lunedì 13 febbraio 2012

eternit e amianto oggi processo a Torino su un problema nazionale

MEDICINA DEMOCRATICA Movimento di lotta per la salute

Sezione di Torino

13 Febbraio 2012 E’ attesa la sentenza del processo di primo grado contro i massimi esponenti della multinazionale ETERNIT accusati di disastro colposo e d’omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.

Medicina Democratica, come già fatto in tanti altri casi (Porto Marghera, Brindisi, Montefibre di Pallanza, Thyssen di Torino, Clinica privata Santa Rita di Milano…….), si è costituita Parte Civile e sarà presente in aula per essere a fianco dei cittadini e dei lavoratori nel chiedere giustizia

Oltre ad essere presenti nell’aula del Tribunale manifesteremo davanti alla sede del Palazzo di Giustizia:

- perché sia messa al bando l’ estrazione e la lavorazione dell’amianto in tutte la nazioni;

- per sostenere ed esprimere visivamente la solidarietà a chi è stato così duramente colpito: operai, familiari, cittadini, tutti coloro che hanno l’unico "torto" di aver lavorato nelle fabbriche dove si produceva eternit con fibre di amianto o di vivere nelle loro vicinanze;

- per ricordare che le vittime dell’amianto sono ovunque, in Italia e nel mondo, che il picco del mesotelioma pleurico deve ancora arrivare e che ogni cinque minuti nel mondo muore una persona a causa dell’esposizione all’amianto;

- per sollecitare, ancora una volta, le istituzioni affinché, ciascuna per la sua competenza, operino realmente un intervento in difesa dell’irrinunciabile diritto alla salute perché l'amianto è da considerarsi, a tutti gli effetti, un'emergenza nazionale. Occorre bonificare l’ambiente ed occorre, prima di tutto, affrontare in modo adeguato i tanti drammi delle vittime e dei loro familiari.

- per denunciare nuovamente che l’amianto investe pesantemente il futuro del nostro Paese: 1.000.000 sono stati i lavoratori esposti; 32 milioni le tonnellate presenti (di cui 8 milioni negli ambienti di lavoro), quasi 500 kg a testa!!! 11000 i nuovi casi di mesotelioma attesi nei prossimi 10 anni. 4000 morti ogni anno da collegarsi a questa fibra killer devono farci riflettere.

- a sollecitare tutti i soggetti istituzionali, sindacali, giuridici affinché si attuino tutte le misure preventive e gli interventi per evitare le morti quotidiane dei lavoratori (che non sono MORTI BIANCHE!!!, sono morti le cui cause sono spessissimo ricostruibili e riconducibili a responsabilità precise);

- fare appello alla Regione, affinché garantisca la piena operatività alla legge regionale sull'amianto. Fare delle bonifiche ambientali anche occasione di lavoro;

- perché si risolva concretamente l’enorme contenzioso aperto sulla questione dei benefici previdenziali, evitando discriminazioni per i lavoratori e le lavoratrici, che hanno già dovuto subire un peggioramento della qualità della vita e una riduzione dell’aspettativa di vita

- perché del “Fondo per le vittime dell'amianto” ne possano usufruire TUTTE le vittime, con particolare attenzione per quelle che fino ad oggi non hanno beneficiato di alcun sostegno (a titolo d’esempio, coloro i quali hanno subito un’esposizione ambientale, come le mogli che lavavano le tute da lavoro, o coloro i quali abbiano subito un'esposizione lavorativa all’amianto all’estero e una volta rimpatriati hanno contratto la patologia).

3384054068 renatozanoli@libero.it - www.medicinademocratica.org

Non è mai troppo tardi per la giustizia!

Il 13 febbraio abbiamo un importante appuntamento. Torino, Palazzo di
Giustizia: Sentenza Eternit! Noi ci saremo e tu?

1.700 morti, 50 nuove vittime ogni anno (e non solo tra i lavoratori),
una città chiedono giustizia!
Casale Monferrato non deve essere solo conosciuta per essere la città
dell'amianto ma per le sue grandi ricchezze umane, culturali,
storiche. Purtroppo altri hanno portato a questo e nessun altro luogo
deve vivere la nostra esperienza. Noi dobbiamo essere di riferimento
non solo come affrontare ciò che quel terribile killer provoca. Noi
dobbiamo trasmettere la serenità di vivere giorno per giorno senza
paura del nostro destino. L'Osservatorio Nazionale Amianto vuole
cercare di esserci con tutte le altre realtà istituzionali e associative,
come Afeva (Associazione familiari
e vittime amianto), per la gente e con la gente, per essere insieme
portatori di questo messaggio ovunque sul territorio nazionale dove
siamo presenti. Sempre più sedi si stanno aprendo. Questo se da una
parte ci fa piacere perché é segno di interesse, di voglia creare
sinergie, dall'altra abbiamo sempre più la consapevolezza che questa
problematica non é solo di una città, di una regione ma dell'intera
nazione. Si auspica che il nostro Governo se ne sia reso veramente
conto e che, partendo proprio dal simbolo di questa sciagura,
intraprenda un cammino di sostegno morale ma, e soprattutto, economico
per la ricerca scientifica e la bonifica delle aree compromesse. Non
può essere da chi ha portato questa ad associare la nostra città alla
morte, non può assolutamente esserlo. Non sarebbe giusto perché non é
la verità. Nessun benestare semina morte. Questo si è ancora
rischiato e solo negli ultimi due mesi, con il tentativo di
transazione proposto dagli avvocati di Stephen Schmidheiney, l'ultimo
proprietario dell'Eternit casalese.
L'impiego dell'amianto è fuori legge in Italia dal 1992. La legge n.
257 del 1992, oltre a stabilire termini e procedure per la
dismissione delle attività inerenti all'estrazione e la lavorazione
dell'asbesto, è stata la prima ad occuparsi anche dei lavoratori
esposti all'amianto.
Il decreto ministeriale 18 marzo 2003 n. 101 persegue l'obiettivo
della mappatura completa della presenza di amianto sul territorio.
Impianti industriali attivi e dismessi, edifici pubblici e privati,
presenza di amianto da attività antropica, presenza naturale. E' un
materiale molto comune, esistono studi fatti sulla sua presenza in
Valle d'Aosta, in Valmalenco, in Val di Susa. Come abbiamo potuto
constatare, l'amianto è meglio lasciarlo vivere in pace. E'
sufficiente una sua piuma per esserne vittima dopo decenni.
Aiutateci a farlo conoscere. Nessuno deve vivere quel che la Casale
Monferrato ha vissuto anche se giustizia attraverso la legalità sarà
fatta.
Tiziana Volta (Commissario Osservatorio Nazionale Amianto, Casale Monferrato)

diretta streaming
http://www.provincia.torino.gov.it/speciali/2009/processo_eternit/
diretta sonora www.radiogold.it

Osservatorio Nazionale Amianto
via Crescenzio, 2
00193 Roma
Tel. 06 68891695
email: osservatorioamianto@gmail.com
www.osservatorioamianto.jimdo.com

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