DETTAGLI
ESCAMOTAGE
GRAVISSIMI
QUANDO
LA REGIONE
STAVA
PER DARE L’AIA
E
NUOVE VOLUMETRIE
DI
GRAZIELLA DI
MAMBRO
La
cricchetta dei rifiuti di
Montello
poteva reiterare
i
reati e inquinare
le
prove, di qui l’esigenza di
procedere
ai nuovi arresti e
questa
volta anche con l’ac -
cusa
di truffa in danno degli
enti
locali e frode in pubbliche
forniture.
Oltre che imporre
ai
Comuni un prezzo
maggiorato
rispetto a quello
effettivo.
La Indeco avrebbe
messo
in piedi una sequenza
di
escamotage gravissimi. E il
tutto
dopo la «pressante attività
finalizzata
a simulare il
raggiungimento
dei limiti di
capienza
al solo fine di ottenere
autorizzazione
all’am -
pliamento
degli invasi», un
ampliamento
«perseguito al
fine
di ottenere nuove risorse
finanziarie
derivanti dai nuovi
invasi
e colmare in tal modo
le
lacune dei milioni di euro
post
mortem non accantonati
e
distratti nel corso degli anni
».
In particolare in una conversazione
intercettata
Andrea
Grossi
fa capire che «la
nuova
realizzazione serve anche
a
sistemare
il
p
o s t
mortem
pregresso».
C’è un passaggio
n
e ll ’ordinanza del giudice
delle
indagini preliminari che
sottolinea
la capacità di Indeco
di
inquinare le prove (dopo
aver
inquinato l’area di Montello).
A
fine agosto Ernesto
D’Aprano
si lascia sfuggire
che
ci si stava attivando al fine
di
«regolarizzare la situazione
»
e in specie per «stipulare
oggi
le fidejussioni non fatte
in
passato», dunque «fidejussioni
ora
per allora». Ecco la
sequenza
di ciò che accade
a
fine agosto: la
Reg
i o n e
La
zio
sta
per
rilasciare l’autorizzazione
per
nuove volumetrie (cosa
che
poi avverrà il 9 settembre);
Indeco
viene a sapere di
questa
autorizzazione e sa pure
che
avrà «90 giorni di
tempo
per presentare le garanzie
finanziarie»
e così
quando
Vittorio Cimini si accorge
di
quel passaggio «realizza
subito
che in tale arco
temporale
può sistemare anche
la
questione della fidejussione
mancante
per il bacino
S4...
circostanza
che
viene
subito
avallata
da
Vincenzo D’Aprano...». A
proposito
degli uomini di Indeco
il
gip parla
chiaramente
di
«spiccato
pericolo
di
reiterazione
criminosa
ed
inquinam
e
n t o
p
r o b a t o r i o ,
ben
attestato
da
tentativi di
disporre
ora
per
allora fidejussioni
o
polizze
assicurative
».
La possib
i
l i t à d i
«protrarre
le conseguenze
del
reato o agevolare
la
commissione di altri» è
anche
il motivo per cui è stato
disposto
il sequestro delle
quote
societarie di Indeco.
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