Marina Gobbato, Comitato No Miasmi: "L'amministrazione non prende posizione neanche dopo la morte di due uomini, protesta pacifica in piazza Roma"
Francesca Cavallin
27/08/2014 - 19:26
Il comitato No Miasmi chiama a raccolta i cittadini fuori dal palazzo comunale di piazza Roma il 1° settembre, per dar vita ad un sit in pacifico, una protesta contro i disastri ambientali presenti passati e futuri, prendendo le mosse dal tragico incidente che ha portato alla morte dei due operai della Mira di Orvieto il 28 luglio scorso, mentre lavoravano all’interno della Kyklos di via Le Ferriere. La scelta della data, da parte del presidente del comitato spontaneo, Marina Gobbato, non è affatto casuale. Proprio il 1° settembre si apriranno i lavori del tavolo organizzato dal comune di Aprilia, al quale prenderanno parte i comitati Campoverde, Casolare Alto, Sacida e Lampione 2000 e la Rida Ambiente. Un appuntamento esteso anche ai tecnici regionali, di Arpa e Asl, alla Kyklos di via Le Ferriere e al comitato No Miasmi, che parteciperà all’incontro con i due tecnici di parte, l’ingegner Gallifuoco e il dottor Minotti. “Non si tratta di un tavolo pubblico- spiega la Gobbato- ma per ulteriore solidarietà nei confronti dei due lavoratori, Fabio Lisei e Roberto Papini, è opportuno esser presenti con la consueta intenzione civile di protestare contro i disastri ambientali, per i quali il comune sembra non prender posizione nemmeno dopo la morte dei due lavoratori”.
IL SOPRALLUOGO Intanto, questa mattina presso l’impianto Acea di via Le Ferriere, è stato condotto un nuovo sopralluogo, dopo quello dell’11 agosto alla presenza dei tecnici di parte. Un sopralluogo da parte dei tecnici dell’Arpa Lazio, della Asl di Latina, accompagnati da Polizia locale e Carabinieri del Reparto Territoriale, cui ha preso parte anche l’amministrazione comunale di Aprilia, con l’assessore all’ambiente Alessandra Lombardi. L’obiettivo, sarebbe quello di effettuare nuove analisi, utili a comprendere la provenienza dei cattivi odori. I terribili miasmi percepiti in zona, rappresentano un problema già manifestato da anni dai residenti, che sembra essersi aggravato dopo il sequestro dell’impianto da parte della procura di Latina. In attesa dei risultati sui campioni di percolato e sul materiale prelevato dopo il tragico incidente nell’impianto Acea, sempre più forti i timori dei residenti circa il potenziale nocivo delle emissioni. Un problema che l’amministrazione, indipendentemente dai risultati delle analisi da parte di Arpa e Asl, sarà chiamato ad affrontare. http://www.corrieredilatina.it/news/notizie-locali-nord/9529/Nuovo-sopralluogo-alla-Kyklos--in.html
Nessun commento:
Posta un commento