venerdì 26 luglio 2013

Via libera all’ampliamento della Kyklos Negata la sospensiva chiesta dal sindaco di Nettuno

Latina Oggi 26 luglio 2013 La Kyklos può «crescere». E’ stata infatti respinta la richiesta di sospensiva cautelare avanzata contestualmente alla presentazione del ricorso da parte del Comune di Nettuno nella persona del sindaco Chiavetta che al collegio presieduto da Francesco Corsaro chiedeva l’annullamento «...dell'autorizzazione unica, n. 28930 del 28 marzo 2013, rilasciata alla ditta Kyklos, per variante sostanziale dell'impianto di trattamento e di recupero rifiuti e per la produzione di energia, per l'insediamento sito in Aprilia». Un atto che seguiva di qualche giorno la conclusione della conferenza dei servizi tenutasi proprio a Latina in merito al parere da conferire alla richiesta dell’azienda per realizzare un ampliamento fondamentale, tra l’altro, anche a poter ricevere una parte dei rifiuti della Capitale. Un tavolo che aveva visto l’esclusione del rappresentante della città di Nettuno, essendo il sito su territorio apriliano e dipendente quindi dall’am - ministrazione provinciale Pontina. Una esclusione che però era stata mal digerita da Chiavetta che da tempo si fa portavoce di una serie di residenti della zona intorno alla Kyklos (che sorge proprio al confine tra Aprilia e Nettuno) che lamentano disagi legati a miasmi che, si presuppone, provengano proprio dall’azienda in questione. Chiavetta aveva chiesto di poter partecipare e quando Nettuno era stata esclusa dai giochi, ma soprattutto dopo che Provincia e comune avevano dato parere favorevole ai lavori di ampliamento, aveva deciso di presentare riscorso per tramite degli avvocati Ciro Palumbo e Valentina Milani. Controparti nella causa, oltre alle due amministrazioni pontine (e all’azienda), anche la Regione Lazio, l’Arpa, la Asl e il Comando provinciale dei vigili del fuoco. Ieri al termine di una camera di consiglio piuttosto lunga, dato l’ampio ruolo dell’udienza, il collegio ha deciso di respingere la richiesta di sospensiva che avrebbe bloccato l’effetto dell’a uto riz zazione fino alla definizione della causa nel merito. Una «bocciatura» che potrebbe però essere anche ribaltata una volta esaminate le doglianze e gli atti presentati dal Comune romano, essendo la pronuncia di ieri meramente legata ad eventuali danni o pregiudizi che potrebbero derivare al ricorrente. I lavori autorizzati sono propedeutici alla realizzazione e all’am pli amen to d el l’attività dell’a zi en da , tramite la realizzazione di un impianto di produzione energetica a biogas, in base a tutta una serie di agevolazioni introdotti nell’impian - to normativo del Paese dal così detto Decreto Clini. Ampliamento che però è malvisto da Nettuno che, a dire dei residenti, avrebbe in cambio solo disagi e nessun va n t a g g i o . ORA LA CAUSA CONTRO L’AZIENDA SARA’ ESAMINATA NEL MERITO LA DECISIONE AL TERMINE DELL’UDIENZA DI IERI

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