IL QUOTIDIANO, SABATO 30 Agosto 2014
Dopo l'avvio di procedura di infrazione da parte dell'autorità nazionale per l'Energia
di Graziella Di Mambro
Questa volta non sono solo i «soliti sindaci» e i comitati civici a chiedere la sospensione degli ultimi aumenti nelle bollette dell’acqua, bensì l’Otuc, ossia l’organismo interno che segue le decisioni sulle bollette idriche, a chiedere ad Acqualatina spa «l’immediata sospensione dell’applicazione dell’adeguamento tariffario approvato il 7 agosto 2014 dalla Conferenza dei sindaci». Scelta che scaturisce dall’indagine avviata dall’Autorità per l’energia (AEEGSI) e con la quale vengono sollevate molte eccezioni circa la modalità di compilazione delle bollette ma anche sugli aumenti e soprattutto sulle decisioi prese dalla società in assenza della preventiva autorizzazione dell’Ato (Autorità d’Ambito, il soggetto pubblico di controllo sul servizio). La procedura di infrazione avviata dall’Authority secondo l’Otuc «contrasta con quanto da sempre affermato da Acqualatina, secondo cui a seguito dell’ispezione di marzo effettuata dalla stessa Autorità insieme alla Finanza, aveva ricevuto i complimenti per la gestione complessiva del servizio». Invece, come ricorda lo stesso Otuc nella nota diffusa ieri, secondo l’Autorità per l’energia che ha effettuato i controlli «sarebbero stati introdotti surrettiziamente dati contabili nella trasmissione dei bilanci aziendali» che hanno generato dei difetti di veridicità e di raccordo tra i valori desumibili dalla documentazione contabile e quelli riportati nella modulistica trasmessa. I ra i dati non vernieri non riscontrabili quelli ripresi alla voce "saldo conguagli e penalizzazioni" per gli anni 2012 e 2013 che ammontano rispettivamente a 4,5 milioni e 3,4 milioni e che non sono stati preceduti dall’approvazione dell’ Ato4. Sempre ieri, però Acqualatina spa ha sottolineato che ci si trova «ancora nell'ambito di una procedura di verifica e nessuna sanzione è stata allo stato comminata, dovendo la Autorità ancora ricevere e valutare i chiarimenti e la documentazione del Gestore. Acqualatina, che aveva ha già fornito, unitamente all'ATO, chiarimenti sulle questioni specifiche in sede di ispezione, sta attualmente lavorando alla produzione dell’opportuna documentazione per la risposta formale, secondo le procedure in vigore nell'Autorità». In relazioni ai dati non trasparenti e anomali contenuti nelle bollette e contestati anch’essi dall’Autho-rity, la società Acqualatina precisa che «il nuovo format della bolletta, adottato ufficialmente dal 31 luglio, recepisce già, sostanzialmente, le prescrizioni dell'Autorità, mentre all'epoca dell'ispezione era in fase di lavorazione, e per quanto riguar-da la quota fissa per gli utenti che usufruiscono solo di parte dei servizi, con la nuova articolazione tariffaria approvata il 29 luglio dall’AT04, e pubblicata il 29 agosto 2014 sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio sarà possibile applicare la quota fissa per i soli segmenti gestiti, cosa che all’epoca dell'ispezione non era ancora possibile». L’iter sugli inadempimenti di Acqualatina si concluderà entro 90 giorni e solo dopo si potrà capire quali e quante sanzioni ci saranno a carico della società. La quale era stata già oggetto di verifica amministrativa da parte della Regione Lazio che aveva sollevato, nel 2009, eccezioni assai simili ma la delibera di Giunta con cui veniva formalmente chiesto alla società di adeguarsi e all’Ato di controllare meglio fu impugnata davanti al Tribunale amministrativo sia da Acqualatina che dal presidente dell’Ato, all’epoca Armando Cusani. Risultato: quegli errori non furono sanati. Ed erano 27 le clausole vessatorie riscontrate nei contratti verso gli utenti e nel rapporto con i Comuni. Così, nel 2014 si ricomincia
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