Sequestrato il fax in uso negli uffici di Mesa di Pontinia, quattro persone indagate tra cui due dottori veterinari
Rita Cammarone
04/08/2014 - 11:23
Lotte intestine all’interno della Asl Veterinaria pontina, spunta l’ipotesi di peculato all’ombra della diffamazione. I carabinieri della stazione di Sermoneta, nei giorni scorsi, hanno posto sotto sequestro, disposto con decreto del Pm Giuseppe Miliano, il fax in uso presso gli uffici di Mesa di Pontinia. L’apparecchio sarebbe stato utilizzato per la trasmissione di volantini, esposti e carteggi aventi ad oggetto presunte condotte scorrette del coordinatore del servizio veterinario della provincia di Latina, la dottoressa Annarosa Centra. Un fuoco incrociato contro il dirigente. Un andazzo duraturo, non più ignorabile da parte della dottoressa che, stanca, delle continue “persecuzioni” si è rivolta alla stazione dei carabinieri denunciando i suoi presunti calunniatori.
QUATTRO INDAGATI. A finire nel registro degli indagati sono due veterinari Asl, suoi sottoposti, accusati del reato di peculato e di diffamazione in concorso con altre due persone che non apparterrebbero allo stesso ambiente. Sull’intera vicenda sono in corso gli accertamenti dei militari che, dopo aver ricevuto la denuncia querela della Centra, sono stati delegati dalla Procura a fare luce sull’intera vicenda.
L’IPOTESI DI PECULATO A CARICO DI DUE VETERINARI. L’ipotesi di peculato sarebbe ravvisabile, secondo gli inquirenti, per l’uso del fax della Asl a fini diversi da quelli consentiti per lo svolgimento delle attività d’ufficio. I due veterinari avrebbero inviato dallo stesso apparecchio materiale che nulla avrebbe a che fare con il servizio veterinario al solo fine di creare un certo discredito nei confronti del loro capo. Una circostanza quest’ultima che gli inquirenti stanno approfondendo. Al momento non vi sarebbero dubbi sul fatto che volantini ed esposti siano stati inviati dal fax di Mesa di Pontinia, mentre resta da stabilire l’esclusiva presunta responsabilità dei due veterinari indagati. Per questa ragione sono al vaglio gli orari di lavoro e dei turni effettuati presso l’ufficio di Mesa da confrontare con le date e gli orari impressi nei documenti “faxati”.
L’IPOTESI DI DIFFAMAZIONE. Al vaglio anche il contenuto dei documenti stessi, per stabilire se sia sussistente l’ipotesi di diffamazione che al momento sarebbe stata attribuita anche ad altre due persone estranee al servizio veterinario. Il braccio di ferro tra la dottoressa Centra e i due sottoposti va avanti da anni. Ora la Centra si sarebbe vista attaccata anche sul fronte del suo nuovo ruolo di assessore comunale di Sermoneta. Già dalla sua candidatura alla carica di consigliere comunale, nella lista poi risultata vincente, la campagna ritenuta diffamatoria sarebbe subito stata attivata portando alla luce, attraverso esposti più o meno anonimi, il suo coinvolgimento in una vicenda di abusivismo edilizio. Un fatto, quest’ultimo, che a detta degli autori dell’esposto la renderebbe incompatibile con il ruolo di amministratore comunale. L’inchiesta per peculato e diffamazione che la vede parte offesa è solo all’inizio. http://www.corrieredilatina.it/news/notizie-locali-centro/8951/Lotte-intestine-all-interno-della-Asl.html
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