aperto un fascicolo sull’amianto e sui veleni che
per anni sarebbero stati sotterrati nella Pialassa
della Baiona, una laguna salmastra che si estende
per circa undici chilometri quadrati nell’area
compresa tra il corso del fiume Lamone e il porto
canale Candiano, a pochi chilometri dalla città.
Scarti tossici e cancerogeni prodotti dal polo chimico
ed eliminati con rischi potenzialmente molto
alti: lo riferisce il Corriere di Romagna, aggiungendo
che ci sarebbero già alcuni indagati. Un
fascicolo aperto dal procuratore Alessandro
Mancini dopo dichiarazioni rilasciate due settimane
fa, durante la terza udienza del maxiprocesso
sulle morti da eternit a Ravenna, da un
uomo che fu coibentatore del polo chimico dal ’71
all’88. Parlando con i giornalisti dei possibili effetti
della sentenza della Cassazione sul processo
ravennate, Mancini ha sottolineato che quest’ultimo
“non è solo per disastro colposo, ma anche
per omicidio e lesioni colpose. Si tratta di casi per
i quali l’ipotetica prescrizione è ancora lontana e
confidiamo di arrivare ad una sentenza di primo
grado in tempi brevi”.
Pag. 7 Il fatto quotidiano 22 novembre 2014
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