Dal servizio di una emittente locale si apprende che stanotte in una fabbrica abbandonata in viale Italia a Pontinia si sono sprigionata delle fiamme per il cui spegnimento sono dovuti intervenire uomini e mezzi dei Vigli del Fuoco.
Pare che sulla vicenda stiano indagando i carabinieri di Pontinia.
domenica 2 novembre 2008
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2 commenti:
LISTA CIVICA LIBERI E FORTI
ESSENDO L'INTRODUZIONE UN PO' STRIMINZITA, RIPORTO QUANTO SCRITTO DAI GIORNALI.
(Tombolillo, dovrebbe acquisire l'area a scanzo di tante chiacchiere. )
CHRISTIAN CAPUANI
PONTINIA, 3 Nov - A fuoco lo stabilimento ormai inattivo della Hilme di Pontinia, la fabbrica di componenti elettronici fallita nel maggio 2006 dopo cinquant’anni di storia. Nella notte tra sabato e domenica un’ala del sito industriale di viale Italia, a due passi dalla piazza del municipio, è finita in macerie a causa di un violento rogo domato dai vigili del fuoco solo dopo molte ore di lavoro. Pochi dubbi sulla natura dolosa dell’incendio che ha avvolto l’edificio, che sarà messo all’asta il prossimo 11 dicembre: nella struttura gli impianti elettrici e del gas erano stati rimossi da tempo, in modo da scongiurare qualsiasi episodio di autocombustione. La scorsa notte le fiamme hanno colto di sorpresa un po’ tutti. I mezzi dei vigili del fuoco di Latina sono entrati in azione attorno alla mezzanotte e mezza e l’opera di spegnimento è durata fino alla prime luci dell’alba. Pesanti i danni recati al reparto di foratura meccanica della vecchia fabbrica, lì dove nascevano gli elettrodomestici e computer prodotti fin dal 1956 dalla Circe, divenuta poi Ducati, quindi Zanussi e infine Hilme. Il soffitto dello stabilimento è parzialmente crollato nell’ala avvolta dalle fiamme distrutti i macchinari. Le indagini preliminari svolte dai carabinieri non hanno per ora evidenziato indizi su come possa esser stato appiccato l’incendio. L’intrusione di estranei all’interno del complesso industriale di viale Italia non sarebbe, comunque, una novità. Frequenti le denunce di furto presentate dagli ex proprietari del sito, protetto da recinzioni ormai divelte dai teppisti. L’ultimo episodio vandalico era stato registrato lunedì scorso, quando ignoti avevano sfondato con un muletto una delle entrate dell’edificio. «All’interno abbiamo trovato tutti gli estintori svuotati» racconta la signora Pagnaro, già direttrice di produzione nonché consorte del proprietario della Hilme. Ieri qualcuno ha pensato di completare l’opera dando alle fiamme un pezzo di storia di Pontinia. Nel 2006, quando fallì, impegnava qualcosa come sessanta dipendenti, oggi in pensione anticipata o in mobilitazione. Il sito della Hilme passerà di mano il prossimo 11 dicembre, quando il tribunale fallimentare lo metterà all’asta. Sulle sorti di quest’area industriale che sorge vicino al centro storico avevano espresso timori alcune forze politiche: pochi giorni fa il consigliere comunale de La Destra Giuseppe Belli aveva ricordato che, stando alle previsioni del vecchio Piano regolatore, la zona potrebbe essere trasformata da “industriale” a “edificabile”. E il rogo della scorsa notte potrebbe avere un impatto notevole sul valore del sito Hilme. L’asta dell’11 dicembre per qualcuno potrebbe essere un vero affare
grazie dell'informazione
saluti
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