Le opere quando sono inutili sono anche dannose. Vengono spesi soldi e risorse pubbliche e private che potrebbero essere spese invece per migliorare le scuole e gli ospedali, le strade e le infrastrutture esistenti e in pessimo stato di cui non c'è bisogno di fare l'elenco. Poi quando non si vogliono ascoltare le giuste osservazioni di centinaia di tecnici nè confrontare è evidente che qualcuno è in malafede e non applica certo i più elementari principi di democrazia. Per quello che serve il mio appoggio e la mia solidarietà ai No Tav c'è forte e chiaro sperando che non ci sia bisogno di tragedie o di proteste eclatanti affinchè prevalga il buon senso, la ragione, la tecnica. Giorgio Libralato
dal blog de Il Fatto quotidiano
Roma, Milano, Bologna, Firenze, Palermo. Sono in corso nelle principali città italiane i cortei No Tav. I manifestanti hanno bloccato la stazione Termini e hanno fatto irruzione sui binari del capoluogo emiliano (leggi l'articolo http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/27/bloccano-binari-bologna-cariche-della-polizia-treni-fermi/194167/ ). Gli attivisti sono mobilitati contro gli espropri iniziati questa mattina. Secondo il Legal team del movimento è un'operazione del tutto "illegale" e quindi "impugnabile davanti al Tar". Davanti alla Baita Clarea, luogo simbolo dei militanti, Luca Abbà, 37 anni, è caduto da un traliccio sul quale era salito (articolo e video di Cosimo Caridi http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/27/cominciate-operazione-allargamento-cantiere-presidio-permamente-solo-dieci-attivisti/194028/). L'uomo ha subito traumi da caduta e ustioni gravi dovuti alla folgorazione
Vent’anni di proteste, la storia dell’Alta velocità Torino-Lione La questione del Tav Torino-Lione è una vicenda più che ventennale. Le prime notizie di un dibattito sulla necessità di un collegamento ferroviario transfrontaliero ad Alta Velocità risalgono infatti al 1988-89.
Ecco una cronologia degli eventi principali:
26 febbraio 1991 – Il presidente delle Fs Lorenzo Necci presenta alla Commissione lavori pubblici del Senato l’architettura della società finanziaria per l’Alta velocità ferroviaria (Tav). capitale iniziale 100 miliardi di lire, Fs azionista di riferimento con il 40% delle quote.
22 ottobre 1991 – I governi italiano e francese avviano la progettazione di uno studio di fattibilità sul collegamento ferroviario veloce tra Torino e Lione.
28 marzo 1994 – La Conferenza Paneuropea dei Trasporti individua nove “corridoi” tra il Torino-Lione (corridoio 5)
Novembre 1994 – Fs e Sncf costituiscono “Alpetunnel”, che diventerà Lyon Turin Ferroviaire (Ltf), società mista incaricata della progettazione della tratta internazionale.
10 dicembre 1994 – Il Consiglio europeo di Essen inserisce la Torino-Lione tra i 14 progetti prioritari del Continente.
Primavera 1995 – Prime manifestazioni No Tav.
Agosto 1996-maggio 1997 – In Valle di Susa si registra una serie di attentati dinamitardi e incendiari contro cabine elettriche della linea storica Torino-Modane e contro le prime trivelle incaricate di sondare il terreno.
5 marzo 1998 – Gli anarchici Silvano Pellissero, Edoardo Massari e Maria Soledad Rosas vengono arrestati con l’accusa di appartenere all’organizzazione paraterrorista “lupi grigi”, considerata responsabile degli attentati in Valle di Susa.
28 marzo 1998 – Edoardo Massari (“Baleno”), 35 anni, si toglie la vita al carcere delle Vallette di Torino
11 luglio 1998 – Maria Soledad Rosas (“Sole”), argentina di 24 anni, si toglie la vita all’interno della comunità dove sconta gli arresti domiciliari.
29 gennaio 2001 – I presidenti del consiglio italiano e francese Amato e Chirac firmano a Torino il primo accordo intergovernativo per la realizzazione del Tav Torino-Lione.
3 ottobre 2001 – Costituzione di Ltf.
25 febbraio 2002 – Il Parlamento francese ratifica il trattato intergovernativo.
19 settembre 2002 – Il Parlamento italiano ratifica il trattato intergovernativo
31 maggio 2003 – Quindicimila persone sfilano in corteo da Borgone a Bussoleno. Il movimento No-Tav è ormai una realtà consolidata in Valle di Susa.
12 dicembre 2003 – La Commissione europea inserisce il Tav Torino-Lione nella “quick list” delle infrastrutture strategiche.
31 ottobre 2005 – I No Tav bloccano i carotaggi alle pendici del Rocciamelone. Primi, duri scontri con le forze dell’ordine.
16 novembre 2005 – Ottantamila persone partecipano allo sciopero generale della Valle di Susa e marciano da Bussoleno a Susa.
5-6 dicembre 2005 – Le forze dell’ordine sgomberano con un blitz notturno il presidio No Tav che occupa l’area del comune di Venaus in cui dovrebbero iniziare i lavori. Scontri molto violenti.
1 marzo 2006 – Costituzione dell’Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione, organismoi istituito dopo gli scontri di Venaus con il compito di ridiscutere il progetto con i rappresentanti del territorio.
29 giugno 2006 – Il governo Prodi convoca a Roma un tavolo politico con i rappresentanti degli enti Locali della Valle.
1 novembre 2007 – L’Ue assegna a Italia e Francia un primo contributo di 671,8 milioni di euro.
28 giugno 2008 – Accordo tra Osservatorio ed Enti Locali per il nuovo progetto Tav Torino-Lione.
23 gennaio 2010 – Quarantamila persone sfilano in Valle per protestare contro l’avvio dei sondaggi preliminari tra Susa e Chiomonte. Incidenti in prossimità delle trivelle.
29 gennaio 2010 – L’Osservatorio approva il tracciato “low cost” della Torino-Lione. Il documento non è firmato dai sindaci “dissidenti” della Bassa Valle, tra cui il neo presidente della comunità Montana Sandro Plano (Pd).
20 ottobre 2010 – Il Parlamento italiano approva una serie di ordini del giorno a favore del Tav che impegnano il governo ad accelerare i tempi.
24 maggio 2011 – Primo tentativo di avviare i lavori del tunnel esplorativo a Chiomonte. Centinaia di manifestanti respingono all’alba con una sassaiola operai e forze dell’ordine. Nasce la “libera repubblica della Maddalena”.
27 giugno 2011 – Le forze dell’ordine sgombrano la “libera repubblica della maddalena”. S’insedia il cantiere.
3 luglio 2011 – Cinquantamila persone marciano a Chiomonte. Nel pomeriggio, violentissimi scontri intorno alle recinzioni del cantiere. 400 feriti tra manifestanti e forze dell’ordine.
27 settembre 2011 – Nuovo accordo tra Italia e Francia sulla ripartizione dei costi. Il 57,9% sarà a carico dell’Italia.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/27/ventanni-storia-dellalta-velocita-torino-lione/194168/
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