martedì 30 luglio 2013
Canali dal futuro incerto Un’idea per salvarli la fitodepurazione
Latina Oggi, Martedì 30 Luglio 2013
Potrebbero essere i canali di bonfica la chiave di volta di un nuovo rapporto di collaborazione tra Regione Lazio e Provincia di Latina (che non c’è mai stato, neppure ai tempi della filiera di governo del centrodestra). L’ente di via Costa ha appena approvato all’unanimità del Consiglio un progetto di fitodepurazione dei canali e dei fiumi pontini, le cui acque dall’anno prossimo potrebbero non essere più utilizzabili per l’irrigazione come da normativa comunitaria recepita dalla stessa Regione. Sono troppo inquinati e fanno male più che bene all’agricoltura. Per questo bisogna finanziarne la depurazione. «Mi auguro che la Regione faccia suo il nostro progetto per salvare i canali e l’agricoltura, nonché per attuare una precisa normativa comunitaria e tutelare, in definitiva, il nostro mare dove confluiscono i corsi d’acqua. - dice l’assessore all’a mb ie nt e dell’amministrazione provinciale, Gerardo Stefanelli - Ho accolto con piacere il progetto per la navigabilità del canali ma spero che la Regione presti attenzione anche al nostro progetto di fitodepurazione e lo inserisca tra i programmi da finanziare con fondi comunitari. E’ importantericorda - re che tutti i nostri canali e i nostri fiumi sono stati classificati nel 2007 tra i corsi d’acqua che hanno un tasso di inquinamento tale da non poter essere utilizzati per l’irrigazione a medio termine. E quindi solo se riusciamo a dimostrare a ll ’Unione Europea che stiamo agendo per invertire la tendenza potremmo migliorare la qualità dei canali, salvare il loro habitat ma anche quello di altri siti importantissimi come il Parco del Circeo e il lago di Fogliano. Sono convinto che si possa aprire una stagione nuova di collaborazione tra Provincia e Regione per una buona causa condivisa qual è questa». Il progetto per la navigabilità e quello per la fitodepurazione sono stati illustrati quasi in contemporanea; il primo sabato con una conferenza stampa in città e il secondo venerdì con la discussione e approvazione in aula. A dimostrazione che un futuro diverso per i canali della bonifica è davvero improrogabile.
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