Dopo le riunioni partecipate a Prato Cesarina per l'altra centrale è allarme.
Le centrali a biogas approvate dalla provincia di Latina dal 2010 al 2014
Come affermava circa 1 anno in una riunione pubblica, l’allora assessore provinciale all’ambiente: “siamo preoccupati per la libera informazione contraria alle centrali a biogas perché in provincia di Latina ne dobbiamo costruire parecchie”, la provincia di Latina dopo il forte impulso al consumo del territorio con il fotovoltaico sta continuando con il biogas, ecco le centrali che risultano approvate nell’albo pretorio:Cisterna 1 della potenza di 0,93 MWp, Latina 1 impianto 0,999 MWp, Pontinia 3 impianti da 1,597 MWp per un totale di 3,526 MWp pari allo 0,2% del fabbisogno provinciale.
Le centrali a biomasse approvate dalla provincia di Latina dal 2010 al 2014
Aprilia 1 impianto da 0,999 MWp, Cisterna 2 impianti da 1,998 MWp, Fondi 1 impianto da 0,995 MWp, Pontinia 1 impianto da 0,96 MWp, Sabaudia 2 impianti da 1,998 MWp, Sezze 1 impianto da 0,98 MWp, per un totale di 7,93 MWp pari allo 0,4% del fabbisogno provinciale.
(riepilogo interventi Aprilia biomasse vegetali 999 kw società cooperativa Agricola centro Lazio
Cisterna società Centro Rottami biomasse vegetali 993 kw - società agricola Mascetti a biomasse da 999 kw + Alea lazio 999 kw
Fondi biomasse da oli vegetali 995 kw
Pontinia biomasse vegetali 999 kw Naturalia + biomasse vegetali 299 kw Agriwatt + biomasse Latina Sole da 960 kw
Sabaudia Borgo san Donato a biomasse ad oli vegetali 999 kw Fides - società cooperativa centro Lazio 999 a biomasse vegetali Sant'Isidoro
Sezze società ST Import 980 kw )
In quali casi potrebbero essere nulle la procedura per attivare le centrali a biomasse di Prato Cesarino e di Piano Rosso?
Per esempio qualora mancasse la valutazione di impatto ambientale in presenza di altri centrali simili, con la sommatoria degli effetti sulla salute, l'ambiente, il territorio.
Oppure se non è stata attivata la procedura di informazione e partecipazione pubblica.
Se manca il parere di compatibilità territoriale in presenza di attività soggette a rischio di incidente rilevante nello stesso comune.
Chi lo doveva rilasciare il parere di compatibilità territoriale per la presenza di industrie soggette alla direttiva Seveso? Il comune di Cisterna di Latina qualora avesse adottato la variante urbanistica per gli impianti RIR (a rischio di incidente rilevante). Altrimenti il comitato tecnico regionale dei Vigili del Fuoco.
Se manca la fideiussione rilasciata da uno dei soggetti indicati dalla Banca d'Italia, nelle forme di garanzia e per la durata dell'impianto.
Per esempio qualora mancasse la valutazione di impatto ambientale in presenza di altri centrali simili, con la sommatoria degli effetti sulla salute, l'ambiente, il territorio.
Oppure se non è stata attivata la procedura di informazione e partecipazione pubblica.
Se manca il parere di compatibilità territoriale in presenza di attività soggette a rischio di incidente rilevante nello stesso comune.
Chi lo doveva rilasciare il parere di compatibilità territoriale per la presenza di industrie soggette alla direttiva Seveso? Il comune di Cisterna di Latina qualora avesse adottato la variante urbanistica per gli impianti RIR (a rischio di incidente rilevante). Altrimenti il comitato tecnico regionale dei Vigili del Fuoco.
Se manca la fideiussione rilasciata da uno dei soggetti indicati dalla Banca d'Italia, nelle forme di garanzia e per la durata dell'impianto.
Se l'impianto è stato progettato in zona agricola e non è stato sottoposto a PUA in base alla legge urbanistica della Regione Lazio.
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