"Venite a visitare Malagrotta": cento pagine di verbale, ecco l'interrogatorio fiume del re delle discariche ai domiciliari dal 9 gennaio perché ritenuto il dominus di un'associazione per delinquere
di FRANCESCO SALVATORE e MARIA ELENA VINCENZINessun reato, anzi, lui è convinto di avere salvato il mondo. È un fiume in piena il re delle discariche mentre parla con i magistrati. Cento pagine di interrogatorio di garanzia in cui il re delle discariche, ai domiciliari dal 9 gennaio perché ritenuto il dominus di un'associazione per delinquere non risponde con precisione alle domande del gip ma si difende a suo modo. Ricostruzione che non sarà magari molto utile alle indagini (i fatti che il gip Massimo Battistini e il pm Alberto Galanti gli contestano sono molto gravi e molto puntali) ma che da l'idea del personaggio, del "Cerroni-pensiero". Un uomo di 87 anni che si definisce "monnezzaro", si siede davanti ai magistrati e, per nulla intimorito, fa citazioni in latino e consegna loro brochure sulla sua attività. "Dovreste venire a visitare Malagrotta".Il gip gli chiede conto delle tariffe maggiorate, Cerroni dice che non sa. L'unica ammissione che fa in tutto l'interrogatorio è che, effettivamente, il Cdr (combustibile da rifiuto) veniva conferito in discarica ma "per assoluta necessità". Per il resto non risponde, spesso divaga e si perde nel cercare di spiegare la sua filosofia. I pm gli contestano di avere in qualche modo truffato i comuni che lo pagavano per smaltire più di quanto effettivamente smaltiva. Cerroni nega: "Io sono creditore della società, non solo Roma, dell'Italia, del mondo, di questo, di 1850 giorni di vacanza perché io non faccio vacanze. Dicono infatti che bisognerebbe fare come l'avvocato Cerroni per continuare a vivere".
VENIVANO TUTTI DA ME
A un certo punto del verbale, il pubblico ministero chiede conto del ruolo di un altro degli indagati, il suo collaboratore Bruno Landi, ex presidente della Regione. "E in quella sede - dice Cerroni - io non posso non conoscerli, no? Infatti se dicono "Sono tutti figli tuoi questi", riferito alle... ma perché? Perché se volevano sapere qualcosa di monnezza dovevano venire da me, perché io ero in grado di poterli illuminare". I magistrati cersce cano di scendere nei dettagli, l'avvocato parla in generale. "Qui dovremmo passarci qualche mese per chiarire tutte 'ste cose, mi potevate chiamare... quante volte ho scritto mi volete sentire, insomma, non sentite la fonte. Quando Enea se n'è andato da Troia che devi fà passà dall'oracolo, passo da Telefo, così te dice di venire a Roma e nasce questa Lavinio eccetera".
VO' REGNAR SOL IO
I magistrati gli chiedono se lui lascia spazio ad altri, se è possibile che qualcun altro prendesse decisioni. Lui spiega che la strategia aziendale la faceva lui in prima persona. "Solo io, voglio e vò regnar sol io, solo io. Naturalmente mi parlavano, mi dicevano però quando erano in difficoltà mi venivano a dire: "Annamo a sentì lui", l'oracolo no?". Il gip scende poi nei dettagli dei rapporti con i tecnici e i dirigenti della Regione. E anche su questo, l'avvocato fornisce la sua spiegazione. "Quando fanno incontri in Regione in questa materia, giudice, se non ci sono io manco li cominciano, come dire: "Che stiamo a fare? Scherziamo?". Vogliono sentire che cosa dico io in materia".
MONOPOLISTA NELL'INTERESSE DEGLI ALTRI
Sulla faccenda del termovalizzatore di Albano, il gip gli contesta di aver agevolato "la necessità imprenditoriale sua, non della collettività ". Il Supremo nega: "Non della mia, della società di Roma, la mia ho il 7 per cento, la mia è irrisoria, è della società di servizio. Io sono un uomo di servizio, Petroselli me lo disse: "Tu salverai Roma"". Il concetto viene ripetuto anche per il post Malagrotta, Cerroni dice di aver sollecitato le autorità per individuare un nuovo sito. "Nel 2011 la Ue comincia a martellare, fanno il commissariamento che non serve perché è l'imprenditore che risolve i problemi. Io sono monopolista dalla rovescia, perché lo faccio non nel mio interesse ma nell'interesse dell'utente". L'avvocato a proposito del commissariamento chiarisce: "Ho detto anche: "Dovete farmi a me vice-commissario 007 con licenza di operare". Roma è salva perché sono stato vice-commissario con licenza di operare".
ALEMANNO E RUTELLI DOVREBBERO RINGRAZIARMI
Parla a ruota libera Cerroni, ricordando i sindaci passati. "Ho detto un giorno ad Alemanno. Dico: ora sei un sindaco pure tu, perché un sindaco responsabile adesso approfitta". Il gip però lo interrompe: "Cioè lei ha detto ad Alemanno. Tu non sei un sindaco valido? ". Cerroni risponde: "Certo, ma non solo a lui l'ho detto anche a Rutelli. Un giorno a Rutelli ho detto: se fossi un sindaco capace,
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