mercoledì 5 settembre 2012
Sabaudia e la moria di pesci nel lago: fenomeno naturale
Sabaudia, alla lettera di Ecologia e Territorio al Ministero fa seguito la replica degli eredi Scalfati
Divisi sulla salute del lago
Allarme di Libralato dopo la moria di pesci, ma Bazuro rassicura: fenomeno na t u ra l e
VALUTAZIONI contrastanti
sulla moria di pesci nel lago di
Paola: se da un lato l’ecologi -
sta Giorgio Libralato lancia
l’allarme con una lettera al
Ministero dell’A m b i en t e ,
dall’altra Andrea Bazuro, amministratore
della Comunione
eredi Scalfati, proprietaria
dello specchio d’acqua, ridimensiona
il caso e parla di
evento fisiologico che ha riguardato
solo pochi esemplari
di lattarini, cefali e spigole.
Un caso controverso: nei giorni
scorsi Giorgio Libralato di
Ecologia e Territorio, facendo
riferimento anche agli episodi
del 2011, ha scritto al Ministero
dell’Ambiente, al Parco
Nazionale del Circeo e alla
Regione Lazio. «L'acqua viene
descritta di colore giallastro,
con odore nauseabondo
di zolfo» scrive Libralato. «Si
parla di pesci che stanno morendo
e altri in stato di decomposizione,
mentre gli abitanti
del lago devono tenere le finestre
chiuse per via della puzza.
Gli atleti di canoa e canottaggio
hanno dovuto sospendere
gli allenamenti. Pare manchino
ossigeno e adeguato ricambio
di aria».
Posizione ben diversa, quella
di Bazuro: «Allo stato -
afferma - non si è verificata
alcuna moria di pesce nel Lago di Paola, intesa come ampio
e generalizzato decesso di
prodotto ittico. A causa delle
alte temperature, della mancanza
di pioggia e di venti
caldi di levante, nei giorni
scorsi è morto infatto solo un
limitato numero di esemplari
di lattarini e di pesci locali
(spigole e cefali). Data la scarsa
entità dell’evento, lo stesso
può essere considerato come
fisiologico e assolutamente
normale per il periodo. Questo
non deve di certo far abbassare
la guardia e sminuire
i giusti allarmismi suscitati da
alcuni ambientalisti. Gli attuali
proprietari nel condividere
tali posizioni, rivendicano
di essersi battuti sin dal
primo giorno della nuova gestione,
iniziata solo due anni
orsono, per il risanamento
reale del Lago di Paola. È
evidente che il bacino ha bisogno
di cure e non è scontato
che nelle prossime settimane
non ci sia il rischio di fenomeni
di moria più significativi. I
termini del discorso devono
tuttavia essere trattati con responsabilità,
senza strumentalizzazioni,
in considerazione
del fatto che teniamo tutti
alla salute del bacino e che,
quindi, abbiamo tutti lo stesso
obiettivo di risanarlo, tutti insieme
».
Giovanni Stravato Latina Oggi 5 settembre 2012
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