sabato 17 novembre 2012
Pontinia nuove stagioni teatrali, corso di fotografia e la politica
Ne Il settimanale di Latina, da oggi in edicola nella pagina di Pontinia:
di Gianpaolo Danieli "le nuove stagioni teatrali oggi a Sezze 'Radical electroacustic performance' dalle 19. Poi 'l'asino albino'. A Pontinia domani al Fellini concerto di musica italiana". Sempre di Gianpaolo Danieli "corso di fotografia di Roberto Nistri al museo Map". prima lezione mercoledì. Poi si parla di politica a Pontinia con tutte le manovre politiche di udc e pd, i gruppi consiliari che non si possono costituire e tutti gli aspiranti amministratori. questo il mio articolo della scorsa settimana:
Pontinia torna il pericolo centrale a biomasse
uno dei progetti più contestati grava nuovamente sul territorio, l'ambiente, la salute, l'agricoltura della pianura pontina: la centrale a biomasse da 22 MW di Mazzocchio della Pontinia Rinnovabili. Infatti l'azienda ha citato la Presidenza del consiglio dei ministri, la Regione Lazio, il Comune di Pontinia, la Provincia di Latina, il Ministero dello sviluppo economico per “ultimare senza ulteriore ritardo il procedimento in corso sull'istanza di AIA (autorizzazione integrata ambientale), sottoponendo gli atti alla deliberazione del Consiglio dei Ministri con o senza intesa con la Regione Lazio e il Comune di Pontinia. Allo stesso tempo sono state messe in more le Amministrazioni nonché al pagamento dei danni, il tutto con le solite pretese e forzature della società ricorrente. Giova ricordare che tra gli atti citati vi sono alcuni errori e anche atti formalmente inesistenti come la proposta di deliberazione. Il 4 luglio il Ministero dello sviluppo economico ha revocato il finanziamento già concesso di € 7.783.929 in base alla legge 488/92 proprio perchè lo stesso ministero è impossibilitato ad “individuare le condizioni di superamento degli ostacoli frapposti alla realizzazione dell'investimento, con particolare riguardo all'ostacolo costituito dal mancato rilascio dell'AIA e dalla mancata previsione di un termine per il suddetto rilascio”.
La riunione del 12 luglio alla presidenza del consiglio dei ministri
L'ultimo confronto pubblico si era concluso con la presidenza del consiglio dei ministri che imponeva alla riluttante Regione Lazio di aggiornare il procedimento alle intervenute modifiche normative di cui la Provincia di Latina consegnava precise indicazioni. La Regione Lazio non ha proceduto ad alcuna convocazione, provvedimento istruttoria causando l'azione legale della ditta proponente. Durante l'incontro era sembrato evidente la scarsa capacità della Regione Lazio di gestire la procedura sia dal punto di vista legislativo che dal punto di vista tecnico. Prosegue quindi senza esclusione di colpi l'assalto al territorio e il ricorso alla speculazione energetica.
Il consorzio industriale dell'area Roma Latina contro la centrale a biomasse
proprio il giorno di Sant'Anna il 26 luglio il consorzio per lo sviluppo industriale dell'area Roma Latina annullava l'assegnazione del lotto alla società Pontinia Rinnovabili per una serie di inadempimenti al regolamento consortile. Tra i mancati adempimenti contestati dal Consorzio Industriale alla ditta proponente la centrale a biomasse il mancato inizio dei lavori e la mancata autorizzazione del permesso a costruire entro i tempi previsti nonostante numerose deroghe e proroghe allo stesso regolamento. La ditta proponente inoltre non ha effettuato il pagamento dei diritti consortili richiesti pari a € 45.300 + IVA. Al comune di Pontinia non è giunta notizia di eventuale opposizione al Consorzio Industriale, né lo stesso è stato citato dalla società proponente. E' evidente che se non avesse fatto ricorso sono decorsi tutti i termini per farlo.
La norma sblocca centrali è stata voluta proprio per spostare il diritto di programmazione territoriale, di progettazione energetica dagli enti locali, amministrativi alla scelta del singolo, modificando il principio che l'interesse del privato prevale sul pubblico.
E' evidente che i motivi di opposizione alla centrale sono ben altri ma non possono mai essere citati nelle sedi opportune dove viene dato per scontato che gli impianti inquinino, provochino degrado, malattie gravi e mortali. Così come i motivi di opposizione, i temi tecnici, amministrativi sono forti tanto da aver sempre bloccato le richieste dell'azienda proponente. In merito poi alla congruità e validità dei pareri di opposizione si è già espresso il TAR di Latina che ha dato ragione a comune di Pontinia e Provincia di Latina e torto alla società proponente che si è vista respingere una richiesta di risarcimento personale che gravava sulle persone e non sugli enti. Errore di procedure oppure un tentativo di condizione?
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