venerdì 26 luglio 2013
Ieri il Consiglio comunale ha approvato la delibera per gli interventi di sal va g u a r d i a Torre Paola verrà espropriata
IL SITO E’ STATO
DICHIARATO
DI INTERESSE
GIA’ NEL 1960 LA PROPOSTA
PASSA
ALL’UNANIMITA’
DEI PRESENTI DI FEDERICO DOMENICHELLI
L
a politica ha preso una decisione chiara. Torre Paola
verrà espropriata. Il Consiglio comunale di ieri pomeriggio
ha deliberato, approvando
all’unanimità dei presenti (l’op -
posizione era assente), la proposta
per attuare interventi di salvaguardia nell’area. Anche perché
la situazione sta peggiorando di
giorno in giorno. «Siamo approdati finalmente alla prima decisione importante - ha dichiarato
Calisi a nome dell’amministra -
NELLE SCORSE SETTIMANE
SONO COMPARSI PONTEGGI
SU TORRE PAOLA
IL SITO E’ STATO
DICHIARATO
DI INTERESSE
GIA’ NEL 1960
LA PROPOSTA
PASSA
ALL’UNANIMITA’
DEI PRESENTI
D
i situazioni «congelate» a Sabaudia ce ne sono diverse. Basti pensare all’Hotel Sabaudia
al Lago, ai campetti delle Querce ed
infine a Ponte Giovanni XXIII le cui
condizioni sono davvero pessime. Per
questo, nella mattinata di oggi il Sindaco Lucci, insieme all'assessore all'Urbanistica Borelli ed all'assessore al
Turismo Gelardi, si recheranno alla
Regione Lazio per essere ricevuti dalla
Presidenza e dall'assessore al Patrimonio. Un incontro necessario, un’azione
chiesta più volte all’amministrazione
comunale non solo dai consiglieri di
opposizione ma anche da associazioni
e cittadini. «Con il sostegno - fanno
sapere sindaco ed assessori - del Dirigente dell'area tecnica D'Arcangelo, si
cercherà di rappresentare l'urgenza di
intervenire per risolvere tali questioni
annose. L'Albergo in Piazza è ormai
chiuso da decenni e nonostante i lavori
effettuati di ristrutturazione ancora resta chiuso perché bloccato da un contenzioso tra la Regione e l'ex gestore;
i campi da tennis di Via Arezzo sono
abbandonati ed un loro trasferimento
nel patrimonio comunale consentirebbe all'Ente di tornare a farli funzionare;
il Ponte Giovanni XXIII ha bisogno di
lavori di ristrutturazione e consolidamento ormai non più procrastinabili e
per i quali c'è bisogno di trovare fondi
cospicui». L’obiettivo, almeno per
quanto riguarda l’impianto sportivo
alle Querce e l’hotel in piazza è quello
di sbloccare i contenziosi con i privati,
magari attraverso la mediazione della
Regione, situazioni davvero ingarbugliate spesso nate dal gioco delle concessioni.
M.S.G.
Sabaudia, in Regione il caso delle Querce e dell’Hotel al Lago
Risorse da «sbloccare»
L’HOTEL AL LAGO NEL CENTRO STORICO
SAN FELICE
Solidarietà ferma
per burocrazia
A
nche i servizi
sociali vengono
rallentati dalla
burocrazia. E poco
importa se si tratta di
25 mila euro che dovrebbero essere destinati alle persone bisognose di San Felice
Circeo. A marzo il
Consiglio comunale
già si era espresso: parere favorevole alla
proposta di delibera.
Ma da allora non si è
più fatto molto. Resta
il fatto che i 25 mila
euro devoluti dal sindaco ai servizi sociali
non sono stati utilizzati. Si tratta degli emolumenti che Gianni
Petrucci percepisce in
qualità di presidente
onorario del parco
giochi di Valmontone,
gestito dalla società
«Alfa Park». Fino ad
ora è stato stabilito
come tali fondi debbano essere utilizzati,
come verranno stilate
le graduatorie, chi potrà accedervi. Burocrazia su burocrazia,
ma nel concreto ancora nulla. A distanza di
quattro mesi, nei giorni scorsi è arrivato
l’ennesimo atto. Il responsabile del settore
servizi alla persona e
alla comunità ha semplicemente provveduto ad accertare in entrata i 25 mila euro,
impegnandoli poi per
la ripartizione tra le
persone bisognose
«che saranno successivamente individuate
e codificate». Ma
quando?
F. D.
IL COMUNE DI SAN FELICE CIRCEO
SAN FELICE
DI FRANCESCO AVENA
S
ervono regole per l’iso -
la pedonale su viale
Tittoni, nell’area commerciale di San Felice Circeo. Per evitare la distribuzione improvvisata di prodotti alimentari e il dilagare
di ambulanti di ogni genere,
nella giornata di ieri il segretario comunale ha provveduto ad emanare un’apposita
ordinanza. L’atto non è firmato dal segretario dell’Ente
Angelina Tasciotti, bensì dal
dottor Francesco Zeoli, che
ricopre il medesimo ruolo nel
Comune di Sabaudia. Proprio per garantire il corretto
svolgimento delle manifestazioni, è stata esplicitamente
vietata la vendita su suolo
pubblico di alimenti cucinati
presso gli esercizi commerciali ed ovviamente ne è stata
vietata anche la cottura
al l’esterno degli esercizi
commerciali ubicati su viale
Tittoni e via Sabaudia, visto
quanto accaduto nelle scorse
settimane. In parole povere,
occore maggiore disciplina
su tutta l’area in cui nei weekend è stata istituita l’isola
pedonale, tanto che sia su
viale Tittoni che su via Sabaudia è stato interdetto il
commercio ambulante «di
merci di qualsiasi natura».
Per cui ora non resterà che far
rispettare quanto previsto
dall’ordinanza della polizia
locale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Vietato il commercio ambulante
Isola pedonale,
nuove regole
L’’I N T E RV E N TO
«IL PRIMO ATTO
PER RECUPERARE
IL PATRIMONIO
ARCHEOLOGICO»
zione Petrucci - in merito al patrimonio del nostro Comune. Abbiamo gettato il seme per puntare
alla valorizzazione di Torre Paola.
Ma si tratta solamente del primo
tempo di una lunga partita volta al
recupero dei beni archeologici, in
modo tale da rilanciare anche il
turismo culturale». Torre Paola è
stata dichiarata sito di importante
interesse già nel 1960 e poi l’area
è stata vincolata per decreto del
ministero per i beni culturali e
ambientali già nel 1996. Ma a
quanto pare non è bastato per
evitare che l’area finisse nel degrado. Già nel 2008, a seguito di
alcuni sopralluoghi, era stato accertato «il pessimo stato di conservazione» di Torre Paola, che
versava e continua a versare in
«evidente stato di degrado e di
abbandono». E cinque anni fa si
iniziò a parlare anche dell’espro -
prio. Ma poi in definitiva nulla si
mosse. Tutto rimase così com’era
e la torre costiera ha continuato ad
essere luogo di razzia per i vandali. Spogliata di ogni oggetto di
valore, con gli interni letteralmente distrutti e devastati, Torre Paola
è oggi lo scheletro di quel che era
decenni fa. Il marchese Paolo Del
Pennino, che formalmente risulta
proprietario degli immobili (stando almeno agli accertamenti catastali), come si legge nella deliberazione approvata ieri, «si è totalmente disinteressato del recupero
e della conservazione del sito»,
senza provvedere neppure ad attuare degli interventi per limitare
ed evitare ulteriore degrado. E per
questo l’amministrazione comunale del sindaco Petrucci ha ripreso in mano il lavoro iniziato già
nel 2008, intenzionata a portarlo a
termine. L’obiettivo è quello di
ottenere innanzitutto l’o c cu p azione d’urgenza, che sarà ovviamente finalizzata all’esproprio. E
a sentir parlare d’esproprio il marchese Del Pennino ha deciso di
non farsi trovare impreparato. Ha
infatti recintato con rete da cantiere l’intera torre, montando anche
un’impalcatura che ha insospettito persino i vigili urbani, che nei
giorni scorsi hanno effettuato un
sopralluogo per verificare se l’in -
tervento fosse autorizzato o meno. Adesso alla vicenda si aggiunge l’ennesimo tassello. La deliberazione di Consiglio comunale
con cui la politica ha richiesto
esplicitamente al ministero di
emettero il decreto di pubblica
utilità, conferendo la delega e
l’autorizzazione al Comune ad effettuare finalmente l’esproprio di
Torre Paola.
©RIPRODUZIONE RISERVATA Latina Oggi 26 luglio 2013
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