AL
TELEFONO
IN
UNA INTERCETTAZIONE
IN
MILANESE
IL
MANAGER
DELLA
GREEN HOLDING
PARLA
CON LA MAMMA
DI
UN AFFARE
Un’auto
sportiva che costa
quasi
mezzo milione di euro,
(450mila
euro per l’esattez -
za)
paragonabile ad una Lamborghini
e
poi un Castello, sì un
Castello,
acquistato da Giuseppe
Grossi
a Brignano Gera d’Adda in
provincia
di Bergamo di cui è
proprietaria
la Green Holding. La
vita
della famiglia Grossi era certamente
agiata
e il rampollo della
famiglia,
Andrea, l’unico che nel
primo
atto dell’inchiesta aveva deciso
di
andare direttamente in
Cassazione,
più di qualche sfizio se
lo
è anche tolto. Tutte le strade da
Borgo
Montello, passando per Milano
continuano
a portare sempre
in
Lussemburgo dove ci sono società
riconducibili
agli indagati
come
si capisce da alcune intercettazioni
telefoniche
tra il general
manager
Andrea Grossi e la mamma
per
un affare andato in porto:
la
conversazione è in milanese e la
stessa
terminologia che si usa rende
bene
l’idea. «Figa ragazzi, la
Riccia
al 100% (una società ndr)
che
ho già il business mi è già
venuto
in mente per fare un impiantino
di
selezione e poi di fronte
all’Ilva
e poi così monetizziamo
perchè
è nostro, lo vendiamo, così
e
poi con il tempo quando incassiamo
le
nostre partite lo vendiamo
alla
società».
Nell’ordinanza
di cautelare agli arresti
domiciliari
il gip Giuseppe Cario
osserva
che «L’ampliamento della discarica
consentirebbe
un’ennesima distrazione
di
somme, tornaconto personale
di
singoli soggetti in spregio delle
esigenze
di tutela della salute collettiva.
Il
pericolo è concreto con riguardo al
progetto
di fusione che porterà la
Green
Holding ad incorporare le società
estere
beneficiare dei finanziamenti.
Appaiono
intuitive le ragioni della italianizzazione
e
del progetto di fusione
che
porterà la Green Holding ad incorporare
le
società estere beneficiarie dei
finanziamenti
(la Adami Sa è stata già
italianizzata
e ha la denominazione di
Adami
srl). Verranno compensati crediti
(vantati
dalla Green Holding) con
i
relativi debiti che fanno capo alle
estere.
Tutto questo a scapito dei crediti
che
Indeco vanta nei confronti della
capogruppo
ilche significa che il denaro
fuoriscuito
dalle casse di Indeco e
confluito
nella Green Holding non verrà
mai
restituto», aggiunge il magistrato.
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