lunedì 27 gennaio 2014

Denunciato il premier Letta Armi chimiche dal mare a Gioia Tauro

Abuso d'ufficio, omissione di atti d'ufficio
e reato di strage. Il movimento “Ba -
se Italia” punta il dito contro il governo e si
rivolge alla Procura della Repubblica di Palmi
per scongiurare l'arrivo al porto di Gioia
Tauro delle navi con le armi chimiche della
Siria. Il rappresentante legale del movimento
Domenico Antonio Greco, vicino alle posizioni
di Fratelli d'Italia, ha presentato una
denuncia-querela nei confronti del presidente
del Consiglio Enrico Letta, del ministro
degli Esteri Emma Bonino, del ministro
delle Infrastrutture Maurizio Lupi e di tutti i
componenti della Commissione esteri presenti
alla seduta del 16 gennaio 2014.
Nel porto italiano – si legge nella denuncia
del movimento – dovrebbe avvenire il trasbordo
del carico sull'unita` militare statunitense
"Cape Ray" che, in acque internazionali,
dovra` neutralizzare le molecole tossiche
in circa 80 giorni grazie a un particolare
sistema di idrolisi all'interno di un reattore
chimico di titanio messo a disposizione
dall'esercito Usa. Cio` che stupisce e` che a
tutt'oggi l'Opac non abbia ancora le risorse
finanziarie sufficienti a completare lo smaltimento”.
Saranno distrutte col processo di idrolisi in
acque internazionali tra l'Italia e la Grecia. -
scrive sempre “Base Italia – Purtroppo trattasi
di una bomba tossica, estremamente pericolosa
per l'ambiente, che minaccia la salute
pubblica e l'economia dei Paesi che si
affacciano sul Mediterraneo centrale, ma
anche tutto il mare Mediterraneo, trattandosi
di mare chiuso e gia` seriamente contaminato”.
Lu.Mu. Il fatto quotidiano 27 gennaio 2014


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