Aprilia Secondo le compensazioni minime stabilite dal decreto Marzano, sono previsti appena 5 milioni e 600 mila euro distribuiti in 7 anni e da dividersi tra tutti i Comuni limitrofi
Turbogas, pochi spicci e nuova beffa
Riccardo Toffoli APRILIA Appena 5 milioni e 600mila euro distribuiti in 7 anni e da dividersi tra tutti i Comuni limitrofi. È questa la torta, molto «magra» per Aprilia, delle compensazioni minime previste dal decreto Marzano per la realizzazione della centrale turbogas.
0,20 centesimi di euro per ogni megawatt di produzione a iniziare dalla messa in marcia commerciale dell'energia. Un bottino molto magro perché il Comune ha interrotto le trattative al tavolo regionale nel 2006 preferendole un no categorico. Prima dell'autorizzazione ministeriale, si era convocato in Regione un tavolo proprio per le compensazioni con le parti in causa: la Regione, l'amministrazione apriliana e Sorgenia, la ditta che è pronta a costruire la turbogas. E dopo vari incontri si era giunti a una bozza i cui contenuti non erano stati mai finora resi noti. La Sorgenia garantiva alla sola amministrazione comunale ben 13 milioni e 500mila euro. Ben il doppio di quanto prevede la normativa. Una torta che non andava divisa, tra l'altro, con nessun comune limitrofo. Nella cifra si prevedevano sgravi per tutti i cittadini per le bollette di energia elettrica. I residenti di Campo di Carne avrebbero avuto energia gratis per i 7 anni successivi e così le utenze comunali. Attualmente il Comune, da conti effettuati sulle ultime fatture, paga mediamente all'Enel circa 990mila euro all'anno. In più Sorgenia si impegnava a realizzare opere pubbliche, tra cui fognature e strade. La firma dell'accordo non arrivò. Il risultato? La torta si è rimpicciolita e gli invitati sono aumentati. Per un semplice parallelo, a Termoli il no categorico alla trattativa ha portato il Comune a non ottenere ancora nulla delle compensazioni previste dalla Marzano, eppure sono già due anni che la centrale è in marcia. «Nessuno mai si è occupato di questo» spiega Paolo Di Cesare capogruppo dei Verdi. Intanto il fronte del no si è dato appuntamento per il 14 dicembre per una manifestazione di piazza, mentre la Rete ha deciso di avviare una battaglia giudiziaria contro gli ultimi provvedimenti. Previsto per la metà di dicembre il Consiglio regionale e la richiesta di un tavolo di confronto presso il Ministero dello sviluppo economico.
http://iltempo.ilsole24ore.com/latina/2008/11/23/955277-turbogas_pochi_spicci_nuova_beffa.shtml 23/11/2008
domenica 23 novembre 2008
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