venerdì 31 gennaio 2014
Lazio Verso l’acqua bene comune La nuova proposta di riordino del servizio idrico cancella gli Ato
Riconoscimento dei principi di salvaguardia ed economicità, nasce l’Atou regionale
Verso l’acqua bene comune
La nuova proposta di riordino del servizio idrico cancella gli Ato
La Regione Lazio approva
le linee guida della nuova
legge sull’Acqua.
E’ la notizia diramata nel corso
della giornata di ieri dalla
Giunta regionale che ricorda
come efficienza, efficacia ed
economicità siano i principi
sanciti dalle linee guida approvate
dalla giunta regionale del
Lazio su cui determinare la proposta
di legge sull’uso dell’ac -
qua per il consumo umano e
sulla gestione del servizio.
«Un documento - si legge nella
nota - che stabilisce che ai soggetti
concessionari del servizio
non venga riconosciuta la remunerazione
del capitale investito.
Le linee guida non consentono
dunque la costituzione
e la permanenza di società patrimoniali
finalizzate alla detenzione
delle reti e delle infrastrutture,
che afferiscono al demanio
idrico». Nella recente
proposta di legge si sottolinea
che «l'erogazione del servizio
idrico integrato deve essere
condotta perseguendo il recupero
integrale dei costi, anche
ambientali e di impiego della
risorsa, mediante i ricavi ottenuti
dalla gestione delle singole
fasi del ciclo idrico».
Sono cancellati i 5 Ato oggi
esistenti, sostituiti da un unico
ambito territoriale a livello regionale,
denominato Atou
(Ambito Territoriale Ottimale
Unico). Per lo svolgimento delle
funzioni relative al servizio
idrico integrato, si propone
l’istituzione dell’Ear (Ente
d’ambito Regionale), ente di
diritto pubblico dotato di autonomia
organizzativa, amministrativa
e contabile, rappresentativo
di tutti i comuni, che
subentrerà in tutti i rapporti
attivi e passivi delle Autorità
d’ambito. Esso avrà poteri decisionali
in merito all'individuazione
delle forme di affidamento
del servizio idrico integrato,
e sarà soggetto a principi
di trasparenza e anti-corruzione.
All’interno dell’Ear si propone
inoltre l’istituzione di una assemblea
dei sindaci, titolare di
poteri di iniziativa e poteri consultivi
(obbligatori ma non vincolanti)
in materia di redazione
del piano d'ambito, nonché di
adozione delle carte del servizio,
sulla scorta dei modelli
predisposti dall’Aeeg (Autorità
per l’energia elettrica e il
gas).
Una iniziativa tra le più innovative
del Paese, che l’ammini -
strazione regionale intende
portare all’attenzione di tutti i
soggetti interessati.
Le linee guida, deliberate dalla
Giunta, saranno ora inviate alla
VI Commissione Ambiente, lavori
pubblici, mobilità, politiche
della casa e urbanistica della
Pisana che procederà ad
espletare gli atti pertinenti all'attuazione
del percorso partecipato,
al fine di giungere alla
realizzazione della nuova legge.
«La Regione Lazio sta andando
verso una conquista storica:
l'acqua bene comune, ma soprattutto
bene qualitativamente
elevato e uguale per tutti i comuni
del territorio». E’ stato il
commento di Massimiliano Valeriani,
vice presidente del
Consiglio della Regione Lazio,
che ha voluto ricordare come la
giunta Zingaretti ha raccolto
«le indicazioni di anni di battaglie
per la tutela del diritto dell'
universalita' di questo bene ed
ha tracciato, con la delibera
numero 40 del 28 gennaio, le
linee guida per una legge innovativa
per la riorganizzazione
del servizio idrico integrato.
Che, si legge nel testo delle
delibera citata, “deve essere
ispirata ai principi di precauzione
e di salvaguardia delle
aspettative e dei diritti delle
generazioni future”, rispondendo
per altro ai principi di
efficienza, efficacia ed economicità
». Latina Editoriale Oggi 31 gennaio 2014
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