo di aria, ad ogni secondo, 15 noccioli di atomi radioattivi si disintegrano emettendo radiazioni ionizzati. Questo valore diminuisce in funzione del periodo radioattivo del radionuclide considerato. Il periodo corrisponde al tempo alla cui fine l'attività è divisa per 2: 8 giorni per lo Iodio 131; 30 anni per il Cesio 137; 2 anni per il Cesio 134.
3 - “I have forwarded your request to the Division responsible for the Secure data. They will get back to you in regards to your inquiry. Best regards”, Annika THUNBORG, Spokesperson and Chief of Public Information, Preparatory Commission for the Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty Organization (CTBTO), UN, Vienna, Austria
4 - Lucien SCOTTI, Consigliere della Rappresentanza Permanente della Francia presso le Nazioni Unite e le Organizzazioni Internazionali a Vienna
5 – L’articolo 2 dello Statuto dell'AIEA: "L'agenzia si impegna ad accelerare ed accrescere il contributo dell'energia atomica alle cause della pace, della salute e della prosperità in tutto il mondo. Essa garantisce, nella misura dei propri mezzi, che l'assistenza fornita da essa stessa o dalla sua richiesta, sia sotto la sua direzione o sotto il suo controllo, non è finalizzata ad ulteriori scopi militari.”
Fonte: CRIIRAD
Recensione e diffusione in Italia per RNA - Fabienne Melmi - Angela Di Rito
Rubbia: futuro dei giovani. Alternativa al nucleare
Rubbia: “Il futuro è dei giovani. Occorre un’alternativa al nucleare”“Il futuro è la ricerca. E le fonti energetiche alternative al petrolio e al carbone sono il solare e il nucleare, ma non come li sfruttiamo adesso”. A dirlo è Carlo Rubbia, premio nobel per la fisica nel 1984, ospite d’onore all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Lumsa di Roma. Il fisico italiano è convinto che i giovani ricercatori devono rimboccarsi le maniche per trovare alternative migliori all’uranio e alle centrali di vecchio stampo come quella di Fukushima. Secondo il fisico, la soluzione potrebbe essere il torio, un metallo che riduce il problema delle scorie radioattive e non è connesso alle armi nucleari. A chi gli fa notare che il governo italiano invece di investire in nuove fonti energetiche effettua tagli sulla ricerca e l’innovazione, come sull’Enea e le rinnovabili, il premio nobel risponde: “Non dovete chiederlo a me, ma ai diretti interessati”.
Servizio di Irene Buscemi
http://www.ilfattoquotidiano.it/category/archives/videogallery/
Servizio di Irene Buscemi
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mercoledì 23 marzo 2011
turbogas, fermata la centrale di Termoli
Secondo alcune anticipazioni di stampa la destra a Pontinia metterà nel suo programma elettorale la realizzazione delle centrali a biomasse (15 posti di lavoro, diossina, benzene, inquinanti vari, tanti cancerogeni tra cui benzo(a)pirene) e a turbogas (altri 15 posti di lavoro in cambio di nanoparticelle, emissioni malattie cardiache). Il centro sinistra invece proporrà l'energia naturale e rinnovabile: impianti fotovoltaici sulla copertura dei fabbricati che produrrà più corrente della centrale a biomasse, darà tanta corrente quanta ne serve all'intero comune e sopratutto un centinaio di posti di lavoro contro i 30. Poi i benefici (incentivi, finanziamenti) delle centrali a turbogas (azienda multinazionale) e a biomasse (azienda di Milano) andranno molto lontano da Pontinia. Quelli dell'energia rinnovabile ai cittadini e alle famiglie di Pontinia. I cittadini elettori cosa sceglieranno? che soldi e finanziamenti vadano alle aziende forestiere o ai cittadini di Pontinia? Sceglieranno l'energia naturale e rinnovabile, quindi il progresso, oppure l'inquinamento e le malattie e tecnologie superate? Intanto alla centrale di Termoli simile a quella progettata a Mazzocchio, viene negato il rinnovo dell'autorizzazione sulla base di accertamenti ambientali condotti dall'Arpa Molise sugli scarichi del Cosib con la centrale termoelettrica non in esercizio.''La centrale termoelettrica - ha detto il presidente della provincia, Nicola D'Ascanio - rilascia nella rete fognante consortile reflui contenenti quantita' significative di cloruri e solfati che, se non opportunamente trattati dall'impianto di depurazione consortile e, quindi, ricondotti ai limiti previsti per lo scarico dei reflui in acque superficiali, non garantiscono appieno la salvaguardia e la tutela del corpo idrico recettore e delle specie ittiche e faunistiche viventi nello stesso e sulle sue sponde''.
Giorgio Libralato
ANSA > > Negato rinnovo Turbogas Termoli
Negato rinnovo Turbogas Termoli
Non garantita tutela specie ittiche e faunistiche
23 marzo, 19:28
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Centrale Turbogas
ROMA - Il rinnovo dell'autorizzazione alla Turbogas di Termoli di produrre energia per i prossimi 3 anni e' stata decisa sulla base di accertamenti ambientali condotti dall'Arpa Molise sugli scarichi del Cosib con la centrale termoelettrica non in esercizio. Lo afferma la Provincia di Campobasso ribadendo il proprio ''no'' al prosieguo dell'attivita', come aveva annunciato in sede di conferenza di servizi a Roma.
''La centrale termoelettrica - ha detto il presidente della provincia, Nicola D'Ascanio - rilascia nella rete fognante consortile reflui contenenti quantita' significative di cloruri e solfati che, se non opportunamente trattati dall'impianto di depurazione consortile e, quindi, ricondotti ai limiti previsti per lo scarico dei reflui in acque superficiali, non garantiscono appieno la salvaguardia e la tutela del corpo idrico recettore e delle specie ittiche e faunistiche viventi nello stesso e sulle sue sponde''.
La Provincia sottolinea di aver gia' richiesto piu' volte i risultati delle analisi ambientali svolte dall'Arpa Molise sugli scarichi del Cosib di Termoli con la centrale in funzione ed e' in attesa degli esiti, non ancora pervenuti al fine di poter esercitare concretamente le funzioni di tutela ambientale ad essa demandate dalla legge.
© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati
Giorgio Libralato
ANSA > > Negato rinnovo Turbogas Termoli
Negato rinnovo Turbogas Termoli
Non garantita tutela specie ittiche e faunistiche
23 marzo, 19:28
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Centrale Turbogas
ROMA - Il rinnovo dell'autorizzazione alla Turbogas di Termoli di produrre energia per i prossimi 3 anni e' stata decisa sulla base di accertamenti ambientali condotti dall'Arpa Molise sugli scarichi del Cosib con la centrale termoelettrica non in esercizio. Lo afferma la Provincia di Campobasso ribadendo il proprio ''no'' al prosieguo dell'attivita', come aveva annunciato in sede di conferenza di servizi a Roma.
''La centrale termoelettrica - ha detto il presidente della provincia, Nicola D'Ascanio - rilascia nella rete fognante consortile reflui contenenti quantita' significative di cloruri e solfati che, se non opportunamente trattati dall'impianto di depurazione consortile e, quindi, ricondotti ai limiti previsti per lo scarico dei reflui in acque superficiali, non garantiscono appieno la salvaguardia e la tutela del corpo idrico recettore e delle specie ittiche e faunistiche viventi nello stesso e sulle sue sponde''.
La Provincia sottolinea di aver gia' richiesto piu' volte i risultati delle analisi ambientali svolte dall'Arpa Molise sugli scarichi del Cosib di Termoli con la centrale in funzione ed e' in attesa degli esiti, non ancora pervenuti al fine di poter esercitare concretamente le funzioni di tutela ambientale ad essa demandate dalla legge.
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martedì 22 marzo 2011
nucleare, arriva in Italia la nube dal Giappone
La nube verso l'Italia. Oggi è sull'Islanda, domani sarà sulla
Francia, poi gli effetti della nube radioattiva sono "attesi
sull'Italia, prevediamo tra domani e dopodomani" ma "al momento non si
rilevano assolutamente rischi per le popolazioni". Ad affermarlo è
stato il responsabile del Servizio misure radiometriche del
Dipartimento nucleare dell'Ispra, Giancarlo Torri. In Italia ad
intercettare la nube "sono i sistemi della Rete nazionale di
sorveglianza della radioattività, una rete che è sempre e comunque
attiva su tutte le regioni italiane" ha spiegato Torri, aggiungendo
che "a stamattina non si rileva nessun segnale di incremento di
radioattività né sull'Italia né sull'Europa". "Al momento - ha
ribadito Torri - non si rilevano assolutamente rischi per la
popolazione. L'eventuale esposizione sarebbe molto rapida". "Con i
nostri strumenti - ha concluso Torri - misuriamo normalmente valori da
10mila a 100mila volte inferiori a quelli che potrebbero avere impatto
sulla salute delle persone, sono cioè valori bassissimi e pari a
10mila volte meno le dosi di radiazione naturale".
(22 marzo 2011) per leggere intero articolo
http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/22/news/giappone_22_marzo-13933612/?ref=HREC1-1
Francia, poi gli effetti della nube radioattiva sono "attesi
sull'Italia, prevediamo tra domani e dopodomani" ma "al momento non si
rilevano assolutamente rischi per le popolazioni". Ad affermarlo è
stato il responsabile del Servizio misure radiometriche del
Dipartimento nucleare dell'Ispra, Giancarlo Torri. In Italia ad
intercettare la nube "sono i sistemi della Rete nazionale di
sorveglianza della radioattività, una rete che è sempre e comunque
attiva su tutte le regioni italiane" ha spiegato Torri, aggiungendo
che "a stamattina non si rileva nessun segnale di incremento di
radioattività né sull'Italia né sull'Europa". "Al momento - ha
ribadito Torri - non si rilevano assolutamente rischi per la
popolazione. L'eventuale esposizione sarebbe molto rapida". "Con i
nostri strumenti - ha concluso Torri - misuriamo normalmente valori da
10mila a 100mila volte inferiori a quelli che potrebbero avere impatto
sulla salute delle persone, sono cioè valori bassissimi e pari a
10mila volte meno le dosi di radiazione naturale".
(22 marzo 2011) per leggere intero articolo
http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/22/news/giappone_22_marzo-13933612/?ref=HREC1-1
nucleare, arriva in Italia la nube dal Giappone
La nube verso l'Italia. Oggi è sull'Islanda, domani sarà sulla
Francia, poi gli effetti della nube radioattiva sono "attesi
sull'Italia, prevediamo tra domani e dopodomani" ma "al momento non si
rilevano assolutamente rischi per le popolazioni". Ad affermarlo è
stato il responsabile del Servizio misure radiometriche del
Dipartimento nucleare dell'Ispra, Giancarlo Torri. In Italia ad
intercettare la nube "sono i sistemi della Rete nazionale di
sorveglianza della radioattività, una rete che è sempre e comunque
attiva su tutte le regioni italiane" ha spiegato Torri, aggiungendo
che "a stamattina non si rileva nessun segnale di incremento di
radioattività né sull'Italia né sull'Europa". "Al momento - ha
ribadito Torri - non si rilevano assolutamente rischi per la
popolazione. L'eventuale esposizione sarebbe molto rapida". "Con i
nostri strumenti - ha concluso Torri - misuriamo normalmente valori da
10mila a 100mila volte inferiori a quelli che potrebbero avere impatto
sulla salute delle persone, sono cioè valori bassissimi e pari a
10mila volte meno le dosi di radiazione naturale".
(22 marzo 2011) per leggere intero articolo
http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/22/news/giappone_22_marzo-13933612/?ref=HREC1-1
Francia, poi gli effetti della nube radioattiva sono "attesi
sull'Italia, prevediamo tra domani e dopodomani" ma "al momento non si
rilevano assolutamente rischi per le popolazioni". Ad affermarlo è
stato il responsabile del Servizio misure radiometriche del
Dipartimento nucleare dell'Ispra, Giancarlo Torri. In Italia ad
intercettare la nube "sono i sistemi della Rete nazionale di
sorveglianza della radioattività, una rete che è sempre e comunque
attiva su tutte le regioni italiane" ha spiegato Torri, aggiungendo
che "a stamattina non si rileva nessun segnale di incremento di
radioattività né sull'Italia né sull'Europa". "Al momento - ha
ribadito Torri - non si rilevano assolutamente rischi per la
popolazione. L'eventuale esposizione sarebbe molto rapida". "Con i
nostri strumenti - ha concluso Torri - misuriamo normalmente valori da
10mila a 100mila volte inferiori a quelli che potrebbero avere impatto
sulla salute delle persone, sono cioè valori bassissimi e pari a
10mila volte meno le dosi di radiazione naturale".
(22 marzo 2011) per leggere intero articolo
http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/22/news/giappone_22_marzo-13933612/?ref=HREC1-1
lunedì 21 marzo 2011
incidenti nucleari il Canada dopo il Giappone
La saggezza (per chi ce l'ha) aspetterebbe prima azzardare previsioni
su quanto sta succedendo sui vari reattori e impianti nucleari
giapponesi e sulla "sicurezza" di questi impianti. Allo stesso modo è
troppo facile parlare sull'onda dell'emozione di quanto l'informazione
ci impone. Gli strumenti di distrazione di massa sono sempre in
agguato. Nel nostro paese, per esempio, si toglie l'attenzione dalla
malavita, la corruzione, il degrado, la distruzione della sanità,
della scuola, la cultura per indirizzarla sui "facili costumi". Gli
studi sul nucleare, per esempio, condotti in Italia da Carlo
Marcantonio Tibaldi sulla centrale del Garigliano vengono taciuti,
così come nessuno trasmette le inchieste. Eppure la stessa centrale
del Garigliano (minacciata in questi giorni dalle alluvioni) è già
stata invasa dalle acque (come dimostrano le pubblicazioni di
Tibaldi). A livello nazionale si cerca di liquidare Chernobyl come un
errore umano. Nascondendo gli studi dello scienziato Bandazhevsky che
ha evidenziato che gli effetti delle centrali nucleari hanno mietuto
migliaia di vittime ben prima del fatidico incidente di Chernobyl del
26 aprile 1986. E questi dati erano noti con pubblicazioni ufficiali
del ministero della sanità russa. Questo è il motivo per il quale
Bandazhevsky è stato arrestato e incarcerato per anni e per il quale
non può rientrare nel suo Paese la Bielorussia. Il cui contestato
presidente del consiglio, guarda caso, è amico di Berlusconi.
Avvengono ogni anno decine di incidenti agli impianti nucleari (vedere
progettohumus.it) e uno è successo proprio in questi giorni in Canada.
Anche lì nessun terremoto, tsunami, errore umano. Tecnologia
sbagliata. Non si tratta di moratoria, di ripensamento solo per
prendere il voto dei soliti fessi. Si tratta di decidere del nostro
futuro. Tra le tecnologie rinnovabili e naturali e le malattie e la
morte seminata da impianti inadeguati con un insieme di centrali
incompatibili.
Giorgio Libralato
"Migliaia di litri di acqua radioattiva sono finiti nel lago Ontario,
in Canada, a causa di un incidente in un impianto nucleare. Secondo la
società che gestisce la centrale atomica, l'Ontario Power, gli effetti
per l'ambiente sono «trascurabili» e l'incidente non avrà
«implicazioni» per la salute umana.
La società, proprietà del governo provinciale dell'Ontario, ha
riferito che nel lago sono stati riversati 73mila litri di acqua
radioattiva. La centrale nucleare di Pickering, una delle cinque in
Canada, è situata a 25 chilometri da Toronto, la città più popolosa
del Paese con 2,6 milioni di abitanti.
La fuga di materiale radioattivo, provocato da un difetto nella
guarnizione della pompa, è stata fermata non appena individuata . «Da
un punto di vista normativo, si tratta di un evento a un livello (di
pericolosità) molto basso: non c'è alcuna consequenza sulla qualità
dell'acqua potabilità», ha detto la società. Anche la Commissione
canadese per la sicurezza nucleare ha definito «trascurabile» il
rischio per l'ambiente e la salute umana." da
http://www.unita.it/mondo/nucleare-acqua-radioattiva-br-nel-lago-ontario-in-canada-1.277413
Tuttavia, quest'altra fonte, mostra le cose in modo meno rassicurante
(del resto, quasi tutti gli incidenti non gravissimi, vengono sempre
fatti passare per essere "al di sotto del livello di rischio"):
http://theintelhub.com/2011/03/17/cover-up-in-canada-radioactive-leak-into-lake-ontario/
Già il titolo è significativo: "cover-up" cioé "copertura", "tentativo
di coprire".
Alcuni reattori Ue non supereranno test
E' la previsione del commissario europeo all'energia, Ghunter Oettinger
17 marzo, 11:51
NUCLEARE: OETTINGER, ALCUNI REATTORI UE NON SUPERERANNO TEST
Gli stress test che l'Ue ha deciso di compiere sulle centrali nucleari
europee mostreranno che non tutte soddisferanno gli standard di
sicurezza. E' la previsione del commissario europeo all'energia,
Ghunter Oettinger.
''Penso che gli stress test che noi vogliamo realizzare su tutti i
reattori nucleari mostreranno che non tutti soddisfano le piu' alte
norme di sicurezza'', ha affermato il commissario in un'intervista
diffusa dalla catena radiotelevisiva franco-tedesca Arte. I test, ha
affermato il commissario nell'intervista, dimostreranno che ''uno o
l'altro dei 143 reattori fara' fatica a soddisfare le norme piu'
elevate''.
© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati
su quanto sta succedendo sui vari reattori e impianti nucleari
giapponesi e sulla "sicurezza" di questi impianti. Allo stesso modo è
troppo facile parlare sull'onda dell'emozione di quanto l'informazione
ci impone. Gli strumenti di distrazione di massa sono sempre in
agguato. Nel nostro paese, per esempio, si toglie l'attenzione dalla
malavita, la corruzione, il degrado, la distruzione della sanità,
della scuola, la cultura per indirizzarla sui "facili costumi". Gli
studi sul nucleare, per esempio, condotti in Italia da Carlo
Marcantonio Tibaldi sulla centrale del Garigliano vengono taciuti,
così come nessuno trasmette le inchieste. Eppure la stessa centrale
del Garigliano (minacciata in questi giorni dalle alluvioni) è già
stata invasa dalle acque (come dimostrano le pubblicazioni di
Tibaldi). A livello nazionale si cerca di liquidare Chernobyl come un
errore umano. Nascondendo gli studi dello scienziato Bandazhevsky che
ha evidenziato che gli effetti delle centrali nucleari hanno mietuto
migliaia di vittime ben prima del fatidico incidente di Chernobyl del
26 aprile 1986. E questi dati erano noti con pubblicazioni ufficiali
del ministero della sanità russa. Questo è il motivo per il quale
Bandazhevsky è stato arrestato e incarcerato per anni e per il quale
non può rientrare nel suo Paese la Bielorussia. Il cui contestato
presidente del consiglio, guarda caso, è amico di Berlusconi.
Avvengono ogni anno decine di incidenti agli impianti nucleari (vedere
progettohumus.it) e uno è successo proprio in questi giorni in Canada.
Anche lì nessun terremoto, tsunami, errore umano. Tecnologia
sbagliata. Non si tratta di moratoria, di ripensamento solo per
prendere il voto dei soliti fessi. Si tratta di decidere del nostro
futuro. Tra le tecnologie rinnovabili e naturali e le malattie e la
morte seminata da impianti inadeguati con un insieme di centrali
incompatibili.
Giorgio Libralato
"Migliaia di litri di acqua radioattiva sono finiti nel lago Ontario,
in Canada, a causa di un incidente in un impianto nucleare. Secondo la
società che gestisce la centrale atomica, l'Ontario Power, gli effetti
per l'ambiente sono «trascurabili» e l'incidente non avrà
«implicazioni» per la salute umana.
La società, proprietà del governo provinciale dell'Ontario, ha
riferito che nel lago sono stati riversati 73mila litri di acqua
radioattiva. La centrale nucleare di Pickering, una delle cinque in
Canada, è situata a 25 chilometri da Toronto, la città più popolosa
del Paese con 2,6 milioni di abitanti.
La fuga di materiale radioattivo, provocato da un difetto nella
guarnizione della pompa, è stata fermata non appena individuata . «Da
un punto di vista normativo, si tratta di un evento a un livello (di
pericolosità) molto basso: non c'è alcuna consequenza sulla qualità
dell'acqua potabilità», ha detto la società. Anche la Commissione
canadese per la sicurezza nucleare ha definito «trascurabile» il
rischio per l'ambiente e la salute umana." da
http://www.unita.it/mondo/nucleare-acqua-radioattiva-br-nel-lago-ontario-in-canada-1.277413
Tuttavia, quest'altra fonte, mostra le cose in modo meno rassicurante
(del resto, quasi tutti gli incidenti non gravissimi, vengono sempre
fatti passare per essere "al di sotto del livello di rischio"):
http://theintelhub.com/2011/03/17/cover-up-in-canada-radioactive-leak-into-lake-ontario/
Già il titolo è significativo: "cover-up" cioé "copertura", "tentativo
di coprire".
Alcuni reattori Ue non supereranno test
E' la previsione del commissario europeo all'energia, Ghunter Oettinger
17 marzo, 11:51
NUCLEARE: OETTINGER, ALCUNI REATTORI UE NON SUPERERANNO TEST
Gli stress test che l'Ue ha deciso di compiere sulle centrali nucleari
europee mostreranno che non tutte soddisferanno gli standard di
sicurezza. E' la previsione del commissario europeo all'energia,
Ghunter Oettinger.
''Penso che gli stress test che noi vogliamo realizzare su tutti i
reattori nucleari mostreranno che non tutti soddisfano le piu' alte
norme di sicurezza'', ha affermato il commissario in un'intervista
diffusa dalla catena radiotelevisiva franco-tedesca Arte. I test, ha
affermato il commissario nell'intervista, dimostreranno che ''uno o
l'altro dei 143 reattori fara' fatica a soddisfare le norme piu'
elevate''.
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sempre contro guerra, nucleare, inceneritori
E' solo una coincidenza che le varie nazioni intervengano solo contro
il 3. dittatore contestato? Come mai non sono intervenuti contro
Mubarak e Ben Alì? ed è probabile che nessuno interverrà nel caso
anche in quella strana penisola nel mediterraneo il popolo si stanchi
di quel ducetto che continua a governare comprando i parlamentari
senza dignità e decida di scegliere democrazia, libertà, valori,
regole al posto di questo luna park. La guerra, mi pare lo dica pure
la nostra costituzione, è sempre da evitare. Così come gli impianti
inutili e dannosi, lo spreco di soldi, la delinquenza contro petrolio,
nucleare, inceneritori, e gli idioti che li propongono. Sempre per la
vita e la pace. Giorgio Libralato
il 3. dittatore contestato? Come mai non sono intervenuti contro
Mubarak e Ben Alì? ed è probabile che nessuno interverrà nel caso
anche in quella strana penisola nel mediterraneo il popolo si stanchi
di quel ducetto che continua a governare comprando i parlamentari
senza dignità e decida di scegliere democrazia, libertà, valori,
regole al posto di questo luna park. La guerra, mi pare lo dica pure
la nostra costituzione, è sempre da evitare. Così come gli impianti
inutili e dannosi, lo spreco di soldi, la delinquenza contro petrolio,
nucleare, inceneritori, e gli idioti che li propongono. Sempre per la
vita e la pace. Giorgio Libralato
domenica 20 marzo 2011
Pontinia, il degrado della politica: dove sono coerenza, programmi, valori?
Preso atto che l'esempio nazionale del degrado con il continuo cambio
di partiti, gruppi politici, coalizioni, sembra, in base ad acquisti
veri e propri con favori, diritti, agevolazioni personali non si può
accettare che questo anche morale, oltre che politico, avvenga anche a
livello locale. E' vero che nei disegni politici della criminalità,
come per esempio la P2, uno degli obiettivi è far schifare cittadini
ed elettori per far pensare che la politica è degrado e che sono tutti
uguali. Ma sappiamo che non è così. Abbiamo esempi che hanno fatto
grande e credibile l'Italia nel mondo garantendoci un'economia
stabile. Tutto questo si sta sgretolando con il craxismo prima e con
l'attuale classe politica oggi. Per questo oggi ci preoccupa
particolarmente questo cambio di partiti, schieramenti e coalizioni in
atto in provincia di Latina e nei comuni, particolarmente per quelli
nei quali si voterà a maggio. Di questi campioni della coerenza
conosciamo le dichiarazioni e le affermazioni di critica (in qualce
caso anche di disprezzo) di qualche mese o anno fa nei confronti di
persone con le quali in questi giorni stringono accordi e patti. Ma
anche nelle dichiarazioni di principio verso progetti e aziende che
potrebbero distruggere il bene comune, la solidarietà, il tessuto
sociale, l'economia, la salute, il territorio, l'ambiente. Non
possiamo accettare, come cittadini, queste trattative di basso livello
solo alla ricerca di quello che appare l'ambizione personale o
l'interesse di parte. I nostri comuni, le istituzioni meritano il
meglio di chi li può rappresentare per raggiungere il bene comune.
Specialmente in questo periodo di crisi abbiamo bisogno di una guida
anche morale oltre che politica, quindi di coerenza e valori e non
dello spregevole assoluto interesse personale. Giorgio Libralato
di partiti, gruppi politici, coalizioni, sembra, in base ad acquisti
veri e propri con favori, diritti, agevolazioni personali non si può
accettare che questo anche morale, oltre che politico, avvenga anche a
livello locale. E' vero che nei disegni politici della criminalità,
come per esempio la P2, uno degli obiettivi è far schifare cittadini
ed elettori per far pensare che la politica è degrado e che sono tutti
uguali. Ma sappiamo che non è così. Abbiamo esempi che hanno fatto
grande e credibile l'Italia nel mondo garantendoci un'economia
stabile. Tutto questo si sta sgretolando con il craxismo prima e con
l'attuale classe politica oggi. Per questo oggi ci preoccupa
particolarmente questo cambio di partiti, schieramenti e coalizioni in
atto in provincia di Latina e nei comuni, particolarmente per quelli
nei quali si voterà a maggio. Di questi campioni della coerenza
conosciamo le dichiarazioni e le affermazioni di critica (in qualce
caso anche di disprezzo) di qualche mese o anno fa nei confronti di
persone con le quali in questi giorni stringono accordi e patti. Ma
anche nelle dichiarazioni di principio verso progetti e aziende che
potrebbero distruggere il bene comune, la solidarietà, il tessuto
sociale, l'economia, la salute, il territorio, l'ambiente. Non
possiamo accettare, come cittadini, queste trattative di basso livello
solo alla ricerca di quello che appare l'ambizione personale o
l'interesse di parte. I nostri comuni, le istituzioni meritano il
meglio di chi li può rappresentare per raggiungere il bene comune.
Specialmente in questo periodo di crisi abbiamo bisogno di una guida
anche morale oltre che politica, quindi di coerenza e valori e non
dello spregevole assoluto interesse personale. Giorgio Libralato
venerdì 18 marzo 2011
Migliara 49, sembrano laghi ma erano campi agricoli
Alla fine della via Migliara 49 sinistra (cioè dall'Appia verso la
montagna) che termina in corrispondenza del fiume Ufente (a ridosso
con la vasca di espansione dei Laghi del Vescovo - Gricilli) e
prosegue con la via Lungo Ufente, da qualche anno è diventata una
discarica abusiva a cielo aperto. Dopo alcune denunce per la presenza
di rifiuti speciali (anche tossici e nocivi? siamo sempre in attesa di
risposte) il fenomeno continua con frequenza. Dopo 2 rinvenimenti di
materiale edile che sembrano lastre ondulate di eternit (quindi con
probabile presenza di cemento amianto) anche oggi sono state rinvenute
lastre di questo tipo. (vedere immagini odierne
http://pontiniaecologia.blogspot.com/2011/03/pontinia-migliara-49-ancora-amianto.html).
Dalla via Lungo Ufente, sulla Migliara 49, tornando verso l'Appia,
dopo le precipitazioni di questi giorni si può osservare una distesa
d'acqua, lì dove prima c'erano prati e coltivazioni.
Sembrano laghi ma erano campi agricoli:
http://pontiniaecologia.blogspot.com/2011/03/migliara-49-sembrano-laghi-ma-erano.html
Giorgio Libralato
Berlusconi stop al nucleare: non facciamoci ridere dietro
E' sicuramente dura raccontare barzellette e frottole tutto il giorno su ogni argomento.
Meglio abbassare i toni e rinunciare all'indifendibile.
Mica perchè sia giusto dire la verità.
Ci sono le elezioni....
Giorgio Libralato
Ecco una parte dell'articolo di oggi su Il fatto quotidiano Stop al nucleare, l’ordine è di Berlusconi: c’è da bloccare il referendum ministri e lobbysti obbediscono
di Giorgio Meletti
L’ ordine è partito da Silvio Berlusconi. Mercoledì sera, parlando con l’ufficio di presidenza del Pdl a palazzo Grazioli, il presidente del Consiglio ha dettato ai la linea della prudenza: abbassare i toni, smetterla di giurare che il nucleare è sicurissimo, non farsi ridere dietro e, soprattutto, non provocare la pazienza popolare ripetendo che il programma nucleare italiano andrà avanti come se niente fosse.
Un B. in versione ambientalista?
E’ più probabile che all’origine della svolta anti-nucleare ci sia un calcolo più concreto. Il timore è che il Pdl possa pagare a caro prezzo l’oltranzismo nuclearista alle elezioni amministrative di primavera: “Cerchiamo di non alimentare polemiche, anche perché l'argomento potrebbe essere usato in modo strumentale in campagna
elettorale”, avrebbe detto ai suoi, secondo la ricostruzione dell’agenzia Italia.
Meglio abbassare i toni e rinunciare all'indifendibile.
Mica perchè sia giusto dire la verità.
Ci sono le elezioni....
Giorgio Libralato
Ecco una parte dell'articolo di oggi su Il fatto quotidiano Stop al nucleare, l’ordine è di Berlusconi: c’è da bloccare il referendum ministri e lobbysti obbediscono
di Giorgio Meletti
L’ ordine è partito da Silvio Berlusconi. Mercoledì sera, parlando con l’ufficio di presidenza del Pdl a palazzo Grazioli, il presidente del Consiglio ha dettato ai la linea della prudenza: abbassare i toni, smetterla di giurare che il nucleare è sicurissimo, non farsi ridere dietro e, soprattutto, non provocare la pazienza popolare ripetendo che il programma nucleare italiano andrà avanti come se niente fosse.
Un B. in versione ambientalista?
E’ più probabile che all’origine della svolta anti-nucleare ci sia un calcolo più concreto. Il timore è che il Pdl possa pagare a caro prezzo l’oltranzismo nuclearista alle elezioni amministrative di primavera: “Cerchiamo di non alimentare polemiche, anche perché l'argomento potrebbe essere usato in modo strumentale in campagna
elettorale”, avrebbe detto ai suoi, secondo la ricostruzione dell’agenzia Italia.
Pontinia: Borgo Pasubio su Saturno con gli snob
Dopo il secondo allagamento in meno di un mese a Borgo Pasubio, con l'acqua che ha invaso oltre al piazzale antistante le scuole, esercizi commerciali e abitazioni, anche la strada di accesso da Latina (la via del Tavolato) a circa 500 m dall'ingresso abitato, si sta provvedendo (forse il consorzio di Bonifica) alla manutenzione dei fossati adiacenti la stessa strada. Come sempre si chiude la stalla dopo che i buoi se ne sono andati. Le persone di buon senso sanno che il sistema
idraulico va manutenzionato prima del problema probabile non dopo.
Allo stesso modo tutti sanno che nel periodo autunnale ed invernale di solito piove, guarda caso. Sempre a proposito di buon senso, in corrispondenza dell'allagamento del Tavolato (ancora una volta guarda caso) il fossato adiacente la strada non esiste più. E chissà come mai poi ci si allaga....
Su l'inserto culturale Saturno de Il Fatto quotidiano oggi si parla proprio di Borgo Pasubio.
Non certo per la rotatoria, se mai verrà realizzata c'è da scommettere che verrà pure la BBC. Ma per essere una meta degli snob.
"Una rivoluzione verde che cambierà volto al turismo. Una settimana no-fly a Borgo Pasubio in provincia di Latina con un volo no-fly lungo la Pontina sarà la vacanza del nuovo snob."
Giorgio Libralato
Di seguito l'articolo integrale da Saturno de Il Fatto quotidiano
FuoriGlotta di Diego Marani NO-FLY ZONE? NO MOSCHE
SI PARLA MOLTO in questi giorni dell'imposizione di una no-fly zone sopra la Libia. Ma si dice no-fly o no-flight? I dizionari sono incerti. Sembra prevalere il no- fly. Almeno così dice il Webster.
Anche se i giornali americani parlano più spesso di no-flight. Allora c'è spazio per un'avanzata semantica.
Lasciamo il no-flight alla Nato e prendiamoci il no-fly cui possiamo assegnare tanti significati ancora orfani di significante. Per esempio, la no-fly zone può essere un'area libera da mosche, una nuova pubblicità della Vape, il motto di un insetticida. Il no-fly può lanciare zone turistiche finora impervie, come la Bassa padana e l'Agro pontino. Ancora più esilarante, il no-fly può essere la nuova
frontiera dei voli low-cost. Così low-cost che no- fly. E qui c'è anche posto per il low- fly, ma questa è un'altra puntata. I voli no-fly serviranno destinazioni europee con comodi aerei modello air-bus su ruota e senza ali che preferiranno le placide strade di campagna alle trafficate autostrade. Si darà così una mano anche
all'ambiente. Una rivoluzione verde che cambierà volto al turismo. Una settimana no-fly a Borgo Pasubio in provincia di Latina con un volo no-fly lungo la Pontina sarà la vacanza del nuovo snob.
idraulico va manutenzionato prima del problema probabile non dopo.
Allo stesso modo tutti sanno che nel periodo autunnale ed invernale di solito piove, guarda caso. Sempre a proposito di buon senso, in corrispondenza dell'allagamento del Tavolato (ancora una volta guarda caso) il fossato adiacente la strada non esiste più. E chissà come mai poi ci si allaga....
Su l'inserto culturale Saturno de Il Fatto quotidiano oggi si parla proprio di Borgo Pasubio.
Non certo per la rotatoria, se mai verrà realizzata c'è da scommettere che verrà pure la BBC. Ma per essere una meta degli snob.
"Una rivoluzione verde che cambierà volto al turismo. Una settimana no-fly a Borgo Pasubio in provincia di Latina con un volo no-fly lungo la Pontina sarà la vacanza del nuovo snob."
Giorgio Libralato
Di seguito l'articolo integrale da Saturno de Il Fatto quotidiano
FuoriGlotta di Diego Marani NO-FLY ZONE? NO MOSCHE
SI PARLA MOLTO in questi giorni dell'imposizione di una no-fly zone sopra la Libia. Ma si dice no-fly o no-flight? I dizionari sono incerti. Sembra prevalere il no- fly. Almeno così dice il Webster.
Anche se i giornali americani parlano più spesso di no-flight. Allora c'è spazio per un'avanzata semantica.
Lasciamo il no-flight alla Nato e prendiamoci il no-fly cui possiamo assegnare tanti significati ancora orfani di significante. Per esempio, la no-fly zone può essere un'area libera da mosche, una nuova pubblicità della Vape, il motto di un insetticida. Il no-fly può lanciare zone turistiche finora impervie, come la Bassa padana e l'Agro pontino. Ancora più esilarante, il no-fly può essere la nuova
frontiera dei voli low-cost. Così low-cost che no- fly. E qui c'è anche posto per il low- fly, ma questa è un'altra puntata. I voli no-fly serviranno destinazioni europee con comodi aerei modello air-bus su ruota e senza ali che preferiranno le placide strade di campagna alle trafficate autostrade. Si darà così una mano anche
all'ambiente. Una rivoluzione verde che cambierà volto al turismo. Una settimana no-fly a Borgo Pasubio in provincia di Latina con un volo no-fly lungo la Pontina sarà la vacanza del nuovo snob.
domenica 13 marzo 2011
Pontinia, la situazione dei progetti sottoposti a VIA
Progetto 2008
LT Pontinia CENTRALI SOC. BIO POWERED SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da 589,9 Kwp in loc. Mazzocchio VERIFICA Prot. 102699 del 11/6/08 Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
progetti 2009
LT Pontinia CENTRALI 5G SOLAR SRL Realizzazione impianto fotovoltaico denominato TPS06 S. Giacomo in V. Migliara 48 sinistra VERIFICA Prot. 159523 del 14/08/2009 Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI E.R. ENERGIA RINNOVABILE SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 4 Mwp in loc. Quartaccio Via Migliara 49 sx VERIFICA Prot. 46925 del 23/02/2010 Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI ELE ENERGIA SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 4.423,68 KWp in loc. V. Quartaccio VERIFICA Prot. 76933 del 02/12/2010 Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI ELE ENERGIA SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 4.060,80 KWp in loc. V. Tomarone VERIFICA Prot. 76319 del 02/12/2010 Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI ISR ECOINDUSTRIA Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza nominale di 2151,19 kWP in V. Migliara, 50 VERIFICA Prot. 236154 del 13/11/09 Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI PROGETTO SOLE SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza nominale di 2,69 MWp da realizzarsi in V. Migliara KM 52 e 1/2 destra VERIFICA Prot. 102905 del 03/06/2009 Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI RENEW CONSORZIO ENERGIE RINNOVABILI Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 5,97 Mwp in loc. Strada Salceto VERIFICA Prot. 29427 del 4/11/10 Rinviato a V.I.A.
LT Pontinia CENTRALI SPRAE SOLARE Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 1545,6 KWp sito in loc. Quartaccio VERIFICA Prot. 262275 del 14/12/09 Escluso procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI SUNEON SRL Realizzazione centrale fotovoltaica della potenza di 4003,2 KWp denominato Fontanile in loc. Migliara 45 VERIFICA Prot. 236146 del 13/11/09 Escluso procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI SUNEON SRL Realizzazione centrale fotovoltaica Pianette e opere e infrastrutture connesse in loc. C. Corvina VERIFICA Prot. 236146 del 13/11/09 Escluso procedura di V.I.A. con prescrizioni
RM Pontinia CENTRALI VICTORIA SOLAR SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 2.296,32 KWp in loc. Migliara 48 VERIFICA Prot. 162915 del 9/7/10 Rinviato a VIA
progetti 2010
LT Pontinia CENTRALI GREENEYES SRL Realizzazione impianto fotovoltaico da 2306,88 in loc. V. Migliara 48 dx VERIFICA
LT Pontinia CENTRALI GREENEYES SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 2531,25 KWp in loc. Via Migliara n°50 sx VERIFICA Prot. 28791 del 25/01/2011 Escluso dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI H THREE SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 8,6 MWp in loc. Strada della Migliara 52 sx VERIFICA Prot. 81935 del 23/02/11 Escluso dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI H TWO SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 8,3 MWp in loc.Strada della Migliara 49 sx VERIFICA Prot. 28824 del 25/01/2011 Escluso dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI MGE SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 5,99 MWp in loc. Strada della Migliara 50 dx VERIFICA Prot. 113503 del 29/12/2010 Escluso dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia RIASSETTO URBANO RECKITT BENCKISER ITALIA S.P.A. Progetto recupero e riconversione complesso industriale dismesso ex Mira Lanza con cambio di destinzazione d'uso da industriale a commerciale VIA Prot. 92345 del 01/03/11 Favorevole con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE SINTEC SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 3,88 MWp in loc. Forcellata VERIFICA
LT Pontinia RIFIUTI SO.GE.RI.T SRL Realizzazione impainto integrato trattamento, riciclaggio e recupero beni durevoli e apparecchiature elettriche ed elettroniche in loc. Mazzocchio VIA
LT Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE SOCIETA' SD SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 3,78 MWp in loc. Migliara 48 VERIFICA
LT Pontinia CENTRALI SOLARGMS SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 2 MWp in loc. Strada della Beccaccia/Migliara 50 dx VERIFICA Prot. 77372 del 2/12/10 Escluso dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI TEAM CONSULTING SRL Realizzazione impianto fotovoltaico da 2751,84 KWp in loc. Strada della Foiella VERIFICA Prot. 36938 del 28/01/2011 Escluso dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI TEAM CONSULTING SRL Realizzazione impianto fotovoltaico della potenza di 9,9876 Mwp in loc. V. Migliara 55 strada consorziale Frasso VERIFICA Prot. 28845 del 25/01/2011 Rinviato a V.I.A.
LT Pontinia CENTRALI TEAM CONSULTING SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 2526,24 KWp in loc. Frassonetta VERIFICA Prot. 50267 del 4/2/11 Escluso dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI WPD LAZIO 1 SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 1,46 MWp in loc. Piniette VERIFICA
progetti 2011
LT Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE SINTEC SRL Realizzazione impianto fotovoltaico da 4,9 MWp in loc. Strada Lungo Ufente VERIFICA
LT Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE SINTEC SRL Realizzazione impianto fotovoltaico da 4,9 MWp in loc. Strada Migliara 53 dx VERIFICA
LT Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE VICTORIA SOLAR PONTINIA SRL Realizzazione impianto fotovoltaico da 2,29632 MWp in loc. Migliara 48 SX Podere 2655 VIA
LT Pontinia CENTRALI SOC. BIO POWERED SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da 589,9 Kwp in loc. Mazzocchio VERIFICA Prot. 102699 del 11/6/08 Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
progetti 2009
LT Pontinia CENTRALI 5G SOLAR SRL Realizzazione impianto fotovoltaico denominato TPS06 S. Giacomo in V. Migliara 48 sinistra VERIFICA Prot. 159523 del 14/08/2009 Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI E.R. ENERGIA RINNOVABILE SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 4 Mwp in loc. Quartaccio Via Migliara 49 sx VERIFICA Prot. 46925 del 23/02/2010 Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI ELE ENERGIA SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 4.423,68 KWp in loc. V. Quartaccio VERIFICA Prot. 76933 del 02/12/2010 Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI ELE ENERGIA SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 4.060,80 KWp in loc. V. Tomarone VERIFICA Prot. 76319 del 02/12/2010 Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI ISR ECOINDUSTRIA Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza nominale di 2151,19 kWP in V. Migliara, 50 VERIFICA Prot. 236154 del 13/11/09 Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI PROGETTO SOLE SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza nominale di 2,69 MWp da realizzarsi in V. Migliara KM 52 e 1/2 destra VERIFICA Prot. 102905 del 03/06/2009 Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI RENEW CONSORZIO ENERGIE RINNOVABILI Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 5,97 Mwp in loc. Strada Salceto VERIFICA Prot. 29427 del 4/11/10 Rinviato a V.I.A.
LT Pontinia CENTRALI SPRAE SOLARE Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 1545,6 KWp sito in loc. Quartaccio VERIFICA Prot. 262275 del 14/12/09 Escluso procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI SUNEON SRL Realizzazione centrale fotovoltaica della potenza di 4003,2 KWp denominato Fontanile in loc. Migliara 45 VERIFICA Prot. 236146 del 13/11/09 Escluso procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI SUNEON SRL Realizzazione centrale fotovoltaica Pianette e opere e infrastrutture connesse in loc. C. Corvina VERIFICA Prot. 236146 del 13/11/09 Escluso procedura di V.I.A. con prescrizioni
RM Pontinia CENTRALI VICTORIA SOLAR SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 2.296,32 KWp in loc. Migliara 48 VERIFICA Prot. 162915 del 9/7/10 Rinviato a VIA
progetti 2010
LT Pontinia CENTRALI GREENEYES SRL Realizzazione impianto fotovoltaico da 2306,88 in loc. V. Migliara 48 dx VERIFICA
LT Pontinia CENTRALI GREENEYES SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 2531,25 KWp in loc. Via Migliara n°50 sx VERIFICA Prot. 28791 del 25/01/2011 Escluso dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI H THREE SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 8,6 MWp in loc. Strada della Migliara 52 sx VERIFICA Prot. 81935 del 23/02/11 Escluso dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI H TWO SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 8,3 MWp in loc.Strada della Migliara 49 sx VERIFICA Prot. 28824 del 25/01/2011 Escluso dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI MGE SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 5,99 MWp in loc. Strada della Migliara 50 dx VERIFICA Prot. 113503 del 29/12/2010 Escluso dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia RIASSETTO URBANO RECKITT BENCKISER ITALIA S.P.A. Progetto recupero e riconversione complesso industriale dismesso ex Mira Lanza con cambio di destinzazione d'uso da industriale a commerciale VIA Prot. 92345 del 01/03/11 Favorevole con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE SINTEC SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 3,88 MWp in loc. Forcellata VERIFICA
LT Pontinia RIFIUTI SO.GE.RI.T SRL Realizzazione impainto integrato trattamento, riciclaggio e recupero beni durevoli e apparecchiature elettriche ed elettroniche in loc. Mazzocchio VIA
LT Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE SOCIETA' SD SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 3,78 MWp in loc. Migliara 48 VERIFICA
LT Pontinia CENTRALI SOLARGMS SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 2 MWp in loc. Strada della Beccaccia/Migliara 50 dx VERIFICA Prot. 77372 del 2/12/10 Escluso dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI TEAM CONSULTING SRL Realizzazione impianto fotovoltaico da 2751,84 KWp in loc. Strada della Foiella VERIFICA Prot. 36938 del 28/01/2011 Escluso dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI TEAM CONSULTING SRL Realizzazione impianto fotovoltaico della potenza di 9,9876 Mwp in loc. V. Migliara 55 strada consorziale Frasso VERIFICA Prot. 28845 del 25/01/2011 Rinviato a V.I.A.
LT Pontinia CENTRALI TEAM CONSULTING SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 2526,24 KWp in loc. Frassonetta VERIFICA Prot. 50267 del 4/2/11 Escluso dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI WPD LAZIO 1 SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 1,46 MWp in loc. Piniette VERIFICA
progetti 2011
LT Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE SINTEC SRL Realizzazione impianto fotovoltaico da 4,9 MWp in loc. Strada Lungo Ufente VERIFICA
LT Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE SINTEC SRL Realizzazione impianto fotovoltaico da 4,9 MWp in loc. Strada Migliara 53 dx VERIFICA
LT Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE VICTORIA SOLAR PONTINIA SRL Realizzazione impianto fotovoltaico da 2,29632 MWp in loc. Migliara 48 SX Podere 2655 VIA
Tozzi: nucleare governo irresponsabile
Nucleare, Mario Tozzi: “La politica farebbe meglio a stare zitta” Duro attacco del geologo alle reazioni della maggioranza di governo di fronte alla minaccia atomica proveniente dal Giappone distrutto dal terremoto“Sono degli irresponsabili. Parlassero di meno e studiassero di più”. Mario Tozzi, maître à penser e mezzobusto televisivo dell’ambientalismo italiano, non usa mezzi termini nel commentare le reazioni di casa nostra al terremoto giapponese e alla minaccia di disastro nucleare. Le dichiarazioni dei vari Fabrizio Cicchitto e Pierferdinando Casini, a Tozzi non sono proprio piaciute. E’ un fiume in piena: “C’è da rimanere allibiti.
Questi politici fanno finta di esser dei teorici di fisica nucleare.
Non hanno nemmeno la decenza di usare la cautela che in situazioni come questa dovrebbe essere d’obbligo”.
Non parlate a Tozzi poi dell’editoriale di oggi del Messaggero a firma di Oscar Giannino. Un articolo che ha scalato la classifica delle dichiarazioni al buio che poi sono state clamorosamente smentite. Il giornalista scriveva che quanto accaduto in Giappone era “la prova del nove” della sicurezza dell’energia prodotta dall’atomo. “Che figura miserrima quella di Giannino – attacca Tozzi – Ma a una cosa è servita: a smascherare l’abitudine italiana di salire in cattedra e di parlare di cose che non si conoscono”.
Di fronte alla minaccia di un disastro nucleare, la parola d’ordine della lobby nucleare nostrana è minimizzare. “Anche l’incubo che sta vivendo il Giappone in queste ore con il danneggiamento di un reattore – continua il giornalista – in Italia viene declinato a mero strumento di propaganda politica e ideologica. Difendono l’atomo solo perché non possono tornare indietro”.
Secondo il conduttore di “Gaia, il pianeta che vive” (che tornerà in onda su Rai Tre a partire dal 31 marzo) le bugie più macroscopiche della lobby pro-atomo sono due: la sicurezza e l’economicità di questa fonte di energia. Che la tragedia giapponese le sta drammaticamente mettendo a nudo.
“Le centrali nucleari giapponesi – spiega Tozzi – sono state costruite per sopportare un terremoto di 8,5 gradi della scala Richter. Poi cos’è successo? E’ arrivato un sisma di 8,9 e le strutture non hanno retto”. Le centrali italiane saranno costruite per resistere a delle scosse di circa 7,1 gradi, ma, come sostiene Tozzi, “chi ci assicura che un giorno non arriverà un sisma più potente?”. Nessuno, appunto.
Perché i terremoti sono fenomeni che non si possono prevedere. Inoltre il disastro giapponese è avvenuto nel paese tecnologicamente più avanzato del mondo. A Tokio infatti è radicata una seria cultura del rischio che è frutto di una profonda conoscenza di questi fenomeni.
“Con quale faccia di tolla i vari Cicchitto ci vengono a vendere l’idea che in Italia, in caso di terremoto, le cose possano andare meglio che in Giappone? Il terremoto dell’Aquila se si fosse verificato in Giappone non avrebbe provocato neanche la caduta di un cornicione. Da noi ha causato 300 morti. Chi può credere alle
farneticazioni sulla sicurezza del nucleare italiano?”, chiede sarcasticamente Tozzi. E’ vero che l’incidente nucleare è più raro, ma è altrettanto vero che è mille volte più pericoloso. E il caso giapponese, secondo Tozzi, è da manuale: “Se a una centrale gli si rompe il sistema di raffreddamento diventa esattamente come un’enorme bomba atomica. Forse è questa la prova del nove di cui parla Giannino”.
E poi c’è la questione della presunta economicità dell’energia prodotta dall’atomo. “I vari politici e presunti esperti – argomenta Tozzi – si riempono la bocca dicendo che il kilowattora prodotto dall’atomo è più economico di quello prodotto dalle altre fonti. Ma non è vero. Noi sapremo quanto costa realmente solo quando avremo reso
inattivo il primo chilogrammo di scorie radioattive prodotto dalle centrali. E cioè fra 30mila anni”. Secondo il giornalista, la lobby che vuole il ritorno del nucleare propaganda la sua convenienza economica senza tenere conto dell’esternalità, e cioè dei costi aggiuntivi che ne fanno lievitare il prezzo. Che vanno dallo smaltimento delle scorie (problema che nessun paese al mondo ha ancora risolto definitivamente) ai costi sociali ed economici di un eventuale incidente. “Sono soldi che i nuclearisti non conteggiano – dice Tozzi – perché sono costi che ricadranno sui cittadini e sulle generazioni future”.
Il 12 giugno è in programma un referendum che, fra le altre cose, chiede l’abrogazione del ritorno all’atomo dell’Italia. Il rimando a quanto successe a Chernobyl nel 1987, alle grandi mobilitazioni antinucleariste fino al referendum che sancì l’abbandono dell’energia nucleare è quasi d’obbligo. Ma a Mario Tozzi il paragone non convince: “Veniamo da 25 anni di addormentamento delle coscienze. Oggi abbiamo gente come Chicco Testa e Umberto Veronesi che fanno i finti esperti e
spot ingannevoli che traviano l’opinione pubblica”. Insomma, il legame fra l’incidente che scosse le coscienze e il voto popolare che funzionò nel 1987, oggi potrebbe fallire. Ma il 12 giugno non si voterà solo per dire no all’atomo. I cittadini saranno chiamati anche ad esprimersi contro la privatizzazione delle risorse idriche e contro la legge sul legittimo impedimento. Temi che, affianco al no
all’atomo, potrebbero convincere i cittadini ad andare alle urne. E consentire alla tornata referendaria di raggiungere il quorum.
di Lorenzo Galeazzi e Federico Mello
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/12/nucleare-tozzi-la-politica-farebbe-meglio-a-stare-zitta/97234/
Questi politici fanno finta di esser dei teorici di fisica nucleare.
Non hanno nemmeno la decenza di usare la cautela che in situazioni come questa dovrebbe essere d’obbligo”.
Non parlate a Tozzi poi dell’editoriale di oggi del Messaggero a firma di Oscar Giannino. Un articolo che ha scalato la classifica delle dichiarazioni al buio che poi sono state clamorosamente smentite. Il giornalista scriveva che quanto accaduto in Giappone era “la prova del nove” della sicurezza dell’energia prodotta dall’atomo. “Che figura miserrima quella di Giannino – attacca Tozzi – Ma a una cosa è servita: a smascherare l’abitudine italiana di salire in cattedra e di parlare di cose che non si conoscono”.
Di fronte alla minaccia di un disastro nucleare, la parola d’ordine della lobby nucleare nostrana è minimizzare. “Anche l’incubo che sta vivendo il Giappone in queste ore con il danneggiamento di un reattore – continua il giornalista – in Italia viene declinato a mero strumento di propaganda politica e ideologica. Difendono l’atomo solo perché non possono tornare indietro”.
Secondo il conduttore di “Gaia, il pianeta che vive” (che tornerà in onda su Rai Tre a partire dal 31 marzo) le bugie più macroscopiche della lobby pro-atomo sono due: la sicurezza e l’economicità di questa fonte di energia. Che la tragedia giapponese le sta drammaticamente mettendo a nudo.
“Le centrali nucleari giapponesi – spiega Tozzi – sono state costruite per sopportare un terremoto di 8,5 gradi della scala Richter. Poi cos’è successo? E’ arrivato un sisma di 8,9 e le strutture non hanno retto”. Le centrali italiane saranno costruite per resistere a delle scosse di circa 7,1 gradi, ma, come sostiene Tozzi, “chi ci assicura che un giorno non arriverà un sisma più potente?”. Nessuno, appunto.
Perché i terremoti sono fenomeni che non si possono prevedere. Inoltre il disastro giapponese è avvenuto nel paese tecnologicamente più avanzato del mondo. A Tokio infatti è radicata una seria cultura del rischio che è frutto di una profonda conoscenza di questi fenomeni.
“Con quale faccia di tolla i vari Cicchitto ci vengono a vendere l’idea che in Italia, in caso di terremoto, le cose possano andare meglio che in Giappone? Il terremoto dell’Aquila se si fosse verificato in Giappone non avrebbe provocato neanche la caduta di un cornicione. Da noi ha causato 300 morti. Chi può credere alle
farneticazioni sulla sicurezza del nucleare italiano?”, chiede sarcasticamente Tozzi. E’ vero che l’incidente nucleare è più raro, ma è altrettanto vero che è mille volte più pericoloso. E il caso giapponese, secondo Tozzi, è da manuale: “Se a una centrale gli si rompe il sistema di raffreddamento diventa esattamente come un’enorme bomba atomica. Forse è questa la prova del nove di cui parla Giannino”.
E poi c’è la questione della presunta economicità dell’energia prodotta dall’atomo. “I vari politici e presunti esperti – argomenta Tozzi – si riempono la bocca dicendo che il kilowattora prodotto dall’atomo è più economico di quello prodotto dalle altre fonti. Ma non è vero. Noi sapremo quanto costa realmente solo quando avremo reso
inattivo il primo chilogrammo di scorie radioattive prodotto dalle centrali. E cioè fra 30mila anni”. Secondo il giornalista, la lobby che vuole il ritorno del nucleare propaganda la sua convenienza economica senza tenere conto dell’esternalità, e cioè dei costi aggiuntivi che ne fanno lievitare il prezzo. Che vanno dallo smaltimento delle scorie (problema che nessun paese al mondo ha ancora risolto definitivamente) ai costi sociali ed economici di un eventuale incidente. “Sono soldi che i nuclearisti non conteggiano – dice Tozzi – perché sono costi che ricadranno sui cittadini e sulle generazioni future”.
Il 12 giugno è in programma un referendum che, fra le altre cose, chiede l’abrogazione del ritorno all’atomo dell’Italia. Il rimando a quanto successe a Chernobyl nel 1987, alle grandi mobilitazioni antinucleariste fino al referendum che sancì l’abbandono dell’energia nucleare è quasi d’obbligo. Ma a Mario Tozzi il paragone non convince: “Veniamo da 25 anni di addormentamento delle coscienze. Oggi abbiamo gente come Chicco Testa e Umberto Veronesi che fanno i finti esperti e
spot ingannevoli che traviano l’opinione pubblica”. Insomma, il legame fra l’incidente che scosse le coscienze e il voto popolare che funzionò nel 1987, oggi potrebbe fallire. Ma il 12 giugno non si voterà solo per dire no all’atomo. I cittadini saranno chiamati anche ad esprimersi contro la privatizzazione delle risorse idriche e contro la legge sul legittimo impedimento. Temi che, affianco al no
all’atomo, potrebbero convincere i cittadini ad andare alle urne. E consentire alla tornata referendaria di raggiungere il quorum.
di Lorenzo Galeazzi e Federico Mello
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/12/nucleare-tozzi-la-politica-farebbe-meglio-a-stare-zitta/97234/
sabato 12 marzo 2011
Sabaudia: il lago di Paola è pubblico
Sabaudia, Lago di Paola: respinto il ricorso del Comune contro l'Ente Parco
Aggiornato : Venerdi 11 Marzo 2011 23:13 Scritto da Redazione Dimmidipiu Sabato 12 Marzo 2011 09:00
Cronaca - CRONACA : LATINA
E’ stata depositata ieri la sentenza del Tribunale Superiore delle Acque relativa al ricorso presentato dal Comune di Sabaudia contro gli atti del presidente del Parco Nazionale del Circeo che, ricordando la vigenza di un divieto di navigazione sul Lago di Paola, ne regolamentava l’uso stabilendo soggetti e modalità in cui la navigazione veniva ammessa.
Il Comune di Sabaudia, e non solo, impugnando gli atti aveva sostenuto che questi erano abnormi e quindi al di fuori delle competenze del Presidente, erano inefficaci, arbitrari, illogici e lesivi delle Competenze del Comune.Il Tribunale respinge il ricorso presentato del comune e dichiara l’azione del Presidente del Parco assolutamente legittima, confacente alle norme vigenti, pienamente conforme alla funzione dell’Ente Parco. Viene inoltre chiarito in modo definitivo ed inequivocabile che, come ripetutamente sostenuto dal Parco e dal Ministero dell’Ambiente, i vincoli paesaggistici del Piano Territoriale Paesistico essendo stati assunti quali misure di salvaguardia vanno a tutti gli effetti considerati anche come vincoli ambientali. Infatti il Tribunale dichiara “priva di consistenza” l’eccezione del Comune di Sabaudia sull’inefficacia del Piano Territoriale Paesistico n. 13 poiché questo è “da ritenersi ancora vigente sino all’approvazione del piano territoriale paesistico regionale che non consta in atti sia stato approvato”. Afferma inoltre la piena la correttezza del Parco nell’interpretare a “titolo prettamente ambientale” il PTP n. 13 che individua il lago di Paola quale zona di tutela integrale e ne riporta la funzione alla legge quadro sulle aree naturali protette.In particolare secondo il Tribunale rientra tra i compiti del Presidente del parco “fornire chiarimenti sul divieto di navigazione a motore nel lago di Paola” rientrando nelle sue funzioni anche “l’interpretazione di precedenti provvedimenti della regione e l’esercizio della potestà di direttiva”. Pertanto le censure di incompetenza che sono state sollevate nei confronti del Presidente sono “da disattendere”. In relazione alle accuse sollevate dal Comune di Sabaudia in merito all’”abnormità” degli atti del presidente che “avrebbe surrettiziamente trasformato un vincolo paesaggistico in un vincolo ambientale” il Tribunale sostiene che gli atti del Presidente trovano la loro “ragion d’essere” in ragione degli “obiettivi minimi di qualità ambientale tutelati” che sono funzionali alle esigenze di conservazione “demandate” al’Ente Parco. Tant’è che secondo il Tribunale quanto fatto dal presidente è “ineccepibile laddove riconduce il divieto alla legge quadro sulle aree naturali protette” in relazione al divieto di modifica “del regime delle acque” quando da questa “ne risulti compromessa la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati”. Dopo aver rilevato lo sforzo fatto dal parco di regolamentare le attività e tra queste anche la navigazione lasciando aperta la possibilità di ulteriori accordi “con gli Enti Locali in applicazione dei noti principi di sussidiarietà e di leale collaborazione nel quadro dell’individuazione e del perseguimento dell’obiettivo di qualità ambientale” così come previsto dal Codice dell’Ambiente, il Tribunale dichiara che in relazione alla navigazione i provvedimenti del Presidente “sono immuni dalle censure appuntate” dal Comune di Sabaudia poiché questi non costituiscono “un divieto generalizzato di utilizzo dei natanti con trazione a motore in contrasto con i principi di libera navigazione”. Rigettate anche le eccezioni in merito all’illogicità degli atti emanati ed alla presunta inefficacia di questi rispetto al Comune di Sabaudia poiché l’Ente Parco può certamente “richiedere alle autorità competenti l’osservanza delle prescrizioni in materia di circolazione, ivi compresa quella degli specchi lacuali, di esercitare le potestà loro attribuite dalla legge ivi comprese quelle repressive a salvaguardia dei valori ambientali dello specchio lacuale”. Prima di arrivare alle sopra esposte conclusioni, il Tribunale tratta in via incidentale anche il tema delle natura giuridica delle acque affermando che il principio della cosiddetta legge Galli del 1994, secondo cui tutte le acque superficiali sono pubbliche, debba applicarsi anche al Lago di Paola per i caratteri idrografici dello stesso. Il Tribunale ricorda poi che tale principio è stato recepito e confermato nel 2006 dal Codice Ambiente ed afferma che “a tale regime pubblicistico delle acque non sarebbe ostacolo la mancata iscrizione negli elenchi delle acque pubbliche” o la compravendita avvenuta. “La legge, così come le competenze dell’Ente Parco, sono state per noi sempre chiarissime e quindi avevamo la certezza di esserci mossi nel pieno della legittimità giuridica e della correttezza istituzionale” ha dichiarato il Presidente dell’Ente Parco Gaetano Benedetto. “Tutta questa vicenda ha fatto perdere due anni di tempo che ben altrimenti si sarebbero potuti spendere nelle procedure di piano e di regolamento. L’auspicio è che oggi, dopo che si è ritrovata una modalità di confronto con il Comune di Sabaudia, non si ricerchi di riportare il dibattito nel labirinto delle interpretazioni giuridiche. Chiariti dunque ruoli e le norme vigenti occorre ora concentrarsi sul Piano del Parco e sui Regolamento invitando tutti a considerare come il l’Ente Parco sia animato solo da interessi pubblici e come i riferimenti del nostro agire siano sempre fondati sul piano del diritto e sulla correttezza dell’interpretazione normativa”.“Dato il testo della sentenza, sento il dovere di ripetere ancora una volta” afferma Benedetto “che la competenza di pianificazione e regolamentazione del Parco prescinde dalla proprietà dei suoli. Piano e Regolamento del Parco, approvati secondo le modalità di legge che prevedono il coinvolgimento degli Enti Locali e della Regione, riguardano le aree private come quelle pubbliche, siano esse statali, regionali, provinciali o comunali. Quanto affermato nella sentenza sulla natura pubblica delle acque del Lago di Paola è dunque indifferente ai sensi della pianificazione; concentrare oggi attenzione e dibattito su questo punto significherebbe distogliere attenzione e dibattito dal Piano e dal Regolamento. Prendo atto dell’intenzione già espressa dalla Comunione Ereditaria Scalfati di ricorrere” conclude Benedetto “e questo mi fa ritenere che sia quanto mai urgente chiedere al Ministero dell’Ambiente ed alla Regione Lazio di assumere la questione ed evitare un contenzioso senza fine che potrebbe mettere a rischio quanto viene stabilito in sede di programmazione e regolamento. Molto pragmaticamente occorre dunque che un soggetto pubblico stabilisca il valore del Lago e che si affronti quindi il tema dell’indennizzo dei proprietari o della cessione bonaria del lago stesso attraverso un concordato che risolva in modo pacifico ogni contenzioso”.
http://www.dimmidipiu.it/
Sabato 12 Marzo 2011 http://carta.ilmessaggero.it/view.php?data=20110312&ediz=05_LATINA&npag=37&file=K_2109.xml&type=STANDARD
Il lago di Paola è pubblico. E’ quello che si legge tra le righe della sentenza del Tribunale superiore delle acque con la quale si respinge il ricorso presentato del Comune di Sabaudia contro gli atti del presidente del Parco nazionale del Circeo, Gaetano Benedetto, che regolamentavano l’uso del lago stabilendo soggetti e modalità in cui la navigazione veniva ammessa. Ma la sentenza affronta anche il tema delle natura giuridica delle acque affermando che il principio della legge Galli del 1994, secondo cui tutte le acque superficiali sono pubbliche, deve essere applicato anche al lago di Paola per i suoi caratteri idrografici. Principio già confermato nel 2006 dal Codice Ambiente. Secondo il Tribunale «a tale regime pubblicistico delle acque non sarebbe ostacolo la mancata iscrizione negli elenchi delle acque pubbliche» o la compravendita avvenuta. Una sentenza che aprirà di sicuro scenari nuovi e che di fatto ribalta la situazione attuale del lago di Paola che viene quindi definito demanio idrico e non proprietà privata. Alla luce della demanialità del lago Benedetto definisce «quanto mai urgente chiedere al Ministero dell’Ambiente e alla Regione Lazio di assumere la questione ed evitare un contenzioso senza fine» con la famiglia Scalfati. La Comunione degli eredi Scalfati per bocca dell’amministratore unico, Andrea Bazuro, ha annunciato che impugnerà la sentenza del Tribunale superiore delle acque pubbliche di fronte alle sezioni unite della Cassazione. «La sentenza in esame non avrà alcun effetto fino a quando non si formi il giudicato sulla questione, il che avverrà solo a seguito della futura pronuncia delle sezioni unite – dichiara Bazuro -Fino a quel momento, la situazione di fatto e di diritto rimarrà invariata».
E.Pie.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Lago pieni poteri al Parco
http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b09fc5d80beec8/pag24sabaudia.pdf
LE acque del lago di Paola tornano ad agitarsi. Il Tribunale Superiore delle Acque, nel respingere il ricorso del Comune di Sabaudia contro il divieto di navigazione imposto dal Parco Nazionale del Circeo, a margine della sentenza rispolvera la questione della proprietà e della natura giuridica del bacino. Il Tribunale, in particolare, sostiene che il principio delle legge Galli del 1994, secondo cui
tutte le acque superficiali sono pubbliche, debba applicarsi anche al lago di Paola. Principio recepito anche dal Codice Ambiente del 2006 nel quale si afferma che la
natura pubblicistica vale anche in caso di mancata iscrizione negli elenchi delle acque pubbliche o di compravendita avvenuta. Dunque, in breve, il lago di Paola, pur
essendo proprietà privata, resta al contempo un’area in cui l’interesse pubblico è prevalente. Ma questo non l’unico punto su cui il Tribunale sgombra il campo da
ogni equivoco. Altrettanto chiara e precisa è la posizione sui poteri del Parco. Che, spiegano i giudici, ha piena competenza sul lago di Paola contrariamente a quanto finora sostenuto dal Comune di Sabaudia. Eccezioni, quelle dell’ente municipale, che vengono liquidate dai giudici come «prive di consistenza». Che è una risposta
anche a chi, come la Provincia di Latina, ha fatto fuoco e fiamme per delegittimare il Parco e il presidente Gaetano Benedetto, reo di essersi opposto al mega progetto
con cui Cusani voleva trasformare il lago in una sorta di porto, con tanto di ponte mobile al posto di quello esistente, a beneficio dei cantieri Rizzardi e alla faccia dei vincoli.
Il Tribunale Superiore delle Acque risponde anche a chi aveva solo pensato che una cosa del genere potesse essere fattibile. Riconosce infatti al presidente Benedetto di aver interpretato in modo legittimo le norme vigenti nel regolamentare la navigazione a motore sul lago. Esatto il richiamo del Parco ai vincoli ambientali
imposti dal Piano territoriale paesistico che individua il lago quale zona a tutela integrale. Atti e interpretazioni espressi nel rispetto dell’«esercizio della potestà di direttiva» del Parco. Ciò per rispondere a chi sosteneva che l’ente presieduto fosse «incompetente» rispetto al lago. «La legge, così come le competenze dell’En te
Parco - dichiara il presidente Benedetto - sono state per noi sempre chiarissime e quindi avevamo la certezza di esserci mossi nel pieno della legittimità giuridica e
della correttezza istituzionale». Tutta questa vicenda, prosegue, «ha fatto perdere due anni di tempo che ben altrimenti si sarebbero potuti spendere nelle procedure di
piano e di regolamento. L’auspicio è che oggi, dopo che si è ritrovata una modalità di confronto con il Comune di Sabaudia, non si ricerchi di riportare il dibattito
nel labirinto delle interpretazioni giuridiche».
Aggiornato : Venerdi 11 Marzo 2011 23:13 Scritto da Redazione Dimmidipiu Sabato 12 Marzo 2011 09:00
Cronaca - CRONACA : LATINA
E’ stata depositata ieri la sentenza del Tribunale Superiore delle Acque relativa al ricorso presentato dal Comune di Sabaudia contro gli atti del presidente del Parco Nazionale del Circeo che, ricordando la vigenza di un divieto di navigazione sul Lago di Paola, ne regolamentava l’uso stabilendo soggetti e modalità in cui la navigazione veniva ammessa.
Il Comune di Sabaudia, e non solo, impugnando gli atti aveva sostenuto che questi erano abnormi e quindi al di fuori delle competenze del Presidente, erano inefficaci, arbitrari, illogici e lesivi delle Competenze del Comune.Il Tribunale respinge il ricorso presentato del comune e dichiara l’azione del Presidente del Parco assolutamente legittima, confacente alle norme vigenti, pienamente conforme alla funzione dell’Ente Parco. Viene inoltre chiarito in modo definitivo ed inequivocabile che, come ripetutamente sostenuto dal Parco e dal Ministero dell’Ambiente, i vincoli paesaggistici del Piano Territoriale Paesistico essendo stati assunti quali misure di salvaguardia vanno a tutti gli effetti considerati anche come vincoli ambientali. Infatti il Tribunale dichiara “priva di consistenza” l’eccezione del Comune di Sabaudia sull’inefficacia del Piano Territoriale Paesistico n. 13 poiché questo è “da ritenersi ancora vigente sino all’approvazione del piano territoriale paesistico regionale che non consta in atti sia stato approvato”. Afferma inoltre la piena la correttezza del Parco nell’interpretare a “titolo prettamente ambientale” il PTP n. 13 che individua il lago di Paola quale zona di tutela integrale e ne riporta la funzione alla legge quadro sulle aree naturali protette.In particolare secondo il Tribunale rientra tra i compiti del Presidente del parco “fornire chiarimenti sul divieto di navigazione a motore nel lago di Paola” rientrando nelle sue funzioni anche “l’interpretazione di precedenti provvedimenti della regione e l’esercizio della potestà di direttiva”. Pertanto le censure di incompetenza che sono state sollevate nei confronti del Presidente sono “da disattendere”. In relazione alle accuse sollevate dal Comune di Sabaudia in merito all’”abnormità” degli atti del presidente che “avrebbe surrettiziamente trasformato un vincolo paesaggistico in un vincolo ambientale” il Tribunale sostiene che gli atti del Presidente trovano la loro “ragion d’essere” in ragione degli “obiettivi minimi di qualità ambientale tutelati” che sono funzionali alle esigenze di conservazione “demandate” al’Ente Parco. Tant’è che secondo il Tribunale quanto fatto dal presidente è “ineccepibile laddove riconduce il divieto alla legge quadro sulle aree naturali protette” in relazione al divieto di modifica “del regime delle acque” quando da questa “ne risulti compromessa la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati”. Dopo aver rilevato lo sforzo fatto dal parco di regolamentare le attività e tra queste anche la navigazione lasciando aperta la possibilità di ulteriori accordi “con gli Enti Locali in applicazione dei noti principi di sussidiarietà e di leale collaborazione nel quadro dell’individuazione e del perseguimento dell’obiettivo di qualità ambientale” così come previsto dal Codice dell’Ambiente, il Tribunale dichiara che in relazione alla navigazione i provvedimenti del Presidente “sono immuni dalle censure appuntate” dal Comune di Sabaudia poiché questi non costituiscono “un divieto generalizzato di utilizzo dei natanti con trazione a motore in contrasto con i principi di libera navigazione”. Rigettate anche le eccezioni in merito all’illogicità degli atti emanati ed alla presunta inefficacia di questi rispetto al Comune di Sabaudia poiché l’Ente Parco può certamente “richiedere alle autorità competenti l’osservanza delle prescrizioni in materia di circolazione, ivi compresa quella degli specchi lacuali, di esercitare le potestà loro attribuite dalla legge ivi comprese quelle repressive a salvaguardia dei valori ambientali dello specchio lacuale”. Prima di arrivare alle sopra esposte conclusioni, il Tribunale tratta in via incidentale anche il tema delle natura giuridica delle acque affermando che il principio della cosiddetta legge Galli del 1994, secondo cui tutte le acque superficiali sono pubbliche, debba applicarsi anche al Lago di Paola per i caratteri idrografici dello stesso. Il Tribunale ricorda poi che tale principio è stato recepito e confermato nel 2006 dal Codice Ambiente ed afferma che “a tale regime pubblicistico delle acque non sarebbe ostacolo la mancata iscrizione negli elenchi delle acque pubbliche” o la compravendita avvenuta. “La legge, così come le competenze dell’Ente Parco, sono state per noi sempre chiarissime e quindi avevamo la certezza di esserci mossi nel pieno della legittimità giuridica e della correttezza istituzionale” ha dichiarato il Presidente dell’Ente Parco Gaetano Benedetto. “Tutta questa vicenda ha fatto perdere due anni di tempo che ben altrimenti si sarebbero potuti spendere nelle procedure di piano e di regolamento. L’auspicio è che oggi, dopo che si è ritrovata una modalità di confronto con il Comune di Sabaudia, non si ricerchi di riportare il dibattito nel labirinto delle interpretazioni giuridiche. Chiariti dunque ruoli e le norme vigenti occorre ora concentrarsi sul Piano del Parco e sui Regolamento invitando tutti a considerare come il l’Ente Parco sia animato solo da interessi pubblici e come i riferimenti del nostro agire siano sempre fondati sul piano del diritto e sulla correttezza dell’interpretazione normativa”.“Dato il testo della sentenza, sento il dovere di ripetere ancora una volta” afferma Benedetto “che la competenza di pianificazione e regolamentazione del Parco prescinde dalla proprietà dei suoli. Piano e Regolamento del Parco, approvati secondo le modalità di legge che prevedono il coinvolgimento degli Enti Locali e della Regione, riguardano le aree private come quelle pubbliche, siano esse statali, regionali, provinciali o comunali. Quanto affermato nella sentenza sulla natura pubblica delle acque del Lago di Paola è dunque indifferente ai sensi della pianificazione; concentrare oggi attenzione e dibattito su questo punto significherebbe distogliere attenzione e dibattito dal Piano e dal Regolamento. Prendo atto dell’intenzione già espressa dalla Comunione Ereditaria Scalfati di ricorrere” conclude Benedetto “e questo mi fa ritenere che sia quanto mai urgente chiedere al Ministero dell’Ambiente ed alla Regione Lazio di assumere la questione ed evitare un contenzioso senza fine che potrebbe mettere a rischio quanto viene stabilito in sede di programmazione e regolamento. Molto pragmaticamente occorre dunque che un soggetto pubblico stabilisca il valore del Lago e che si affronti quindi il tema dell’indennizzo dei proprietari o della cessione bonaria del lago stesso attraverso un concordato che risolva in modo pacifico ogni contenzioso”.
http://www.dimmidipiu.it/
Sabato 12 Marzo 2011 http://carta.ilmessaggero.it/view.php?data=20110312&ediz=05_LATINA&npag=37&file=K_2109.xml&type=STANDARD
Il lago di Paola è pubblico. E’ quello che si legge tra le righe della sentenza del Tribunale superiore delle acque con la quale si respinge il ricorso presentato del Comune di Sabaudia contro gli atti del presidente del Parco nazionale del Circeo, Gaetano Benedetto, che regolamentavano l’uso del lago stabilendo soggetti e modalità in cui la navigazione veniva ammessa. Ma la sentenza affronta anche il tema delle natura giuridica delle acque affermando che il principio della legge Galli del 1994, secondo cui tutte le acque superficiali sono pubbliche, deve essere applicato anche al lago di Paola per i suoi caratteri idrografici. Principio già confermato nel 2006 dal Codice Ambiente. Secondo il Tribunale «a tale regime pubblicistico delle acque non sarebbe ostacolo la mancata iscrizione negli elenchi delle acque pubbliche» o la compravendita avvenuta. Una sentenza che aprirà di sicuro scenari nuovi e che di fatto ribalta la situazione attuale del lago di Paola che viene quindi definito demanio idrico e non proprietà privata. Alla luce della demanialità del lago Benedetto definisce «quanto mai urgente chiedere al Ministero dell’Ambiente e alla Regione Lazio di assumere la questione ed evitare un contenzioso senza fine» con la famiglia Scalfati. La Comunione degli eredi Scalfati per bocca dell’amministratore unico, Andrea Bazuro, ha annunciato che impugnerà la sentenza del Tribunale superiore delle acque pubbliche di fronte alle sezioni unite della Cassazione. «La sentenza in esame non avrà alcun effetto fino a quando non si formi il giudicato sulla questione, il che avverrà solo a seguito della futura pronuncia delle sezioni unite – dichiara Bazuro -Fino a quel momento, la situazione di fatto e di diritto rimarrà invariata».
E.Pie.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Lago pieni poteri al Parco
http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b09fc5d80beec8/pag24sabaudia.pdf
LE acque del lago di Paola tornano ad agitarsi. Il Tribunale Superiore delle Acque, nel respingere il ricorso del Comune di Sabaudia contro il divieto di navigazione imposto dal Parco Nazionale del Circeo, a margine della sentenza rispolvera la questione della proprietà e della natura giuridica del bacino. Il Tribunale, in particolare, sostiene che il principio delle legge Galli del 1994, secondo cui
tutte le acque superficiali sono pubbliche, debba applicarsi anche al lago di Paola. Principio recepito anche dal Codice Ambiente del 2006 nel quale si afferma che la
natura pubblicistica vale anche in caso di mancata iscrizione negli elenchi delle acque pubbliche o di compravendita avvenuta. Dunque, in breve, il lago di Paola, pur
essendo proprietà privata, resta al contempo un’area in cui l’interesse pubblico è prevalente. Ma questo non l’unico punto su cui il Tribunale sgombra il campo da
ogni equivoco. Altrettanto chiara e precisa è la posizione sui poteri del Parco. Che, spiegano i giudici, ha piena competenza sul lago di Paola contrariamente a quanto finora sostenuto dal Comune di Sabaudia. Eccezioni, quelle dell’ente municipale, che vengono liquidate dai giudici come «prive di consistenza». Che è una risposta
anche a chi, come la Provincia di Latina, ha fatto fuoco e fiamme per delegittimare il Parco e il presidente Gaetano Benedetto, reo di essersi opposto al mega progetto
con cui Cusani voleva trasformare il lago in una sorta di porto, con tanto di ponte mobile al posto di quello esistente, a beneficio dei cantieri Rizzardi e alla faccia dei vincoli.
Il Tribunale Superiore delle Acque risponde anche a chi aveva solo pensato che una cosa del genere potesse essere fattibile. Riconosce infatti al presidente Benedetto di aver interpretato in modo legittimo le norme vigenti nel regolamentare la navigazione a motore sul lago. Esatto il richiamo del Parco ai vincoli ambientali
imposti dal Piano territoriale paesistico che individua il lago quale zona a tutela integrale. Atti e interpretazioni espressi nel rispetto dell’«esercizio della potestà di direttiva» del Parco. Ciò per rispondere a chi sosteneva che l’ente presieduto fosse «incompetente» rispetto al lago. «La legge, così come le competenze dell’En te
Parco - dichiara il presidente Benedetto - sono state per noi sempre chiarissime e quindi avevamo la certezza di esserci mossi nel pieno della legittimità giuridica e
della correttezza istituzionale». Tutta questa vicenda, prosegue, «ha fatto perdere due anni di tempo che ben altrimenti si sarebbero potuti spendere nelle procedure di
piano e di regolamento. L’auspicio è che oggi, dopo che si è ritrovata una modalità di confronto con il Comune di Sabaudia, non si ricerchi di riportare il dibattito
nel labirinto delle interpretazioni giuridiche».
Pontinia, si costituisce il comitato referendario
anche a Pontinia il 26 marzo si costituirà il comitato referendario per favorire la partecipazione e restituire i diritti per avere l'acqua potabile, contro l'incubo nucleare e per tornare all'uguaglianza dei cittadini, almeno davanti alla legge.
Ancora non è stata stabilita la data. Quella probabile è il 12 giugno. L'ennesimo tentativo del governo per cercare di far fallire il quorum spostandolo ad una data in cui le scuole siano chiuse, sperando nelle belle giornate e nelle prime vacanze degli italiani è evidente. Altrettanto è evidente che al governo non interessa il risparmio pubblico di circa 3-400 milioni di € che si potrebbe avere accorpando la data dei referendum con il primo turno (15 e 16 maggio) delle elezioni amministrative comunali, interessa solo l'assurdo ritorno al nucleare. Ma anche favorire la speculazione delle aziende private che gestiscono con cinismo e inefficienza l'acqua. Senza contare l'unico obiettivo del governo (oltre alla speculazione) quello di salvare il presidente del consiglio dai sempre più numerosi processi, con accuse in crescente gravità.
La data scelta è quella dell'ora della terra (Il più grande evento globale del WWF: ogni anno più di un miliardo di persone in oltre 120 paesi del mondo spengono simbolicamente la luce per un’ora. L’obiettivo di Earth Hour 2011 è coinvolgere Istituzioni, Cittadini e Aziende ad andare “Oltrel’ora” impegnandosi non solo a spegnere le luci durante l' Earth Hour ma anche, manifestando attraverso diverse azioni o attraverso degli eco-consigli, l'impegno nei confronti del pianeta. Il cittadino che rinuncia all' auto un giorno a settimana, una scuola che installa pannelli solari sul tetto, un comune che costruisce piste ciclabili, ed ogni piccola azione contribuisce a proteggere l'unico pianeta che abbiamo. Per maggiori informazioni http://www.wwf.it/oradellaterra/ ). Pontinia ha contribuito con entusiasmo e centinaia di firme allo svolgimento dei referendum. Sabato 26 marzo verranno invitate le associazioni, le forze politiche (quelle in favore dei cittadini e non quelle a favore delle aziende), quelle sociali e i cittadini ad aderire al comitato referendario. Per scaricare il materiale referendario sull'acqua http://www.referendumacqua.it/unisciti-a-noi.html
Pontinia 12 marzo 2011 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Ancora non è stata stabilita la data. Quella probabile è il 12 giugno. L'ennesimo tentativo del governo per cercare di far fallire il quorum spostandolo ad una data in cui le scuole siano chiuse, sperando nelle belle giornate e nelle prime vacanze degli italiani è evidente. Altrettanto è evidente che al governo non interessa il risparmio pubblico di circa 3-400 milioni di € che si potrebbe avere accorpando la data dei referendum con il primo turno (15 e 16 maggio) delle elezioni amministrative comunali, interessa solo l'assurdo ritorno al nucleare. Ma anche favorire la speculazione delle aziende private che gestiscono con cinismo e inefficienza l'acqua. Senza contare l'unico obiettivo del governo (oltre alla speculazione) quello di salvare il presidente del consiglio dai sempre più numerosi processi, con accuse in crescente gravità.
La data scelta è quella dell'ora della terra (Il più grande evento globale del WWF: ogni anno più di un miliardo di persone in oltre 120 paesi del mondo spengono simbolicamente la luce per un’ora. L’obiettivo di Earth Hour 2011 è coinvolgere Istituzioni, Cittadini e Aziende ad andare “Oltrel’ora” impegnandosi non solo a spegnere le luci durante l' Earth Hour ma anche, manifestando attraverso diverse azioni o attraverso degli eco-consigli, l'impegno nei confronti del pianeta. Il cittadino che rinuncia all' auto un giorno a settimana, una scuola che installa pannelli solari sul tetto, un comune che costruisce piste ciclabili, ed ogni piccola azione contribuisce a proteggere l'unico pianeta che abbiamo. Per maggiori informazioni http://www.wwf.it/oradellaterra/ ). Pontinia ha contribuito con entusiasmo e centinaia di firme allo svolgimento dei referendum. Sabato 26 marzo verranno invitate le associazioni, le forze politiche (quelle in favore dei cittadini e non quelle a favore delle aziende), quelle sociali e i cittadini ad aderire al comitato referendario. Per scaricare il materiale referendario sull'acqua http://www.referendumacqua.it/unisciti-a-noi.html
Pontinia 12 marzo 2011 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
nucleare, drammatiche notizie dal Giappone
Cari,
sono a Kyoto, lontana dalle zone sismiche, e incollata
alla tv sia per l'ansia e le apprensioni che per voglia di
sapere davvero come stanno le cose.
Trovo interessante vedere i vari canali che parlano
del guasto alle centrali nucleari di Fukushima provocato
dai sismi.
Vorrei riassumere per voi velocemente e a caldo - perdonate
l'italiano disordinatissimo ! - cio' che possono essere ormai
considerati i fatti ma magari non vengono trasmessi correttamente
in Italia:
I 7 reattori delle centrali nucleari di Fukushima sono stati
fermati automaticamente dopo la prima scossa grave.
Ma, di alcuni reattori non ha funzionato il sistema
del raffreddamento e per trattenete l'aumento vertiginoso
della temperatura interna, non sapevano come rimediare
la riduzione dell'acqua di raffreddamento.
Infine, il governo ha ordinato al gestore di metterci l'acqua
del mare per non lasciare scoperto il reattore, che, pero' secondo
vari esperti, significherebbe la rinuncia all'uso futuro del reattore;
perche' e' dannoso per il cilindro metterci l'acqua non pulita.
(Questo fa notare la situazione non era prevista dai progettatori
della centrale)
Riguardo gli abitanti, le autorita' hanno prima deciso di
evacuare la zona circostante di 3 km, poi con passare del
tempo, hanno allargato la distanza da 10 km a 20 km.
Stranamente quest'ultima estensione e' avvenuta contempranea
con la dichiarazione delle autorita' (del governo) di non aver
constatato la fusione del cilindro ne' della registrazione
della radioattivita' anomala.
In realta', prima dello scoppio e il crollo dell'edificio che contiene
il reattore n. 1 (piu' problematico tra i 4) avvenuto nel pomeriggio
di oggi, all'ingresso del sito si registrava fino a 1015 dei
microsievert/ora,
una cifra allarmante, equivalente alla tolleranza massima annua
per l'essere umano.
Un canale - che dimostra piu' scettico davanti alle dichiarazione
governative e piu' vicino ai terremotati vista la quantita' di
informazioni maggiori rispetto a molti altri canali - ha trasmesso
una notizia non sentita ancora sugli altri canali:
da un controllo si e' registrata l'esposizione alla radiazione
dalle persone che stavano aspettando l'arrivo di soccorso all'aperto
quando c'e' stato questo scoppio (a 3 km circa dal sito).
Hanno misurato 3 persone su circa 90 e da tutti i 3 hanno
rilevato i dati allarmanti (non sievert, 100 mila cpm da uno
e 30 o 40 mila dagli altri due), una quantita' che richiede unlavaggio
accurato del corpo per non ammalarsi (ma c'e' da preoccuparsi
anche dell'esposizione interna.
Tutto questo e' successo ai reattori dichiarati "i piu' sicuri", superati
tutti i collaudi antisismici severissimi del 2009.
A voi tirare la valutazione.
Yukari
sono a Kyoto, lontana dalle zone sismiche, e incollata
alla tv sia per l'ansia e le apprensioni che per voglia di
sapere davvero come stanno le cose.
Trovo interessante vedere i vari canali che parlano
del guasto alle centrali nucleari di Fukushima provocato
dai sismi.
Vorrei riassumere per voi velocemente e a caldo - perdonate
l'italiano disordinatissimo ! - cio' che possono essere ormai
considerati i fatti ma magari non vengono trasmessi correttamente
in Italia:
I 7 reattori delle centrali nucleari di Fukushima sono stati
fermati automaticamente dopo la prima scossa grave.
Ma, di alcuni reattori non ha funzionato il sistema
del raffreddamento e per trattenete l'aumento vertiginoso
della temperatura interna, non sapevano come rimediare
la riduzione dell'acqua di raffreddamento.
Infine, il governo ha ordinato al gestore di metterci l'acqua
del mare per non lasciare scoperto il reattore, che, pero' secondo
vari esperti, significherebbe la rinuncia all'uso futuro del reattore;
perche' e' dannoso per il cilindro metterci l'acqua non pulita.
(Questo fa notare la situazione non era prevista dai progettatori
della centrale)
Riguardo gli abitanti, le autorita' hanno prima deciso di
evacuare la zona circostante di 3 km, poi con passare del
tempo, hanno allargato la distanza da 10 km a 20 km.
Stranamente quest'ultima estensione e' avvenuta contempranea
con la dichiarazione delle autorita' (del governo) di non aver
constatato la fusione del cilindro ne' della registrazione
della radioattivita' anomala.
In realta', prima dello scoppio e il crollo dell'edificio che contiene
il reattore n. 1 (piu' problematico tra i 4) avvenuto nel pomeriggio
di oggi, all'ingresso del sito si registrava fino a 1015 dei
microsievert/ora,
una cifra allarmante, equivalente alla tolleranza massima annua
per l'essere umano.
Un canale - che dimostra piu' scettico davanti alle dichiarazione
governative e piu' vicino ai terremotati vista la quantita' di
informazioni maggiori rispetto a molti altri canali - ha trasmesso
una notizia non sentita ancora sugli altri canali:
da un controllo si e' registrata l'esposizione alla radiazione
dalle persone che stavano aspettando l'arrivo di soccorso all'aperto
quando c'e' stato questo scoppio (a 3 km circa dal sito).
Hanno misurato 3 persone su circa 90 e da tutti i 3 hanno
rilevato i dati allarmanti (non sievert, 100 mila cpm da uno
e 30 o 40 mila dagli altri due), una quantita' che richiede unlavaggio
accurato del corpo per non ammalarsi (ma c'e' da preoccuparsi
anche dell'esposizione interna.
Tutto questo e' successo ai reattori dichiarati "i piu' sicuri", superati
tutti i collaudi antisismici severissimi del 2009.
A voi tirare la valutazione.
Yukari
venerdì 11 marzo 2011
Veronesi poco naturalista
Veronesi poco naturalista
VERONESI E’ PRO/ NUCLEARE, PRO/ ELETTROSMOG, PRO/ OGM, PRO/ INCENERITORI
MA E’ ABILE NEL CREARE CONFUSIONE INFORMATIVA ……
DIETRO C’E’ QUALCHE INTERESSE PERSONALE ……………………..
Tra l’altro Veronesi si è apertamente dichiarato a favore degli OGM chiedendo il superamento di “superstiziose paure suscitate dalle innovazioni”. Così come si appella a favore del nucleare, sempre per “evitare che la mancanza di consapevolezza su questi temi causi "paure ingiustificate", "timori vaghi e confusi" che hanno già ostacolato molte altre scelte strategiche per lo sviluppo dell´Italia.”
Ma la sua è scienza o è solo qualche personale interesse, ad esempio, nella Genextra che investe in biotecnologie!!!
Come si spiega quindi il suo articolo pubblicato da La Repubblica (28-01-2011), intitolato “Agrumi, pomodori e uva - ecco la dieta che ci salva”, se non l’ennesimo tentativo di creare confusione ?
“La ricerca scientifica sta scoprendo molecole che hanno una funzione protettiva e sono tutte contenute nei vegetali e nella frutta.
Circa gli agrumi già sapevamo che, grazie all’alto contenuto di polifenoli, sono capaci sia di agire direttamente sulle cellule tumorali, che di incrementare il potenziale anticancro di altre sostanze presenti nell’alimentazione. La novità sta negli antociani (le sostanze che danno il colore rosso alla verdura e alla frutta) che, nei modelli animali, allungano la vita e proteggono dall’obesità. RECENTISSIMI STUDI stanno ora esplorando l’azione degli antociani delle arance rosse e STANNO CONFERMANDO CHE, PER SVOLGERE LE LORO FUNZIONI, DEVONO ESSERE CONSUMATE AL NATURALE. LE LAVORAZIONI INDUSTRIALI DISPERDONO I LORO POTERI.”
Fin qui potrebbe sembrare un “naturalista” accanito che finalmente “scopre” quanto da sempre dicono studiosi come il Dott. Giuseppe Nacci.
Vedi il libro on-line, liberamente e gratuitamente scaricabile da INTERNET "Mille Piante per guarire dal Cancro senza Chemio" Ediz. febbraio 2011
http://fiocco59.altervista.org/nacci/Mille%20piante%20per%20guarire%20dal%20cancro%20SENZA%20CHEMIO%202011.pdf
Ma poi Veronesi si riprende e, dopo un intero articolo in cui spiega gli effetti protettivi di molecole che si trovano NATURALMENTE IN FRUTTA E VERDURA, nelle ultime righe ci spiega cos’è per lui NATURALE: “la genetica, svelando i misteri più intimi della natura attraverso lo studio del DNA, ci aiuta a scoprire il suo ruolo di “protettore naturale” della nostra salute.”
Che confusione !!!
Non è più semplice spremere gli agrumi che contengono già naturalmente polifenoli-antociani che sanno già svolgere sempre naturalmente il loro ruolo piuttosto che ricorrere magari ad un prodotto ogm con un DNA poco naturalmente modificato che potrebbe invece alterare e creare danni proprio in quei meccanismi che vorremmo sistemare e proteggere ?
http://www.leviedellasalute.com/index.php?option=com_content&view=article&catid=1:ecomedicina&id=4:gli-ogm-e-il-cancro
http://lists.peacelink.it/consumatori/2005/05/msg00068.html
Dal Corriere della sera di lunedì 23 maggio 2005
«Danni ai topi nutriti con gli Ogm»
Per chi volesse approfondire:
-------------------------------------------------------------------
AGRUMI, POMODORI E UVA ECCO LA DIETA CHE CI SALVA
28 gennaio 2011 — pagina 23 sezione: CRONACA
di UMBERTO VERONESI
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/01/28/agrumi-pomodori-uva-ecco-la-dieta-che.html
---------------------------------------------------------------------
Interesse personale ?
24 settembre 2005 - Sabina Morandi
Fonte: Fonte:www.liberazione.it
http://www.peacelink.it/ecologia/a/12771.html
Il 4 settembre Greenplanet. net, la rete telematica del biologico attiva dal '95, pubblica sul suo sito internet un articolo intitolato «Come mai Veronesi è pro ogm?», dal quale emergono inquietanti connessioni. Viene fuori che la Fondazione Veronesi è direttamente coinvolta nella Genextra, una holding che investe in start up nel settore farmacogenomico e biotecnologico.
Veronesi, vice-presidente del consiglio di amministrazione, alla Genextra è in buona compagnia. Della cordata fanno parte la famiglia Micheli (Francesco Micheli, detto "Franz la volpe" si è fatto un nome dando vita a Omnitel e sostenendo Colaninno nell'assalto alla Telecom), Diego Della Valle, Luca Cordero di Montezemolo, Banca Intesa, Banca popolare di Milano, Interbanca, Marco Tronchetti Provera, Salvatore Ligresti ed Emilio Gnutti. «Il capitale» tanto per citare testualmente l'articolo di Greenplanet «appartiene per il 4,4 per cento alla Fondazione Umberto Veronesi, per il 12.4 per cento al "team scientifico" (legato agli istituti condotti da Veronesi), per lo 0.2 per cento all'Istituto Oncologico Europeo (sempre Veronesi), per il 26.2 per cento alla famiglia Micheli, per il 56.7 per cento a investitori finanziari e per lo 0.1 per cento alla società britannica Cancer Research Technology Limited».
E' per questo, chiede Greenplanet, che l'ex ministro si è sempre dimostrato un fan accanito del transgenico? La domanda resta senza risposta.
VERONESI E’ PRO/ NUCLEARE, PRO/ ELETTROSMOG, PRO/ OGM, PRO/ INCENERITORI
MA E’ ABILE NEL CREARE CONFUSIONE INFORMATIVA ……
DIETRO C’E’ QUALCHE INTERESSE PERSONALE ……………………..
Tra l’altro Veronesi si è apertamente dichiarato a favore degli OGM chiedendo il superamento di “superstiziose paure suscitate dalle innovazioni”. Così come si appella a favore del nucleare, sempre per “evitare che la mancanza di consapevolezza su questi temi causi "paure ingiustificate", "timori vaghi e confusi" che hanno già ostacolato molte altre scelte strategiche per lo sviluppo dell´Italia.”
Ma la sua è scienza o è solo qualche personale interesse, ad esempio, nella Genextra che investe in biotecnologie!!!
Come si spiega quindi il suo articolo pubblicato da La Repubblica (28-01-2011), intitolato “Agrumi, pomodori e uva - ecco la dieta che ci salva”, se non l’ennesimo tentativo di creare confusione ?
“La ricerca scientifica sta scoprendo molecole che hanno una funzione protettiva e sono tutte contenute nei vegetali e nella frutta.
Circa gli agrumi già sapevamo che, grazie all’alto contenuto di polifenoli, sono capaci sia di agire direttamente sulle cellule tumorali, che di incrementare il potenziale anticancro di altre sostanze presenti nell’alimentazione. La novità sta negli antociani (le sostanze che danno il colore rosso alla verdura e alla frutta) che, nei modelli animali, allungano la vita e proteggono dall’obesità. RECENTISSIMI STUDI stanno ora esplorando l’azione degli antociani delle arance rosse e STANNO CONFERMANDO CHE, PER SVOLGERE LE LORO FUNZIONI, DEVONO ESSERE CONSUMATE AL NATURALE. LE LAVORAZIONI INDUSTRIALI DISPERDONO I LORO POTERI.”
Fin qui potrebbe sembrare un “naturalista” accanito che finalmente “scopre” quanto da sempre dicono studiosi come il Dott. Giuseppe Nacci.
Vedi il libro on-line, liberamente e gratuitamente scaricabile da INTERNET "Mille Piante per guarire dal Cancro senza Chemio" Ediz. febbraio 2011
http://fiocco59.altervista.org/nacci/Mille%20piante%20per%20guarire%20dal%20cancro%20SENZA%20CHEMIO%202011.pdf
Ma poi Veronesi si riprende e, dopo un intero articolo in cui spiega gli effetti protettivi di molecole che si trovano NATURALMENTE IN FRUTTA E VERDURA, nelle ultime righe ci spiega cos’è per lui NATURALE: “la genetica, svelando i misteri più intimi della natura attraverso lo studio del DNA, ci aiuta a scoprire il suo ruolo di “protettore naturale” della nostra salute.”
Che confusione !!!
Non è più semplice spremere gli agrumi che contengono già naturalmente polifenoli-antociani che sanno già svolgere sempre naturalmente il loro ruolo piuttosto che ricorrere magari ad un prodotto ogm con un DNA poco naturalmente modificato che potrebbe invece alterare e creare danni proprio in quei meccanismi che vorremmo sistemare e proteggere ?
http://www.leviedellasalute.com/index.php?option=com_content&view=article&catid=1:ecomedicina&id=4:gli-ogm-e-il-cancro
http://lists.peacelink.it/consumatori/2005/05/msg00068.html
Dal Corriere della sera di lunedì 23 maggio 2005
«Danni ai topi nutriti con gli Ogm»
Per chi volesse approfondire:
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AGRUMI, POMODORI E UVA ECCO LA DIETA CHE CI SALVA
28 gennaio 2011 — pagina 23 sezione: CRONACA
di UMBERTO VERONESI
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/01/28/agrumi-pomodori-uva-ecco-la-dieta-che.html
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Interesse personale ?
24 settembre 2005 - Sabina Morandi
Fonte: Fonte:www.liberazione.it
http://www.peacelink.it/ecologia/a/12771.html
Il 4 settembre Greenplanet. net, la rete telematica del biologico attiva dal '95, pubblica sul suo sito internet un articolo intitolato «Come mai Veronesi è pro ogm?», dal quale emergono inquietanti connessioni. Viene fuori che la Fondazione Veronesi è direttamente coinvolta nella Genextra, una holding che investe in start up nel settore farmacogenomico e biotecnologico.
Veronesi, vice-presidente del consiglio di amministrazione, alla Genextra è in buona compagnia. Della cordata fanno parte la famiglia Micheli (Francesco Micheli, detto "Franz la volpe" si è fatto un nome dando vita a Omnitel e sostenendo Colaninno nell'assalto alla Telecom), Diego Della Valle, Luca Cordero di Montezemolo, Banca Intesa, Banca popolare di Milano, Interbanca, Marco Tronchetti Provera, Salvatore Ligresti ed Emilio Gnutti. «Il capitale» tanto per citare testualmente l'articolo di Greenplanet «appartiene per il 4,4 per cento alla Fondazione Umberto Veronesi, per il 12.4 per cento al "team scientifico" (legato agli istituti condotti da Veronesi), per lo 0.2 per cento all'Istituto Oncologico Europeo (sempre Veronesi), per il 26.2 per cento alla famiglia Micheli, per il 56.7 per cento a investitori finanziari e per lo 0.1 per cento alla società britannica Cancer Research Technology Limited».
E' per questo, chiede Greenplanet, che l'ex ministro si è sempre dimostrato un fan accanito del transgenico? La domanda resta senza risposta.
giovedì 10 marzo 2011
Pontinia, turbogas avanti nel merito al TAR
sempre più lontano il traguardo degli impianti incompatibili con la pianura pontina (centrali a turbogas e a biomasse progettate nel nucleo industriale di Mazzocchio – Pontinia). Mentre non si hanno più notizie del progetto della centrale a biomasse (dopo il parere negativo dal punto di vista sanitario del sindaco e dopo che il progetto è stato trasmesso dalla Provincia alla segreteria della presidenza del consiglio dei ministri e da questa alla Regione Lazio) bocciato pure dal TAR di Latina, anche il progetto della turbogas è fermo da 2 anni. Non si sblocca in alcun modo la questione del rischio di incidenti rilevanti. Né è stata mai data alcuna spiegazione o rassicurazione in merito agli indubbi problemi del gasdotto (ammesso che non si vogliano procurare incidenti in materia accaduti un po' ovunque negli ultimi anni con decine di morti). Quella, invece, sull'elettrodotto ha fatto arrossire i geologi per la mancanza di risposte sostenibili. Dopo la bocciatura del RIR del comune di Pontinia (la delibera di programmazione territoriale e urbanistica per prevenire il rischio di incidente rilevante, RIR appunto) da parte del TAR e del Consiglio di Stato la stessa è stata riapprovata venerdì dal consiglio comunale di Pontinia recependo tutti i suggerimenti (di metodo, perchè sul merito il TAR prima e il consiglio di stato poi, avevano già dato ragione al comune di Pontinia) delle stesse sentenze. Resta da vedere se la società proponente la centrale a turbogas ha ancora interesse a riproporre lo stesso progetto oppure se, come vorrebbe la logica, si adeguerà al desiderio e alla programmazione territoriale, urbanistica locale. In altre parole se deciderà di essere dalla parte dei cittadini anziché contro. Magari proponendo, come ha fatto in tante altre realtà nel Lazio e in Italia (e non si capisce il perchè invece finora aveva pensato di punire i cittadini della provincia di Latina e Pontinia in particolare) con impianti fotovoltaici. Magari proprio sulle coperture dei fabbricati di proprietà del comune, le scuole, l'impianto di illuminazione pubblico. Una volta gli imprenditori illuminati erano per il progresso e il benessere.
mercoledì 9 marzo 2011
Pontinia, turbogas nuovo attacco di Golia a Davide
Domani presso il TAR di Latina si svolgerà l'udienza in merito al ricorso del comune di Pontinia RG 831/2010 per ottenere l'annullamento del provvedimento del Ministero dell'Interno – Vigili del Fuoco – Comitato Tecnico Regionale (CTR) emesso il 1/3/2010 prot. 3657 che può essere inteso ai fini della compatibilità territoriale e ambientale in base al D. Lgs. 334/1999. La società proponente il progetto della centrale a turbogas (oggetto della nota impugnata) nella sua memoria al 1. punto dichiara inammissibile il ricorso da parte del Comune di Pontinia perchè lo stesso comune sarebbe privo del RIR (lo strumento di pianificazione territoriale e urbanistica obbligatorio per i comuni dove sono ubicati gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante come Pontinia dove sono ubicate Sud Gas spa e Nuova Oter srl) in seguito alle sentenze del TAR di Latina e del Consiglio di Stato. Al 2. punto la stessa società eccepisce l'inammissibilità del ricorso, per mancanza di lesività del provvedimento impugnato, trattandosi di atto endoprocedimentale. A supporto di tale affermazione sembra che la società proponente intenda la nota del CTR “contenente chiarimenti a carattere procedurale” in ordine alla competenza del CTR che può rilasciare pareri solo all'interno della distanza di m 730 dalla Sud Gas spa.
Pontinia domani manca l'acqua
Interruzione a Latina e Pontinia 10/03/2011 - venerdì 4 marzo 2011
Si informa che, al fine di permettere urgenti ed indifferibili lavori di riparazione sulla condotta adduttrice proveniente da Sardellane, in Via Migliara 46, nei Comuni di Latina e Pontinia, si effettuerà un’interruzione del flusso idrico dalle ore 11:00 alle ore 17:00 di giovedì 10 Marzo 2011.
Le zone interessate dall’interruzione sono:
Per il Comune di Latina: Intero Comune inclusi Borgo San Michele e Borgo Faiti, esclusi Borgo Sabotino, Borgo Montello e Latina Scalo. Si potrebbe verificare un abbassamento di pressione del flusso idrico a Borgo Carso e Borgo Podgora.
Per il Comune di Pontinia: Intero Comune.
Si prevede la normalizzazione del servizio alle ore 17:30, salvo imprevisti di cui si darà pronta informazione.
da www.acqualatina.it
Si informa che, al fine di permettere urgenti ed indifferibili lavori di riparazione sulla condotta adduttrice proveniente da Sardellane, in Via Migliara 46, nei Comuni di Latina e Pontinia, si effettuerà un’interruzione del flusso idrico dalle ore 11:00 alle ore 17:00 di giovedì 10 Marzo 2011.
Le zone interessate dall’interruzione sono:
Per il Comune di Latina: Intero Comune inclusi Borgo San Michele e Borgo Faiti, esclusi Borgo Sabotino, Borgo Montello e Latina Scalo. Si potrebbe verificare un abbassamento di pressione del flusso idrico a Borgo Carso e Borgo Podgora.
Per il Comune di Pontinia: Intero Comune.
Si prevede la normalizzazione del servizio alle ore 17:30, salvo imprevisti di cui si darà pronta informazione.
da www.acqualatina.it
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