Come promesso nell'incontro del 10 maggio, presso l'aula consiliare dell'amministrazione provinciale nell'ambito delle iniziative di presentazione del programma regionale ambientale, l'assessore regionale all'ambiente è venuto a Pontinia.
Dapprima un incontro con il sindaco e la delegazione decisa durante la riunione del tavolo tecnico di venerdi 25/5 in tema di turbogas e poi nel teatro parrocchiale nell'incontro promosso dalla Rete No Turbogas.
Il tavolo tecnico del 25/5 doveva servire, proseguendo il precedente incontro del consiglio comunale allargato del 10 aprile, ad individuare la strategia anti turbogas, con particolare riferimento alla procedura IPPC - AIA e alla comunicazione del 3 aprile 2007.
Un'altra comunicazione arrivata il 23 maggio, di cui dava notizia il sindaco nell'incontro del 25/5 riportava ulteriori aggiornamenti da parte del Ministero dell'Ambiente, del commissario coordinatore dottor Iacomelli e dell'Apat.
Nel documento redatto nella riunione del 23 aprile tra il commissario, coordinatore, l'Apat e il ministero dell'ambiente venivano chieste ulteriori adempimenti e precisazioni alla ditta proponente l'impianto turbogas.
Nel tavolo tecnico del 25/5 oltre al sindaco erano presenti l'assessore provinciale all'ambiente Massimo Giovanchelli, la dottoressa Nicoletta Valle, funzionario ambientale della provincia, nonché commissario per la provincia insieme al dottor Perotto per l'AIA, per il comune di Pontinia 4 assessori, 4 consiglieri comunali (2 di minoranza), la rete no turbogas, il presidente del consiglio comunale di Terracina, alcuni cittadini, la stampa ed un esperto consigliato dal dottor Stefano Montanari.
Su richiesta di alcuni cittadini prima, della rete no turbogas che inizialmente aveva indicato il dottor Armaroli, il sindaco faceva contattare il dottor Stefano Montanari che dichiarava l'impossibilità ad essere presente ad incontri con preavvisi inferiori ai 60 giorni, quindi indicava un esperto in zona.
Sia la dottoressa Valle che l'esperto, confermavano quando dichiarato dal sindaco in materia di errori procedurali commessi in sede di procedura IPPC -AIA dal ministero dell'ambiente, nonché le grosse opportunità di bloccare l'iter della turbogas, se questa era la volontà del consiglio comunale.
Volontà che veniva confermata all'unanimità da tutti i rappresentanti dell'amministrazione senza incertezza alcuna.
Gli esperti presenti invitavano la Rete e i cittadini presenti ad intervenire nella procedura, ma questa opportunità non veniva colta, veniva anzi chiesto la nomina di un legale oltre a trattare il tema delle biomasse. Il sindaco dava inoltre notizia dell'aggiornamento della vicenda Sep.
Martedì 29 il comune inviava poi il nominativo degli esperti - commissari nella procedura AIA, contestando l'ultima comunicazione del 23 maggio per alcuni errori di metodo, anche grossolani, tra i quali l'invio della comunicazione a 2 privati cittadini residenti in viale Italia, anziché al comune o al commissario.
Veniva inoltre ribadita la netta contrarietà al progetto del comune di Pontinia, nonché dei consigli comunali di Bassiano, Roccasecca, Priverno, Sonnino e dell'amministrazione provinciale.
Nell'incontro presso l'ufficio del sindaco lo stesso ribadiva all'assessore regionale all'ambiente la netta contrarietà dell'intero consiglio comunale di Pontinia, della popolazione, nonché dei comuni limitrofi.
Filiberto Zaratti confermava la netta contrarietà alla turbogas a Pontinia per i motivi già esposti e riportati nella nota relativa all'incontro del 10/5.
Il sindaco informava del problema bio masse, della raccolta differenziata, poi ripresa dall'assessore comunale all'ambiente Valterino Battisti, del sito industriale di Mazzocchio che produce compost.
Zaratti concordava con Tombolillo una delibera di richiesta della VIA per l'impianto a bio masse.
L'assessore regionale all'ambiente si recava poi presso il teatro parrocchiale per ribadire quanto già affermato sui vari temi, compreso l'elettrosmog
turbogas
Sollecitato da Giovanchelli (che affermava il tavolo della salute sulla turbogas si sia espresso affermando che le valutazioni sull'impatto devono essere solo posteriori alla costruzione dell'impianto) e da Migliori (consigliere provinciale di maggioranza, che faceva affermazioni sbagliate e di parte sulla turbogas e chiedeva che i finanziamenti per l'acqua pubblica fossero erogati solo all'ATO, anziché ai singoli comuni), Zaratti dicendo forte e chiare le motivazioni di contrarietà dell'assessorato e dei verdi alle turbogas, come al carbone.
Contestava il "parere tecnico favorevole" espresso da Giovanchelli e dall'amministrazione provinciale di Latina alla costruzioni delle centrali a turbogas di Aprilia e Pontinia.
Zaratti ricordava a Giovanchelli che le attuali tecnologie e strumentazioni consentono di studiare un piano di qualità dell'aria informatico, con il quadro ben preciso del danno che recheranno le centrali a turbogas di Pontinia ed Aprilia: "i progetti sono sbagliati e lo abbiamo dimostrato con dati tecnici."
Se le valutazioni di impatto ambientale dicono espressamente che, essendo progettate entrambe in area a forte inquinamento atmosferico, le stesse potrebbero rimanere attive solo per 4/5 ore al giorno.
Questo significa:
- l'impianto non è economicamente conveniente, quindi conviene che nessun imprenditore lo realizzerà a queste condizioni;
- considerato che spegnimento e riaccensione provoca un inquinamento ancora peggiore (come ricordava la rete no turbogas di Pontinia) abbiamo l'equazione che questi impianti non saranno mai realizzati.
Poi ricordava che sulla salute e sull'ambiente non si tratta, né esistono "ordini di maggioranza" o "voto di fiducia" che tenga, visto il patto sottoscritto in campagna elettorale come programma controfirmato da partiti e candidati e dagli impegni precisi in campagna elettorale.
Quindi il no a Civitavecchia, come quello sulle turbogas, sugli inceneritori è stato il primo voto contrario in sede di giunta regionale dopo 7 anni.
Evidenziava la discrasia tra quanto affermato dagli studiosi, dalle testate, dai politici (citava Al Gore e il suo film) e dagli economisti mondiali, di cui si legge ogni giorno con i pericoli e gli effetti in atto per il cambiamento climatico:
"O sbaglia la comunità europea, e bisogna avere il coraggio di dirlo, quando afferma che occorre ridurre le emissioni in atmosfera di CO2 del 20%, oppure sbagliano la Regione Lazio, il governo nazionale approvando la realizzazione delle centrali a turbogas, che aumentano queste emissioni". "nessuno ci può venire a millantare che c'è necessità di ulteriore produzione di energia elettrica nel Lazio".
Zaratti ricordava che, l'attuale amministrazione regionale, così come l'attuale governo nazionale si sono ritrovati i "regali" di:
- decreto Marzano sblocca centrali che, di fatto, approva gli impianti qualunque sia l'emissioni e il danno ambientale e sulla salute certo;
- l'approvazione di 12 centrali a turbogas nella Regione Lazio che già produce il doppio dell'energia di cui ha bisogno, con queste centrali diventerebbe il triplo;
- l'approvazione delle VIA sia per la centrale di Aprilia che per quella di Pontinia, firmata dal ministro "per" (contro) l'ambiente Matteoli di AN;
- l'approvazione della centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia.
Zaratti citava il suo voto contrario che è giunto anche per le compensazioni territoriali, essendo appunto contrario alle turbogas.
L'assessorato all'ambiente, che oltre ai rifiuti non ha la delega per l'energia, si è comunque attivato per la redazione del piano energetico regionale (attualmente inesistente) che, regole e buon senso, vorrebbero anteporre all'approvazione delle stesse centrali.
Sempre in tema di programmazione del territorio approvava quanto affermato dal rappresentante del Sindaco di Pontinia, da Migliori e dalla rete no turbogas di Pontinia, in quanto non si può pensare né all'agricoltura di qualità (settore trainante dell'economia nella pianura pontina) e del turismo che rimane l'unico settore che può svilupparsi se vengono realizzate le turbogas.
Zaratti ha dato la disponibilità richiesta dal Sindaco di Pontinia a riceverlo nel suo ufficio per concordare la strategia comune anti turbogas, con particolare riferimento all'autorizzazione integrata ambientale, arrivata il 4 aprile, per la quale sono rimasti pochi giorni per opporsi.
L'assessore regionale all'ambiente verrà anche a Pontinia a partecipare agli incontri sui temi ambientali.
Contro le turbogas intervento tecnico di Paolo Cima di Pontinia, che ricordava il grosso sforzo informativo, oltre agli studi e sopralluoghi, presso la centrale di Termoli, accalorato quello di Gianfranco Iencinella della rete no turbogas di Aprilia. Cima ribadiva l'errore commesso dalla destra con l'approvazione del decreto Marzano.
Antenne telefonia mobile
Al rappresentante del Sindaco di Pontinia che chiedeva regole certe e notizie sull'iter della proposta di legge in materia di elettrosmog, ubicazione delle antenne per la telefonia mobile, approvata oltre un anno fa dalla giunta regionale, Zaratti affermava che l'iter si sta concludendo con il lavoro dell'apposita commissione. L'assessore intanto chiede ai comuni l'approvazione di un regolamento certo, favorendo i cittadini, anziché i gestori che comunque hanno il loro guadagno certo. In questo regolamento vanno previste zone di localizzazione e di delocalizzazione delle antenne non in regole con le norme ed il regolamento stesso.
Giorgio Libralato 31 maggio 2007
domenica 30 novembre 2008
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