Non c'è più acqua. E a farne le spese non sono più soltanto i cittadini alle prese con continue interruzioni di servizio nelle loro abitazioni, ma anche gli agricoltori. Con una differenza sostanziale: potrebbero esserci danni piuttosto ingenti alle colture. Per evitarlo il Consorzio di Bonifica dell'Agro Pontino ha previsto delle misure straordinarie da attuare, che prevedono tra le altre cose il fermo degli impianti in precise fasce orarie. Il che preoccupa non poco gli agricoltori, visto che parliamo anche di 24 o 48 ore. 
La comunicazione del Consorzio è stata inviata nei giorni scorsi ai Comuni interessati. Ossia Latina, Cisterna di Latina, Sermoneta, Pontinia, Sonnino e Terracina. Oltre a questi tra i destinatari ci sono anche le associazioni di categoria degli agricoltori, la Prefettura, la Provincia di Latina e la Regione Lazio. Il messaggio è chiaro. L'ente è costretto ad adottare delle misure straordinarie «per fronteggiare l'emergenza idrica in atto». «Tutte le regolazioni - si legge nel documento del Consorzio - hanno la finalità di ridurre al minimo il disagio dei contribuenti irrigui derivante dalla riduzione delle portate in alveo riscontrata nel reticolo idrografico del comprensorio». Si cerca cioè di fronteggiare la siccità. 
I provvedimenti per ora interessano gli impianti irrigui collettivi bacini Sisto-Linea, l'impianto irriguo collettivo Campo Dioso e quello Centrale Piegale. La situazione più critica a quanto pare è proprio quella del canale Linea Pio VI. Qui è già stato realizzato uno sbarramento in terra con sfioratore laterale al fine di creare un invaso utile. Ma l'operazione - precisa il Consorzio nella nota già citata - «non si è comunque dimostrata sufficiente». Motivo per cui tutti i giorni e fino a data da destinarsi è previsto il fermo degli impianti dalle 11 alle 17. Non solo. In determinate giornate (riportate nella grafica) sono previsti stop di 24 o persino 48 ore. Almeno fino all'inizio di luglio. http://www.latinaoggi.eu/news/cronaca/52248/i-canali-sono-a-secco_-il-consorzio-di-bonifica-dispone-il-fermo-degli-impianti-di-irrigazione