martedì 30 luglio 2013
contro bretella Cisterna Valmontone e corridoio tirrenico meridionale auostrada Roma Latina
Assemblea pubblica contro il progetto questa sera presso l’Asbuc di Giulianello
Un coro contro la bretella
I contestatori: riconvertire i fondi sulla sicurezza delle arterie pericolose
T
avola rotonda contro la
bretella autostradale a
pedaggio Cisterna-Valmontone. Su iniziativa del circolo La Spinosa per l’Ambiente
di Velletri e del Movimento per
l’Autonomia di Giulianello, il
coordinamento dei Comitati
contro la Bretella Autostradale
Cisterna Valmontone ha organizzato per questa sera, alle ore
21, presso la sede dell’Asbuc di
Giulianello, in via del Bottino 6,
un ’assemblea pubblica organizzativa delle strategie di opposizione alla realizzazione
dell’opera. Sarà presente, tra gli
altri, il portavoce del Comitato
No Corridoio Roma-Latina,
Gualtiero Alunni. «Sono invitati a partecipare - hanno comunicato gli organizzatori - tutti coloro che sono contrari alla costruzione dell’opera, residenti
nei Comuni da essa interessati:
Labico, Valmontone, Artena,
Lariano, Giulianello – C o ri ,
Velletri, Cisterna, Campoverde
– Aprilia». Parte del più ampio
progetto integrato del Corridoio
Tirrenico (costo complessivo:
3milioni di euro, il 40% a carico
della finanza pubblica), la Bretella Cisterna – Valmontone è
un’autostrada a pedaggio, larga
24 metri e lunga circa 40 chilometri, per il collegamento trasversale tra l’area pontina e
l’A2 Roma – Napoli, il cui
tracciato andrà a toccare anche
l’area del Monumento Naturale
Lago di Giulianello. Secondo
gli organizzatori la questione si
ripropone perché dopo il rigetto
da parte della Corte dei Conti
alla delibera del Cipe, con il
«decreto del fare» si sono aperti
nuovi scenari, con l’a g g r ava n t e
della possibilità di intervento a
lotti. Riesumando un progetto
vecchio più di 70 anni, non si
tiene conto dei cambiamenti avvenuti sul territorio (mercatini
locali, Km zero, riduzione del
trasporto gommato), riproponendo obsolete soluzioni di mobilità, inutili e a notevole impatto ambientale, paesaggistico e
sulle produzioni agricole locali.
Al fine di difendere un territorio
ricco dal punto di vista agricolo
e storico – archeologico, il
Coordinamento dei comitati rilancia la proposta di riconvertire i fondi pubblici stanziati sulla
messa in sicurezza di pericolose
arterie stradali, come la Pontina, con importi di gran lunga
inferiori a quelli previsti.
«Un’autostrada come la Cisterna – Valmontone, spiegano, costa a raso circa 3mila euro a
metro lineare. L’importo deve
essere moltiplicato circa 6 volte
se la strada è su un viadotto
(euro 18.000), fino a 25 volte se
si deve realizzare un tunnel (euro 75.000). A tutto ciò si deve
sommare il costo sociale derivante dal consumo del territorio
ed altri costi finanziari dovuti
agli eventuali espropri. Insomma un’opera fondata sull’idea
che il cemento e l’asfalto siano
la panacea di tutti i mali, cosa
vera probabilmente solo per le
grandi aziende che si aggiudicheranno l’appalto». Latina Oggi 30 luglio 2013
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