lunedì 31 gennaio 2011
domenica 30 gennaio 2011
le spese sanitarie e la campagna elettorale
lo so che siamo abituati a tutto, politicamente parlando. Abbiamo la peggior classe dirigente della storia italiana. Ma speculare pure sugli obblighi delle spese sanitarie obbligatorie e sulla difesa delle classi sociali più deboli, che sono un obbligo sancito dalla Costituzione, mi pare troppo. Forte: “Sosterremo le spese per la cura e l’assistenza della bimba di San Felice Circeo”
la protesta dei dipendenti comunali
http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b09fc5da0becca/pag26sabaudia.pdf
Pontinia, sul piede di guerra 50 impiegati del Comune
I dipendenti protestano
«Siamo sottopagati»
LA maggior parte dei 50 dipendenti comunali di Pontinia sono in stato di agitazione per il mancato riconoscimento economico e normativo da parte dell’ammi -
nistrazione guidata dal sindaco Eligio
Tombolillo. Come si legge in una nota del
Sindacato interno, sono anni che molti
dipendenti svolgono mansioni superiori
al loro ruolo, ma finora non è arrivato
alcun riconoscimento da parte delle varie amministrazioni che si sono insediate
in Comune dal 2000 ad oggi. Tanto è vero
che 16 dipendenti hanno deciso di intraprendere le vie legali. La nota sindacale
sottolinea anche che, mentre le spese
legali dei ricorrenti sono a loro esclusivo
carico, quelle del Comune sono a carico
dei cittadini. In passato qualche amministratore aveva suggerito in Giunta di
presentare un piano di inquadramento
verticale da illustrare al Governo centrale, ma non se ne fece nulla a causa del
dissesto finanziario. Oggi quel piano poteva rappresentare un punto di riferimento, scrivono i sindacati, e l’ammini -
strazione avrebbe potuto procedere ad
effettuare il famoso inquadramento funzionale ed assumere qualche nuovo dipendente negli uffici più carenti, tra cui
la polizia Municipale, quello finanziario
e quello tecnico.
IL SINDACO ELIGIO TOMBOLILLO Antonella Subiaco
Pontinia, sul piede di guerra 50 impiegati del Comune
I dipendenti protestano
«Siamo sottopagati»
LA maggior parte dei 50 dipendenti comunali di Pontinia sono in stato di agitazione per il mancato riconoscimento economico e normativo da parte dell’ammi -
nistrazione guidata dal sindaco Eligio
Tombolillo. Come si legge in una nota del
Sindacato interno, sono anni che molti
dipendenti svolgono mansioni superiori
al loro ruolo, ma finora non è arrivato
alcun riconoscimento da parte delle varie amministrazioni che si sono insediate
in Comune dal 2000 ad oggi. Tanto è vero
che 16 dipendenti hanno deciso di intraprendere le vie legali. La nota sindacale
sottolinea anche che, mentre le spese
legali dei ricorrenti sono a loro esclusivo
carico, quelle del Comune sono a carico
dei cittadini. In passato qualche amministratore aveva suggerito in Giunta di
presentare un piano di inquadramento
verticale da illustrare al Governo centrale, ma non se ne fece nulla a causa del
dissesto finanziario. Oggi quel piano poteva rappresentare un punto di riferimento, scrivono i sindacati, e l’ammini -
strazione avrebbe potuto procedere ad
effettuare il famoso inquadramento funzionale ed assumere qualche nuovo dipendente negli uffici più carenti, tra cui
la polizia Municipale, quello finanziario
e quello tecnico.
IL SINDACO ELIGIO TOMBOLILLO Antonella Subiaco
contro il rigassificatore (e la follia) basterà una balena morta?
CONTRO IL RIGASSIFICATORE BASTERÀ UNA BALENA MORTA?
28 Gennaio 2011
Una balena morta sul litorale tra Pisa e Livorno. Ingrandisci
LIVORNO, Italia — Una balena è morta sul litorale tra Pisa e Livorno, un rigassificatore off-shore è in progetto proprio davanti a queste coste. E meno male che la Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente ha dichiarato che nell'area non ci sarebbero cetacei!
La tragedia della morte di questa balena smaschera le bugie del Ministero che, per autorizzare la costruzione del primo sito industriale off-shore nel bel mezzo del Santuario dei Cetacei, aveva dichiarato che qui di cetacei non ce ne sono.
Basterà questo cadavere per ottenere finalmente una seria valutazione dei rischi ambientali del rigassificatore off-shore?
Nel 2006, Greenpeace aveva già prodotto evidenze che diversi cetacei erano stati osservati a poche centinaia di metri dal sito. Questa è l'ennesima riprova! E il Ministero lo sa bene, tanto che in un documento dello scorso settembre ha richiesto che "vi sia una verifica visiva del passaggio di questi animali a una distanza di almeno un miglio dal terminale".
Anche se ancora non si conoscono le cause precise della morte, non saremmo sorpresi di scoprire che l'animale, uno dei simboli del Santuario, sia morto a causa del degrado dell'area.
Di fronte a questi elementi, nessuno scandalo se le balene diminuiscono o vengono a morire sulle nostre spiagge. I cetacei del Santuario sono tra i più inquinati del Mediterraneo e l'Italia, in quasi dieci anni, non solo non ha fatto niente per tutelare l'area, ma ha autorizzato progetti pericolosi come quello del rigassificatore.
L'11 ottobre 2011 si celebra il decimo anniversario dalla legge italiana di ratifica dell'Accordo sul Santuario siglato da Italia, Francia e Monaco, ma l'area è ancora minacciata da traffico marittimo e inquinamento che, tra l'altro, sono in aumento.
Davanti all'inattività del ministero dell'Ambiente, Greenpeace ha chiesto alle Regioni che si affacciano sull'area di intervenire. Risposte concrete ancora non ne abbiamo avute: stanno aspettando che le balene muoiano tutte prima di fare qualcosa?
http://www.greenpeace.org/italy/news/balena-livorno
28 Gennaio 2011
Una balena morta sul litorale tra Pisa e Livorno. Ingrandisci
LIVORNO, Italia — Una balena è morta sul litorale tra Pisa e Livorno, un rigassificatore off-shore è in progetto proprio davanti a queste coste. E meno male che la Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente ha dichiarato che nell'area non ci sarebbero cetacei!
La tragedia della morte di questa balena smaschera le bugie del Ministero che, per autorizzare la costruzione del primo sito industriale off-shore nel bel mezzo del Santuario dei Cetacei, aveva dichiarato che qui di cetacei non ce ne sono.
Basterà questo cadavere per ottenere finalmente una seria valutazione dei rischi ambientali del rigassificatore off-shore?
Nel 2006, Greenpeace aveva già prodotto evidenze che diversi cetacei erano stati osservati a poche centinaia di metri dal sito. Questa è l'ennesima riprova! E il Ministero lo sa bene, tanto che in un documento dello scorso settembre ha richiesto che "vi sia una verifica visiva del passaggio di questi animali a una distanza di almeno un miglio dal terminale".
Anche se ancora non si conoscono le cause precise della morte, non saremmo sorpresi di scoprire che l'animale, uno dei simboli del Santuario, sia morto a causa del degrado dell'area.
Di fronte a questi elementi, nessuno scandalo se le balene diminuiscono o vengono a morire sulle nostre spiagge. I cetacei del Santuario sono tra i più inquinati del Mediterraneo e l'Italia, in quasi dieci anni, non solo non ha fatto niente per tutelare l'area, ma ha autorizzato progetti pericolosi come quello del rigassificatore.
L'11 ottobre 2011 si celebra il decimo anniversario dalla legge italiana di ratifica dell'Accordo sul Santuario siglato da Italia, Francia e Monaco, ma l'area è ancora minacciata da traffico marittimo e inquinamento che, tra l'altro, sono in aumento.
Davanti all'inattività del ministero dell'Ambiente, Greenpeace ha chiesto alle Regioni che si affacciano sull'area di intervenire. Risposte concrete ancora non ne abbiamo avute: stanno aspettando che le balene muoiano tutte prima di fare qualcosa?
http://www.greenpeace.org/italy/news/balena-livorno
l'acqua privata dell'udc
cambierà qualcosa dopo l'accordo dell'attuale maggioranza con un partito, l'udc, che è sempre stato favorevole alla privatizzazione dell'acqua? Lo stesso partito, infatti, ha sempre difeso, a livello provinciale, l'attuale gestione privata, la più contestata in Italia con decine di migliaia di ricorsi. Ne è nato addirittura un comitato referendario che ha battuto qualsiasi record di firme nella storia repubblicana con la raccolta di oltre un milione di firme per ciascuno dei 3 quesiti, 2 dei quali ammessi al referendum. L'attuale maggioranza, nella vincente campagna elettorale, aveva cavalcato l'uscita dall'attuale contestata gestione. Ne sono scaturite 2 delibere consiliari ( delibera n. 76 del 20 dicembre 2007, delibera n. 4 del 23 gennaio 2008 )le uniche non impugnate né dal gestore, né dalla provincia di Latina. Quindi sono esecutive. Tanto è vero che nella cessione delle reti, senza far parte della società, potrebbe essere illegittima (senza peraltro passare per il consiglio) e forse con danno erariale. Delibere passate nonostante il voto contrario di questo nuovo partito a favore della maggioranza. Delibere che per coerenza amministrativa dovrebbero essere attuate. Giorgio Libralato
martedi sera incontro con Gherardo Colombo
La giustizia è uno dei temi al centro del dibattito politico attuale. Gherardo Colombo, magistrato all'epoca di "Mani pulite", rappresenta uno dei protagonisti di quel periodo e presenterà il suo libro "Sulle regole".
MARTEDI 1 FEBBRAIO, ore 20:30
FRASCATI, Scuderie Aldobrandini
Piazza Marconi
"QUALE GIUSTIZIA?"
incontro-dibattito con
GHERARDO COLOMBO
magistrato
con la presentazione del libro "Sulle regole"
a cura di
Enrico Del Vescovo
ingresso libero
Associazione Culturale Alternativ@Mente, www.alternativamente.info, info: 3331135131
MARTEDI 1 FEBBRAIO, ore 20:30
FRASCATI, Scuderie Aldobrandini
Piazza Marconi
"QUALE GIUSTIZIA?"
incontro-dibattito con
GHERARDO COLOMBO
magistrato
con la presentazione del libro "Sulle regole"
a cura di
Enrico Del Vescovo
ingresso libero
Associazione Culturale Alternativ@Mente, www.alternativamente.info, info: 3331135131
venerdì 28 gennaio 2011
i siti delle scorie nucleari nel Lazio
27/01/11 Le intercettazioni svelano i siti che ospiteranno le scorie radioattive
« inserito:: 27 Gen 11, 09:20:59 »
27.01.11 Fonte: http://www.pane-rose.it
Follia nucleare: le intercettazioni svelano i siti che ospiteranno le scorie radioattive
Basilicata, Campania, Emilia, Lazio, Puglia, Sardegna e Toscana: sono queste le regioni candidate ad ospitare le scorie radioattive di seconda categoria, cioè quelle meno pericolose ma non per quest o considerate sicure ed eliminabili nel giro di pochi anni. Emilia Romagna e Basilicata, in particolare, sono in cima alla lista preparata dalla Sogin la società statale che gestisce lo stoccaggio dei rifiuti nucleari. Dopo la pubblicazione da parte della società nel settembre scorso di 52 possibili siti per il deposito delle scorie, arriva la smentita, e a smentirsi è la Sogin stessa in alcune intercettazioni registrate dalla procura di Potenza e pubblicate oggi su l'Unità.
I magistrati che stavano indagando su un traffico di rifiuti nucleari in basilicata, poi archiviato, intercettano la telefonata tra Silvio Cao, ai tempi in Consiglio di amministrazione della Sogin, e una persona il cui nome non risulta chiaramente ma è ricollegabile senza troppi sforzi a Giancarlo Ventura, uno che se ne intende abbastanza di rifiuti e che faceva parte nel 2003 della prima task force Enea incaricata di individuare il sito nazionale di deposito dei materiali radioattivi. I due parlano dei siti individuati da Sogin per lo stoccaggio delle scorie: due in Basilicata, uno nel Lazio e tre in Puglia, per quelli di tipo superficiale. Cao poi, rivela anche la località lucana che ospiterà per centinaia di anni le scorie, si tratta di Craco, un centro fantasma in provincia di Matera, già indicato nel 67 come secondo sito della Basilicata in un'indagine del servizio geologico nazionale. L'altro sito, invece, non è difficile individuarlo: potrebbe essere, e ci risiamo, Scanzano Jonico che nel 2003 si ribellò al deposito nazionale oppure Rotondella, già al centro delle inchieste della magistratura quando nel 99 furono ritrovate tracce di plutonio nel centro Itrec, gestito dall'Enea, che invece era adatto ad ospitare solo uranio e torio.
Ma non sarà solo la Basilicata a diventare discarica radioattiva della follia nucleare italiana, anche nel Lazio, stando alle intercettazioni, è previsto un sito e tutto fa pensare a Montalto di Castro, già sede di stoccaggio e dove tra l'altro si prevede la costruzione di due centrali nucleari. Poi, c'è la questione dei rifiuti radioattivi ad alta intensità, che devono essere depositati in profondità perchè con un grado di pericolosità molto più alto. Su questo, scrivono i carabinieri, “il Giancarlo dice che i subsuperficiali sono nove e cioè: tre in Basilicata e uno, rispettivamente, in Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e Toscana. Tutti nel centro- sud e tutti costituenti un costante pericolo perchè, si sa, non c'è ancora una soluzione al problema delle scorie e non esiste al mondo un luogo dove queste siano stoccate in sicurezza e in maniera definitiva. Eppure, uno spot di Forum nucleare italiano continua a martellare gli italiani per convincerli che il nucleare è sicuro ed economico, nessuno però sottolinea come la costruzione di centrali nucleari è cosa molto onerosa, e che non farà altro che creare dipendenza dall'uranio di cui l'italia è pressocchè priva. Per non parlare dei rischi legati all'impossibilità di smaltimento delle scorie: queste hanno tempi di decadimento radioattivo che vanno da 10 mila a 100 mila anni e nessuno, adesso, è in grado di garantire la sicurezza di un deposito permanente per tutti questi anni.
http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?PHPSESSID=gnfgcghe0pc38dg5bohcd00tc2&topic=1738.0
« inserito:: 27 Gen 11, 09:20:59 »
27.01.11 Fonte: http://www.pane-rose.it
Follia nucleare: le intercettazioni svelano i siti che ospiteranno le scorie radioattive
Basilicata, Campania, Emilia, Lazio, Puglia, Sardegna e Toscana: sono queste le regioni candidate ad ospitare le scorie radioattive di seconda categoria, cioè quelle meno pericolose ma non per quest o considerate sicure ed eliminabili nel giro di pochi anni. Emilia Romagna e Basilicata, in particolare, sono in cima alla lista preparata dalla Sogin la società statale che gestisce lo stoccaggio dei rifiuti nucleari. Dopo la pubblicazione da parte della società nel settembre scorso di 52 possibili siti per il deposito delle scorie, arriva la smentita, e a smentirsi è la Sogin stessa in alcune intercettazioni registrate dalla procura di Potenza e pubblicate oggi su l'Unità.
I magistrati che stavano indagando su un traffico di rifiuti nucleari in basilicata, poi archiviato, intercettano la telefonata tra Silvio Cao, ai tempi in Consiglio di amministrazione della Sogin, e una persona il cui nome non risulta chiaramente ma è ricollegabile senza troppi sforzi a Giancarlo Ventura, uno che se ne intende abbastanza di rifiuti e che faceva parte nel 2003 della prima task force Enea incaricata di individuare il sito nazionale di deposito dei materiali radioattivi. I due parlano dei siti individuati da Sogin per lo stoccaggio delle scorie: due in Basilicata, uno nel Lazio e tre in Puglia, per quelli di tipo superficiale. Cao poi, rivela anche la località lucana che ospiterà per centinaia di anni le scorie, si tratta di Craco, un centro fantasma in provincia di Matera, già indicato nel 67 come secondo sito della Basilicata in un'indagine del servizio geologico nazionale. L'altro sito, invece, non è difficile individuarlo: potrebbe essere, e ci risiamo, Scanzano Jonico che nel 2003 si ribellò al deposito nazionale oppure Rotondella, già al centro delle inchieste della magistratura quando nel 99 furono ritrovate tracce di plutonio nel centro Itrec, gestito dall'Enea, che invece era adatto ad ospitare solo uranio e torio.
Ma non sarà solo la Basilicata a diventare discarica radioattiva della follia nucleare italiana, anche nel Lazio, stando alle intercettazioni, è previsto un sito e tutto fa pensare a Montalto di Castro, già sede di stoccaggio e dove tra l'altro si prevede la costruzione di due centrali nucleari. Poi, c'è la questione dei rifiuti radioattivi ad alta intensità, che devono essere depositati in profondità perchè con un grado di pericolosità molto più alto. Su questo, scrivono i carabinieri, “il Giancarlo dice che i subsuperficiali sono nove e cioè: tre in Basilicata e uno, rispettivamente, in Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e Toscana. Tutti nel centro- sud e tutti costituenti un costante pericolo perchè, si sa, non c'è ancora una soluzione al problema delle scorie e non esiste al mondo un luogo dove queste siano stoccate in sicurezza e in maniera definitiva. Eppure, uno spot di Forum nucleare italiano continua a martellare gli italiani per convincerli che il nucleare è sicuro ed economico, nessuno però sottolinea come la costruzione di centrali nucleari è cosa molto onerosa, e che non farà altro che creare dipendenza dall'uranio di cui l'italia è pressocchè priva. Per non parlare dei rischi legati all'impossibilità di smaltimento delle scorie: queste hanno tempi di decadimento radioattivo che vanno da 10 mila a 100 mila anni e nessuno, adesso, è in grado di garantire la sicurezza di un deposito permanente per tutti questi anni.
http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?PHPSESSID=gnfgcghe0pc38dg5bohcd00tc2&topic=1738.0
cercasi premier, onesto, dignitoso, rispettoso costituzione, astenersi mitomani
Appello per chiedere le DIMISSIONI di Silvio Berlusconi
BY FRANCESCA SANZO – 24 GENNAIO 2011
POSTED IN: DONNE E..., EVENTI, NEWS, POLITICA
Donne Pensanti chiede le dimissioni di Silvio Berlusconi e del suo esecutivo.
Le chiediamo come donne, come cittadine, e le chiediamo insieme a tutti quegli uomini e cittadini che non accettano di essere governati da Berlusconi e dal suo esecutivo.
Se è evidente che oggi come donne e come associazione che tutela la rappresentazione delle donne, non possiamo tacere lo scempio compiuto ancora una volta nei nostri confronti, deve essere altrettanto chiaro che l’inadeguatezza di Berlusconi a governare l’Italia, con gli scandali sessuali degli ultimi giorni è solamente arrivata ad un punto culminante e finale.
L’incapacità di governare di Berlusconi è tale da avere ormai intaccato la credibilità del nostro paese sul piano internazionale: traspare dalla sua totale mancanza di senso dello stato, dalla gestione personalistica della cosa pubblica, dalle sue ripetute gaffes, nonché dai numerosissimi capi d’accusa che gli vengono imputati come il concorso esterno in associazione mafiosa, la concussione e il favoreggiamento della prostituzione minorile. Berlusconi ha da tempo perso ogni senso del limite, trascinando l’intera nazione, grazie alla collusione di una fedelissima corte di vassalli pronti a tutto pur di ricevere i suoi favori, in un declino di proporzioni enormi, per recuperare il quale saranno necessari molti anni e molte, profonde trasformazioni.
Gli scandali sessuali di questi giorni sono solo gli ultimi di una smisurata serie. Nel corso degli anni del suo governo – con un’impennata decisa negli ultimi due, davanti ai nostri occhi si è delineato un quadro scioccante, i cui protagonisti e dettagli non cessano di emergere – non certo perché, come vorrebbe farci credere , è un perseguitato/ intercettato/spiato- ma perché si tratta di un giro di proporzioni tali che è impossibile, nonostante i mezzi dispiegati, comprare il silenzio di coloro che hanno visto e sentito. Una domanda sorge, a questo punto, più che legittima: chi governa l’Italia mentre il Capo del Governo e tutti i suoi Ministri sono impegnati a coprire le nefandezze di colui che non è nemmeno più in grado di comprarsi una credibilità pubblica?
La misoginia di Berlusconi è tale che gli ha fatto sottovalutare il pericolo degli scandali, eppure sono proprio le donne che iniziano a parlare: prima Veronica Lario con la sua lettera profetica, poi Patrizia D’Addario con la sua rabbia, poi le varie Noemi Letizia, Barbara Montereale, Ruby, Nadia Macrìi, che perdendo di vista per un istante scaltrezza e cinismo si sono impasticciate rivelando, forse loro malgrado, ciò che sapevano. Ma è una storia fatta anche della determinazione e della serietà di donne come Annamaria Fiorillo e Ida Boccassini che sfidando l’omertà e usando gli strumenti della giustizia stanno contribuendo all’affondo degli ultimi colpi definitivi.
La gravità del problema che oggi ci spinge a reagire non è quindi solo lo scandalo sessuale. Ciò che ci preme denunciare è il sistema che Silvio Berlusconi, grazie alle sue reti televisive, alla sua rete di collaboratori, procacciatori, impresari, ha creato in questi anni. Un sistema di corruzione che usa come moneta di scambio le donne per ottenere favori, ma che si è radicato nell’immaginario di tutti coloro che oggi pensano che usare il proprio corpo per ottenere denaro o facilitazioni, sia una forma di occupazione assolutamente normale, anzi più furba della altre, che implicano maggiore sforzo a minor rendimento. Vogliamo che sia chiaro che questa corruzione dei costumi, questo azzeramento dei valori, questo annientamento delle prospettive per i giovani, è stato perpetrato da colui che viene eletto da un popolo per tutelarne il presente, e soprattutto il futuro.
Abbiamo smesso di credere in un sussulto di dignità da parte di questo governo, certe che la storia giudicherà questi anni tristi, ma se vogliamo dare alle donne e agli uomini italiani una speranza di ritrovare dignità nella cultura sociale e politica di questo paese, bisogna riformare da cima a fondo il ruolo della donna nella politica, nella cultura e nella società italiana. Questa riforma non è possibile senza l’impegno di tutti, uomini e donne insieme.
Un’unica condizione: le dimissioni di Silvio Berlusconi e del suo esecutivo.
Per quanto riguarda la vicenda Ruby ed eventuale istigazione alla prostituzione, stiamo esprimendo un’opinione basata su quanto attualmente disponibile attraverso gli Organi di Informazione.
Fate girare questo messaggio copiandolo sui vostri siti e blog, inviandolo ai vostri amici e a chiunque possa dargli visibilità.
Partecipate attivamente alla nostra iniziativa attaccando il cartello A.A.A CERCASI alle vostre finestre, automobili, dovunque è opportuno e mandateci la VOSTRA FOTO.
Non deturpare la tua città! Un manifesto è abusivo se è affisso su muri, cabine telefoniche, cassonetti ecc.; è inoltre abusivo un manifesto affisso sugli spazi commerciali dei Comuni senza il timbro comunale.
L’associazione non risponde di violazioni alle norme sulle pubbliche affissioni commesse da chi ha liberamente stampato il modello, e lo ha affisso violando la legge (d.lgs. n. 507/1993 sulle pubbliche affissioni).
Il cartello da stampare, usare, diffondere in rete e fuori dalla rete:
http://www.donnepensanti.net/2011/01/appello-per-chiedere-le-dimissioni-di-silvio-berlusconi/
giovedì 27 gennaio 2011
discarica (di amianto?) risposte di Regione consorzio
Dopo la segnalazione del 16 dicembre del rinvenimento dell'ennesimo
cumulo di rifiuti nella discarica abusiva all'incrocio tra la Migliara
49 e la via lungoUfente, sul bordo dell'Ufente a ridosso della vasca
di espansione dei Gricilli con la probabile presenza di amianto,
arrivano le prime risposte da parte di alcuni Enti cui è stata inviata
la segnalazione.
Secondo il Dirigente Area Rifiuti della Regione Lazio era necessario
fare ciò che ho fatto, cioè denunciare alle autorità competenti.
Una domanda: e la prevenzione, compresa la sorveglianza oppure la
recinzione dell'area?
Attendiamo risposte dalla Regione.
Secondo il Consorzio di Bonifica (vedere risposta integrale
http://pontiniaecologia.blogspot.com/2011/01/discarica-migliara-49-la-risposta-del.html:
- lo stesso Consorzio, in merito alla proprietà dell'area, la addebita
alla Provincia di Latina;
- le opere civili sono state trasferiti ai comuni (nel caso specifico
di Pontinia);
- i rifiuti sono assimilabili agli urbani e quindi la rimozione spetta
al Comune;
- i rifiuti non derivano da attività del Consorzio;
- il Consorzio di Bonifica, a conoscenza del problema, si è già
attivato per segnalarlo al Comune di Pontinia e chiedere allo stesso
comune di adottare le iniziative di competenza;
- il Consorzio si dichiara vittima di questo e altri atti dolosi;
- il Consorzio ha intensificato la sorveglianza nella zona, anche per
la denuncia dei responsabili di tali fatti dolosi.
Da ultimo il Consorzio dichiara di aver interdetto l'accesso alle
vasche di espansione.
Una domanda anche per il Consorzio di Bonifica: in base a quale
analisi e ricerca, esame o altra documentazione i rifiuti vengono
definiti assimilabili agli urbani e non, per esempio, tossici o nocivi
o cancerogeni?
Una nota finale: mancano ancora i dati della analisi del materiale
rinvenuto, almeno questi non sono stati resi noti. Ma se l'esempio è
quello dell'arsenico .....
Giorgio Libralato
per vedere le immagini della discarica
http://pontiniaecologia.blogspot.com/2010/12/ancora-discarica-materiali-migliara-49.html
In questi casi non si può che denunciare, come ha fatto lei, il fatto
alle Autorità di vigilanza come ARPA, Forestale, ecc.
Cordiali saluti
Regione Lazio
Dr. Riccardo Ascenzo
Dirigente Area Rifiuti
Direzione Attività Produttive e Rifiuti
Viale del Caravaggio, 99
00147 ROMA
FISSO: +39.06.51.68.80.43
FAX: +39.06.51.68.83.37
E-MAIL: rascenzo@regione.lazio.it
-----Messaggio originale-----
Da: Dillo alla Regione
Inviato: mercoledì 12 gennaio 2011 12.39
A: Riccardo Ascenzo
Oggetto: Segnalazione Dillo alla Regione n° HD0000000030175
Le comunichiamo che in data 12/01/2011 12.38.30 e' giunta al
servizio Dillo alla Regione la seguente segnalazione .
DESCRIZIONE : ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI LATINA
ALLA PROVINCIA DI LATINA
ALLA AZIENDA USL DI LATINA
ALL'ARPA DI LATINA
ALLA REGIONE LAZIO
AL CONSORZIO DI BONIFICA DI LATINA
AL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: deposito di materiale vario (discarica abusiva?) in
localitMigliara 49 /angolo via Lungo Ufente, zona vasca di espansione
Lago Gricilli fiume Ufente
Oggi pomeriggio in seguito all'ennesima segnalazione di alcuni
cittadini e al conseguente sopralluogo sul posto si riscontrato
l'ennesimo abbandono di materiale di vario genere.
Da anni sulla stessa area si ripetono tali episodi di incivilte di
aggressione all'ambiente, alla sicurezza e alla salute.
Sono stati rinvenuti pneumatici (in parte bruciati), parti di
arredamento, rifiuti solidi urbani (buste, carta plastica, bottiglie
di vetro e plastica, residui di presidi sanitari, di contenitori
colorati di vetro o plastica senza etichetta), elementi di vario
genere riconducibili a demolizioni di opere edili (blocchi di cemento
probabilmente una soletta di pavimentazione con rivestimento in
mattonelle, porzioni di cemento, coperchi, chiusini, sanitari, parti
di infissi o pannelli di legno, plastica, di materiale isolante di
varie dimensioni) e anche materiale che potrebbe essere pericoloso (16
lastre o parte di esse di pannelli che sembrano di eternit).
Penso siano state allertate le forze dell'ordine telefonicamente.
Sono stati rinvenuti anche alcuni documenti (o parte di essi) che
certo non hanno nulla a che fare con i responsabili (copia di verbale
dell'assemblea condominiale di via dei Volsci n. 125 / C di Latina,
copie di libri con appunti, copia di denuncia di successione,
quotidiani). Credo sia opportuno effettuare un sopralluogo per
verificare la pericolositdel materiale depositato per poi procedere
alla relativa rimozione, in sicurezza, dello stesso. Allo stesso modo
ritengo urgente confinare la zona, sorvegliandola in modo n modo da
evitare eventuali pericoli o incidenti.
Ugualmente ripropongo che la zona, visto il
LIBRALATO GIORGIO
glibralato@libero.it
0773/867474
lcesini 74975
DilloallaRegione.
CATEGORIZZAZIONE : RECLAMO / / .
PRIORITA : Media.
NOTE : Gentile Dottor Ascenzo come da
colloqui intercorsi Le inoltriamo la e mail di riferimento.
DATI RICHIEDENTE :
cognome e nome : LIBRALATO GIORGIO.
telefono : 0773/867474 -
Via : MIGLIARA 47D 1313.
Comune : PONTINIA.
Regione : LAZIO.
Sesso : M.
Cordiali Saluti .
cumulo di rifiuti nella discarica abusiva all'incrocio tra la Migliara
49 e la via lungoUfente, sul bordo dell'Ufente a ridosso della vasca
di espansione dei Gricilli con la probabile presenza di amianto,
arrivano le prime risposte da parte di alcuni Enti cui è stata inviata
la segnalazione.
Secondo il Dirigente Area Rifiuti della Regione Lazio era necessario
fare ciò che ho fatto, cioè denunciare alle autorità competenti.
Una domanda: e la prevenzione, compresa la sorveglianza oppure la
recinzione dell'area?
Attendiamo risposte dalla Regione.
Secondo il Consorzio di Bonifica (vedere risposta integrale
http://pontiniaecologia.blogspot.com/2011/01/discarica-migliara-49-la-risposta-del.html:
- lo stesso Consorzio, in merito alla proprietà dell'area, la addebita
alla Provincia di Latina;
- le opere civili sono state trasferiti ai comuni (nel caso specifico
di Pontinia);
- i rifiuti sono assimilabili agli urbani e quindi la rimozione spetta
al Comune;
- i rifiuti non derivano da attività del Consorzio;
- il Consorzio di Bonifica, a conoscenza del problema, si è già
attivato per segnalarlo al Comune di Pontinia e chiedere allo stesso
comune di adottare le iniziative di competenza;
- il Consorzio si dichiara vittima di questo e altri atti dolosi;
- il Consorzio ha intensificato la sorveglianza nella zona, anche per
la denuncia dei responsabili di tali fatti dolosi.
Da ultimo il Consorzio dichiara di aver interdetto l'accesso alle
vasche di espansione.
Una domanda anche per il Consorzio di Bonifica: in base a quale
analisi e ricerca, esame o altra documentazione i rifiuti vengono
definiti assimilabili agli urbani e non, per esempio, tossici o nocivi
o cancerogeni?
Una nota finale: mancano ancora i dati della analisi del materiale
rinvenuto, almeno questi non sono stati resi noti. Ma se l'esempio è
quello dell'arsenico .....
Giorgio Libralato
per vedere le immagini della discarica
http://pontiniaecologia.blogspot.com/2010/12/ancora-discarica-materiali-migliara-49.html
In questi casi non si può che denunciare, come ha fatto lei, il fatto
alle Autorità di vigilanza come ARPA, Forestale, ecc.
Cordiali saluti
Regione Lazio
Dr. Riccardo Ascenzo
Dirigente Area Rifiuti
Direzione Attività Produttive e Rifiuti
Viale del Caravaggio, 99
00147 ROMA
FISSO: +39.06.51.68.80.43
FAX: +39.06.51.68.83.37
E-MAIL: rascenzo@regione.lazio.it
-----Messaggio originale-----
Da: Dillo alla Regione
Inviato: mercoledì 12 gennaio 2011 12.39
A: Riccardo Ascenzo
Oggetto: Segnalazione Dillo alla Regione n° HD0000000030175
Le comunichiamo che in data 12/01/2011 12.38.30 e' giunta al
servizio Dillo alla Regione la seguente segnalazione .
DESCRIZIONE : ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI LATINA
ALLA PROVINCIA DI LATINA
ALLA AZIENDA USL DI LATINA
ALL'ARPA DI LATINA
ALLA REGIONE LAZIO
AL CONSORZIO DI BONIFICA DI LATINA
AL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: deposito di materiale vario (discarica abusiva?) in
localitMigliara 49 /angolo via Lungo Ufente, zona vasca di espansione
Lago Gricilli fiume Ufente
Oggi pomeriggio in seguito all'ennesima segnalazione di alcuni
cittadini e al conseguente sopralluogo sul posto si riscontrato
l'ennesimo abbandono di materiale di vario genere.
Da anni sulla stessa area si ripetono tali episodi di incivilte di
aggressione all'ambiente, alla sicurezza e alla salute.
Sono stati rinvenuti pneumatici (in parte bruciati), parti di
arredamento, rifiuti solidi urbani (buste, carta plastica, bottiglie
di vetro e plastica, residui di presidi sanitari, di contenitori
colorati di vetro o plastica senza etichetta), elementi di vario
genere riconducibili a demolizioni di opere edili (blocchi di cemento
probabilmente una soletta di pavimentazione con rivestimento in
mattonelle, porzioni di cemento, coperchi, chiusini, sanitari, parti
di infissi o pannelli di legno, plastica, di materiale isolante di
varie dimensioni) e anche materiale che potrebbe essere pericoloso (16
lastre o parte di esse di pannelli che sembrano di eternit).
Penso siano state allertate le forze dell'ordine telefonicamente.
Sono stati rinvenuti anche alcuni documenti (o parte di essi) che
certo non hanno nulla a che fare con i responsabili (copia di verbale
dell'assemblea condominiale di via dei Volsci n. 125 / C di Latina,
copie di libri con appunti, copia di denuncia di successione,
quotidiani). Credo sia opportuno effettuare un sopralluogo per
verificare la pericolositdel materiale depositato per poi procedere
alla relativa rimozione, in sicurezza, dello stesso. Allo stesso modo
ritengo urgente confinare la zona, sorvegliandola in modo n modo da
evitare eventuali pericoli o incidenti.
Ugualmente ripropongo che la zona, visto il
LIBRALATO GIORGIO
glibralato@libero.it
0773/867474
lcesini 74975
DilloallaRegione.
CATEGORIZZAZIONE : RECLAMO / / .
PRIORITA : Media.
NOTE : Gentile Dottor Ascenzo come da
colloqui intercorsi Le inoltriamo la e mail di riferimento.
DATI RICHIEDENTE :
cognome e nome : LIBRALATO GIORGIO.
telefono : 0773/867474 -
Via : MIGLIARA 47D 1313.
Comune : PONTINIA.
Regione : LAZIO.
Sesso : M.
Cordiali Saluti .
dalle resistenze alla riappropriazione della vita
La Rete Nazionale Rifiuti Zero aderisce e partecipa allo sciopero generale e generalizzato del 28 gennaio 2011
DALLE RESISTENZE ALLA RIAPPROPRIAZIONE DELLA VITA
I risultati del referendum di Mirafiori – e di quello precedente di Pomigliano – raccontano di un esteso rifiuto non
soltanto dell’ attacco portato alle libertà sindacali e politiche, alla dignità umana e del lavoro, ma anche di un modo di
produzione e di un modello di società che non hanno ormai alcuna prospettiva.
Un rifiuto che percorre anche le tante resistenze di comitati, precari, studenti, ricercatori, migranti, realtà rurali, tutte
impegnate a difesa dei beni e dei luoghi comuni : salute, territori, acqua, energia, rifiuti, terre, biodiversità, saperi,
istruzione, ricerca, prime esperienze di bioeconomie solidali.
Un movimento multiforme costituito da storie ed esperienze diverse che si costituiscono come coaguli di desideri e di
nuove ricche progettualità collettive.
La Rete Nazionale Rifiuti Zero e le tantissime realtà attive per uscire dalla proliferazione dei rifiuti industriali e urbani,
dalla tossicità e dalla insensatezza energetica ed economica degli inceneritori le cui emissioni sono tossiche e dannose per
la salute umana e per l’ ambiente
aderiscono e partecipano allo sciopero del 28 gennaio
nella consapevolezza della comune condizione di precarietà ma anche della lieta potenza di una indifferibile alternativa
di società che esercitiamo quotidianamente.
Il nostro comune NO è alla centralità dell’ impresa fondata sulla competitività nel mercato globale, assunta come dogma e
all’ origine della crisi e delle devastazioni sanitarie e ambientali come dell’ attacco ai diritti dentro e fuori la fabbrica.
Spesso anche la realizzazione di impianti di incenerimento e/o di combustione di biomasse viene imposta dall’ esterno alle
comunità locali con il ricatto occupazionale : inceneritori del padrone pubblico, interni alle industrie, o imposti dalle lobbies
impiantistiche e finanziarie transnazionali.
Gli inceneritori sono una industria sporca e tossica, finanziata con denaro pubblico-soldi dei cittadini ( vedi la truffa dei
CIP 6 usati non per le fonti energetiche realmente rinnovabili, ma per regalare finanziamenti alle imprese impiantistiche e ai
petrolieri ).
Due esempi per tutti : la cosiddetta emergenza rifiuti in Campania con deroga a tutte le normative nazionali ed europee,
militarizzazione dei territori e profitto per lobbies legali e illegali; la Toscana per-niente-felix, dove il sistema integrato a
base incenerimento-discariche e gli oligopoli industrie-cooperative la fanno da padrone. E dovunque, l’ attacco agli
interessi collettivi e ai servizi pubblici con privatizzazioni e speculazioni finanziarie che distruggono beni e luoghi comuni
come la salute, gli ambienti di vita, l’ agricoltura contadina, l’ istruzione-formazione e le materie prime.
Dalla nostra esperienza della messa in comune di pratiche sociali e di saperi alternativi, portiamo la consapevolezza che
uscire dalla crisi si può e si deve con l’ attivazione di economie radicalmente nuove di risparmio di materia-energia in
grado di allungare il ciclo e il tempo di vita dei prodotti (“dalla culla alla culla”), economie di riutilizzo e riciclo
generalizzato della materia.
Una economia basata sulle buone pratiche ( vedi l’ esperienza emblematica del riciclaggio del Car Fluff di una piccola
impresa che ha assunto 18 cassintegrati Fiat ). Nuova occupazione durevole e pulita in produzioni connesse ai cicli
ecologici e a virtuosi cicli insediativi antropici. Nuove modalità anche impiantistiche di trattamento dei residui a
combustione zero, di compostaggio per una agricoltura biologica a reti corte che garantisca a tutti una alimentazione sana
e non contaminata.
In sintesi la produzione di nuove forme di vita e di messa in comune. Un sentire diffuso che sta crescendo e che ha
bisogno di scambi e di aiuti di reciprocità e della mobilitazione attiva e consapevole di tutte e di tutti.
DALLE RESISTENZE ALLA RIAPPROPRIAZIONE DELLA VITA
I risultati del referendum di Mirafiori – e di quello precedente di Pomigliano – raccontano di un esteso rifiuto non
soltanto dell’ attacco portato alle libertà sindacali e politiche, alla dignità umana e del lavoro, ma anche di un modo di
produzione e di un modello di società che non hanno ormai alcuna prospettiva.
Un rifiuto che percorre anche le tante resistenze di comitati, precari, studenti, ricercatori, migranti, realtà rurali, tutte
impegnate a difesa dei beni e dei luoghi comuni : salute, territori, acqua, energia, rifiuti, terre, biodiversità, saperi,
istruzione, ricerca, prime esperienze di bioeconomie solidali.
Un movimento multiforme costituito da storie ed esperienze diverse che si costituiscono come coaguli di desideri e di
nuove ricche progettualità collettive.
La Rete Nazionale Rifiuti Zero e le tantissime realtà attive per uscire dalla proliferazione dei rifiuti industriali e urbani,
dalla tossicità e dalla insensatezza energetica ed economica degli inceneritori le cui emissioni sono tossiche e dannose per
la salute umana e per l’ ambiente
aderiscono e partecipano allo sciopero del 28 gennaio
nella consapevolezza della comune condizione di precarietà ma anche della lieta potenza di una indifferibile alternativa
di società che esercitiamo quotidianamente.
Il nostro comune NO è alla centralità dell’ impresa fondata sulla competitività nel mercato globale, assunta come dogma e
all’ origine della crisi e delle devastazioni sanitarie e ambientali come dell’ attacco ai diritti dentro e fuori la fabbrica.
Spesso anche la realizzazione di impianti di incenerimento e/o di combustione di biomasse viene imposta dall’ esterno alle
comunità locali con il ricatto occupazionale : inceneritori del padrone pubblico, interni alle industrie, o imposti dalle lobbies
impiantistiche e finanziarie transnazionali.
Gli inceneritori sono una industria sporca e tossica, finanziata con denaro pubblico-soldi dei cittadini ( vedi la truffa dei
CIP 6 usati non per le fonti energetiche realmente rinnovabili, ma per regalare finanziamenti alle imprese impiantistiche e ai
petrolieri ).
Due esempi per tutti : la cosiddetta emergenza rifiuti in Campania con deroga a tutte le normative nazionali ed europee,
militarizzazione dei territori e profitto per lobbies legali e illegali; la Toscana per-niente-felix, dove il sistema integrato a
base incenerimento-discariche e gli oligopoli industrie-cooperative la fanno da padrone. E dovunque, l’ attacco agli
interessi collettivi e ai servizi pubblici con privatizzazioni e speculazioni finanziarie che distruggono beni e luoghi comuni
come la salute, gli ambienti di vita, l’ agricoltura contadina, l’ istruzione-formazione e le materie prime.
Dalla nostra esperienza della messa in comune di pratiche sociali e di saperi alternativi, portiamo la consapevolezza che
uscire dalla crisi si può e si deve con l’ attivazione di economie radicalmente nuove di risparmio di materia-energia in
grado di allungare il ciclo e il tempo di vita dei prodotti (“dalla culla alla culla”), economie di riutilizzo e riciclo
generalizzato della materia.
Una economia basata sulle buone pratiche ( vedi l’ esperienza emblematica del riciclaggio del Car Fluff di una piccola
impresa che ha assunto 18 cassintegrati Fiat ). Nuova occupazione durevole e pulita in produzioni connesse ai cicli
ecologici e a virtuosi cicli insediativi antropici. Nuove modalità anche impiantistiche di trattamento dei residui a
combustione zero, di compostaggio per una agricoltura biologica a reti corte che garantisca a tutti una alimentazione sana
e non contaminata.
In sintesi la produzione di nuove forme di vita e di messa in comune. Un sentire diffuso che sta crescendo e che ha
bisogno di scambi e di aiuti di reciprocità e della mobilitazione attiva e consapevole di tutte e di tutti.
la giornata della memoria
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.
Il testo dell'articolo 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria:
« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.[1] »La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (maggiormente nota con il suo nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.
Il 27 gennaio il ricordo della Shoah, cioè lo sterminio del popolo ebreo, è celebrato anche da molte altre nazioni, tra cui la Germania e la Gran Bretagna, così come dall'ONU, in seguito alla risoluzione 60/7[2] del 1º novembre 2005.(vidia)
In realtà i sovietici erano già arrivati precedentemente a liberare dei campi, Chełmno, e Bełżec, ma questi campi detti più comunemente di "annientamento" erano vere e proprie fabbriche di morte dove i prigionieri e i deportati venivano immediatamente gasati, salvando solo pochi "sonderkommando".
Tuttavia l'apertura dei cancelli ad Auschwitz, dove 10-15 giorni prima i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con sé in una "marcia della morte" tutti i prigionieri abili, molti dei quali morirono durante la marcia stessa, mostrò al mondo non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento del lager (anche se è doveroso riportare che due dei forni crematori situati in Birkenau I e II furono distrutti nell'autunno del 1944)[senza fonte].
In Italia, sono ufficialmente più di 400 le persone insignite dell'alta onorificenza dei Giusti tra le Nazioni per il loro impegno a favore degli ebrei perseguitati durante l'Olocausto.[3]http://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_della_Memoria
Il testo dell'articolo 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria:
« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.[1] »La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (maggiormente nota con il suo nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.
Il 27 gennaio il ricordo della Shoah, cioè lo sterminio del popolo ebreo, è celebrato anche da molte altre nazioni, tra cui la Germania e la Gran Bretagna, così come dall'ONU, in seguito alla risoluzione 60/7[2] del 1º novembre 2005.(vidia)
In realtà i sovietici erano già arrivati precedentemente a liberare dei campi, Chełmno, e Bełżec, ma questi campi detti più comunemente di "annientamento" erano vere e proprie fabbriche di morte dove i prigionieri e i deportati venivano immediatamente gasati, salvando solo pochi "sonderkommando".
Tuttavia l'apertura dei cancelli ad Auschwitz, dove 10-15 giorni prima i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con sé in una "marcia della morte" tutti i prigionieri abili, molti dei quali morirono durante la marcia stessa, mostrò al mondo non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento del lager (anche se è doveroso riportare che due dei forni crematori situati in Birkenau I e II furono distrutti nell'autunno del 1944)[senza fonte].
In Italia, sono ufficialmente più di 400 le persone insignite dell'alta onorificenza dei Giusti tra le Nazioni per il loro impegno a favore degli ebrei perseguitati durante l'Olocausto.[3]http://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_della_Memoria
il codice della strada e l'udc
E' importante l'esempio delle istituzioni e dei suoi rappresentanti anche perchè influenzano il comportamento dei cittadini che li osservano. Martedi mattina verso le 9.30 percorrendo la strada dal Piccarello verso Tor Tre Ponti, dopo aver superato l'incrocio con semaforo in corrispondenza del canale delle Acque Medie, arrivo a quello del Pantanaccio. Trovo il rosso e mi fermo senza macchine avanti a me. Di fronte (che venivano dall'Appia in direzione Latina) c'erano 6 o 7 macchine ferme ad attendere che diventasse verde. La striscia, ovviamente, è continua e il limite è di 50 km/h. Arriva (dall'Appia in direzione Latina) un'auto blu (senza lampeggiante, senza freccia, ma non aveva nemmeno le luci di posizione o gli anabbaglianti) che non si ferma e non si mette in fila (come prevede oltre che il codice stradale, il buon senso). Sorpassa la fila (senza segnalatori di nessun tipo) percorre l'altra corsia contro senso con il rischio di investire chi come me aveva avuto (nel frattempo) il diritto a ripartire con il colore verde. Affianco dell'autista ho riconosciuto un noto esponente politico provinciale. Uno di quelli, per intenderci, dai quali ci si aspetta il buon esempio. Non fosse altro perchè la Provincia ha posizionato una decina di autovelox che dovrebbero punire gli automobilisti che superano il limite, come ha fatto la sua autoblu.
Giorgio Libralato
Giorgio Libralato
mercoledì 26 gennaio 2011
l'arrivo della civiltà in via Migliara 47
dagli anni '80 i verdi e gli ambientalisti chiedono (anche in
provincia di Latina, anche a Pontinia) chiedono la raccolta
differenziata dei rifiuti solidi urbani e l'energia naturale e
rinnovabile. In cambio decine di migliaia di posti di lavoro, nuovo
aziende, investimenti. Oltre naturalmente meno malattie, tumori, meno
spese sanitarie, ambiente migliore, agricoltura di qualità. E nuovi
posti di lavoro nel turismo responsabile e nell'agricoltura. L'Italia,
la provincia di Latina fanno l'esatto contrario. Difatti perde (la
nostra provincia) migliaia di posti di lavoro l'anno. Secondo le stime
nel 2011 ci saranno 10 mila posti di lavoro a rischio. Ma questo ai
pesudo politici ed amministratori non sempre interessa. Per fortuna
qualche persona intelligente ha fatto inserire nel programma
amministrativo della lista per Tombolillo, che ha vinto le elezioni
comunali a Pontinia nel 2006, la raccolta differenziata dei rifiuti
solidi urbani. E' ancora insufficiente (meno del 20%) ma finalmente,
sembra anche grazie ai contributi che la provincia ha erogato ad ogni
comune, sarà incrementata. La meraviglia è che anche sulla Migliara 47
(per ora solo sul lato destro, ma così va la politica) hanno portato i
contenitori per la raccolta differenziata. Così come già era avvenuto
sul Tavolato e in alcune migliare. Bastava, comunque, senza
finanziamenti, spostare i contenitori tolti dalla via del Tavolato che
vi sostavano in precedenza. Ma accontentiamoci la cultura prima o poi
arriva. Se nel 2010, con una raccolta inferiore al 20%,
l'amministrazione comunale ha risparmiato circa 100 mila euro, se
fosse arrivata al 60% (come altri comuni in provincia) ne avrebbe
risparmiati 300 mila. E in 20 anni abbiamo perso oltre 5 milioni di
euro, cioè più di un bilancio annuale. Accontentiamoci anche di
questo. A volte dove non arriva la cultura, arriva l'economia. Per
qualcuno tutelare l'ambiente è un fatto ideologico. Qualcuno che
ovviamente non si occupa né di salute, né di economia. Giorgio
Libralato http://www.repubblica.it/ambiente/2011/01/24/news/cgil_ambiente-11605971/?ref=HREC2-10
IL CASO
Rinnovabile significa lavoro
ma in Italia ancora troppi 'no'
Guglielmo Epifani, ex segretario della Cgil, lancia l'Associazione
Bruno Trentin. E affronta le questioni che legano occupazione e green
economy, il nucleare che rischia di rallentare la corsa del Paese, e
l'opportunità rappresentata dalle nuove fonti di energia. "Ma l'Italia
è dominata da una logica che blocca l'innovazione e il futuro"di
ANTONIO CIANCIULLO
I POSTI di lavoro assicurati dalla green economy? Tra qualche anno in
Germania supereranno quelli nel settore automobilistico. Il ritorno al
nucleare? Una sottrazione di fondi e di attenzione che rischia di
rallentare la corsa dell'Italia che può riagganciare il locomotore dei
paesi guida. Parola di Guglielmo Epifani. L'ex segretario della Cgil
ha scelto un tema caldo e una platea qualificata per lanciare
l'Associazione Bruno Trentin, il nuovo laboratorio di riflessione
sindacale.
Il tema è il rapporto tra energia e lavoro. A intervenire sono stati,
tra gli altri, il presidente dell'Abi Giuseppe Mussari, il segretario
dell'Ueapme (l'associazione europea delle piccole e medie imprese)
Andrea Benassi, il presidente della Lega Coop Giuliano Poletti, il
segretario della Cgil Susanna Camusso. Guest star: Jeremy Rifkin, il
teorico della terza rivoluzione industriale che ha dipinto lo scenario
di una democrazia rafforzata dalla creazione di una rete energetica
diffusa che toglie potere agli oligopoli, distribuisce ricchezza,
offre garanzie contro i blackout e protegge l'ambiente.
"Vent'anni fa la terza rivoluzione industriale sembrava un'utopia,
oggi è il modello verso cui marciano le tre economie più importanti:
Stati Uniti, Germania, Cina - ha detto Epifani - il nuovo sta
crescendo ma in Italia il vecchio resiste. L'88 per cento dell'energia
viene ancora dai fossili e la scelta del governo di far ripartire il
nucleare è in netta controtendenza rispetto all'andamento dei mercati.
Il 62 per cento degli investimenti è concentrato sulle fonti
rinnovabili e la percentuale tende a salire. In questo quadro che
senso ha puntare come minimo 20 miliardi di euro nella costruzione di
quattro nuove centrali e accantonarne più del doppio per uno
smaltimento corretto delle scorie e degli impianti?".
La Cgil chiede posti di lavoro. Subito. Investendo nella direzione
indicata dall'Europa che ha fissato gli obiettivi del 20 - 20 - 20
dando dieci anni di tempo ai paesi membri per potenziare le
rinnovabili e tagliare le emissioni serra che stanno facendo aumentare
il caos climatico, cioè le alluvioni, gli uragani, le siccità
devastanti e prolungate.
Su questa strada c'è un ostacolo: l'Italia è dominata dalla logica del
no che blocca l'innovazione e il futuro. Mantenere tutto fermo
significa però aggravare l'inquinamento. Assumersi la responsabilità
di una prospettiva di disastro climatico che si fa sempre più
minacciosa. Rifkin ha ricordato che la catastrofe del Golfo è pari a
sei - sette volte il disastro della Exxon Valdez, la petroliera
affondata in Alaska. Continuare ad affidarsi al petrolio, ha aggiunto
il presidente della Foundation on Economic Trends, vuol dire
continuare a moltiplicare rischi di questo genere.
Rischi ai quali, sottolinea Antonio Filippi, della Cgil, non
corrispondono vantaggi sul piano occupazionale: "Per produrre un
terawattora di energia elettrica servono 75 lavoratori nel nucleare,
918 nell'eolico, ancora di più nel fotovoltaico". L'occupazione verde
in Italia vale già oggi 100 mila posti di lavoro. Secondo l'Istituto
di ricerche economiche e sociali si può arrivare a quota 250 mila solo
nel settore delle rinnovabili. A patto di guardare avanti e non
indietro.
provincia di Latina, anche a Pontinia) chiedono la raccolta
differenziata dei rifiuti solidi urbani e l'energia naturale e
rinnovabile. In cambio decine di migliaia di posti di lavoro, nuovo
aziende, investimenti. Oltre naturalmente meno malattie, tumori, meno
spese sanitarie, ambiente migliore, agricoltura di qualità. E nuovi
posti di lavoro nel turismo responsabile e nell'agricoltura. L'Italia,
la provincia di Latina fanno l'esatto contrario. Difatti perde (la
nostra provincia) migliaia di posti di lavoro l'anno. Secondo le stime
nel 2011 ci saranno 10 mila posti di lavoro a rischio. Ma questo ai
pesudo politici ed amministratori non sempre interessa. Per fortuna
qualche persona intelligente ha fatto inserire nel programma
amministrativo della lista per Tombolillo, che ha vinto le elezioni
comunali a Pontinia nel 2006, la raccolta differenziata dei rifiuti
solidi urbani. E' ancora insufficiente (meno del 20%) ma finalmente,
sembra anche grazie ai contributi che la provincia ha erogato ad ogni
comune, sarà incrementata. La meraviglia è che anche sulla Migliara 47
(per ora solo sul lato destro, ma così va la politica) hanno portato i
contenitori per la raccolta differenziata. Così come già era avvenuto
sul Tavolato e in alcune migliare. Bastava, comunque, senza
finanziamenti, spostare i contenitori tolti dalla via del Tavolato che
vi sostavano in precedenza. Ma accontentiamoci la cultura prima o poi
arriva. Se nel 2010, con una raccolta inferiore al 20%,
l'amministrazione comunale ha risparmiato circa 100 mila euro, se
fosse arrivata al 60% (come altri comuni in provincia) ne avrebbe
risparmiati 300 mila. E in 20 anni abbiamo perso oltre 5 milioni di
euro, cioè più di un bilancio annuale. Accontentiamoci anche di
questo. A volte dove non arriva la cultura, arriva l'economia. Per
qualcuno tutelare l'ambiente è un fatto ideologico. Qualcuno che
ovviamente non si occupa né di salute, né di economia. Giorgio
Libralato http://www.repubblica.it/ambiente/2011/01/24/news/cgil_ambiente-11605971/?ref=HREC2-10
IL CASO
Rinnovabile significa lavoro
ma in Italia ancora troppi 'no'
Guglielmo Epifani, ex segretario della Cgil, lancia l'Associazione
Bruno Trentin. E affronta le questioni che legano occupazione e green
economy, il nucleare che rischia di rallentare la corsa del Paese, e
l'opportunità rappresentata dalle nuove fonti di energia. "Ma l'Italia
è dominata da una logica che blocca l'innovazione e il futuro"di
ANTONIO CIANCIULLO
I POSTI di lavoro assicurati dalla green economy? Tra qualche anno in
Germania supereranno quelli nel settore automobilistico. Il ritorno al
nucleare? Una sottrazione di fondi e di attenzione che rischia di
rallentare la corsa dell'Italia che può riagganciare il locomotore dei
paesi guida. Parola di Guglielmo Epifani. L'ex segretario della Cgil
ha scelto un tema caldo e una platea qualificata per lanciare
l'Associazione Bruno Trentin, il nuovo laboratorio di riflessione
sindacale.
Il tema è il rapporto tra energia e lavoro. A intervenire sono stati,
tra gli altri, il presidente dell'Abi Giuseppe Mussari, il segretario
dell'Ueapme (l'associazione europea delle piccole e medie imprese)
Andrea Benassi, il presidente della Lega Coop Giuliano Poletti, il
segretario della Cgil Susanna Camusso. Guest star: Jeremy Rifkin, il
teorico della terza rivoluzione industriale che ha dipinto lo scenario
di una democrazia rafforzata dalla creazione di una rete energetica
diffusa che toglie potere agli oligopoli, distribuisce ricchezza,
offre garanzie contro i blackout e protegge l'ambiente.
"Vent'anni fa la terza rivoluzione industriale sembrava un'utopia,
oggi è il modello verso cui marciano le tre economie più importanti:
Stati Uniti, Germania, Cina - ha detto Epifani - il nuovo sta
crescendo ma in Italia il vecchio resiste. L'88 per cento dell'energia
viene ancora dai fossili e la scelta del governo di far ripartire il
nucleare è in netta controtendenza rispetto all'andamento dei mercati.
Il 62 per cento degli investimenti è concentrato sulle fonti
rinnovabili e la percentuale tende a salire. In questo quadro che
senso ha puntare come minimo 20 miliardi di euro nella costruzione di
quattro nuove centrali e accantonarne più del doppio per uno
smaltimento corretto delle scorie e degli impianti?".
La Cgil chiede posti di lavoro. Subito. Investendo nella direzione
indicata dall'Europa che ha fissato gli obiettivi del 20 - 20 - 20
dando dieci anni di tempo ai paesi membri per potenziare le
rinnovabili e tagliare le emissioni serra che stanno facendo aumentare
il caos climatico, cioè le alluvioni, gli uragani, le siccità
devastanti e prolungate.
Su questa strada c'è un ostacolo: l'Italia è dominata dalla logica del
no che blocca l'innovazione e il futuro. Mantenere tutto fermo
significa però aggravare l'inquinamento. Assumersi la responsabilità
di una prospettiva di disastro climatico che si fa sempre più
minacciosa. Rifkin ha ricordato che la catastrofe del Golfo è pari a
sei - sette volte il disastro della Exxon Valdez, la petroliera
affondata in Alaska. Continuare ad affidarsi al petrolio, ha aggiunto
il presidente della Foundation on Economic Trends, vuol dire
continuare a moltiplicare rischi di questo genere.
Rischi ai quali, sottolinea Antonio Filippi, della Cgil, non
corrispondono vantaggi sul piano occupazionale: "Per produrre un
terawattora di energia elettrica servono 75 lavoratori nel nucleare,
918 nell'eolico, ancora di più nel fotovoltaico". L'occupazione verde
in Italia vale già oggi 100 mila posti di lavoro. Secondo l'Istituto
di ricerche economiche e sociali si può arrivare a quota 250 mila solo
nel settore delle rinnovabili. A patto di guardare avanti e non
indietro.
martedì 25 gennaio 2011
referendum acqua: fiumi battete le mani
Sono queste le parole del Salmo 98 che mi sono improvvisamente affiorate alla mente quando mi è stato comunicato che la Corte Costituzionale aveva dato il via al referendum sull’acqua. Dopo anni di impegno, un sussulto di gioia e di grazie al Signore che riesce ancora a operare meraviglie ,e un grazie allo straordinario “popolo dell’acqua” che ci ha regalato in due mesi un milione e mezzo di firme. La Corte ha approvato due dei tre quesiti referendari: il primo, che afferma che l’acqua è un bene di non rilevanza economica, e il terzo che toglie il profitto dall’acqua. Che la Corte Costituzionale( piuttosto conservatrice) abbia accolto queste due
istanze sull’acqua in contrasto con i dogmi del sistema neo-liberista, è un piccolo miracolo. E questo grazie agli straordinari costituzionalisti che le hanno formulate e difese, da Rodotà a Ferrara, da Mattei a Lucarelli senza dimenticare Luciani.Ma
la grande vincitrice è la cittadinanza attiva di questo paese che diventa il nuovo soggetto politico con cui anche i partiti dovranno fare i conti. “ I cittadini si sono appropriati del diritto di esprimersi sui beni comuni- hanno commentato A. Lucarelli e U. Mattei-sui beni di loro appartenenza, su quei beni che esprimono utilità funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali. Si è dato così significato e dignità all’art.1 della Costituzione Italiana , ovvero al principio che assegna al popolo la sovranità in una stagione di tragedia della democrazia rappresentativa.” Tutto questo apre a una nuova stagione di democrazia: il cammino per riappropriarci dei beni comuni che ci sono stati sottratti. E questo l’ abbiamo ottenuto senza
finanziamenti(ognuno ha dato quello che ha potuto), senza i partiti presenti in Parlamento e senza l’appoggio dei grandi media. Questo rende ancora più straordinaria questa vittoria, la prima nel suo genere nell’ Unione Europea. Dobbiamo ora lavorare sodo per informare, sensibilizzare, per convincere 25 milioni di italiani ad andare a votare(questo è il quorum necessario per la validità del
referendum). Sarà una campagna referendaria molto dura perché abbiamo davanti un Sistema economico-finanziario che non può perdere l’oggetto del desiderio del XXI secolo: l’oro blu che è già scarso e andrà sempre più scarseggiando per il surriscaldamento del Pianeta. Per questo dobbiamo organizzarci bene con comitati a
livello provinciale come a quello regionale. Dobbiamo imparare i processi democratici partendo dal basso, lavorando in rete e tenendoci tutti per mano, nel profondo rispetto del volto di ogni persona.
Dobbiamo far nascere il nuovo dentro un Sistema che mercifica tutto, anche le persone. Nel frattempo invitiamo poi i cittadini a chiedere tre cose: 1)la Moratoria della legge Ronchi, per impedire la privatizzazione dell’ acqua in pieno svolgimento del referendum perché, in caso di vittoria ,quei Comuni che avranno privatizzato,
dovranno sborsare somme notevoli ai privati per riappropriarsi della loro acqua; 2) la convocazione di un consiglio comunale monotematico sull’acqua per sottrarre il servizio idrico alle regole del mercato e della concorrenza, e sostenere e appoggiare i due Sì al referendum promosso dal Comitato referendario 2 Sì per l’acqua bene comune; 3)il voto referendario venga associato alle elezioni amministrative
previste per il mese di maggio. Riteniamo poi fondamentale il ruolo che la Chiesa italiana può svolgere in questo referendum. Pertanto ai cristiani, alle parrocchie, alle comunità ecclesiali, chiediamo il coraggio di scendere a fianco di questo grande movimento dell’acqua pubblica. Chiediamo ai nostri vescovi di esprimersi ribadendo che l’acqua è la vita ed è un diritto fondamentale umano. In vista del referendum, chiediamo che la CEI si esprima sul tema di questo referendum, perché si tratta di un problema etico e morale.
Tutto questo è stato espresso molto bene dal vescovo cileno Luis Infanti della Mora di Aysén(Patagonia), nella sua stupenda lettera pastorale “Dacci oggi la nostra acqua quotidiana” : “ La crescente politica di privatizzazione è moralmente inaccettabile quando cerca di impadronirsi di elementi così vitali come l’acqua, creando una nuova categoria sociale: gli esclusi. Alcune multinazionali che cercano di impadronirsi di alcuni beni della natura, e soprattutto dell’acqua, possono essere legalmente padroni di questi beni e dei relativi diritti, ma non sono eticamente proprietari di un bene dal quale dipende la vita dell’umanità. E’ un’ingiustizia istituzionalizzata che crea ulteriore fame e povertà, facendo sì che la natura sia la più sacrificata e che la specie più minacciata sia quella umana, i più poveri in particolare.” E allora diamoci tutti da fare perché ‘ i fiumi ritornino a battere le mani’ quando il popolo italiano sancirà con i 2Sì che l’acqua è bene comune, diritto fondamentale umano
Alex Zanotelli Napoli, 25 gennaio 2011
istanze sull’acqua in contrasto con i dogmi del sistema neo-liberista, è un piccolo miracolo. E questo grazie agli straordinari costituzionalisti che le hanno formulate e difese, da Rodotà a Ferrara, da Mattei a Lucarelli senza dimenticare Luciani.Ma
la grande vincitrice è la cittadinanza attiva di questo paese che diventa il nuovo soggetto politico con cui anche i partiti dovranno fare i conti. “ I cittadini si sono appropriati del diritto di esprimersi sui beni comuni- hanno commentato A. Lucarelli e U. Mattei-sui beni di loro appartenenza, su quei beni che esprimono utilità funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali. Si è dato così significato e dignità all’art.1 della Costituzione Italiana , ovvero al principio che assegna al popolo la sovranità in una stagione di tragedia della democrazia rappresentativa.” Tutto questo apre a una nuova stagione di democrazia: il cammino per riappropriarci dei beni comuni che ci sono stati sottratti. E questo l’ abbiamo ottenuto senza
finanziamenti(ognuno ha dato quello che ha potuto), senza i partiti presenti in Parlamento e senza l’appoggio dei grandi media. Questo rende ancora più straordinaria questa vittoria, la prima nel suo genere nell’ Unione Europea. Dobbiamo ora lavorare sodo per informare, sensibilizzare, per convincere 25 milioni di italiani ad andare a votare(questo è il quorum necessario per la validità del
referendum). Sarà una campagna referendaria molto dura perché abbiamo davanti un Sistema economico-finanziario che non può perdere l’oggetto del desiderio del XXI secolo: l’oro blu che è già scarso e andrà sempre più scarseggiando per il surriscaldamento del Pianeta. Per questo dobbiamo organizzarci bene con comitati a
livello provinciale come a quello regionale. Dobbiamo imparare i processi democratici partendo dal basso, lavorando in rete e tenendoci tutti per mano, nel profondo rispetto del volto di ogni persona.
Dobbiamo far nascere il nuovo dentro un Sistema che mercifica tutto, anche le persone. Nel frattempo invitiamo poi i cittadini a chiedere tre cose: 1)la Moratoria della legge Ronchi, per impedire la privatizzazione dell’ acqua in pieno svolgimento del referendum perché, in caso di vittoria ,quei Comuni che avranno privatizzato,
dovranno sborsare somme notevoli ai privati per riappropriarsi della loro acqua; 2) la convocazione di un consiglio comunale monotematico sull’acqua per sottrarre il servizio idrico alle regole del mercato e della concorrenza, e sostenere e appoggiare i due Sì al referendum promosso dal Comitato referendario 2 Sì per l’acqua bene comune; 3)il voto referendario venga associato alle elezioni amministrative
previste per il mese di maggio. Riteniamo poi fondamentale il ruolo che la Chiesa italiana può svolgere in questo referendum. Pertanto ai cristiani, alle parrocchie, alle comunità ecclesiali, chiediamo il coraggio di scendere a fianco di questo grande movimento dell’acqua pubblica. Chiediamo ai nostri vescovi di esprimersi ribadendo che l’acqua è la vita ed è un diritto fondamentale umano. In vista del referendum, chiediamo che la CEI si esprima sul tema di questo referendum, perché si tratta di un problema etico e morale.
Tutto questo è stato espresso molto bene dal vescovo cileno Luis Infanti della Mora di Aysén(Patagonia), nella sua stupenda lettera pastorale “Dacci oggi la nostra acqua quotidiana” : “ La crescente politica di privatizzazione è moralmente inaccettabile quando cerca di impadronirsi di elementi così vitali come l’acqua, creando una nuova categoria sociale: gli esclusi. Alcune multinazionali che cercano di impadronirsi di alcuni beni della natura, e soprattutto dell’acqua, possono essere legalmente padroni di questi beni e dei relativi diritti, ma non sono eticamente proprietari di un bene dal quale dipende la vita dell’umanità. E’ un’ingiustizia istituzionalizzata che crea ulteriore fame e povertà, facendo sì che la natura sia la più sacrificata e che la specie più minacciata sia quella umana, i più poveri in particolare.” E allora diamoci tutti da fare perché ‘ i fiumi ritornino a battere le mani’ quando il popolo italiano sancirà con i 2Sì che l’acqua è bene comune, diritto fondamentale umano
Alex Zanotelli Napoli, 25 gennaio 2011
il programma elettorale della lista per Tombolillo sindaco
PROGRAMMA ELETTORALE DELLA LISTA elezioni comunali del 2006
“”TOMBOLILLO SINDACO””
IL COMUNE E’ LA COMUNITA’.
L’AMMINISTRAZIONE Comunale, con a Sindaco il Dott. Eligio Tombolillo dovrà essere di nuovo l’amministrazione della Comunità di Pontinia. Il Governo della città durerà stabilmente tutta la legislatura di cinque anni. Il Palazzo del Municipio sarà la Casa di ogni Cittadino. Il Sindaco, gli assessori, i consiglieri e tutto l’organico sarà a totale servizio e supporto per il soddisfacimento dei pubblici bisogni di ognuno di noi Pontiniani – L’impegno forte è di realizzare il risultato per cui ogni singolo cittadino di Pontinia sia rispettato dall’Amministrazione dalle sue leggi e dai suoi comportamenti. La fiducia sarà reciproca. La scala dei bisogni che ogni Pontiniano si porta dietro e che quotidianamente deve scalare con dignitosi sacrifici per realizzarsi cittadino operoso, degno di essere membro attivo della sua comunità, ha diritto al rispetto e trattato con dignità dagli amministratori che volontariamente si sono proposti e che, scientemente, con il voto libero sono stati delegati ad amministrare.
OBIETTIVI PRIMARI
01) - Utilizzo oculato del bilancio riequilibrato definitivo ed operante, per il risanamento della improvvida gestione della passata amministrazione. Riabilitazione dal dissesto finanziario. Azione mirata e costante volta ad accertare e definire compiutamente ogni atto necessario per dimostrare le effettive capacità di cassa del Comune e la gestione virtuosa dei conti dell’Ente che renderà possibile l’abbattimento della pressione fiscale e la riduzione delle tariffe dei servizi che i cittadini sono stati costretti a sostenere a seguito della scellerata decisione adottata dall’amministrazione Mochi. Inoltre occorre assumere una corretta posizione politico-amministrativa sul problema di ACQUALATINA.
02) - Formulazione di un “Nuovo piano organizzativo della Soc. Trasco Pontinia s.r.l. e Coop.va Aurora scarl, per una utilizzazione più razionale delle maestranze, anche attraverso corsi di qualificazione di aggiornamento delle diverse professionalità.
03) – Gestione del Comune “ in quanto azienda”, con formazione continua del personale dipendente. Rivisitazione dell’organico comunale, con particolare riguardo alla ridefinizione dei settori, servizi e relative competenze; rilancio dell’occupazione giovanile, anche attraverso lo strumento del pubblico concorso e maggiori collegamenti con le attività industriali e artigianali, ai fini delle possibilità occupazionali, con precedenza ai Pontiniani residenti. Nuovo rapporto fra politica e Amministrazione, fra struttura burocratica e cittadino. Valorizzazione delle risorse umane disponibili e della loro professionalità.
04) – Apertura di un “Ufficio studi e programmazione” per la realizzazione di progetti produttivi e di ricerca sulle potenzialità normative a livello europeo, nazionale, regionale e provinciale per il reperimento degli strumenti tecnico operativi finalizzati oltre che alle consulenze di base , ma anche all’istruzione delle pratiche di finanziamento agevolato.
05) – Lettura del territorio nella sua molteplice complessità di bisogni quali:
armonizzazione e risanamento urbanistico;
Rivitalizzazione e protezione della filiera agroalimentare;
incentivazione all’occupazione;
prevenzione del disagio sociale e microcriminalità;
progetti mirati alla protezione della terza età in tutta la sua dimensione sociale, sanitaria, storica;
Riproposizione e potenziamento dei servizi ASL;
istituzione della consulta comunale sanitaria cittadina;
istituzione della consulta comunale giovanile, quale strumento di raccordo tra i bisogni primari dell’età giovanile ed interventi a protezione programmati da porre in essere;
apertura di protocolli d’intesa “istituzionali” con la cittadinanza su aspetti di vita comunitaria di rilevanza pubblica, quale modello operativo di raccordo tra l’atto politico amministrativo e reali esigenze della cittadinanza.
Istituzione del Difensore Civico
Realizzazione progetto di infrastruttura Internet a Larga Banda su tecnologia Wireless , ai fini della copertura del territorio con linea ADSL, per il potenziamento degli accessi alla Rete;
COMUNE AZIENDA CON IL RILANCIO DELL’OCCUPAZIONE
IL LAVORO DEVE ARRIVARE CON:
A – LE INFRASTRUTTURE.
A/1 – La zona Industriale area di Mazzocchio.
messa in atto di tutte le strategie per favorire l’insediamento di aziende industriali di livello internazionale che abbiano la potenzialità di assorbire significativi contingenti di manodopera a tutti i livelli, per portare nuova ricchezza a Pontinia; anche allo scopo di evitare che nella stessa area, sia La Provincia di Latina che la Regione Lazio, prendano iniziative che favoriscano l’insediamento di siti che nuocciono alla salute dei cittadini residenti (smaltimento di diversi rifiuti anche nocivi). E’ ovvio che il rilancio della zona industriale debba decollare in stretta collaborazione con la ripresa dell’agricoltura. Anche perché Il collegamento della zona industriale con l’autostrada del sole è ormai realtà con l’apertura dello svincolo di Capocroce in territorio di Sonnino.
Si favorirà con tutte le necessarie procedure la delocalizzazione dello stabilimento conserviero esistente nel centro urbano.
A/2 – Il piano regolatore.
Approvazione di tutti i piani particolareggiati di esecuzione delle aree come previsto dal piano regolatore generale (Centro storico, urbano e Quartaccio) approvato nell’anno 2000, per rilanciare l’attività edilizia e dare lavoro all’indotto.
Decollo della zona artigianale (Zona Tavolato) per le piccole e medie imprese e dare lavoro all’indotto.
Reperimento di aree da destinare a interventi di infrastrutture ad uso pubblico con lo strumento della perequazione urbanistica, senza oneri per il Comune e con prospettive di lavoro all’indotto.
Impegno ad individuare e destinare aree per gli interventi E.R.P. (Edilizia residenziale pubblica) agevolata – convenzionata – sovvenzionata. Con il ricorso prioritario all’intervento pubblico per fornire ai cittadini meno abbienti di alloggi a basso costo.
A/3 – Edilizia di recupero.
Censimento di tutti i siti produttivi dismessi sul territorio sia industriali che agricoli, e loro riconversione, a patto che si realizzi nuovo impiego di manodopera oltre l’esistente.
Censimento di tutti gli immobili demaniali finalizzato all’acquisizione per l’utilizzo a scopi sociali.
A/4 – Realizzazione del piano particolareggiato della zona di Quartaccio compreso il polo religioso, attorno al quale far decollare la vita comunitaria nella sua specificità culturale religiosa e sociale:
sistemazione della viabilità nelle vicinanze delle scuole;
Acquisizione della casa cantoniera e dell’area di pertinenza con successiva ristrutturazione;
Rotatoria all’incrocio di Quartaccio tra via del Murillo e Migliara 50;
Ristrutturazione della sede della scuola media Manfredini;
Costruzione di rete per la fornitura del metano e dell’acqua in campagna;
Rifinanziamento della Legge 816 per la prevenzione della devianza giovanile;
Apertura di un centro diurno per gli anziani.
A/5 – La viabilità.
Monitoraggio di tutta la viabilità del territorio ed interazione con le diverse Istituzioni proprietarie (Anas, Provincia, Consorzio di bonifica ecc..) onde garantire lo stato di efficienza e di sicurezza. Per la circolazione.
Sostituzione degli attuali semafori esistenti sulle strade del territorio con le rotatorie.
Installazione in tutte le fermate del pubblico servizio di apposite piazzole provviste di pensiline.
Realizzazioni di piste ciclabili e percorsi naturali che colleghino il centro urbano con le campagne.
Completamento della numerazione civica rurale e urbana, con particolare riferimento alla toponomastica dell’area industriale del Mazzocchio.
A/6 – L’agricoltura.
Sostegno all’imprenditoria agricola locale e limitrofa in evidente stato di difficoltà. In effetti,
tutte le diverse filiere produttive sono in sofferenza a causa dell’invasione dei prodotti globali che entrano nel libero mercato.
Necessità di rafforzzare con l’ausilio delle normative di comparto, la messa in atto di strumenti urbanistico/tecnici (PUA), fiscali agevolativi e di sostegno finanziario (prestiti strutturali a medio e lungo termine) per gli investimenti, la riorganizzazione e il rilancio del mondo agricolo con l’auspicio di arrestare l’esodo dei giovani agricoltori.
In tal senso l’Amministrazione comunale favorirà lo sviluppo delle attività connesse all’agricoltura primaria con l’apertura di laboratori per la prima trasformazione dei prodotti agricoli e la loro vendita diretta in azienda.
Apertura delle aziende alle scuole materne ed elementari per diffondere l’importanza del patrimonio rurale del comune di Pontinia.
Valorizzazione (Mostre, tavole rotonde, convegni esportazione ecc…)dei nostri prodotti tipici.
Creazione di una commissione comunale permanente di studio e monitoraggio delle attività agricole affiancata all’assessorato alle attività produttive, al fine di garantire rapporti tra produzione e commercializzazione dei prodotti onde assicurare il reddito all’impresa. Punto di riferimento costante sarà l’ufficio agricolo di zona della Regione Lazio.
B – TRASPORTI.
B/1 – Tutela del trasporto pubblico extraurbano ed urbano presso le sedi competenti finalizzata al collegamento con i comuni limitrofi e con le stazioni ferroviarie di Sezze Scalo e Fossanova (orari, flusso coincidenze ecc...)
B/2 – Il trasporto scolastico.
Il trasporto scolastico è effettuato con gli scuolabus gestito dalla Soc. Tra.sco. Pontinia s.r.l.
B/3 – Trasporto di piazza con taxi: da istituire.
C – MENSA.
C/1 – Mensa scolastica.
La mensa scolastica va mantenuta. Il progetto della riqualificazione passerà tramite attenta raccolta di dati e riferimenti normativi.
D – L’EDILIZIA SCOLASTICA
Impegno primario alla tutela degli edifici scolastici per l’idoneità secondo legge.
Completamento dell’iter progettuale della palestra a Quartaccio.
E – SANITA’ E SERVIZI SOCIALI: Asse portante dell’Amministrazione comunale
E/1- cura dell’Ente locale a monitorare nella specificità del disagio tutte le aree urbane ed extraurbane.
E/2 - Particolare attenzione verrà riservata alla terza età:
Nell’ottica del potenziamento dell’attenzione alla terza età, impegno a ridurre al minimo i tributi comunali così come per i disabili.
Progetti in tema di recupero della memoria storica da realizzare con l’utilizzo di giovani studenti universitari che sappiano anche svolgere funzioni di recupero dei rapporti sociali ed autogestione.
E/3 - Essendo il disagio realtà che appartiene oltre che all’individuo anche alla comunità, l’Amministrazione promuoverà iniziative atte al coinvolgimento, sensibilizzazione e diretta partecipazione di tutte le associazioni di volontariato esistenti sul territorio. Particolare attenzione verrà data ai progetti integrati ASL/comprensorio dei comuni.
E/4 - Il nostro territorio consta di una numerosa presenza di extracomunitari, l’integrazione sarà favorita da una commissione paritetica mista, (rappresentanze politiche, etniche, scolastiche, volontari) il cui scopo sarà di costante monitoraggio per la soluzione delle loro necessità e del processo integrativo ed interscambi culturali.
F – AMBIENTE
F/1 - Sottoscrizione di apposite convenzioni con il Consorzio di bonifica, con il Demanio, ed altre proprietà pubbliche e private onde rendere vivibili gli argini dei fiumi, strade, spazi verdi ecc…;
F/2 – La raccolta differenziata dei rifiuti sostenuta da progetti di sensibilizzazione, scolastica e cittadina, per il graduale raggiungimento dei limiti massimi previsti dalla legge;
F/3 - Ricerca sul territorio di sponsor che adottino e curino particolari settori della città (piazze, giardini e monumenti).
F/4 - Controllo dei cassonetti esistenti sulle strade che segnano i confini del nostro Comune onde prevenire e scoraggiare l’abbandono e deposito abusivo dei rifiuti da parte dei non residenti.
F/5 – Istituzione dell’osservatorio ecologico.
F/6 – Monitoraggio delle acque dei fiumi per il miglioramento delle stesse.
G – LA CULTURA.
Coordinamento con la Pro loco di tutte le associazioni culturali esistenti sul territorio.
Dotazione di una sede alla Pro loco.
Istituzione di borse di studio privilegiando gli studi sull’ambiente naturale e rurale.
Valorizzazione delle risorse artistiche locali.
Fruizione completa del Teatro Max – Fellini.
Adozione delle scelte conformi alla proposta di legge “città amica dei bambini e delle bambine”.
Gemellaggio con un altro Ente locale comunitario a lingua neolatina o anglosassone.
H – LO SPORT ed il TEMPO LIBERO.
Lo sport ed il tempo libero sono due momenti della vita cittadina che meritano l’impegno dell’amministrazione comunale rivolto alla realizzazione delle strutture necessarie (piste ciclabili, campi di gioco, piscina ecc.) con la facilitazione di pratiche a favore di privati che decidano di contribuire allo sviluppo della città con iniziative ludico-ricreative.
I - SOC. TRA.SCO. s.r.l. e Coop.va Aurora s.c.a r.l.
La società Tra.sco. s.r.l., va necessariamente rivalutata e risanata. Essa, è il volano dell’attività terziaria dell’amministrazione di Pontinia. Ad essa si debbono assegnare tutti i servizi di gestione e di manutenzione di cui il Comune abbisogna senza tralasciarne alcuno.
Segue l’elenco dei servizi più significativi:
1) Il trasporto degli alunni; 2) La raccolta dei rifiuti solidi urbani; 3) La cura del verde pubblico; 4) la mensa scolastica; 5) La gestione del centralino comunale; 6) La gestione del teatro Fellini; 7) La gestione del palazzotto dello sport e di tutti gli impianti sportivi; 8) La gestione del bar del centro diurno; 9) Le eventuali letture di pubblici contatori; 10) La raccolta degli ingombranti; 11) Il lavaggio dei cassonetti; 12) La gestione dell’allestimento del palco per le manifestazioni; 13) La manutenzione della pubblica illuminazione; 14) La disinfestazione rivolta anche ai privati; 15) La piccola manutenzione della rete idrica e fognaria; 16) La manutenzione delle aiuole dei rondò; 17) La pulizia dei pubblici locali con la possibilità di sottoscrivere convenzioni anche con i privati, fabbriche, pubblici esercizi complessi commerciali ecc..; 18) La custodia e la cura degli animali randagi; 19) La realizzazione e gestione di percorsi turistici con lo scopo di valorizzare quelli significativi esistenti e non valorizzati; 20) La gestione di un lavaggio per i mezzi Tra.sco, per i mezzi comunali e dei privati che ne facciano richiesta; 21) La gestione di una pompa di carburanti interna per l’approvvigionamento dei mezzi Tra,sco; 22) La gestione del servizio ambulanza; 23) La gestione estiva continuata di una stand gastronomico di supporto all’estate pontiniana: 24) La gestione dei parcheggi pubblici; 25) La gestione del servizio delle pubbliche affissioni; 26) ; La piccola manutenzione muraria, di tinteggiatura, idraulica, elettrica, degli infissi in legno ed alluminio di tutti gli immobili di proprietà comunale; 27) La gestione delle lampade votive del cimitero; 28) La gestione del servizio di pulizia e custodia del cimitero.
L – MULTIMEDIALITA’ E PARTECIPAZIONE CITTADINA
L/1 – Completamento del sito web per la tempestiva comunicazione in rete di tutti gli atti prodotti dall’attività amministrativa dell’Ente come per esempio le iniziative, le ordinanze, i modelli ufficiali e tutte le notizie per il calcolo ed il pagamento dei tributi.
L/2 – Istituzione di un sito in rete con gli Enti deputati al processo della formazione giovanile (scuola, università, ASL, ecc…..);
L/3 – Riapertura immediata dello sportello del cittadino ed informagiovani (URP) Pontiniainforma.
L/4 – Apertura di un ufficio stampa per la divulgazione dell’informazione.
L/5 – Istituzione di un centro d’ascolto periodico delle esigenze di Cittadini e Associazioni.
PROGRAMMA NEL CAMPO URBANISTICO/EDILIZIO
Il piano regolatore generale (P.R.G.) del Comune di Pontinia è stato adottato dall’Amministrazione Tombolillo con deliberazione consiliare n. 80 del 20.09.1996 ed approvato con deliberazione della G.R. del Lazio n. 783 del 14.03.2000.
E’ nei programmi ed obiettivi della “LISTA TOMBOLILLO” apportare alcune varianti al vigente P.R.G. in quanto, essendo trascorso circa 10 anni dall’approvazione, la pianificazione del suddetto P.R.G. non risponde più alle esigenze attuali e quindi occorre provvedere a un parziale adeguamento dello stesso nel rispetto delle norme statali e regionali che regolano la materia urbanistica.
E’ intendimento di questa “LISTA TOMBOLILLO” operare subito sul territorio comunale con i “Piani attuativi” che possono essere così identificati:
1) Piano particolareggiato (P.P.);
2) Piano di lottizzazione (P.L.);
3) Piano per l’edilizia economica e popolare (P.E.E.P.);
4) Piano per insediamenti produttivi (P.I.P.);
4) Piano di recupero (P.R.);
L’Amministrazione Tombolillo rimasta in carica fino alle votazioni amministrative del 25.05.2003, aveva già provveduto a dare gli opportuni indirizzi e ad affidare la redazione dei seguenti n. 4 piani attuativi.
1) che, con deliberazione G.C. n. 136 del 4.05.2001, venne conferito l’incarico professionale all’arch. Pierino Di Girolamo di Latina per la redazione del piano di attuazione (PPE) del centro storico e di Borgo Pasubio – Zona A del P.R.G.;
2) che, con deliberazione G.C. n. 137 del 4.05.2001, venne conferito l’incarico professionale all’Ing. Gennaro Gigli di Pontinia, per la redazione del piano di attuazione (PIP) della zona D artigianato – Zona D sottozona di P.R.G.;
3) che, con deliberazione G.C. n. 138 del 4.05.2001, venne conferito l’incarico professionale all’arch. Marcello Campagna di Latina, per la redazione del piano di attuazione (PPE) della zona B – sottozona B1 (completamento con strumento urbanistico attuativo) di P.R.G.;
4) che, con deliberazione G.C. n. 139 del 4.05.2001, venne conferito l’incarico professionale all’ing. Antonio Giona di Sabaudia, per la redazione del piano di attuazione (PPE) della zona B – sottozona B4 (località Quartaccio) di P.R.G.;
I suddetti n. 4 piani non sono mai approvati e resi operativi dall’Amministrazione Mochi malgrado alla data del 25.05.2003 fossero già in avanzato stato di progettazione.
E’ intendimento della LISTA TOMBOLILLO procedere immediatamente all’adeguamento del vigente P.R.G. ed alla contestuale approvazione dei suddetti n. 4 piani attuativi al fine di favorire la ripresa imprenditoriale e quindi la nascita di nuove iniziative sia commerciali che artigianali nonché lo sviluppo, l’incentivazione e l’ampliamento di tutte le esistenti attività artigianali e commerciali ed attività connesse favorendo nel contempo la crescita sociale, l’occupazione e la ripresa dell’economia di Pontinia, che negli ultimi anni si è completamente fermata.
Inoltre, sempre allo scopo di favorire la crescita sociale, economica ed occupazionale, la
“LISTA TOMBOLILLO” ha previsto nel presente documento programmatico quanto segue:
1)l’estensione del piano particolareggiato (P.I.P.) della zona D – sottozona D1 anche sui terreni posti a destra (per chi viene da Latina) della S.P. B.go San Michele Pontinia Appia (Via Tavolato);
2) la redazione ed approvazione del piano attuativo della zona F (Attrezzature e servizi di interesse generale);
3)la redazione del piano di recupero (P.R.) dell’abusivismo edilizio nel rispetto dell’art. 9 della legge regionale del Lazio 08 novembre 2004, n. 12 e s.m.i.;
4)la redazione dei piani particolareggiati della zona F1 del P.R.G. (attrezzature di servizi pubblici commerciali)
5)la risoluzione delle problematiche inerenti il recupero e l’attuazione dei piani di emersione già licenziati dai CLES Provinciali;
6)tutti gli altri piani attuativi non ancora presi in considerazione, necessari per dare attuazione al vigente P.R.G. del Comune di Pontinia, sostenendo fattivamente le iniziative programmatiche dei piani di attuativi di iniziativa privata;
7)combattere l’inquinamento ambientale;
8)migliorare la raccolta dei rifiuti solidi urbani con l’istituzione della raccolta differenziata;
9)a favorire la delocalizzazione delle industrie presenti nell’ambito dell’area urbana nella zona preposta a tali attività (Area industriale di Mazzocchio) sita in Comune di Pontinia;
10)recuperare i siti industriali dismessi (Mira Lanza, ecc.);
11)far rimuovere gli ostacoli di natura geologica in Località Cotarda ed aree limitrofe;
12)far istruire le domande di condono edilizio facendo rilasciare i prescritti permessi di costruire a sanatoria per le opere sanabili.
PROGRAMMA NEL CAMPO DEI LAVORI PUBBLICI
Anche nel campo dei Lavori Pubblici, è nei programmi negli obiettivi di questa “LISTA TOMBOLILLO”, contribuire alla crescita sociale, economica ed occupazionale di Pontinia, e per tale motivo, ha ritenuto giusto ed opportuno prevedere nel presente documento programmatico le seguenti iniziative:
1)ridare vitalità alle opere pubbliche al fine di migliorare in generale tutto il territorio comunale, intervenendo in modo valido e ponderato su spazi pubblici, su piazze e vie del centro urbano capoluogo e su piazze e vie delle località di Quartaccio e Cotarda, su tutte le vie, piazze e strade extraurbane che attualmente sono diventate impercorribili e pericolose a causa di buche ed avvallamenti;
2)dotare gli incroci stradali sia urbani del capoluogo che delle località di Quartaccio e Cotarda della necessaria pubblica illuminazione;
3)dotare gli incroci stradali extraurbani della necessaria pubblica illuminazione;
4)dotare tutte le vie, piazze del centro urbano e delle località di Quartaccio e Cotarda della necessaria segnaletica stradale prevista dal nuovo codice della strada vietando inoltre ai mezzi pesanti di transitare nelle vie e piazze più importanti e più centrali del centro capoluogo;
5)dotare tutte le strade extraurbane della necessaria segnaletica stradale prevista dal nuovo codice della strada;
6)di completare in modo valido la struttura polifunzionale (palestra) sita in via A. Moro in zona PEEP dotandola anche di adeguati parcheggi ed eventuale area appositamente attrezzata ed arredata con panchine, cestini, alberature ed altro, che potranno, al bisogno, essere, tra l’altro, utilizzati anche dai cittadini che usufruiscono della vicina struttura pubblica adibita a “Centro Anziani”;
7)realizzazione di parcheggio pubblico su area ancora di proprietà della Regione Lazio sita in via Mameli, eventualmente attrezzata anche con una piccola area pavimentata per i “rapporti sociali” e per manifestazioni varie;
8)realizzazione di parcheggio pubblico su area di proprietà comunale della Regione Lazio sita in via G. Cesare (dietro il distributore);
9)far realizzare ove possibile, dalla Società ITALGAS o da altro Società autorizzata, la rete di distribuzione del gas metano;
10)di acquisire, se possibile, l’edificio ENEL sito il Viale Italia angolo via Sardegna, destinandolo poi ad uffici comunali;
11)iniziare nel rispetto delle disponibilità finanziarie ad espropriare le aree che in base al vigente strumento urbanistico (P.R.G.) ed in base ai piani attuativi dovranno essere destinate per pubblica utilità;
12)eseguire il rifacimento di marciapiedi comunali ormai fatiscenti in diverse vie e piazze del centro urbano capoluogo;
13)realizzare dell’arredo urbano (panchine, cestini, piante, cartelloni ecc.) in vie e spazi pubblici del centro urbano capoluogo e delle località di Quartaccio e Cotarda.
14)realizzare mediante “Project financing” un centro destinato alle attività sportive (piscina, calcio, calcetto, tennis, basket, volley, minigolf, ecc.) nella zona F (attrezzature e servizi di interesse generale) del P.R.G. allo scopo di creare un “punto di incontro” favorendo i rapporti sociali e culturali soprattutto tra i giovani;
15)portare l’acqua potabile anche nel centro abitato di Quartaccio e nel centro abitato di Cotarda, così pure è negli obiettivi e nei programmi portare l’acqua potabile in tutte le abitazioni rurali del territorio comunale;
16)dotare il centro abitato di Quartaccio e il centro abitato di Cotarda della fogna nera comunale e dell’impianto di depurazione.
Così è nei programmi della “LISTA TOMBOLILLO” far eseguire interventi su tutti gli edifici di proprietà comunale, con priorità sugli edifici scolastici, allo scopo di poter rendere tutti gli edifici agibili. Chiaramente sarà cura di questa coalizione inserire nei vari programmi triennali delle opere pubbliche gli interventi di cui sopra, dopo aver provveduto a redigere un programma articolato in piani annuali attuativi.
Ora, è tempo di agire; occorre perseguire l’obiettivo mio e dei miei collaboratori, che deve essere certamente condiviso da voi Cittadini elettori.
Esprimendo il vostro voto a favore della “LISTA TOMBOLILLO”, permetterete alla città di Pontinia di avere quel giusto ruolo di città moderna e di comunità solidale, serena e vivibile.
Pontinia, 17 giugno 2006
Dott. Eligio Tombolillo
“”TOMBOLILLO SINDACO””
IL COMUNE E’ LA COMUNITA’.
L’AMMINISTRAZIONE Comunale, con a Sindaco il Dott. Eligio Tombolillo dovrà essere di nuovo l’amministrazione della Comunità di Pontinia. Il Governo della città durerà stabilmente tutta la legislatura di cinque anni. Il Palazzo del Municipio sarà la Casa di ogni Cittadino. Il Sindaco, gli assessori, i consiglieri e tutto l’organico sarà a totale servizio e supporto per il soddisfacimento dei pubblici bisogni di ognuno di noi Pontiniani – L’impegno forte è di realizzare il risultato per cui ogni singolo cittadino di Pontinia sia rispettato dall’Amministrazione dalle sue leggi e dai suoi comportamenti. La fiducia sarà reciproca. La scala dei bisogni che ogni Pontiniano si porta dietro e che quotidianamente deve scalare con dignitosi sacrifici per realizzarsi cittadino operoso, degno di essere membro attivo della sua comunità, ha diritto al rispetto e trattato con dignità dagli amministratori che volontariamente si sono proposti e che, scientemente, con il voto libero sono stati delegati ad amministrare.
OBIETTIVI PRIMARI
01) - Utilizzo oculato del bilancio riequilibrato definitivo ed operante, per il risanamento della improvvida gestione della passata amministrazione. Riabilitazione dal dissesto finanziario. Azione mirata e costante volta ad accertare e definire compiutamente ogni atto necessario per dimostrare le effettive capacità di cassa del Comune e la gestione virtuosa dei conti dell’Ente che renderà possibile l’abbattimento della pressione fiscale e la riduzione delle tariffe dei servizi che i cittadini sono stati costretti a sostenere a seguito della scellerata decisione adottata dall’amministrazione Mochi. Inoltre occorre assumere una corretta posizione politico-amministrativa sul problema di ACQUALATINA.
02) - Formulazione di un “Nuovo piano organizzativo della Soc. Trasco Pontinia s.r.l. e Coop.va Aurora scarl, per una utilizzazione più razionale delle maestranze, anche attraverso corsi di qualificazione di aggiornamento delle diverse professionalità.
03) – Gestione del Comune “ in quanto azienda”, con formazione continua del personale dipendente. Rivisitazione dell’organico comunale, con particolare riguardo alla ridefinizione dei settori, servizi e relative competenze; rilancio dell’occupazione giovanile, anche attraverso lo strumento del pubblico concorso e maggiori collegamenti con le attività industriali e artigianali, ai fini delle possibilità occupazionali, con precedenza ai Pontiniani residenti. Nuovo rapporto fra politica e Amministrazione, fra struttura burocratica e cittadino. Valorizzazione delle risorse umane disponibili e della loro professionalità.
04) – Apertura di un “Ufficio studi e programmazione” per la realizzazione di progetti produttivi e di ricerca sulle potenzialità normative a livello europeo, nazionale, regionale e provinciale per il reperimento degli strumenti tecnico operativi finalizzati oltre che alle consulenze di base , ma anche all’istruzione delle pratiche di finanziamento agevolato.
05) – Lettura del territorio nella sua molteplice complessità di bisogni quali:
armonizzazione e risanamento urbanistico;
Rivitalizzazione e protezione della filiera agroalimentare;
incentivazione all’occupazione;
prevenzione del disagio sociale e microcriminalità;
progetti mirati alla protezione della terza età in tutta la sua dimensione sociale, sanitaria, storica;
Riproposizione e potenziamento dei servizi ASL;
istituzione della consulta comunale sanitaria cittadina;
istituzione della consulta comunale giovanile, quale strumento di raccordo tra i bisogni primari dell’età giovanile ed interventi a protezione programmati da porre in essere;
apertura di protocolli d’intesa “istituzionali” con la cittadinanza su aspetti di vita comunitaria di rilevanza pubblica, quale modello operativo di raccordo tra l’atto politico amministrativo e reali esigenze della cittadinanza.
Istituzione del Difensore Civico
Realizzazione progetto di infrastruttura Internet a Larga Banda su tecnologia Wireless , ai fini della copertura del territorio con linea ADSL, per il potenziamento degli accessi alla Rete;
COMUNE AZIENDA CON IL RILANCIO DELL’OCCUPAZIONE
IL LAVORO DEVE ARRIVARE CON:
A – LE INFRASTRUTTURE.
A/1 – La zona Industriale area di Mazzocchio.
messa in atto di tutte le strategie per favorire l’insediamento di aziende industriali di livello internazionale che abbiano la potenzialità di assorbire significativi contingenti di manodopera a tutti i livelli, per portare nuova ricchezza a Pontinia; anche allo scopo di evitare che nella stessa area, sia La Provincia di Latina che la Regione Lazio, prendano iniziative che favoriscano l’insediamento di siti che nuocciono alla salute dei cittadini residenti (smaltimento di diversi rifiuti anche nocivi). E’ ovvio che il rilancio della zona industriale debba decollare in stretta collaborazione con la ripresa dell’agricoltura. Anche perché Il collegamento della zona industriale con l’autostrada del sole è ormai realtà con l’apertura dello svincolo di Capocroce in territorio di Sonnino.
Si favorirà con tutte le necessarie procedure la delocalizzazione dello stabilimento conserviero esistente nel centro urbano.
A/2 – Il piano regolatore.
Approvazione di tutti i piani particolareggiati di esecuzione delle aree come previsto dal piano regolatore generale (Centro storico, urbano e Quartaccio) approvato nell’anno 2000, per rilanciare l’attività edilizia e dare lavoro all’indotto.
Decollo della zona artigianale (Zona Tavolato) per le piccole e medie imprese e dare lavoro all’indotto.
Reperimento di aree da destinare a interventi di infrastrutture ad uso pubblico con lo strumento della perequazione urbanistica, senza oneri per il Comune e con prospettive di lavoro all’indotto.
Impegno ad individuare e destinare aree per gli interventi E.R.P. (Edilizia residenziale pubblica) agevolata – convenzionata – sovvenzionata. Con il ricorso prioritario all’intervento pubblico per fornire ai cittadini meno abbienti di alloggi a basso costo.
A/3 – Edilizia di recupero.
Censimento di tutti i siti produttivi dismessi sul territorio sia industriali che agricoli, e loro riconversione, a patto che si realizzi nuovo impiego di manodopera oltre l’esistente.
Censimento di tutti gli immobili demaniali finalizzato all’acquisizione per l’utilizzo a scopi sociali.
A/4 – Realizzazione del piano particolareggiato della zona di Quartaccio compreso il polo religioso, attorno al quale far decollare la vita comunitaria nella sua specificità culturale religiosa e sociale:
sistemazione della viabilità nelle vicinanze delle scuole;
Acquisizione della casa cantoniera e dell’area di pertinenza con successiva ristrutturazione;
Rotatoria all’incrocio di Quartaccio tra via del Murillo e Migliara 50;
Ristrutturazione della sede della scuola media Manfredini;
Costruzione di rete per la fornitura del metano e dell’acqua in campagna;
Rifinanziamento della Legge 816 per la prevenzione della devianza giovanile;
Apertura di un centro diurno per gli anziani.
A/5 – La viabilità.
Monitoraggio di tutta la viabilità del territorio ed interazione con le diverse Istituzioni proprietarie (Anas, Provincia, Consorzio di bonifica ecc..) onde garantire lo stato di efficienza e di sicurezza. Per la circolazione.
Sostituzione degli attuali semafori esistenti sulle strade del territorio con le rotatorie.
Installazione in tutte le fermate del pubblico servizio di apposite piazzole provviste di pensiline.
Realizzazioni di piste ciclabili e percorsi naturali che colleghino il centro urbano con le campagne.
Completamento della numerazione civica rurale e urbana, con particolare riferimento alla toponomastica dell’area industriale del Mazzocchio.
A/6 – L’agricoltura.
Sostegno all’imprenditoria agricola locale e limitrofa in evidente stato di difficoltà. In effetti,
tutte le diverse filiere produttive sono in sofferenza a causa dell’invasione dei prodotti globali che entrano nel libero mercato.
Necessità di rafforzzare con l’ausilio delle normative di comparto, la messa in atto di strumenti urbanistico/tecnici (PUA), fiscali agevolativi e di sostegno finanziario (prestiti strutturali a medio e lungo termine) per gli investimenti, la riorganizzazione e il rilancio del mondo agricolo con l’auspicio di arrestare l’esodo dei giovani agricoltori.
In tal senso l’Amministrazione comunale favorirà lo sviluppo delle attività connesse all’agricoltura primaria con l’apertura di laboratori per la prima trasformazione dei prodotti agricoli e la loro vendita diretta in azienda.
Apertura delle aziende alle scuole materne ed elementari per diffondere l’importanza del patrimonio rurale del comune di Pontinia.
Valorizzazione (Mostre, tavole rotonde, convegni esportazione ecc…)dei nostri prodotti tipici.
Creazione di una commissione comunale permanente di studio e monitoraggio delle attività agricole affiancata all’assessorato alle attività produttive, al fine di garantire rapporti tra produzione e commercializzazione dei prodotti onde assicurare il reddito all’impresa. Punto di riferimento costante sarà l’ufficio agricolo di zona della Regione Lazio.
B – TRASPORTI.
B/1 – Tutela del trasporto pubblico extraurbano ed urbano presso le sedi competenti finalizzata al collegamento con i comuni limitrofi e con le stazioni ferroviarie di Sezze Scalo e Fossanova (orari, flusso coincidenze ecc...)
B/2 – Il trasporto scolastico.
Il trasporto scolastico è effettuato con gli scuolabus gestito dalla Soc. Tra.sco. Pontinia s.r.l.
B/3 – Trasporto di piazza con taxi: da istituire.
C – MENSA.
C/1 – Mensa scolastica.
La mensa scolastica va mantenuta. Il progetto della riqualificazione passerà tramite attenta raccolta di dati e riferimenti normativi.
D – L’EDILIZIA SCOLASTICA
Impegno primario alla tutela degli edifici scolastici per l’idoneità secondo legge.
Completamento dell’iter progettuale della palestra a Quartaccio.
E – SANITA’ E SERVIZI SOCIALI: Asse portante dell’Amministrazione comunale
E/1- cura dell’Ente locale a monitorare nella specificità del disagio tutte le aree urbane ed extraurbane.
E/2 - Particolare attenzione verrà riservata alla terza età:
Nell’ottica del potenziamento dell’attenzione alla terza età, impegno a ridurre al minimo i tributi comunali così come per i disabili.
Progetti in tema di recupero della memoria storica da realizzare con l’utilizzo di giovani studenti universitari che sappiano anche svolgere funzioni di recupero dei rapporti sociali ed autogestione.
E/3 - Essendo il disagio realtà che appartiene oltre che all’individuo anche alla comunità, l’Amministrazione promuoverà iniziative atte al coinvolgimento, sensibilizzazione e diretta partecipazione di tutte le associazioni di volontariato esistenti sul territorio. Particolare attenzione verrà data ai progetti integrati ASL/comprensorio dei comuni.
E/4 - Il nostro territorio consta di una numerosa presenza di extracomunitari, l’integrazione sarà favorita da una commissione paritetica mista, (rappresentanze politiche, etniche, scolastiche, volontari) il cui scopo sarà di costante monitoraggio per la soluzione delle loro necessità e del processo integrativo ed interscambi culturali.
F – AMBIENTE
F/1 - Sottoscrizione di apposite convenzioni con il Consorzio di bonifica, con il Demanio, ed altre proprietà pubbliche e private onde rendere vivibili gli argini dei fiumi, strade, spazi verdi ecc…;
F/2 – La raccolta differenziata dei rifiuti sostenuta da progetti di sensibilizzazione, scolastica e cittadina, per il graduale raggiungimento dei limiti massimi previsti dalla legge;
F/3 - Ricerca sul territorio di sponsor che adottino e curino particolari settori della città (piazze, giardini e monumenti).
F/4 - Controllo dei cassonetti esistenti sulle strade che segnano i confini del nostro Comune onde prevenire e scoraggiare l’abbandono e deposito abusivo dei rifiuti da parte dei non residenti.
F/5 – Istituzione dell’osservatorio ecologico.
F/6 – Monitoraggio delle acque dei fiumi per il miglioramento delle stesse.
G – LA CULTURA.
Coordinamento con la Pro loco di tutte le associazioni culturali esistenti sul territorio.
Dotazione di una sede alla Pro loco.
Istituzione di borse di studio privilegiando gli studi sull’ambiente naturale e rurale.
Valorizzazione delle risorse artistiche locali.
Fruizione completa del Teatro Max – Fellini.
Adozione delle scelte conformi alla proposta di legge “città amica dei bambini e delle bambine”.
Gemellaggio con un altro Ente locale comunitario a lingua neolatina o anglosassone.
H – LO SPORT ed il TEMPO LIBERO.
Lo sport ed il tempo libero sono due momenti della vita cittadina che meritano l’impegno dell’amministrazione comunale rivolto alla realizzazione delle strutture necessarie (piste ciclabili, campi di gioco, piscina ecc.) con la facilitazione di pratiche a favore di privati che decidano di contribuire allo sviluppo della città con iniziative ludico-ricreative.
I - SOC. TRA.SCO. s.r.l. e Coop.va Aurora s.c.a r.l.
La società Tra.sco. s.r.l., va necessariamente rivalutata e risanata. Essa, è il volano dell’attività terziaria dell’amministrazione di Pontinia. Ad essa si debbono assegnare tutti i servizi di gestione e di manutenzione di cui il Comune abbisogna senza tralasciarne alcuno.
Segue l’elenco dei servizi più significativi:
1) Il trasporto degli alunni; 2) La raccolta dei rifiuti solidi urbani; 3) La cura del verde pubblico; 4) la mensa scolastica; 5) La gestione del centralino comunale; 6) La gestione del teatro Fellini; 7) La gestione del palazzotto dello sport e di tutti gli impianti sportivi; 8) La gestione del bar del centro diurno; 9) Le eventuali letture di pubblici contatori; 10) La raccolta degli ingombranti; 11) Il lavaggio dei cassonetti; 12) La gestione dell’allestimento del palco per le manifestazioni; 13) La manutenzione della pubblica illuminazione; 14) La disinfestazione rivolta anche ai privati; 15) La piccola manutenzione della rete idrica e fognaria; 16) La manutenzione delle aiuole dei rondò; 17) La pulizia dei pubblici locali con la possibilità di sottoscrivere convenzioni anche con i privati, fabbriche, pubblici esercizi complessi commerciali ecc..; 18) La custodia e la cura degli animali randagi; 19) La realizzazione e gestione di percorsi turistici con lo scopo di valorizzare quelli significativi esistenti e non valorizzati; 20) La gestione di un lavaggio per i mezzi Tra.sco, per i mezzi comunali e dei privati che ne facciano richiesta; 21) La gestione di una pompa di carburanti interna per l’approvvigionamento dei mezzi Tra,sco; 22) La gestione del servizio ambulanza; 23) La gestione estiva continuata di una stand gastronomico di supporto all’estate pontiniana: 24) La gestione dei parcheggi pubblici; 25) La gestione del servizio delle pubbliche affissioni; 26) ; La piccola manutenzione muraria, di tinteggiatura, idraulica, elettrica, degli infissi in legno ed alluminio di tutti gli immobili di proprietà comunale; 27) La gestione delle lampade votive del cimitero; 28) La gestione del servizio di pulizia e custodia del cimitero.
L – MULTIMEDIALITA’ E PARTECIPAZIONE CITTADINA
L/1 – Completamento del sito web per la tempestiva comunicazione in rete di tutti gli atti prodotti dall’attività amministrativa dell’Ente come per esempio le iniziative, le ordinanze, i modelli ufficiali e tutte le notizie per il calcolo ed il pagamento dei tributi.
L/2 – Istituzione di un sito in rete con gli Enti deputati al processo della formazione giovanile (scuola, università, ASL, ecc…..);
L/3 – Riapertura immediata dello sportello del cittadino ed informagiovani (URP) Pontiniainforma.
L/4 – Apertura di un ufficio stampa per la divulgazione dell’informazione.
L/5 – Istituzione di un centro d’ascolto periodico delle esigenze di Cittadini e Associazioni.
PROGRAMMA NEL CAMPO URBANISTICO/EDILIZIO
Il piano regolatore generale (P.R.G.) del Comune di Pontinia è stato adottato dall’Amministrazione Tombolillo con deliberazione consiliare n. 80 del 20.09.1996 ed approvato con deliberazione della G.R. del Lazio n. 783 del 14.03.2000.
E’ nei programmi ed obiettivi della “LISTA TOMBOLILLO” apportare alcune varianti al vigente P.R.G. in quanto, essendo trascorso circa 10 anni dall’approvazione, la pianificazione del suddetto P.R.G. non risponde più alle esigenze attuali e quindi occorre provvedere a un parziale adeguamento dello stesso nel rispetto delle norme statali e regionali che regolano la materia urbanistica.
E’ intendimento di questa “LISTA TOMBOLILLO” operare subito sul territorio comunale con i “Piani attuativi” che possono essere così identificati:
1) Piano particolareggiato (P.P.);
2) Piano di lottizzazione (P.L.);
3) Piano per l’edilizia economica e popolare (P.E.E.P.);
4) Piano per insediamenti produttivi (P.I.P.);
4) Piano di recupero (P.R.);
L’Amministrazione Tombolillo rimasta in carica fino alle votazioni amministrative del 25.05.2003, aveva già provveduto a dare gli opportuni indirizzi e ad affidare la redazione dei seguenti n. 4 piani attuativi.
1) che, con deliberazione G.C. n. 136 del 4.05.2001, venne conferito l’incarico professionale all’arch. Pierino Di Girolamo di Latina per la redazione del piano di attuazione (PPE) del centro storico e di Borgo Pasubio – Zona A del P.R.G.;
2) che, con deliberazione G.C. n. 137 del 4.05.2001, venne conferito l’incarico professionale all’Ing. Gennaro Gigli di Pontinia, per la redazione del piano di attuazione (PIP) della zona D artigianato – Zona D sottozona di P.R.G.;
3) che, con deliberazione G.C. n. 138 del 4.05.2001, venne conferito l’incarico professionale all’arch. Marcello Campagna di Latina, per la redazione del piano di attuazione (PPE) della zona B – sottozona B1 (completamento con strumento urbanistico attuativo) di P.R.G.;
4) che, con deliberazione G.C. n. 139 del 4.05.2001, venne conferito l’incarico professionale all’ing. Antonio Giona di Sabaudia, per la redazione del piano di attuazione (PPE) della zona B – sottozona B4 (località Quartaccio) di P.R.G.;
I suddetti n. 4 piani non sono mai approvati e resi operativi dall’Amministrazione Mochi malgrado alla data del 25.05.2003 fossero già in avanzato stato di progettazione.
E’ intendimento della LISTA TOMBOLILLO procedere immediatamente all’adeguamento del vigente P.R.G. ed alla contestuale approvazione dei suddetti n. 4 piani attuativi al fine di favorire la ripresa imprenditoriale e quindi la nascita di nuove iniziative sia commerciali che artigianali nonché lo sviluppo, l’incentivazione e l’ampliamento di tutte le esistenti attività artigianali e commerciali ed attività connesse favorendo nel contempo la crescita sociale, l’occupazione e la ripresa dell’economia di Pontinia, che negli ultimi anni si è completamente fermata.
Inoltre, sempre allo scopo di favorire la crescita sociale, economica ed occupazionale, la
“LISTA TOMBOLILLO” ha previsto nel presente documento programmatico quanto segue:
1)l’estensione del piano particolareggiato (P.I.P.) della zona D – sottozona D1 anche sui terreni posti a destra (per chi viene da Latina) della S.P. B.go San Michele Pontinia Appia (Via Tavolato);
2) la redazione ed approvazione del piano attuativo della zona F (Attrezzature e servizi di interesse generale);
3)la redazione del piano di recupero (P.R.) dell’abusivismo edilizio nel rispetto dell’art. 9 della legge regionale del Lazio 08 novembre 2004, n. 12 e s.m.i.;
4)la redazione dei piani particolareggiati della zona F1 del P.R.G. (attrezzature di servizi pubblici commerciali)
5)la risoluzione delle problematiche inerenti il recupero e l’attuazione dei piani di emersione già licenziati dai CLES Provinciali;
6)tutti gli altri piani attuativi non ancora presi in considerazione, necessari per dare attuazione al vigente P.R.G. del Comune di Pontinia, sostenendo fattivamente le iniziative programmatiche dei piani di attuativi di iniziativa privata;
7)combattere l’inquinamento ambientale;
8)migliorare la raccolta dei rifiuti solidi urbani con l’istituzione della raccolta differenziata;
9)a favorire la delocalizzazione delle industrie presenti nell’ambito dell’area urbana nella zona preposta a tali attività (Area industriale di Mazzocchio) sita in Comune di Pontinia;
10)recuperare i siti industriali dismessi (Mira Lanza, ecc.);
11)far rimuovere gli ostacoli di natura geologica in Località Cotarda ed aree limitrofe;
12)far istruire le domande di condono edilizio facendo rilasciare i prescritti permessi di costruire a sanatoria per le opere sanabili.
PROGRAMMA NEL CAMPO DEI LAVORI PUBBLICI
Anche nel campo dei Lavori Pubblici, è nei programmi negli obiettivi di questa “LISTA TOMBOLILLO”, contribuire alla crescita sociale, economica ed occupazionale di Pontinia, e per tale motivo, ha ritenuto giusto ed opportuno prevedere nel presente documento programmatico le seguenti iniziative:
1)ridare vitalità alle opere pubbliche al fine di migliorare in generale tutto il territorio comunale, intervenendo in modo valido e ponderato su spazi pubblici, su piazze e vie del centro urbano capoluogo e su piazze e vie delle località di Quartaccio e Cotarda, su tutte le vie, piazze e strade extraurbane che attualmente sono diventate impercorribili e pericolose a causa di buche ed avvallamenti;
2)dotare gli incroci stradali sia urbani del capoluogo che delle località di Quartaccio e Cotarda della necessaria pubblica illuminazione;
3)dotare gli incroci stradali extraurbani della necessaria pubblica illuminazione;
4)dotare tutte le vie, piazze del centro urbano e delle località di Quartaccio e Cotarda della necessaria segnaletica stradale prevista dal nuovo codice della strada vietando inoltre ai mezzi pesanti di transitare nelle vie e piazze più importanti e più centrali del centro capoluogo;
5)dotare tutte le strade extraurbane della necessaria segnaletica stradale prevista dal nuovo codice della strada;
6)di completare in modo valido la struttura polifunzionale (palestra) sita in via A. Moro in zona PEEP dotandola anche di adeguati parcheggi ed eventuale area appositamente attrezzata ed arredata con panchine, cestini, alberature ed altro, che potranno, al bisogno, essere, tra l’altro, utilizzati anche dai cittadini che usufruiscono della vicina struttura pubblica adibita a “Centro Anziani”;
7)realizzazione di parcheggio pubblico su area ancora di proprietà della Regione Lazio sita in via Mameli, eventualmente attrezzata anche con una piccola area pavimentata per i “rapporti sociali” e per manifestazioni varie;
8)realizzazione di parcheggio pubblico su area di proprietà comunale della Regione Lazio sita in via G. Cesare (dietro il distributore);
9)far realizzare ove possibile, dalla Società ITALGAS o da altro Società autorizzata, la rete di distribuzione del gas metano;
10)di acquisire, se possibile, l’edificio ENEL sito il Viale Italia angolo via Sardegna, destinandolo poi ad uffici comunali;
11)iniziare nel rispetto delle disponibilità finanziarie ad espropriare le aree che in base al vigente strumento urbanistico (P.R.G.) ed in base ai piani attuativi dovranno essere destinate per pubblica utilità;
12)eseguire il rifacimento di marciapiedi comunali ormai fatiscenti in diverse vie e piazze del centro urbano capoluogo;
13)realizzare dell’arredo urbano (panchine, cestini, piante, cartelloni ecc.) in vie e spazi pubblici del centro urbano capoluogo e delle località di Quartaccio e Cotarda.
14)realizzare mediante “Project financing” un centro destinato alle attività sportive (piscina, calcio, calcetto, tennis, basket, volley, minigolf, ecc.) nella zona F (attrezzature e servizi di interesse generale) del P.R.G. allo scopo di creare un “punto di incontro” favorendo i rapporti sociali e culturali soprattutto tra i giovani;
15)portare l’acqua potabile anche nel centro abitato di Quartaccio e nel centro abitato di Cotarda, così pure è negli obiettivi e nei programmi portare l’acqua potabile in tutte le abitazioni rurali del territorio comunale;
16)dotare il centro abitato di Quartaccio e il centro abitato di Cotarda della fogna nera comunale e dell’impianto di depurazione.
Così è nei programmi della “LISTA TOMBOLILLO” far eseguire interventi su tutti gli edifici di proprietà comunale, con priorità sugli edifici scolastici, allo scopo di poter rendere tutti gli edifici agibili. Chiaramente sarà cura di questa coalizione inserire nei vari programmi triennali delle opere pubbliche gli interventi di cui sopra, dopo aver provveduto a redigere un programma articolato in piani annuali attuativi.
Ora, è tempo di agire; occorre perseguire l’obiettivo mio e dei miei collaboratori, che deve essere certamente condiviso da voi Cittadini elettori.
Esprimendo il vostro voto a favore della “LISTA TOMBOLILLO”, permetterete alla città di Pontinia di avere quel giusto ruolo di città moderna e di comunità solidale, serena e vivibile.
Pontinia, 17 giugno 2006
Dott. Eligio Tombolillo
quando Casini (udc) difendeva Cuffaro
Il senatore Cuffaro eletto nell'udc il 6 aprile 2006 e poi il 13
aprile 2008 nonostante fosse indagato è sempre stato difeso da Casini,
dall'udc ora forse partito nella nazione:
Confermata condanna, Cuffaro si costituisce
Sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato e violazione
del segreto istruttorio
23 gennaio, 09:12 per leggere tutto
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/01/21/visualizza_new.html_1618109145.html
Cuffaro e Casini, una storia d'amore
Dopo la condanna definitiva di Cuffaro, Casini dovrebbe, per pudore,
ritirarsi a vita privata. A Santoro, Pierferdinando rispose che in
caso di colpevolezza di Vasavasa (da lui sempre difeso) ne avrebbe
tratto le conseguenze politiche. Va ricordato che anche Dell'Utri è in
attesa della sentenza definitiva e Casini, da presidente della Camera,
dichiarò: "Solidarietà a Dell'Utri”, dopo la condanna a nove anni per
mafia il 12 dicembre del 2004.
"MA SALVATORE CUFFARO, CHI VUOLE PRENDERE PER IL CUCULO, CON IL "MI
COSTITUISCO”? FACCIAMO DUE CONTI: Condanna definitiva a 7 anni da cui
togliamo 3 anni di sconto con la condizionale e varie agevolazioni che
sono concessi a tutti, 3 anni di sconto per l'indulto di Prodi & C.
del 2006, 1 anno di sconto di pena agli arresti domiciliari per
l'ultimo “indultino mascherato” made in “Alfano- Berlusconi-Bossi” per
sfoltire le carceri. Risultato: SALVATORE CUFFARO, SI' PRESENTA A
REGINA COELI, FIRMA IL REGISTRO DELLE PRESENZE E TORNA A CASA. Che
Schifo." Paolo R.
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07 aprile 2006: «piena stima» a Totò Cuffaro, «vittima di un
linguaggio ignobile della ...
blogico-ilblogdilogico.blogspot.com/.../cuffaro-il-29-nov-2005-chiusura-di-un.html
- Copia cache
BLOGico: gennaio 2010
Casini difende cuffaro, tratto da: archivio Corriere, 07 aprile 2006:
«piena stima» a Totò Cuffaro, «vittima di un linguaggio ignobile della
cultura del ...
blogico-ilblogdilogico.blogspot.com/2010_01_01_archive.html - Copia cache
Il Tempo - Politica - Cuffaro si dimette FI «fiuta» la poltrona
27 gen 2008 ... Anche Pier Ferdinando Casini difende Cuffaro dagli
attacchi e in particolare da quelli «comprensibili ma fuori luogo» del
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Casini lancia l' Udc del dopo Cuffaro 'Adesso siamo un partito ...
26 ott 2010 ... Casini lancia l' Udc del dopo Cuffaro 'Adesso siamo un
partito nuovo' ... parlamentare all' Ars e difende il varo del
Lombardo-quater. ...
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CUFFARO FERRERO COSA ASPETTA CASINI AD ESPELLERLO - Agenzia di ...
23 gen 2010 ... CUFFARO FERRERO COSA ASPETTA CASINI AD ESPELLERLO
Rassegna stampa News: Agenzia di Stampa Nazionale Asca.
www.asca.it/news-CUFFARO__FERRERO__COSA_ASPETTA_CASINI_AD_ESPELLERLO_-888998-ORA-.html
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2008 gennaio « Rock, politica e pessimismo
31 gen 2008 ... Lo stesso Casini che chiede la testa di Pecoraro ma
difende quel galantuomo di Cuffaro, condannato a cinque anni di
reclusione (che non farà ...
rockpoliticaepessimismo.wordpress.com/2008/01/ - Copia cache
aprile 2008 nonostante fosse indagato è sempre stato difeso da Casini,
dall'udc ora forse partito nella nazione:
Confermata condanna, Cuffaro si costituisce
Sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato e violazione
del segreto istruttorio
23 gennaio, 09:12 per leggere tutto
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/01/21/visualizza_new.html_1618109145.html
Cuffaro e Casini, una storia d'amore
Dopo la condanna definitiva di Cuffaro, Casini dovrebbe, per pudore,
ritirarsi a vita privata. A Santoro, Pierferdinando rispose che in
caso di colpevolezza di Vasavasa (da lui sempre difeso) ne avrebbe
tratto le conseguenze politiche. Va ricordato che anche Dell'Utri è in
attesa della sentenza definitiva e Casini, da presidente della Camera,
dichiarò: "Solidarietà a Dell'Utri”, dopo la condanna a nove anni per
mafia il 12 dicembre del 2004.
"MA SALVATORE CUFFARO, CHI VUOLE PRENDERE PER IL CUCULO, CON IL "MI
COSTITUISCO”? FACCIAMO DUE CONTI: Condanna definitiva a 7 anni da cui
togliamo 3 anni di sconto con la condizionale e varie agevolazioni che
sono concessi a tutti, 3 anni di sconto per l'indulto di Prodi & C.
del 2006, 1 anno di sconto di pena agli arresti domiciliari per
l'ultimo “indultino mascherato” made in “Alfano- Berlusconi-Bossi” per
sfoltire le carceri. Risultato: SALVATORE CUFFARO, SI' PRESENTA A
REGINA COELI, FIRMA IL REGISTRO DELLE PRESENZE E TORNA A CASA. Che
Schifo." Paolo R.
www.beppegrillo.it
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27 gen 2008 ... Dalla condanna alle dimissioni ma Casini difende
Cuffaro Il presidente della Regione Sicilia, che così va verso il
voto, si fa da parte ...
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La sfida di Casini: Udc pronta a guidare il Paese
7 apr 2006 ... La sfida di Casini: Udc pronta a guidare il Paese. Il
leader centrista: a noi il compito di governare il Polo. E difende
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29 nov 2005 ... Casini difende cuffaro, tratto da: archivio Corriere,
07 aprile 2006: «piena stima» a Totò Cuffaro, «vittima di un
linguaggio ignobile della ...
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Casini difende cuffaro, tratto da: archivio Corriere, 07 aprile 2006:
«piena stima» a Totò Cuffaro, «vittima di un linguaggio ignobile della
cultura del ...
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27 gen 2008 ... Anche Pier Ferdinando Casini difende Cuffaro dagli
attacchi e in particolare da quelli «comprensibili ma fuori luogo» del
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17 set 2010... di ridurre la pena a Cuffaro · Lombardo si difende:
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26 ott 2010 ... Casini lancia l' Udc del dopo Cuffaro 'Adesso siamo un
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CUFFARO FERRERO COSA ASPETTA CASINI AD ESPELLERLO - Agenzia di ...
23 gen 2010 ... CUFFARO FERRERO COSA ASPETTA CASINI AD ESPELLERLO
Rassegna stampa News: Agenzia di Stampa Nazionale Asca.
www.asca.it/news-CUFFARO__FERRERO__COSA_ASPETTA_CASINI_AD_ESPELLERLO_-888998-ORA-.html
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31 gen 2008 ... Lo stesso Casini che chiede la testa di Pecoraro ma
difende quel galantuomo di Cuffaro, condannato a cinque anni di
reclusione (che non farà ...
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domenica 23 gennaio 2011
depurazione pubblica
Su "La provincia" di oggi vengono attribuite al sindaco affermazioni che contesterebbero le mie di cui trovate di seguito i comunicati. Il gestore pubblico, nell'articolo di ieri, stranamente o non ha compreso l'argomento (parla di analisi di cui non ero a conoscenza anzichè affrontare il problema dell'adeguamento dell'impianto alle previsioni urbanistiche) oppure, per errore, si sarebbe spostato il tema. Le affermazioni di oggi attribuite al sindaco commettono lo stesso errore. Dati e considerazioni da me riportati sono della Comunità Europea e di Legambiente. Che non tengono in considerazione la depurazione privata ma quella pubblica. Il sindaco, sempre secondo l'articolo, sommerebbe la verdura con la frutta. Secondo me o non ha letto quanto da me scritto oppure, per necessità di sintesi, è stato espresso male il suo pensiero, altre volte preciso e non fuori tema. Tanto è vero che nemmeno lui risponde all'esigenza sollevata, quella di adeguare l'impianto di depurazione alle previsioni urbanistiche. O non sono stato compreso oppure è un argomento tabù. Tra l'altro il comune di Pontinia se fosse coerente in materia di acqua avrebbe dato seguito alle 2 delibere per uscire dall'attuale gestione.
Su “La Provincia” del 22 gennaio a pag 23 l'articolo dal titolo: Pontinia “il depuratore è perfettamente funzionante” Lo afferma Acqualatina in un comunicato si fanno delle affermazioni che farebbero riferimento, probabilmente all'articolo del 20 che riprende un mio comunicato nel quale chiedo se ci sia in progetto l'ampliamento dello stesso. Nessuno tra quelli in grado di leggere o capire l'italiano avrebbe pensato, leggendo il mio comunicato e lo stesso articolo che allego, che sia messo in dubbio il corretto funzionamento o che le analisi pubbliche o private abbiano riscontrato problemi.
Anzi il mio comunicato riprende quello di Legambiente dal titolo Acque reflue: Italia davanti a Corte Ue Legambiente: “Senza depurazione 18 milioni d’italiani. Solo con investimenti tempestivi eviteremo le multe europee”. La questione, come è spiegato bene nell'articolo, è che, secondo la comunità europea il numero di abitanti allacciati all'impianto di depurazione nel comune di Pontinia, è al di sotto della media nazionale, regionale e soprattutto richiesta dalla Comunità Europea. Se l'Italia rischia l'ennesima sanzione per questa situazione sarebbe opportuno che chi è competente a provvedere a migliorare questa situazione adeguasse l'impianto di depurazione sia allo stato attuale (come richiesto dalla UE), sia alle previsioni di sviluppo urbanistico. Altrimenti si ripeterebbe il rischio (fatto già avvenuto a Pontinia, come a Latina, come in altre parti italiane) che il rilascio del permesso a costruire per le nuove costruzioni e per le nuove zone di espansione (residenziali e commerciali) venga sospeso. Creando la solita emergenza. Che ancora una volta è prevista e prevedibile. Quindi ci aspettiamo che di competenza attui la normativa e dia seguito agli atti amministrativi. Non si capisce quindi il riferimento alle analisi che confermerebbero il perfetto funzionamento. C'è forse sfuggito qualche dato in proposito? Pontinia 22 gennaio 2011 Di seguito gli unici 2 articoli che hanno ripreso il mio comunicato nei giorni scorsi http://www.dimmidipiu.it/
PONTINIA Libralato domanda se Comune e Provincia abbiano pensato ad un adeguamento
«Depuratore, un impianto insufficiente»
Giovedì 20 Gennaio 2011
Area Terracina,
pagina 25
e-mail
print
In queste settimane parecchi cittadini, in provincia di Latina e a Pontinia, si stanno facendo parecchie domande sullo stato di salute dell'acqua. E se in provincia i casi allarmanti sono conclamati, Pontinia rientra nella statistica di quei Comuni che, almeno per la qualità dell'acqua, possono stare tranquilli. Per Libralato, presidente dell'associazione Ecologia e Territorio, la questione non è così semplice. «Secondo Acqualatina l'impianto di depurazione della Migliara 48, l'unico comunale, serve a depurare le acque di 8 mila persone. Secondo gli ultimi dati demografici, relativi al 2009, a Pontinia risiedono 13.964 persone. Facendo una semplice divisione si può calcolare che l'impianto di depurazione serve il 57% del totale. L'Italia, tanto per cambiare, è ancora una volta davanti alla Corte UE perché è troppo basso il numero di abitanti serviti dagli impianti di depurazione. La media, in quel caso, è del 70%. Nel Lazio arriviamo al 74,1%. Peggio di Pontinia, ad oggi, sembra esserci soltanto la Sicilia, e sappiamo che in quella Regione i problemi legati alla gestione dell'acqua potrebbero avere origini ben precise. A questo punto una domanda sorge spontanea: qualcuno, che sia il Comune o la Provincia o il gestore stesso, considerato lo sviluppo demografico ulteriore della città, così come si evince dall'attuazione dei piani particolareggiati, ha pensato di adeguare l'impianto di depurazione?». Legambiente, a livello Italia, denuncia che a servirsi di acque non depurate, in Italia, vi siano circa 18 milioni di italiani. A Pontinia, invece, le persone sono 5.964. Un dato certo allarmante, anche visti i risultati dei controlli sull'arsenico nell'acqua che, pur rimanendo sempre sotto la norma con un valore di 7 microgrammi per litro contro i 10 del tetto massimo previsto dalla legge, ha comune più che raddoppiato i propri valori dal 2003 ad oggi. Il Comune ha sempre sostenuto con forza la battaglia per l'acqua pubblica, per l'uscita dal Consorzio di Acqualatina. In realtà, il problema che solleva Libralato, forse è alla base di qualsiasi rivendicazione: l'acqua, innanzitutto, dovrebbe essere pulita, potabile.
Graziano Lanzidei 20/01/2011
http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b09fc5da0beec3/pag24sabaudia.pdf 19 gennaio 2011 PONTINIA Depuratore obsoleto, servizio dimezzato
«SECONDO il gestore del servizio pubblico l'impianto di depurazione della Migliara 48 depura le acque di 8 mila persone. Secondo gli ultimi dati demografici, del 2009, a Pontinia risiedono 13.964 persone .
Facendo una semplice divisione è servito dall'impianto comunale circa il 57% del totale».
Giorgio Libralato, presidente dell'associazione «Ecologia e Territorio» denuncia la scarsa capacità del depuratore a suo tempo costruito dal Comune e ora preso in gestione da Acqualatina.
«L'Italia, tanto per cambiare, è ancora una volta davanti alla Corte Ue –fa presente Libralato – e
rischia delle sanzioni, perchè è troppo basso il numero di abitanti servito dagli impianti di depurazione con una media del 70%, nel Lazio del 74,1%. Peggio di Pontinia c'è la Sicilia.
Qualcuno, comune, gestore, provincia, considerato lo sviluppo ulteriore prossimo venturo con l'attuazione dei piani particolareggiati ha pensato di adeguare, come imposto dalla normativa
urbanistica, l'impianto di depurazione?».
A.Z
Il giorno 18 gennaio 2011 16:08, giorgio libralato ha scritto:
secondo il gestore del servizio pubblico (vedere http://acqualatina.it/LinkClick.aspx?fileticket=GiRgDF1ZJqs%3d&tabid=118&mid=549&language=it-IT) l'impianto di depurazione della Migliara 48 (l'unico comunale) depura le acque di 8 mila persone. Secondo gli ultimi dati demografici, del 2009, a Pontinia risiedono 13.964 persone (http://www.abi.cab.banche.meglio.it/abitanti.htm?q=pontinia). Facendo una semplice divisione è servito dall'impianto comunale circa il 57% del totale. L'Italia, tanto per cambiare, è ancora una volta davanti alla Corte Ue e conseguenti sanzioni, perchè è troppo basso il numero di abitanti servito dagli impianti di depurazione con una media del 70%, nel Lazio del 74,1. Peggio di Pontinia c'è la Sicilia. Domanda: qualcuno (comune, gestore, provincia) considerato lo sviluppo ulteriore prossimo venturo con l'attuazione dei piani particolareggiati ha pensato di adeguare (come imposto dalla normativa urbanistica) l'adeguamento dell'impianto di depurazione?
Giorgio Libralato
Acque reflue: Italia davanti a Corte Ue
Legambiente: “Senza depurazione 18 milioni d’italiani. Solo con investimenti tempestivi eviteremo le multe europee”
“E’ imbarazzante che il settimo Paese più industrializzato al mondo abbia una situazione così disastrosa rispetto al trattamento delle acque reflue. Per il 30% degli italiani, circa 18 milioni di cittadini, non esiste depurazione e la situazione d’inquinamento che Goletta Verde e quella dei Laghi hanno riscontrato anche nel loro ultimo viaggio l’estate scorsa, conferma il quadro della Commissione europea”.
Così Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambientecommenta la notizia della convocazione dell’Italia davanti alla Corte di Giustizia Europea per la violazione della normativa Ue sul trattamento delle acque reflue.
“E’ una situazione che va avanti da troppo tempo – aggiunge Ciafani - rischiamo pesanti multe che l’Europa non ci condonerà. Servono 30 miliardi di euro nei prossimi trent’anni, per completare la rete di fognatura e depurazione, una grande opera pubblica assolutamente necessaria anche per evitare di spendere inutilmente i soldi dei contribuenti per imperdonabili sanzioni comunitarie”.
L’Ufficio stampa Legambiente 06.86268379-99-53-76
IL DEFICIT DI DEPURAZIONE IN ITALIA
Abitanti
Copertura del servizio di fognatura (%)
Copertura del servizio di depurazione
(%)
Abitanti non serviti da depurazione
Italia
60.340.328
84,7
70,4
17.860.737
Fonte: Elaborazione Legambiente su dati Rapporto Blue Book 2009 di Anea e Utilitatis
IL DEFICIT DI DEPURAZIONE A LIVELLO REGIONALE
Regione
Abitanti
Copertura del servizio di fognatura (%)
Copertura del servizio di depurazione
(%)
Abitanti non serviti da depurazione
Sicilia
5.037.799
78,8
53,9
2.322.425
Lombardia
9.742.676
93,9
77,8
2.162.874
Campania
5.812.962
83,5
67
1.918.277
Lazio
5.626.710
85,3
74,1
1.457.318
Toscana
3.707.818
81,8
62,7
1.383.016
Veneto
4.885.548
78,1
78,7
1.040.622
Emilia Romagna
4.337.979
84,8
78,7
923.990
Piemonte
4.432.571
89,9
82,5
775.700
Sardegna
1.671.001
75
68
534.720
Calabria
2.008.709
88,3
74,5
512.221
Marche
1.569.578
84
69,9
472.443
Liguria
1.615.064
75
74
419.917
Abruzzo
1.334.675
89,1
72,6
365.701
Umbria
894.222
77,1
78,2
194.940
Basilicata
590.601
88,8
74,7
149.422
Molise
320.795
86,4
84,5
49.723
Friuli Venezia Giulia
1.230.936
nd
nd
nd
Puglia
4.079.702
82,6
nd
nd
Trentino Alto Adige
1.018.657
nd
nd
nd
Valle d'Aosta
127.065
nd
nd
nd
Fonte: Elaborazione Legambiente su dati Rapporto Blue Book 2009 di Anea e Utilitatis
nd: dato non disponibile
[Acqua][Inquinamento]
Su “La Provincia” del 22 gennaio a pag 23 l'articolo dal titolo: Pontinia “il depuratore è perfettamente funzionante” Lo afferma Acqualatina in un comunicato si fanno delle affermazioni che farebbero riferimento, probabilmente all'articolo del 20 che riprende un mio comunicato nel quale chiedo se ci sia in progetto l'ampliamento dello stesso. Nessuno tra quelli in grado di leggere o capire l'italiano avrebbe pensato, leggendo il mio comunicato e lo stesso articolo che allego, che sia messo in dubbio il corretto funzionamento o che le analisi pubbliche o private abbiano riscontrato problemi.
Anzi il mio comunicato riprende quello di Legambiente dal titolo Acque reflue: Italia davanti a Corte Ue Legambiente: “Senza depurazione 18 milioni d’italiani. Solo con investimenti tempestivi eviteremo le multe europee”. La questione, come è spiegato bene nell'articolo, è che, secondo la comunità europea il numero di abitanti allacciati all'impianto di depurazione nel comune di Pontinia, è al di sotto della media nazionale, regionale e soprattutto richiesta dalla Comunità Europea. Se l'Italia rischia l'ennesima sanzione per questa situazione sarebbe opportuno che chi è competente a provvedere a migliorare questa situazione adeguasse l'impianto di depurazione sia allo stato attuale (come richiesto dalla UE), sia alle previsioni di sviluppo urbanistico. Altrimenti si ripeterebbe il rischio (fatto già avvenuto a Pontinia, come a Latina, come in altre parti italiane) che il rilascio del permesso a costruire per le nuove costruzioni e per le nuove zone di espansione (residenziali e commerciali) venga sospeso. Creando la solita emergenza. Che ancora una volta è prevista e prevedibile. Quindi ci aspettiamo che di competenza attui la normativa e dia seguito agli atti amministrativi. Non si capisce quindi il riferimento alle analisi che confermerebbero il perfetto funzionamento. C'è forse sfuggito qualche dato in proposito? Pontinia 22 gennaio 2011 Di seguito gli unici 2 articoli che hanno ripreso il mio comunicato nei giorni scorsi http://www.dimmidipiu.it/
PONTINIA Libralato domanda se Comune e Provincia abbiano pensato ad un adeguamento
«Depuratore, un impianto insufficiente»
Giovedì 20 Gennaio 2011
Area Terracina,
pagina 25
In queste settimane parecchi cittadini, in provincia di Latina e a Pontinia, si stanno facendo parecchie domande sullo stato di salute dell'acqua. E se in provincia i casi allarmanti sono conclamati, Pontinia rientra nella statistica di quei Comuni che, almeno per la qualità dell'acqua, possono stare tranquilli. Per Libralato, presidente dell'associazione Ecologia e Territorio, la questione non è così semplice. «Secondo Acqualatina l'impianto di depurazione della Migliara 48, l'unico comunale, serve a depurare le acque di 8 mila persone. Secondo gli ultimi dati demografici, relativi al 2009, a Pontinia risiedono 13.964 persone. Facendo una semplice divisione si può calcolare che l'impianto di depurazione serve il 57% del totale. L'Italia, tanto per cambiare, è ancora una volta davanti alla Corte UE perché è troppo basso il numero di abitanti serviti dagli impianti di depurazione. La media, in quel caso, è del 70%. Nel Lazio arriviamo al 74,1%. Peggio di Pontinia, ad oggi, sembra esserci soltanto la Sicilia, e sappiamo che in quella Regione i problemi legati alla gestione dell'acqua potrebbero avere origini ben precise. A questo punto una domanda sorge spontanea: qualcuno, che sia il Comune o la Provincia o il gestore stesso, considerato lo sviluppo demografico ulteriore della città, così come si evince dall'attuazione dei piani particolareggiati, ha pensato di adeguare l'impianto di depurazione?». Legambiente, a livello Italia, denuncia che a servirsi di acque non depurate, in Italia, vi siano circa 18 milioni di italiani. A Pontinia, invece, le persone sono 5.964. Un dato certo allarmante, anche visti i risultati dei controlli sull'arsenico nell'acqua che, pur rimanendo sempre sotto la norma con un valore di 7 microgrammi per litro contro i 10 del tetto massimo previsto dalla legge, ha comune più che raddoppiato i propri valori dal 2003 ad oggi. Il Comune ha sempre sostenuto con forza la battaglia per l'acqua pubblica, per l'uscita dal Consorzio di Acqualatina. In realtà, il problema che solleva Libralato, forse è alla base di qualsiasi rivendicazione: l'acqua, innanzitutto, dovrebbe essere pulita, potabile.
Graziano Lanzidei 20/01/2011
http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b09fc5da0beec3/pag24sabaudia.pdf 19 gennaio 2011 PONTINIA Depuratore obsoleto, servizio dimezzato
«SECONDO il gestore del servizio pubblico l'impianto di depurazione della Migliara 48 depura le acque di 8 mila persone. Secondo gli ultimi dati demografici, del 2009, a Pontinia risiedono 13.964 persone .
Facendo una semplice divisione è servito dall'impianto comunale circa il 57% del totale».
Giorgio Libralato, presidente dell'associazione «Ecologia e Territorio» denuncia la scarsa capacità del depuratore a suo tempo costruito dal Comune e ora preso in gestione da Acqualatina.
«L'Italia, tanto per cambiare, è ancora una volta davanti alla Corte Ue –fa presente Libralato – e
rischia delle sanzioni, perchè è troppo basso il numero di abitanti servito dagli impianti di depurazione con una media del 70%, nel Lazio del 74,1%. Peggio di Pontinia c'è la Sicilia.
Qualcuno, comune, gestore, provincia, considerato lo sviluppo ulteriore prossimo venturo con l'attuazione dei piani particolareggiati ha pensato di adeguare, come imposto dalla normativa
urbanistica, l'impianto di depurazione?».
A.Z
Il giorno 18 gennaio 2011 16:08, giorgio libralato
secondo il gestore del servizio pubblico (vedere http://acqualatina.it/LinkClick.aspx?fileticket=GiRgDF1ZJqs%3d&tabid=118&mid=549&language=it-IT) l'impianto di depurazione della Migliara 48 (l'unico comunale) depura le acque di 8 mila persone. Secondo gli ultimi dati demografici, del 2009, a Pontinia risiedono 13.964 persone (http://www.abi.cab.banche.meglio.it/abitanti.htm?q=pontinia). Facendo una semplice divisione è servito dall'impianto comunale circa il 57% del totale. L'Italia, tanto per cambiare, è ancora una volta davanti alla Corte Ue e conseguenti sanzioni, perchè è troppo basso il numero di abitanti servito dagli impianti di depurazione con una media del 70%, nel Lazio del 74,1. Peggio di Pontinia c'è la Sicilia. Domanda: qualcuno (comune, gestore, provincia) considerato lo sviluppo ulteriore prossimo venturo con l'attuazione dei piani particolareggiati ha pensato di adeguare (come imposto dalla normativa urbanistica) l'adeguamento dell'impianto di depurazione?
Giorgio Libralato
Acque reflue: Italia davanti a Corte Ue
Legambiente: “Senza depurazione 18 milioni d’italiani. Solo con investimenti tempestivi eviteremo le multe europee”
“E’ imbarazzante che il settimo Paese più industrializzato al mondo abbia una situazione così disastrosa rispetto al trattamento delle acque reflue. Per il 30% degli italiani, circa 18 milioni di cittadini, non esiste depurazione e la situazione d’inquinamento che Goletta Verde e quella dei Laghi hanno riscontrato anche nel loro ultimo viaggio l’estate scorsa, conferma il quadro della Commissione europea”.
Così Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambientecommenta la notizia della convocazione dell’Italia davanti alla Corte di Giustizia Europea per la violazione della normativa Ue sul trattamento delle acque reflue.
“E’ una situazione che va avanti da troppo tempo – aggiunge Ciafani - rischiamo pesanti multe che l’Europa non ci condonerà. Servono 30 miliardi di euro nei prossimi trent’anni, per completare la rete di fognatura e depurazione, una grande opera pubblica assolutamente necessaria anche per evitare di spendere inutilmente i soldi dei contribuenti per imperdonabili sanzioni comunitarie”.
L’Ufficio stampa Legambiente 06.86268379-99-53-76
IL DEFICIT DI DEPURAZIONE IN ITALIA
Abitanti
Copertura del servizio di fognatura (%)
Copertura del servizio di depurazione
(%)
Abitanti non serviti da depurazione
Italia
60.340.328
84,7
70,4
17.860.737
Fonte: Elaborazione Legambiente su dati Rapporto Blue Book 2009 di Anea e Utilitatis
IL DEFICIT DI DEPURAZIONE A LIVELLO REGIONALE
Regione
Abitanti
Copertura del servizio di fognatura (%)
Copertura del servizio di depurazione
(%)
Abitanti non serviti da depurazione
Sicilia
5.037.799
78,8
53,9
2.322.425
Lombardia
9.742.676
93,9
77,8
2.162.874
Campania
5.812.962
83,5
67
1.918.277
Lazio
5.626.710
85,3
74,1
1.457.318
Toscana
3.707.818
81,8
62,7
1.383.016
Veneto
4.885.548
78,1
78,7
1.040.622
Emilia Romagna
4.337.979
84,8
78,7
923.990
Piemonte
4.432.571
89,9
82,5
775.700
Sardegna
1.671.001
75
68
534.720
Calabria
2.008.709
88,3
74,5
512.221
Marche
1.569.578
84
69,9
472.443
Liguria
1.615.064
75
74
419.917
Abruzzo
1.334.675
89,1
72,6
365.701
Umbria
894.222
77,1
78,2
194.940
Basilicata
590.601
88,8
74,7
149.422
Molise
320.795
86,4
84,5
49.723
Friuli Venezia Giulia
1.230.936
nd
nd
nd
Puglia
4.079.702
82,6
nd
nd
Trentino Alto Adige
1.018.657
nd
nd
nd
Valle d'Aosta
127.065
nd
nd
nd
Fonte: Elaborazione Legambiente su dati Rapporto Blue Book 2009 di Anea e Utilitatis
nd: dato non disponibile
[Acqua][Inquinamento]
delibera giunta proventi sanzioni amministrative
DESTINAZIONE E RIPARTIZIONE DEI PROVENTI DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE A NORMA DELL'ART.208 c.2,4,5 e 5-bis DEL D. LGS. N.285 DEL 30.04.1992 - ANNO 2011 delibera n. 6 del 11/01/2011
LA GIUNTA
VISTO che l’art. 208 del C.d.S. (D. Lgs. n.285/92) individua le finalità a cui indirizzare i
proventi derivanti dal pagamento di sanzioni amministrative per violazioni al C.d.S., così come
modificato dall’art.53, comma 20 della L. 23.12.2000, n.388;
VISTO il Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo C.d.S. emanato con D.P.R.
16.12.92, n.485;
VISTE le modifiche apportate all’art.208 del C.d.S. dalla Legge 15.07.2009, n.94 e dalla
Legge 29.07.2010, n.120;
RITENUTO di dover determinare per l’anno 2011 la destinazione dei proventi delle
sanzioni amministrative per violazioni al C.d.S., in adempimento delle norme sopra riportate, e che
tale individuazione preventiva costituisce obbligo di legge, con consequenziale comunicazione al
Ministero delle Infrastrutture (ex Ministero LL.PP.);
RITENUTO inoltre di dover individuare una destinazione volta principalmente, nel rispetto
di quanto sopra, al miglioramento dei servizi di polizia stradale anche in termini “soggettivi”, nel
rispetto della circolare del Ministero dell’Interno, in data 30.07.96 n.09604068/151/76 – Divisione
EE.LL.;
CONSIDERATO che per l’anno 2011 il gettito di entrata può essere ragionevolmente
previsto in € 80.000/00 (€ ottantamila/00), considerato che il Comando di P.M. dispone del
supporto di apparecchiatura autovelox regolarmente tarata e sono state attivate le procedure per
installare due postazioni fisse di autovelox nel territorio comunale;
VISTA l’attestazione della relativa copertura finanziaria dell’impegno di spesa assunto con
il presente atto da parte del Responsabile del Settore Finanziario, ai sensi dell’art.153, comma 5, del
D. Lgs. 18.08.2000 n.267;
VISTO l’art.208, commi 2,3,4 e 5- bis del D. Lgs. 30.04.92 n.285;
VISTO il D. Lgs. 18.08.2000 n.267;
VISTO l’art.53 della L. 23.12.2000 n.388;
RITENUTO di dover procedere in conformità;
Con voto unanime, espresso nelle forme di legge
D E L I B E R A
A) di destinare la quota dei proventi derivanti dalle sanzioni del C.d.S., per l’anno 2011, alle finalità sotto indicate e nelle percentuali a fianco di ciascuna voce indicate, relativamente alla
quota pari al 50 % dell’intero introito prevista dall’art. 208 – commi 2,3,4 e 5-bis del D. Lgs. n.285/92:
PREVISIONE DI BILANCIO
FINALITA’ % SOMMA PREVISTA
1 -Al miglioramento della circolazione stradale;
-Assunzioni stagionali a progetto nelle forme di
contratti a tempo determinato e a forme flessibili
di lavoro.
40 16.000/00
2 Al potenziamento e miglioramento della
segnaletica stradale.
5 2.000/00
3 Alla redazione dei piani del traffico urbano ed
extraurbano.
== ==
4 Alla fornitura di mezzi tecnici, attrezzature, auto,
etc. per il potenziamento delle attività di
controllo e di accertamento delle violazioni in
materia di circolazione stradale della Polizia
Municipale.
10 4.000/00
5 Polizia Municipale – Previdenza complementare. 5 2.000/00
6 Alla realizzazione di interventi a favore della
mobilità ciclistica.
== ==
7 Per studi, ricerche e propaganda a fini della
sicurezza stradale di competenza del Comune.
== ==
8 -Interventi per la sicurezza stradale, in
particolare a tutela degli utenti deboli: pedoni,
ciclisti, bambini, anziani, disabili (quota non
inferiore al 10% dei proventi);
-Progetti di potenziamento dei servizi di
controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla
sicurezza stradale, nonché di potenziamento dei
servizi notturni.
40 16.000/00
100/100 40.000/00
B) di disporre che il riparto di cui alla presente deliberazione trovi puntuale adempimento con il
bilancio di previsione dell’esercizio 2011;
C) di dare atto che, avendo questo Comune una popolazione di n.14.162 abitanti, la presente
deliberazione sarà comunicata al Ministero delle Infrastrutture ai sensi del D. Lgs. 30.04.92,
n.285;
D) considerata l’urgenza che riveste l’esecuzione dell’atto, visto l’art.134, comma 4, del D. Lgs.
18.08.2000, n.267;
E) di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile.
http://www.comune.pontinia.lt.it/de/attachment.php?ATDOSSS=17793
LA GIUNTA
VISTO che l’art. 208 del C.d.S. (D. Lgs. n.285/92) individua le finalità a cui indirizzare i
proventi derivanti dal pagamento di sanzioni amministrative per violazioni al C.d.S., così come
modificato dall’art.53, comma 20 della L. 23.12.2000, n.388;
VISTO il Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo C.d.S. emanato con D.P.R.
16.12.92, n.485;
VISTE le modifiche apportate all’art.208 del C.d.S. dalla Legge 15.07.2009, n.94 e dalla
Legge 29.07.2010, n.120;
RITENUTO di dover determinare per l’anno 2011 la destinazione dei proventi delle
sanzioni amministrative per violazioni al C.d.S., in adempimento delle norme sopra riportate, e che
tale individuazione preventiva costituisce obbligo di legge, con consequenziale comunicazione al
Ministero delle Infrastrutture (ex Ministero LL.PP.);
RITENUTO inoltre di dover individuare una destinazione volta principalmente, nel rispetto
di quanto sopra, al miglioramento dei servizi di polizia stradale anche in termini “soggettivi”, nel
rispetto della circolare del Ministero dell’Interno, in data 30.07.96 n.09604068/151/76 – Divisione
EE.LL.;
CONSIDERATO che per l’anno 2011 il gettito di entrata può essere ragionevolmente
previsto in € 80.000/00 (€ ottantamila/00), considerato che il Comando di P.M. dispone del
supporto di apparecchiatura autovelox regolarmente tarata e sono state attivate le procedure per
installare due postazioni fisse di autovelox nel territorio comunale;
VISTA l’attestazione della relativa copertura finanziaria dell’impegno di spesa assunto con
il presente atto da parte del Responsabile del Settore Finanziario, ai sensi dell’art.153, comma 5, del
D. Lgs. 18.08.2000 n.267;
VISTO l’art.208, commi 2,3,4 e 5- bis del D. Lgs. 30.04.92 n.285;
VISTO il D. Lgs. 18.08.2000 n.267;
VISTO l’art.53 della L. 23.12.2000 n.388;
RITENUTO di dover procedere in conformità;
Con voto unanime, espresso nelle forme di legge
D E L I B E R A
A) di destinare la quota dei proventi derivanti dalle sanzioni del C.d.S., per l’anno 2011, alle finalità sotto indicate e nelle percentuali a fianco di ciascuna voce indicate, relativamente alla
quota pari al 50 % dell’intero introito prevista dall’art. 208 – commi 2,3,4 e 5-bis del D. Lgs. n.285/92:
PREVISIONE DI BILANCIO
FINALITA’ % SOMMA PREVISTA
1 -Al miglioramento della circolazione stradale;
-Assunzioni stagionali a progetto nelle forme di
contratti a tempo determinato e a forme flessibili
di lavoro.
40 16.000/00
2 Al potenziamento e miglioramento della
segnaletica stradale.
5 2.000/00
3 Alla redazione dei piani del traffico urbano ed
extraurbano.
== ==
4 Alla fornitura di mezzi tecnici, attrezzature, auto,
etc. per il potenziamento delle attività di
controllo e di accertamento delle violazioni in
materia di circolazione stradale della Polizia
Municipale.
10 4.000/00
5 Polizia Municipale – Previdenza complementare. 5 2.000/00
6 Alla realizzazione di interventi a favore della
mobilità ciclistica.
== ==
7 Per studi, ricerche e propaganda a fini della
sicurezza stradale di competenza del Comune.
== ==
8 -Interventi per la sicurezza stradale, in
particolare a tutela degli utenti deboli: pedoni,
ciclisti, bambini, anziani, disabili (quota non
inferiore al 10% dei proventi);
-Progetti di potenziamento dei servizi di
controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla
sicurezza stradale, nonché di potenziamento dei
servizi notturni.
40 16.000/00
100/100 40.000/00
B) di disporre che il riparto di cui alla presente deliberazione trovi puntuale adempimento con il
bilancio di previsione dell’esercizio 2011;
C) di dare atto che, avendo questo Comune una popolazione di n.14.162 abitanti, la presente
deliberazione sarà comunicata al Ministero delle Infrastrutture ai sensi del D. Lgs. 30.04.92,
n.285;
D) considerata l’urgenza che riveste l’esecuzione dell’atto, visto l’art.134, comma 4, del D. Lgs.
18.08.2000, n.267;
E) di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile.
http://www.comune.pontinia.lt.it/de/attachment.php?ATDOSSS=17793
autostrada Roma - Latina verdi in procura
Roma-Latina, altri ritardi. I Verdi: Andiamo in procura
Scritto da Michele Marangon Sab 22 Genn 2011 12:00
ECONOMIA E FINANZA : LATINA
Un' opera in grado di risollevare l'economia della Regione, rivoluzionarne la mobilità consentendo ai cittadini di viaggiare in minor tempo ed in maniera più sicura. Parliamo dell'autostrada Roma-Latina: sogno e ossessione degli ultimi governatori del Lazio, da Storace a Polverini passando per Piero Marrazzo, senza considerare che se ne parlava già negli anni '90. Chiodo fisso per i partiti di vocazione ambientalista, che adesso chiedono al Governo di visionare tutte le carte sottoposte al Cipe per lo sblocco dei fondi. Altrimenti scatterà l'esposto in procura.
In corso ci sono anche gli accertamenti della corte dei Corti, con relativo sequestro di tutta la documentazione. Ulteriore motivo di ritardo. Una valanga di denaro pubblico per realizzare l'infrastruttura che i Verdi del Lazio considerano una delle più costose in assoluto. "Abbiamo calcolato - dice il presidente regionale Nando Bonessio - che il costo finale sarà di 30 milioni di euro a chilometro. Con le dovute rivalutazioni, la Roma Latina costerà tre volte di più di quanto non sia costata l'intera autostrada del Sole." Cifre da capogiro, al pari dei ritardi che minacciano la realizzazione dell'opera: di mese in mese i tempi si allungano, e l'entusiasmo del 18 novembre scorso ( l'Anas annunciava il bando entro 15 giorni), è stato mitigato pochi giorni fa dall'assessore ai lavori pubblici Luca Malcotti. Incalzato dai costruttori, ha parlato di "progettazione esecutiva entro il Poco male, visto che si aspetta almeno dal 2003, anno in cui Francesco Storace fece nascere la società che avrebbe concepito, realizzato e gestito l'infrastruttura, e che ancora oggi batte cassa per essersi vista scalzare da Autostrade per il Lazio (100% pubblica che fungerà solo da stazione appaltante). La cordata di privati raccolta in Arcea ha condotto la Regione in un arbitrato in cui chiede quasi 900 milioni come risarcimento danni. Sino a quando non ci sarà accordo, sarà difficile per la Regione pubblicare il bando che potrà essere oggetto di ricorso - in ogni momento - da parte degli esclusi per eccellenza. E non si è ancora chiusa la polemica che ha visto contrapposti il capogruppo dei Verdi in Regione Angelo Bonelli e l'assessore Malcotti. L'esponente ambientalista, chiedendo l'accesso agli atti, ha scoperto del sequestro effettuato dalla Finanza sulla documentazione relativa alla Roma -Latina. "Roba vecchia", si è detto dall'assessorato. Ma la risposta non ha convinto. "Vogliamo sapere su cosa ha deliberato il Cipe - dice il presidente dei Verdi Nando Bonessio. Come hanno potuto deliberare se era tutto bloccato, come diceva l'assessore, 'per questioni della precedente amministrazione?'". Dubbi legittimi che hanno spinto Bonelli a richiedere ai vertici del Cipe una copia degli atti con tanto di diffida a farlo entro dieci giorni avvertendo che in mancanza "sarà presentato esposto alla competente autorità giudiziaria". La risposta è attesa per fine gennaio. L'importo complessivo dell'opera è di 2 miliardi e 728 milioni di euro e sarà realizzata in partenariato pubblico-privato: il contributo pubblico non supererà il 40%. I restanti 711 milioni, invece, sono inseriti nel piano programmatico per le infrastrutture 2011-2013 del Governo. L'opera, per quel che è dato conoscere, prevede la realizzazione dell'asse autostradale Roma-Latina per 68,3 chilometri complessivi, dell'asse autostradale Cisterna-Valmontone per 31,5 chilometri e delle seguenti opere connesse: viabilità di adduzione a Latina (Borgo Piave) per circa 20 chilometri suddivisi in tangenziale di Latina per 12,4 chilometri e miglioramento della provinciale Borgo Piave-Foce Verde per 8,3 chilometri. E ancora: viabilità annessa al casello di Aprilia Nord per 5,2 chilometri; viabilità di ingresso al casello di Aprilia Sud per 2,8 chilometri. E ancora viabilità di adduzione allo svincolo Artena-Cori-Lariano per 17,5 chilometri e al casello di Labico per 5,8 chilometri. "Opera sbagliata nella sua concezione - prosegue Bonessio - che dovrà portare quanti più mezzi possibile in virtù dei guadagni da ottenere con il pedaggio, ma che non risolverà i problemi. E' dimostrato che allargare una strada non rende più fluido il traffico. Guardate la terza corsia del Gra..." Questo unito alle note critiche sulla distruzione ambientale che deriverà dai cantieri quanto ( e se) verranno mai realizzati. "Senza considerare - aggiunge Bonessio - le perplessità che verso l'opera hanno espresso comuni importanti come Pomezia ed Ardea". Proprio qui il sindaco Carlo Eufemi, mercoledì 26 gennaio ha chiamato a raccolta il presidente dalla provincia di Roma Nicola Zingaretti, l'assessore Malcotti insieme al collega Francesco Lollobrigida, per il convegno "Più ferro, più mare, meno gomma". L'esatto contrario di quanto propugnato dalla nuova Pontina.
M.M.http://www.dimmidipiu.it/
Scritto da Michele Marangon Sab 22 Genn 2011 12:00
ECONOMIA E FINANZA : LATINA
Un' opera in grado di risollevare l'economia della Regione, rivoluzionarne la mobilità consentendo ai cittadini di viaggiare in minor tempo ed in maniera più sicura. Parliamo dell'autostrada Roma-Latina: sogno e ossessione degli ultimi governatori del Lazio, da Storace a Polverini passando per Piero Marrazzo, senza considerare che se ne parlava già negli anni '90. Chiodo fisso per i partiti di vocazione ambientalista, che adesso chiedono al Governo di visionare tutte le carte sottoposte al Cipe per lo sblocco dei fondi. Altrimenti scatterà l'esposto in procura.
In corso ci sono anche gli accertamenti della corte dei Corti, con relativo sequestro di tutta la documentazione. Ulteriore motivo di ritardo. Una valanga di denaro pubblico per realizzare l'infrastruttura che i Verdi del Lazio considerano una delle più costose in assoluto. "Abbiamo calcolato - dice il presidente regionale Nando Bonessio - che il costo finale sarà di 30 milioni di euro a chilometro. Con le dovute rivalutazioni, la Roma Latina costerà tre volte di più di quanto non sia costata l'intera autostrada del Sole." Cifre da capogiro, al pari dei ritardi che minacciano la realizzazione dell'opera: di mese in mese i tempi si allungano, e l'entusiasmo del 18 novembre scorso ( l'Anas annunciava il bando entro 15 giorni), è stato mitigato pochi giorni fa dall'assessore ai lavori pubblici Luca Malcotti. Incalzato dai costruttori, ha parlato di "progettazione esecutiva entro il Poco male, visto che si aspetta almeno dal 2003, anno in cui Francesco Storace fece nascere la società che avrebbe concepito, realizzato e gestito l'infrastruttura, e che ancora oggi batte cassa per essersi vista scalzare da Autostrade per il Lazio (100% pubblica che fungerà solo da stazione appaltante). La cordata di privati raccolta in Arcea ha condotto la Regione in un arbitrato in cui chiede quasi 900 milioni come risarcimento danni. Sino a quando non ci sarà accordo, sarà difficile per la Regione pubblicare il bando che potrà essere oggetto di ricorso - in ogni momento - da parte degli esclusi per eccellenza. E non si è ancora chiusa la polemica che ha visto contrapposti il capogruppo dei Verdi in Regione Angelo Bonelli e l'assessore Malcotti. L'esponente ambientalista, chiedendo l'accesso agli atti, ha scoperto del sequestro effettuato dalla Finanza sulla documentazione relativa alla Roma -Latina. "Roba vecchia", si è detto dall'assessorato. Ma la risposta non ha convinto. "Vogliamo sapere su cosa ha deliberato il Cipe - dice il presidente dei Verdi Nando Bonessio. Come hanno potuto deliberare se era tutto bloccato, come diceva l'assessore, 'per questioni della precedente amministrazione?'". Dubbi legittimi che hanno spinto Bonelli a richiedere ai vertici del Cipe una copia degli atti con tanto di diffida a farlo entro dieci giorni avvertendo che in mancanza "sarà presentato esposto alla competente autorità giudiziaria". La risposta è attesa per fine gennaio. L'importo complessivo dell'opera è di 2 miliardi e 728 milioni di euro e sarà realizzata in partenariato pubblico-privato: il contributo pubblico non supererà il 40%. I restanti 711 milioni, invece, sono inseriti nel piano programmatico per le infrastrutture 2011-2013 del Governo. L'opera, per quel che è dato conoscere, prevede la realizzazione dell'asse autostradale Roma-Latina per 68,3 chilometri complessivi, dell'asse autostradale Cisterna-Valmontone per 31,5 chilometri e delle seguenti opere connesse: viabilità di adduzione a Latina (Borgo Piave) per circa 20 chilometri suddivisi in tangenziale di Latina per 12,4 chilometri e miglioramento della provinciale Borgo Piave-Foce Verde per 8,3 chilometri. E ancora: viabilità annessa al casello di Aprilia Nord per 5,2 chilometri; viabilità di ingresso al casello di Aprilia Sud per 2,8 chilometri. E ancora viabilità di adduzione allo svincolo Artena-Cori-Lariano per 17,5 chilometri e al casello di Labico per 5,8 chilometri. "Opera sbagliata nella sua concezione - prosegue Bonessio - che dovrà portare quanti più mezzi possibile in virtù dei guadagni da ottenere con il pedaggio, ma che non risolverà i problemi. E' dimostrato che allargare una strada non rende più fluido il traffico. Guardate la terza corsia del Gra..." Questo unito alle note critiche sulla distruzione ambientale che deriverà dai cantieri quanto ( e se) verranno mai realizzati. "Senza considerare - aggiunge Bonessio - le perplessità che verso l'opera hanno espresso comuni importanti come Pomezia ed Ardea". Proprio qui il sindaco Carlo Eufemi, mercoledì 26 gennaio ha chiamato a raccolta il presidente dalla provincia di Roma Nicola Zingaretti, l'assessore Malcotti insieme al collega Francesco Lollobrigida, per il convegno "Più ferro, più mare, meno gomma". L'esatto contrario di quanto propugnato dalla nuova Pontina.
M.M.http://www.dimmidipiu.it/
sabato 22 gennaio 2011
Mazzocchio dopo l'incendio e prima
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