AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: prescrizioni comunali per evitare attività inquinanti, moleste e nocive
Il caso dei progetti delle 2 centrali elettriche, la realizzazione una decina di anni fa dell’antenna per la telefonia mobile in viale Europa, l’autorizzazione 4 anni fa dell’impianto di compostaggio hanno costituito alcune delle più grandi mobilitazioni popolari a Pontinia.
Senza contare i progetti catastrofici quali il corridoio tirrenico meridionale, l’inceneritore.
Questo succede per una carenza della normativa nazionale e regionale, ma anche per la mancanza di programmazione e tutela comunale.
Proprio per impedire la realizzazione di progetti di attività inquinanti, moleste e nocive che non hanno alcuna relazione con l’economia e le attività in essere a Pontinia, anzi che sono deleterie e mettono in grave rischio il bene personale delle famiglie, la proprietà oltre all’aumento dei costi sociali per malattie e morti, diventa urgente adottare alcune misure di prevenzione e programmazione.
A questo scopo, continuando la collaborazione con l’università La Sapienza e in particolare con il Professor Claudio Alimenti, se disponibile, sarebbe opportuno conferire apposito incarico per:
- redigere il certificato di incompatibilità ambientale con i progetti attualmente in corso (centrali a biomasse e a turbogas a Mazzocchio) per la presenza di 2 attività soggette alla direttiva Severo;
- redigere regolamento che disciplini qualsiasi attività produttiva affinché la stessa non diventi o non sia attività inquinanti, moleste e nocive;
- chiedere al consorzio industriale il rispetto dell’art. 42 bis delle norme tecniche di attuazione del consorzio per lo sviluppo industriale che recita:
“all’interno dell’Agglomerato non è consentito, di norma, l’insediamento di attività che comportino l’uso e/o il trattamento di sostanze definite nocive e/o tossiche e/o pericolose dalle vigenti norme in materia, salva la possibilità di deroga che può essere esercitata dal Consorzio previo parere favorevole dell’autorità competente in materia di tutela ambientale” chiedendo, in fase di istruttoria, i relativi pareri di competenza al comune di Pontinia, all’amministrazione provinciale e alla Regione;
- redigere il piano energetico comunale in modo da consentire la produzione di energia naturale e rinnovabile su qualsiasi superficie coperta esistente;
- impedire la realizzazione di centrali elettriche con i combustibili fossili;
- ridurre la produzione di anidride carbonica;
- redigere il regolamento edilizio comunale in conformità alla legge regionale e alla finanziaria in modo da assicurare il recupero delle acque meteoriche, delle acque grigie, per obbligare al riscaldamento con i pannelli solari e all’autosufficienza energetica;
- progettare la solarizzazione di tutti gli edifici di proprietà comunale;
- redigere il nuovo regolamento comunale per le antenne di telefonia mobile.
Pontinia 13 aprile 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
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2 commenti:
Ieri la puntata di report è stata bellissima. Spero che se la siano vista tutti quei consiglieri comunali che sono a favore del mega centro commerciale almeno così capiscono consa significa filiera corta e filiera lunga. A Pontinia ci vuole un cambio generazionale e di mentalità perchè chi ci amministra ha le idee molto confuse. Grazie
Grazie del commento.
Non so se serve un cambio generazionale (io sarei sempre fuori) o di mentalità, che potrebbe significare adattamento alle necessità e opportunità.
Quello che la trasmissione ha mostrato qualche anno fa pareva utopia. Quando lo proponevamo la gente ci guardava come quando parlavamo di energia solare e di raccolta differenziata e riciclo.
Però poi alle elezioni vincono sempre gli altri.
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