Al di là delle questioni tra un privato che ha costruito delle pertinenze su quella che il comune di Pontinia rivendica proprietà pubblica e sulla normale difesa di parte, penso tutti siamo per la messa in sicurezza della strada e delle relative pertinenze e del completamento delle opere in atto. Come si vede da un'immagine attuale le opere sono ferme in attesa della decisione del TAR:
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Pontinia è stata spesso teatro di incidenti stradali e anche il suo centro abitato sta diventando problematico per il traffico stradale. Per prevenire ulteriori incidenti ma sopratutto uno sviluppo caotico, pericoloso, inquinante di una situazione già certificata in passato da alti livelli inquinanti nell'atmosfera è necessario dotarsi di un piano che disciplini il traffico. L'ordinato sviluppo geometrico e razionale, l'ampiezza della sede stradale, la felice posizione geografica e ambientale (da tutta Italia si meravigliavano, per esempio, della scarsa presenza di disagi che invece aveva colpito il centro e Roma in particolare), l'andamento pianeggiante, la vicinanza con importanti arterie e la felice posizione servita da mezzi pubblici e vicino alla stazione ferroviaria (circa 10 km) dovrebbero far evitare gli errori di altri centri aventi analoghe caratteristiche. Per questi motivi vanno incentivati l'uso dei mezzi pubblici (meno inquinamento, meno traffico, meno incidenti, meno pericoli), la pedonalità e la ciclabilità come prevede proprio il tratto di strada le cui opere sono interrotte dall'ennesima questione legale che ancora una volta blocca lo sviluppo locale. Ci auguriamo quindi che prevalga il bene comune sul giusto interesse privato che, qualora riconosciuto venga risarcito, e che le opere riprendano e terminano al più presto. Anche perchè la precarietà dello stato di fatto, rappresentato nelle immagini, potrebbe portare ad altri pericoli stradali sicuramente da evitare. Giorgio Libralato
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