LA
DELIBERA
DEL
31 LUGLIO,
ORA
TRE MESI
PER
LA DIFESA
DI
GRAZIELLA DI
MAMBRO
Bacchettate
dell’Autorità
per
l’Energia elettrica, il
gas
e il sistema idrico ad
Acqualatina
spa. Con delibera
del
31 luglio scorso la società è
stata
avvisata dell’avvio di un
procedimento
per l’adozione di
sanzioni
per la «violazione della
regolazione
del servizio idrico
integrato»
e in specie perché
è
stata ravvisata una «generalizzata
negligenza»
nella compilazione
dei
dati richiesti ed una
loro
incongruenza con i libri
contabili.
L’istruttoria durerà
tre
mesi nel corso dei quali la
spa
potrà accedere agli atti e
presentare
memorie difensive.
Ma
intanto è utile scorrere
l’elenco
degli errori contestati
in
seguito alla verifica ispettiva
dello
scorso marzo effettuata
presso
gli uffici di Acqualatina.
In
generale vengono prese in
considerazione
decisioni e registrazioni
di
somme da parte
della
spa senza preventiva approvazione
o
deliberazione
dell’Autorità
d’ambito. In specie
l’Autorità
eccepisce che Acqualatina
potrebbe
«aver applicato
parte
dei corrispettivi il
servizio
di depurazione a tutti
gli
utenti, compresi soggetti
non
serviti da impianti attivi,
l’intero
ammontare della voce
quota
fissa» pur sussistendo un
espresso
divieto. Ma il blocco
più
importante delle infrazioni
contestate
riguarda la trasparenza
delle
voci nelle bollette
insieme
alla dichiarazione di
somme
non avallate dall’Ato4
(il
soggetto di controllo). In
particolare
non sono indicati:
«il
consumo annuo dell’utente
finale,
le procedure applicate in
caso
di morosità, l’indicazione
comparativa
dei consumi in forma
grafica
che consenta
all’utente
di valutare le variazioni
giornaliere
dei consumi di
acqua,
la fonte normativa e l’or -
ganismo
da cui derivano i valori
della
tariffa applicata», oltre alla
mancanza
di informazioni
per
l’utente su come accedere
alle
tabelle sulla qualità dell’ac -
qua.
Senza calcolare che Acqualatina
«avrebbe
indicato,
con
riferimento al canone di
concessione,
somme solo in
parte
destinate a copertura dei
corrispettivi
pagati ai proprietari
per
l’uso delle loro infrastrutture
attinenti
i servizi idrici».
Questi
proprietari sono i Comuni,
va
ricordato. Sempre Acqualatina
avrebbe
«valorizzato alla
«voce
’saldo conguagli e penalizzazioni’
per
gli anni 2012 e
2013
rispettivamente gli importi
di
4,5 milioni e 3,4 milioni
senza
la prescritta approvazione
dell’Ente
d’Ambito». C’è un
sostanziale
e generalizzato difetto
di
veridicità nei dati che la
spa
delle acque ha fornito agli
ispettori
dell’Autorità d’ambito
a
marzo scorso, ma anche tra
quanto
si desume dai dati contabili
e
quanto riportato nella
modulistica
che in precedenza
la
stessa società aveva trasmesso
all’Autorità
per l’energia. Un
dato
in particolare rende più
degli
altri l’idea di quanto queste
differenze
abbiano potuto
incidere
sulle bollette: «la società
ha
aggiornato in data 29
gennaio
2013, con validità 1
gennaio
2013, la tariffa applicata
nel
2012» nonostante la tariffa
da
applicare agli utenti, comprensiva
di
tale aggiornamento,
non
fosse stata approvata
dall’Autorità
d’ambito in data
antecedente.
In pratica le tariffe
sono
state adeguate in assenza
di
approvazione dell’Ato e non
si
sa come mai la medesima Ato
non
se ne sia accorta, mentre è
la
prima eccezione dell’Autori -
tà
dopo l’ispezione ordinaria di
cinque
mesi fa.
©RIPRODUZIONE
RISERVATA il quotidiano di Latina 28 agosto 2014
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