Gli
Scalfati rispondono a Lucci: «Le sentenze vanno rispettate»
BAGARRE
A SABAUDIA
GLI
EREDI PRONTI
A
INSTALLARE
A
PROPRIE SPESE
UN
NUOVO SISTEMA
DI
POMPAGGIO
A
CATERATTINO
DI
FEDERICO DOMENICHELLI
C’è
poco da discutere attorno
alla
proprietà del
Lago
di Paola, poiché
le
sentenze delle Sezioni Unite
della
Cassazione (passate già in
giudicato)
parlano chiaro: è degli
eredi
Scalfati. A rispondere
punto
per punto alla nota di
convocazione
inviata nei giorni
scorsi
dal sindaco di Sabaudia
Maurizio
Lucci è l’av vo c a t o
Andrea
Bazuro, amministratore
unico
della «Comunione Eredi
Scalfati».
«Appare del tutto evidente
che
le sentenze passate in
giudicato
devono essere rispettate
e
che il tema della natura
giuridica
del Lago di Paola non
può
di certo essere oggetto di
una
riunione tecnica - scrivono
in
una nota gli eredi Scalfati -
che
non si comprende quale tipo
di
competenza e/o autorevolezza
potrebbe
avere sul tema».
Resta
poi in piedi la questione
della
pompa di Caterattino, con
una
polemica nata nei giorni
scorsi.
Se il lago è privato - e
questo
è il casus belli - perché le
il
pubblico deve garantire l’ossi -
genazione
del bacino e la manutenzione
della
pompa di sollevamento?
Anche
su questo aspetto
gli
eredi Scalfati hanno le idee
piuttosto
chiare. «Non ci risulta
che
il Comune di Sabaudia abbia
posto
in essere negli ultimi
venti
anni alcuna iniziativa finalizzata
alla
tutela dell’ambito
lacuale,
se non - questa sì, dovuta
-
la realizzazione di una fognatura
circumlacuale
finalizzata
ad
evitare che gli scarichi
civili
della città continuassero
ad
essere riversati nel Lago di
Paola».
Anche perché per tale
condotta
il Comune di Sabaudia
è
stato chiamato a risarcire i
danni
economici causati
all’azienda
ittica Scalfati, «ma
non
quelli ambientali al bacino,
ritenuti
dalla Corte di Appello di
Roma
- puntualizzano - non
liquidabili
in quanto incalcolabili
».
Inoltre, gli eredi Scalfati
chiederanno
in seno alla riunione
del
2 settembre di eliminare
l’impianto
di pompaggio «che
sarà
sostituito nel corso del
prossimo
inverno - scrivono - da
un
nostro impianto indipendente,
del
quale sosterremo tutte le
spese.
In tal modo cesseranno
queste
inutili diatribe. Peraltro,
con
tale sistema - concludono -
sarà
garantite una gestione
coordinata
ed efficiente della
circolazione
dell’acqua nel bacino
».
©RIPRODUZIONE
RISERVATA
IL
QUOTIDIANO - Venerdì 29 Agosto 2014
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