domenica 16 settembre 2012
A Pontinia tra biomasse e rifiuti e l'incapacità della politica
A Pontinia tra i vari progetti devastanti per il territorio, l'economia locale, la tutela dell'agricoltura, l'ambiente alcuni rimangono ancora pericolosi. Tra questi rimangono quello del mega centro commerciale di Mesa destinato a rimanere un oggetto misterioso e sopratutto quello della centrale a biomasse. Dopo che il comune di Pontinia ha messo in evidenza tutti gli errori, le falsità del progetto (la dichiarazione che 3 comuni inesistenti non hanno presentato alcuna osservazione), l'incompatibilità con l'ambiente, l'agricoltura e le potenzialità locali rimane il timore che l'inceneritore progettato possa degradare l'intera pianura pontina. Nel far west delle autorizzazioni a centrali elettriche di ogni tipo, anche con impianti non previsti nel vigente piano energetico provinciale, sta succedendo di tutto con la deturpazione del territorio agricolo. E' stato oggetto anche di interrogazioni parlamentare intanto il consumo del territorio continua. E come dicono le amministrazioni comunali la politica non può nulla contro lo strapotere delle aziende. Specie quando queste approfittano della corruzione dilagante della politica pdl e pd in testa come dicono le cronache regionali. A Pontinia il progetto era partito grazie alla solita posizione della destra di dire sì a qualsiasi progetto, specie alle schifezze e spesso grazie all'ignoranza dei dati tecnici. E non c'è da stare molto tranquilli visto che l'attuale classe politica è concentrata nel proprio ombelico (udc gruppo autonomo sì o no, richiesta di incarichi o crisi, chi per il dopo Tombolillo una partita tutta tra ex democristiani?) o peggio ancora a discutere su politici che rappresentano proprio gli impianti devastanti a Pontinia (Bersani favorevole alle centrali a turbogas Renzi pure agli inceneritori). Insomma c'è da tremare. Ecco cosa è successo per un impianto a biomasse simile a quello progettato nel comune di Pontinia: http://pontiniaecologia.blogspot.it/2012/09/dalle-biomasse-ai-rifiuti-la-beffa.html
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