giovedì 27 novembre 2014

"A Latina e in provincia presenze strutturate e stabili di camorra e ‘ndrangheta"

L'INTERVENTO DEL PROCURATORE CAPO DI ROMA

"A Latina e in provincia presenze strutturate e stabili di camorra e ‘ndrangheta"

Pignatone: i messaggi di legalità sono messaggi semplici eppure non vengono recepiti. La paura di ritorsioni è una scusa: esistono categorie professionali che, per calcoli di convenienza, collaborano con la criminalità “Nella provincia di Latina presenze strutturate e stabili di camorra e ‘ndrangheta che ancora non si riscontrano a Roma». Così il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone nel suo intervento alla presentazione del rapporto “Mafie bianche: la morsa del riciclaggio sul tessuto economico di Roma”, effettuato dall’Osservatorio Luiss sulla legalità dell’economia.

L'INTERVENTO. «È impressionante vedere come il Lazio sia al secondo posto tra le regioni italiane per i reati di riciclaggio», ha detto commentando il rapporto dell’osservatorio. «Questo dossier, nel suo piccolo, è un passo nella direzione giusta – ha affermato –. Emergono dei dati molto interessanti. Ad esempio, sorprende come nella provincia di Latina ci siano delle presenze strutturate e stabili di camorra e ‘ndrangheta che ancora non si riscontrano a Roma. I dati economici evidenziano come, però, nel tessuto economico di tutto il Lazio ci sia questa infiltrazione di criminalità. I messaggi di legalità sono messaggi semplici – ha proseguito – eppure non vengono facilmente recepiti. Perché? La paura di ritorsioni, nel caso si dica di no alle richieste mafiose, è una scusa che ha ormai fatto il suo tempo: non è più concepibile se pensiamo alle tante categorie professionali che, per calcoli di convenienza, collaborano con la criminalità, e non parliamo più solo di grandi e piccoli imprenditori. Roma – ha concluso Pignatone - è molto grande, e al suo interno si sviluppano rapporti tra mafia e professionisti molto variegati. Noi, che siamo dall’altra parte della barricata, dobbiamo intervenire per alterare questi calcoli di convenienza. Bisognerebbe far pagare loro pegno non solo in sede penale, ma anche civile». http://www.corrieredilatina.it/news/cronaca/12320/-A-Latina-e-in-provincia.html

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