lunedì 29 luglio 2013
Tmb, appalto in casa C olucci e Cerroni si aggiudicano il progetto di Ecoambiente
S
e la sono cantata e suona-
ta, come nella migliore
tradizione dei rifiuti. È la
storia dell’impianto di tratta-
mento meccanico biologico di
Ecoambiente, la società che ge-
stisce uno dei due invasi della
discarica di Borgo Montello.
A progettare, realizzare e ge-
stire l’impianto, tarato per il
trattamento di circa 200 mila
tonnellate di rifiuti, sarà l’as -
sociazione temporanea di im-
prese composta dalla «Daneco
Impianti srl» e la «Sorain Cec-
chini Ambiente spa». La pri-
ma riferibile al gruppo Coluc-
ci, la seconda al «re delle di-
scariche» Manlio Cerroni. Le
due società, riunitesi in un’Ati,
sono state le uniche a presenta-
re un’offerta, per cui l’aggiu -
dicazione è stata obbligata.
Zero concorrenza, sia pure in
un settore, quello del tmb, che
con l’obbligo di legge del pre-
trattamento prima del conferi-
mento in discarica, rappresen-
ta il nuovo Eldorado del busi-
ness rifiuti. Dettaglio che però,
curiosamente, non ha stuzzi-
cato l’intraprendenza impren-
ditoriale di nessuno, salvo ap-
punto le società riferibili ai
gruppi Colucci e Cerroni. Che
hanno giocato in casa essendo
essi stessi soci della società
Ecoambiente che ha bandito gara d’appalto: il gruppo Co-
lucci detiene il 25%; quello
Cerroni il 49% con la società
«Ecolatina Impianti», mentre
il restante 26% è del Comune
di Latina. Una sorta di appalto
«in house» sotto diverse spo-
glie visto che, sul piano forma-
le, è stato assegnato mediante
un bando di gara pubblico.
Una gara autoassegnata?
Non propriamente, visto che
sul piano formale si tratta di
soggetti giuridici diversi, ma
anche sì, dal momento che di
fatto le società sono riconduci-
bili agli stessi nomi. Cose così
succedono da sempre con i
rifiuti. Il discrimine tra par-
tners e concorrenti è relativo,
quando non inesistente. Per
cui, lungo la filiera, è facile,
anzi scontato incontrare sem-
pre gli stessi personaggi. Co-
me in un gioco di specchi.
Ecco allora che nel Comune di
Latina dietro la raccolta, il trat-
tamento e il conferimento in
discarica finiscono per esserci
sempre loro. Colucci è socio
privato della Latina Ambiente,
socio della società che gesti-
sce l’invaso di Borgo Montel-
lo e ora anche di quella che fa
il pre-trattamento. Cerroni
mediante società a lui ricondu-
cibili pure: è socio del socio
privato di Latina Ambiente sia
nella società che gestisce la
discarica che in quella che ge-
stirà l’impianto Tmb. Niente
di nuovo, o quasi. E sì perché
con l’obbligo del trattamento
meccanico biologico, imposto
dall’ex giunta regionale Pol-
verini nell’aprile del 2012, in
tanti avevano pensato che la
filiera monopolistica e mono-
polizzata potesse spezzarsi a
favore di altri soggetti impren-
ditoriali (in alcuni casi è stato
così) in nome di una sana e
libera concorrenza.
Speranze morte sul nascere?
Lo diranno i fatti, ma le pre-
messe sono quelle che sono,
all’insegna di un continuo
de -
ja vu
. Cose già viste, ma tocca
tenere gli occhi aperti. La ca-
pacità di esercizio della disca-
rica di Borgo Montello è pros-
sima all’esaurimento al massi-
mo tra un anno. Che fare?
Ampliare ma per farci cosa?
Per accogliere i residui dei
rifiuti trattati (che rappresenta-
no ancora la parte grossa del
Tmb) provenienti esclusiva-
mente dalla provincia di Lati-
na, come richiesto dall’asses -
sore all’ambiente Fabrizio Ci-
rilli al governatore del Lazio
Zingaretti? Nell’attesa di co-
noscere la risposta qualcuno si
è preoccupato di accaparrarsi i
terreni circostanti la discarica,
magari gli stessi che verranno
interessati dall’a m pl ia m en to .
Tra le società proprietarie dei
lotti anche alcune ricondubili
a Cerroni. E su questo ovvia-
mente non c’erano dubbi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA di Pierfederico Pernarella Latina Oggi 29 luglio 2013
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