mercoledì 28 dicembre 2011

Pontinia, smaltimento rifiuti, futuro incerto dopo la chiusura della Sep

PONTINIA, IL NUOVO APPELLO DI ECOLOGIA E TERRITORIO Latina Oggi 27 dicembre 2011
Smaltimento rifuti, futuro ancora incerto
La Sep è chiusa e i costi lievitano
IL comune di Pontinia ha prolungato la convenzione con la Fatone srl fino al 31 dicembre. Per il conferimento dell’umido, quindi, l’amministrazione comunale ha sborsato fino ad oggi 160 euro a tonnellata a fronte dei 20 euro richiesti dalla Sep, tutt’ora chiusa per i lavori di ristrutturazione.
L’unica possibilità di risparmio poteva venire dall’impianto della Kyklos ma i responsabili avevano fatto sapere di «aver esaurito le proprie capacità di ingresso e trattamento rifiuti».
SUL finire di questo 2012
Giorgio Libralato torna a tuonare contro l’impianto della Sep e contro una raccolta differenziata ritenuta ancora poco soddisfacente dall’esponente di Ecologia e Territorio di Pontinia. La diffida della Provincia di Latina è arrivata in maniera ufficiale ad inizio dicembre con un documento a firma del Dirigente del Settore Ecologia e Ambiente, Nicoletta Valle. Nella motivazione dell’ente provinciale s i legge: «la Provincia di Latina diffida la ditta Sep a mantenere sospesa la ricezione dei rifiuti in entrata e a presentare a questa Provincia, entro 15 giorni, un aggiornamento del programma di gestione della fase transitoria discussa a settembre».
Questi 15 giorni sono terminati.
Adesso la Sep dovrebbe rispondere allaProvincia e il Comune ha pochi giorni per decidere cosa fare in questo 2012 ormai alle porte. È proprio su questo che si sofferma la riflessione di giorgio Libralato. «Mentre il comune di Pontinia è chiaramente orientato a conferire alla Sep la frazione umida dei rifiuti – afferma Libralato -, avendo confermato provvisoriamente il conferimento alla Fatone, anziché trovare una soluzione definitiva e stabile, con maggiori costi, arriva l'ennesima sentenza in materia di emissioni moleste. L'ultima diffida della Provincia contro l'impianto di compostaggio di Mazzocchio è precisa e circostanziata e pone seri dubbi e problemi sia per la prossima riapertura dell'impianto, sia per l'eventuale rinnovo dell'autorizzazione.
Considerate anche le oltre centinaia di prove testimoniali contrarie richiamate». Le numerose proteste, ricoveri, esami e visite mediche non solo dei pochi residenti, ma soprattutto dei lavoratori e delle aziende circostanti che hanno subìto il rallentamento della produzione ed economico meritano una risposta dagli enti che dovrebbero tutelarli. E che dovrebbero essere sempre garanzia della salute pubblica, ma anche dell'economia locale oltre che al di sopra delle parti.
«Riuscirà il comune di Pontinia – si domanda Libralato - a dare una risposta in questo senso nel 2012?». Riccardo A. Colabattista

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