Discarica di Testa di Cane, violate norme ambientali ed edilizie. Processo anche per due ex funzionari della RegioneROMA - Dopo essere stato arrestato (ai domiciliari) insieme a Manlio Cerroni lo scorso 9 gennaio, Francesco Rando, storico collaboratore del proprietario di Malagrotta, è stato rinvito a giudizio per un’altra inchiesta sui rifiuti. Lo ha deciso il gup Massimiliano Battistini in relazione alla discarica di Testa di Cane, vicinissima a quella di Malagrotta e realizzata nel 2011 su un terreno di proprietà di Cerroni. Ma abusivamente, secondo l’accusa. . Con Rando saranno processati Marco Muratori, Mario Marotta e Luigi Minicillo, quest’ultimi due funzionari della Regione Lazio fino a pochi mesi fa. Nei loro confronti le accuse sono, a seconda delle posizioni, di violazione delle normative in materia ambientale e di edilizia, omissione in atti d’ufficio e omessa denunciata.
OPERE DI SCAVO SENZA APPROVAZIONE - Il processo inizierà il 6 maggio davanti ai giudici della X sezione del tribunale. In particolare, a Rando (indagato anche nelle inchieste su Malagrotta e su Monti dell’Ortaccio) e Muratori è contestata la violazione delle norme ambientali ed edilizie, al primo nella qualità di amministratore unico della Giovi, all’altro come direttore dei lavori. Secondo il capo di imputazione i due «con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso ponevano in essere a Testa di Cane, area ricadente nel complesso di Malagrotta, opere finalizzate alla realizzazione di una nuova discarica. In particolare realizzavano opere di scavo senza l’approvazione e l’autorizzazione». Invece gli ex funzionari della Regione - Marotta era direttore del Dipartimento occupazionale sociale ed economico, Minicillo dirigente dell’Area ciclo integrato dei rifiuti - sono accusati di omissione d’atti d’ufficio e di omessa denuncia.
28 gennaio 2014
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