Le
scelte del Governo sulle partecipate rischiano di coinvolgere Latina
Ambiente
COSA
FARE
LA
RELAZIONE COTTARELLI
LASCIA
APERTE
ENTRAMBE
LE SOLUZIONI
MA
NEL CENTRODESTRA
CI
SONO ANCORA
DISTANZE
CONSIDEREVOLI
Le
scelte che il Governo
Renzi
si appresta a
compiere
rispetto alle
società
partecipate rischiano
seriamente
di segnare il destino
di
Latina Ambiente e
più
in generale della gestione
dei
rifiuti sul territorio. E più
prosaicamente,
rischiano di
far
fallire i piani in merito
che
stanno caratterizzando
l’amministrazione
Di Giorgi.
Il
destino di Latina Ambiente
dovrà
infatti essere
deciso
da questa maggioranza,
senza
possibilità di rinvii.
La
legge impone che la società
mista
sia sciolta al termine
del
contratto di servizio.
La
data è quella del
2015,
ma entro la fine di
quest’anno
bisogna decidere
cosa
fare di Latina Ambiente
e
in generale del servizio
rifiuti
nel capoluogo pontino.
La
relazione del commissario
per
la spending review Carlo
Cottarelli
lascia di fatto aperte
le
due soluzioni su cui l’ammi -
nistrazione
ha ragionato in
questi
mesi, ossia la gara europea
di
appalto esterno del servizio,
ovvero
l’affidamento ai
privati
della gestione. Oppure
la
possibilità di gestire in house
il
servizio, acquisendo il cento
per
cento d e l l e quote
dell’azienda.
Ma in questo secondo
caso
Cottarelli avanza
degli
ammonimenti, perché sarebbe
necessario
creare comunque
le
condizioni per equilibrare
la
gestione e garantire
l’efficienza.
Non è detto comunque
che
il Governo Renzi
prenda
per oro colato la relazione.
Anzi
è più probabile che
decida
autonomamente.
Resta
aperto però il discorso
politico
su quale sia la scelta
più
appropriata. Infatti, il destino
della
spa divide ancora in
modo
ampio la maggioranza.
Le
strade percorribili sono due:
rendere
Latina Ambiente una
spa
completamente pubblica,
una
municipalizzata sul modello
di
quanto fatto, qualche
anno
fa, dal Comune di Aprilia
con
la Progetto Ambiente (una
ex
partecipata, diventata interamente
proprietà
del Comune).
E
questa sarebbe l’opzione
che
più trova consensi in maggioranza.
Poi
c’è invece la strada
opposta
dell’esternalizza -
zione
del servizio, ovvero la
gara
ad evidenza pubblica europea
per
appaltare il servizio
rifiuti.
Dunque un addio a Latina
Ambiente
per sostituirla
con
un altro gestore del servizio
rifiuti
completamente privato
o
comunque esterno al
comune
capoluogo. Il resto
della
maggioranza pensa che
questa
possa essere la soluzione
più
adatta alle esigenze.
Come
si vede c’è una sostanziale
distanza
di posizioni
all’interno
della maggioranza
che
sostiene l’amministrazione
Di
Giorgi. Ovvio che portare
questi
temi al centro della discussione
renderanno
indispensabile
dapprima
un accordo
in
maggioranza. Accordo
che,
stando a oggi, ancora è
lontano.
IL
QUOTIDIANO - Venerdì 29 Agosto 2014
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