domenica 28 luglio 2013

Su una biogas battaglia tra comuni al confine tra Umbria e Lazio

Si susseguono le buone notizie di centrali bloccate dai sindaci. Quello di Otricoli (Terni) blocca con un cavillo la biogas sul territorio Magliano sabina (Rieti) ma sul confine: è battaglia tra sindaci mentre i cittadini no biogas di Otricoli e quelli di Magliano fraternizzano i resti di Otricolum romana con l'anfiteatro (27.07.13) Magliano Sabina (Rieti) Solo una classe politica corrotta in blocco, che ha rinnegato una pur residua preoccupazion di tutela di un pur pallido bene comune poteva concepire e scatenate una macchina infernale come la corsa alla centrali a biomasse in ogni angolo del Belpaese. Sole dei politici da rottamare in blocco (e trasvrsalmente!) possono, per assecondare lobby fameliche (vicine ai partiti, ai poteri forti, alla mafia) scatenare la guerra dei cittadini contro le amministrazioni locali. le conseguenze delle forze scatenate della rapacità di "prenditori" improvviati, teste di legno, opachi interessi nascositi da scatole cinese e società di comodo off shore. Si scatenano guerre assurde tra comune e comune Una rapacità che ha già messo in più di un caso comune contro comune (oltre che comune contro provincia e regione che è più "naturale"). Il fondo si tocca con le guerre dei sindaci che, se non fosse per la gravità della poista in ballo, farebbero sorridere con il rimando alle contese medioevali di campanile. E' giù successo che un sindaco toscano (Chiusi) abbia minacciato di marciare alla testa dei suoi cittadini con la fascia tricolore contro il Municipio del confinante comune "nemico" di Castiglion del Lago in Umbria. Come in tanri casi la biogas di Castiglione "incide" su Chiusi. Qualcosa di analogo succede dalla parte opposta dell'Umbria, in provincia di Terni. Qui è un sindaco laziale (MAGLIANO SABINA) che ha autorizzato una biogas al confine con il comune umbro di Otricoli. Il sindaco di Otricoli, Nico Nunzi ha dichiarato da tempo di essere contrario alle biomasse e di non volerle sul suo territorio che intende valorizzare per il patrimonio culturale, paesaggistico ed enogastronomico dal momento che, come Magliano, l'area ha una forte vocazione per il turismo rurale e sorgono molti agriturismi e case di vacanze. Nunzi non ha lanciato proclami bellicosi ma ha rfilato al sindaco di Magliano delle belle stoccate: " Qui a Otricoli puntiamo sulla protezione e valorizzazione del territorio, seguiamo una politica di valorizzazione ambientale e paesaggistica, per gli abitanti e anche perchè puntiamo sul turismo come motivo di sviluppo economico". Come dire: invece tu, caro Graziani che una volta eri nei comitati anti discarica ora stai rovinando il tuo comune. Il sindaco di Otricoli ha anche dichiarato : " noi non vogliamo la guerra. Ma al tempo stesso siamo fermi nella nostra posizione e diciamo no a questo impianto". Insomma, se non è guerra è una bella battaglia. Intanto, però, proprio grazie all'intervento di Nunzi l'iter per l'installazione dell'impianto a biomasse al confine tra i due comuni è bloccato. Intanto il sindaco di Otricoli ha bloccato con un cavillo la biogas E' stato lo stesso sindaco di Otricoli a darne notizia nell'assemblea pubblica che si è tenuta giovedì sera nella cittadina umbra, direttamente interessata alla vicenda per la vicinanza geografica. Un'assemblea affollatissima, con sala consiliare strapiena nonostante il calso, tanto che molti cittadini arrivati per ascoltare le ultime novità sono rimasti sulle scale. Era presente anche una nutrita rappresentanza del Comitato di Magliano, che ha sostenitori anche a Otricoli, non pochi i cittadini del borgo entrati nel Comitato e la stessa presidentessa, Rita Stazzeri, risiede ad Otricoli. A bloccare, almeno temporaneamente, l'impianto a biogas sarebbe una comunicazione del Ministero dei beni culturali, che non ritiene rispettate dal Comune di Magliano le regole burocratiche dei tempi per la convocazione della conferenza dei servizi e che la convocazione non sia stata inviata a tutti i soggetti cui doveva recapitata. Il sindaco di Magliano, Graziani, che sino a pochi giorni fa sosteneva che il biogas è una cosa buona perché lo vuole anche Legambiente, ci fa una magra figura. 1) perché il Cigno è legato a società che progettano, realizzano e gestiscono impianti a biogasome Esco Lazio, partecipata da Azzero CO2, fondata da Legambiente (che si promoziona come "vicina alle istituzioni") ; 2) perché non sa fare i conti; 3) perché il collega di Otricoli gli ha dato una bella lezione. Nico Nunzi, che ha fatto partire la richiesta al Ministero non ha mai fatto mistero del suo disappunto per l'esclusione del comune di Otricoli da un procedimento che riguarda una installazione al suo confine territoriale e che ha un'area archeologica (l'antica Otricolum , capsaldo romano a presideio della valle del Tevere ancora in epoca etrusca) che dista poche centinaia di metri dalla proposta biogas. E così arriva la stoccata: "Ho molta stima del sindaco Graziani, che conosco personalmente, ma in questa vicenda almeno abbiamo politiche territoriali diverse. Qui a Otricoli puntiamo sulla protezione e valorizzazione del territorio, seguiamo una politica di valorizzazione ambientale e paesaggistica, per gli abitanti e anche perchè puntiamo sul turismo come motivo di sviluppo economico". La nostra area archeologica in linea d'aria dista solo 500 metri dal luogo dove dovrebbe sorgere l'impianto a biomasse, e questo non lo possiamo accettare. Spero che questo stop temporaneo sia motivo per l'Amministrazione di Magliano per ripensare al progetto dell'impianto a biomasse, in modo da risolvere in amicizia la vicenda, noi non vogliamo la guerra. Ma al tempo stesso siamo fermi nella nostra posizione e diciamo no a questo impianto". Insomma tra i comuni e i sindaci è battaglia, dietro le formule di rito di cortesia, ma tra i cittadini dei due comuni la minaccia, perr ora rinviata, della centrale è motivo di unione. http://sgonfiailbiogas.blogspot.it/2013/07/biogas-e-battaglia-tra-sindaci-al.html Postato 15 hours ago da Michele Corti

Nessun commento: