Bocciati
gli Ato provinciali
«Estendere
le aree di intervento per garantire vera efficienza»
RILIEVI
DI INEFFICIENZA
AMPIO
SPAZIO
DEDICATO
AI SERVIZI
RIFIUTI
E IDRICO
E
ALLA DIVISIONE
IN
AMBITI
CONSIDERATA
OGGI
POCO
REMUNERATIVA
DI
TONJ ORTOLEVA
Più
che un programma
di
razionalizzazione
quello
promosso
dal
commissario
Carlo
Cottarelli è una
vera
e propria stroncatura
delle
società partecipate
dagli
enti locali.
L’analisi
svolta sulla
mole
di società presenti
in
tutta Italia ha mostrato
perdite
considerevoli e
dubbia
efficienza. Da qui
tutta
una serie di consigli
da
parte del commissario
alle
amministrazioni locali,
riassumibili
in una
parola:
disfatevi, laddove
possibile,
delle partecipazioni
e
gestite o in
house
o privatizzate.
La
relazione presentata al
Governo
è di una quarantina
di
pagine. In particolare Cottarelli
consiglia
al Governo
di
modificare la legislatura
vigente
su diversi ambiti.
«Bisogna
chiedersi se l’atti -
vità
svolta dalla società partecipata
possa
essere svolta
da
un privato o se possa
essere
svolta direttamente
dall’ente
partecipante», scrive
Cottarelli
nella relazione.
Ed
è un passaggio chiave,
perché
subito dopo spiega
quali
sono i danni attualmente
prodotti
dalle partecipate,
ossia
grosse perdite, aumento
incontrollato
della spesa
(soprattutto
alla voce «personale
»)
e efficienza scarsa
nell’offrire
il servizio. A Latina
e
provincia, ogni lettore
quando
pensa a una società
partecipata,
difficilmente ha
la
possibilità di esprimere
buone
parole su di essa. Pensiamo
a
Latina Ambiente,
all’apriliana
Multiservizi o
scendendo
al sud alla Formia
servizi:
storie e vicende diverse,
ambiti
di intervento
completamente
opposti, ma
risultati
discutibili. Per non
parlare
della partecipata per
antonomasia,
quella che ha
raccolto
maggiori critiche,
ovvero
il gestore del servizio
idrico
Acqualatina. Proprio
sull’acqua
Cottarelli dedica
un
capitolo a parte e lo fa
parlando
degli Ato, ossia gli
ambiti
ottimali entro i quali
il
servizio viene svolto. Ebbene
Cottarelli
boccia l’at -
tuale
suddivisione su base
provinciale
in quanto «troppo
spesso
questi ambiti sono
piccoli
rispetto alle effettive
esigenze
e le società che vi
operano
non hanno spazi
adeguati
per produrre utili.
Per
il settore idrico si propone
di
intervenire sulla normativa
Ato
allo scopo di
estendere
i bacini territoriali
di
riferimento per agli affidamenti,
avendo
come are
obiettivo
un livello sovraprovinciale
».
Stesso discorso
Cottarelli
propone per i rifiuti,
dove
sarebbe opportuno
prevedere
«anche l’istituzio -
ne
di un soggetto terzo controllore,
cosa
attualmente assente
nella
normativa nazionale,
che
sia in grado di
garantire
un servizio davvero
efficace
ed efficiente per il
cittadino». il quotidiano di Latina 28 agosto 2014
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