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DOMENICA 28 AGOSTO 2016
Fontana di Muro, Gricilli unico sito SIC ZPS del comune di Pontinia http://pontiniaecologia.blogspot.it/2016/08/fontana-di-muro-gricilli-unico-sito-sic.html
DOMENICA 11 AGOSTO 2013
Pontinia zona SIC ZPS quando inizieranno tutela, salvaguardia e valorizzazione dei Gricilli Lago del Vescovo, sorgente Fontana di Muro?
il
finanziamento di 270 mila euro su 300 (gli altri a carico del Comune)
prevede la valorizzazione mediante ripristino dell'intera area dei
Gricilli – laghi del Vescovo. E' prevista la creazione di percorsi
formativi, capanni con tavoli, addobbati con sedie e panche in legno.
E' in corso di redazione il progetto definitivo che dovrà essere
presentato entro la metà di novembre 2011.
Il settimanale di Latina 8 settembre 2012prima parte storia dei Gricilli
Dopo gli articoli dell’aprile 2011 tornano di attualità i Laghi del
Vescovo o Gricilli, con le varie sorgenti tra le quali la più famosa è
Fontana di Muro. Sono infatti in corso lavori di miglioramento e
recupero per un importo di circa 300 mila €. Per adesso si vedono
staccionate in legno e un gazebo in legno nell’area della sorgente.
L’area dei Gricilli è stata oggetto di manifestazioni e di battaglie
legali e amministrative tra i privati possessori e le associazioni
ambientaliste (Legambiente, WWF, Kronos 1991) affiancate dai Verdi. Si
sono celebrati anche alcuni processi alla fine i vincitori sono i
privati che tutt’ora detengono l’area. Ripercorriamone parte della
lunga storia. Secondo la Regione Lazio (che scrive al privato
possessore il 17.9.90) il 21.10.78 l’Opera Nazionale Combattenti (alla
quale è succeduta la Regione Lazio) ha concesso dal 15.11.78 al
14.11.82 “l’appezzamento di terreno” per “lo sfalcio delle erbe
spontanee cresciute su di esso”. Scrive sempre la Regione “la SV (il
privato n.d.r.) non ha ottemperato all’obbligo contrattuale di
rilasciare l’immobile, utilizzando lo stesso senza titolo e per uso
diverso da quello indicato nell’originaria concessione” … “invita la
SV al rilascio immediato del terreno… e la diffida dall’astenersi da
qualsiasi attività speculativa ovvero dello sfruttamento dei due
laghetti siti nel terreno”. Nella seduta del consiglio regionale del
14/11/90, premesso che i Laghi del Vescovo sono 13 ha di grande
rilievo idrogeologico e utilità per lo studio della microfauna,
l’importanza della zona non è economica, ma ambientale, si rileva che
l’uso del possessore “l’ha recintata, allevandovi anatre ed inquinando
tutto. Ha eretto un bar senza autorizzazione e la gente non può
utilizzare i Laghi”. Il possessore “ha intubato l’acqua, e la vende
nel suo ristorante. Si richiede di assegnare la zona all’università o
alle associazioni ambientaliste”. Con le importanti premesse si
approva all’unanimità la mozione che impegna il consiglio regionale a
“includere nel sistema regionale dei parchi l’area dei Laghi del
Vescovo per una loro valorizzazione attraverso l’istituzione di
monumento naturale”. Il 1.3.90 i verdi e gli ambientalisti in un
esposto denuncia chiedevano di sapere se l’asportazione delle cannucce
fossilizzate dal fondo degli stessi laghi, insieme alle attività
commerciali costituissero reato. Si denunciava inoltre la demolizione
del ponte sul fosso retrostante i laghi per impedire il passaggio
degli utenti (se non passando su altro terreno del possessore). In
precedenza nel 1972 c’era stata una denuncia per inquinamento del Lago
di San Carlo. In seguito all’esondazione delle acque dei laghi e
della vasca di espansione che allegherà tutti i terreni circostanti,
per il crollo delle rive dei laghi con sub sidenza avvenuto il
17/4/91, delle sponde dovute, sembra proprio al taglio della
vegetazione circostante i laghi e i corsi d’acqua e ai percorsi
pedonali e stradali il comune di Pontinia emette l’ordinanza il 3/5/91
che vieta l’accesso all’area lacustre per il pericolo della pubblica
incolumità. Di questo fenomeno se ne occupa Radio 1 e il TG regionale
di Rai 3. Secondo il Consorzio della Bonifica il cedimento di una
tratta di circa 10 metri dell’arginatura pensile. Tale fenomeno sempre
secondo il Consorzio si ripete con cadenza semestrale con costosi
oneri a carico dello stesso ente consortile. Il settimanale di Latina
Seconda parte della storia dei Gricilli
In seguito ai noti e caratteristici problemi idro geologici nella zona
dei Laghi del Vescovo o Gricilli, vedere scorsa settimana, il
Consorzio di Bonifica richiedeva alla regione Lazio, per l’area di
circa 350 ha che riguardava la zona, un’apposita indagine geologica.
Ricordiamo che in seguito alle indagini geologiche propedeutiche
all’approvazione del PRG, che il comune di Pontinia avrebbe poi
licenziato nel 1996, l’intera area diventava completamente
inedificabile proprio per gravi motivi geologici. Tornando alle
attività commerciali nel sito, risulta rilasciata l’autorizzazione
sanitaria in data 13.07.88 ma il 23/2/93 il comune di Pontinia nega la
voltura dell’autorizzazione in quanto lo stesso “accertava abusi
edilizi attigui ai locali autorizzati”. Il 30 maggio 1992 il comune di
Pontinia ingiungeva la demolizione delle opere abusive consistenti
nella realizzazione del ristorante. Nel luglio 1992 si consuma la
tragedia nelle acque del lago con il decesso di 2 fratelli. Il 3/2/93
il comune di Pontinia accertava la realizzazione abusiva della
recinzione del Lago Nero. Il 24/2/93 il WWF lamentava anche
l’ostruzione, con opere abusive, delle servitù di passaggio ai beni
lacustri con l’ostruzione degli usi civici balneari. Intanto secondo
gli ambientalisti che riprendevano articoli delle cronache locali, fin
dal 1990 nei laghi e nell’area si lamentavano attività non regolari
quali gare di pesca sportiva, gare con mezzi a motore, manifestazioni
di vario genere (canore, intrattenimento, gastronomiche).
In seguito ai noti e caratteristici problemi idro geologici nella zona
dei Laghi del Vescovo o Gricilli, vedere scorsa settimana, il
Consorzio di Bonifica richiedeva alla regione Lazio, per l’area di
circa 350 ha che riguardava la zona, un’apposita indagine geologica.
Ricordiamo che in seguito alle indagini geologiche propedeutiche
all’approvazione del PRG, che il comune di Pontinia avrebbe poi
licenziato nel 1996, l’intera area diventava completamente
inedificabile proprio per gravi motivi geologici. Tornando alle
attività commerciali nel sito, risulta rilasciata l’autorizzazione
sanitaria in data 13.07.88 ma il 23/2/93 il comune di Pontinia nega la
voltura dell’autorizzazione in quanto lo stesso “accertava abusi
edilizi attigui ai locali autorizzati”. Il 30 maggio 1992 il comune di
Pontinia ingiungeva la demolizione delle opere abusive consistenti
nella realizzazione del ristorante. Nel luglio 1992 si consuma la
tragedia nelle acque del lago con il decesso di 2 fratelli. Il 3/2/93
il comune di Pontinia accertava la realizzazione abusiva della
recinzione del Lago Nero. Il 24/2/93 il WWF lamentava anche
l’ostruzione, con opere abusive, delle servitù di passaggio ai beni
lacustri con l’ostruzione degli usi civici balneari. Intanto secondo
gli ambientalisti che riprendevano articoli delle cronache locali, fin
dal 1990 nei laghi e nell’area si lamentavano attività non regolari
quali gare di pesca sportiva, gare con mezzi a motore, manifestazioni
di vario genere (canore, intrattenimento, gastronomiche). Il 12/3/93
la Usl scrive tra l’altro al sindaco di Pontinia che l’autorizzazione
sanitaria rilasciata il 13/7/88 è per la mescita di bevande e alimenti
al solo servizio del circolo privato San Valentino. La Asl rileva con
sopralluogo l’idoneità sanitaria dei locali per essendo difforme dai
progetti presentati. Il settimanale di Latina 15 settembre 2012 La terza parte della storia dei Laghi dei Gricilli
finanziamento di 270 mila euro su 300 (gli altri a carico del Comune)
prevede la valorizzazione mediante ripristino dell'intera area dei
Gricilli – laghi del Vescovo. E' prevista la creazione di percorsi
formativi, capanni con tavoli, addobbati con sedie e panche in legno.
E' in corso di redazione il progetto definitivo che dovrà essere
presentato entro la metà di novembre 2011.
Il settimanale di Latina 8 settembre 2012prima parte storia dei Gricilli
Dopo gli articoli dell’aprile 2011 tornano di attualità i Laghi del
Vescovo o Gricilli, con le varie sorgenti tra le quali la più famosa è
Fontana di Muro. Sono infatti in corso lavori di miglioramento e
recupero per un importo di circa 300 mila €. Per adesso si vedono
staccionate in legno e un gazebo in legno nell’area della sorgente.
L’area dei Gricilli è stata oggetto di manifestazioni e di battaglie
legali e amministrative tra i privati possessori e le associazioni
ambientaliste (Legambiente, WWF, Kronos 1991) affiancate dai Verdi. Si
sono celebrati anche alcuni processi alla fine i vincitori sono i
privati che tutt’ora detengono l’area. Ripercorriamone parte della
lunga storia. Secondo la Regione Lazio (che scrive al privato
possessore il 17.9.90) il 21.10.78 l’Opera Nazionale Combattenti (alla
quale è succeduta la Regione Lazio) ha concesso dal 15.11.78 al
14.11.82 “l’appezzamento di terreno” per “lo sfalcio delle erbe
spontanee cresciute su di esso”. Scrive sempre la Regione “la SV (il
privato n.d.r.) non ha ottemperato all’obbligo contrattuale di
rilasciare l’immobile, utilizzando lo stesso senza titolo e per uso
diverso da quello indicato nell’originaria concessione” … “invita la
SV al rilascio immediato del terreno… e la diffida dall’astenersi da
qualsiasi attività speculativa ovvero dello sfruttamento dei due
laghetti siti nel terreno”. Nella seduta del consiglio regionale del
14/11/90, premesso che i Laghi del Vescovo sono 13 ha di grande
rilievo idrogeologico e utilità per lo studio della microfauna,
l’importanza della zona non è economica, ma ambientale, si rileva che
l’uso del possessore “l’ha recintata, allevandovi anatre ed inquinando
tutto. Ha eretto un bar senza autorizzazione e la gente non può
utilizzare i Laghi”. Il possessore “ha intubato l’acqua, e la vende
nel suo ristorante. Si richiede di assegnare la zona all’università o
alle associazioni ambientaliste”. Con le importanti premesse si
approva all’unanimità la mozione che impegna il consiglio regionale a
“includere nel sistema regionale dei parchi l’area dei Laghi del
Vescovo per una loro valorizzazione attraverso l’istituzione di
monumento naturale”. Il 1.3.90 i verdi e gli ambientalisti in un
esposto denuncia chiedevano di sapere se l’asportazione delle cannucce
fossilizzate dal fondo degli stessi laghi, insieme alle attività
commerciali costituissero reato. Si denunciava inoltre la demolizione
del ponte sul fosso retrostante i laghi per impedire il passaggio
degli utenti (se non passando su altro terreno del possessore). In
precedenza nel 1972 c’era stata una denuncia per inquinamento del Lago
di San Carlo. In seguito all’esondazione delle acque dei laghi e
della vasca di espansione che allegherà tutti i terreni circostanti,
per il crollo delle rive dei laghi con sub sidenza avvenuto il
17/4/91, delle sponde dovute, sembra proprio al taglio della
vegetazione circostante i laghi e i corsi d’acqua e ai percorsi
pedonali e stradali il comune di Pontinia emette l’ordinanza il 3/5/91
che vieta l’accesso all’area lacustre per il pericolo della pubblica
incolumità. Di questo fenomeno se ne occupa Radio 1 e il TG regionale
di Rai 3. Secondo il Consorzio della Bonifica il cedimento di una
tratta di circa 10 metri dell’arginatura pensile. Tale fenomeno sempre
secondo il Consorzio si ripete con cadenza semestrale con costosi
oneri a carico dello stesso ente consortile. Il settimanale di Latina
Seconda parte della storia dei Gricilli
In seguito ai noti e caratteristici problemi idro geologici nella zona
dei Laghi del Vescovo o Gricilli, vedere scorsa settimana, il
Consorzio di Bonifica richiedeva alla regione Lazio, per l’area di
circa 350 ha che riguardava la zona, un’apposita indagine geologica.
Ricordiamo che in seguito alle indagini geologiche propedeutiche
all’approvazione del PRG, che il comune di Pontinia avrebbe poi
licenziato nel 1996, l’intera area diventava completamente
inedificabile proprio per gravi motivi geologici. Tornando alle
attività commerciali nel sito, risulta rilasciata l’autorizzazione
sanitaria in data 13.07.88 ma il 23/2/93 il comune di Pontinia nega la
voltura dell’autorizzazione in quanto lo stesso “accertava abusi
edilizi attigui ai locali autorizzati”. Il 30 maggio 1992 il comune di
Pontinia ingiungeva la demolizione delle opere abusive consistenti
nella realizzazione del ristorante. Nel luglio 1992 si consuma la
tragedia nelle acque del lago con il decesso di 2 fratelli. Il 3/2/93
il comune di Pontinia accertava la realizzazione abusiva della
recinzione del Lago Nero. Il 24/2/93 il WWF lamentava anche
l’ostruzione, con opere abusive, delle servitù di passaggio ai beni
lacustri con l’ostruzione degli usi civici balneari. Intanto secondo
gli ambientalisti che riprendevano articoli delle cronache locali, fin
dal 1990 nei laghi e nell’area si lamentavano attività non regolari
quali gare di pesca sportiva, gare con mezzi a motore, manifestazioni
di vario genere (canore, intrattenimento, gastronomiche).
In seguito ai noti e caratteristici problemi idro geologici nella zona
dei Laghi del Vescovo o Gricilli, vedere scorsa settimana, il
Consorzio di Bonifica richiedeva alla regione Lazio, per l’area di
circa 350 ha che riguardava la zona, un’apposita indagine geologica.
Ricordiamo che in seguito alle indagini geologiche propedeutiche
all’approvazione del PRG, che il comune di Pontinia avrebbe poi
licenziato nel 1996, l’intera area diventava completamente
inedificabile proprio per gravi motivi geologici. Tornando alle
attività commerciali nel sito, risulta rilasciata l’autorizzazione
sanitaria in data 13.07.88 ma il 23/2/93 il comune di Pontinia nega la
voltura dell’autorizzazione in quanto lo stesso “accertava abusi
edilizi attigui ai locali autorizzati”. Il 30 maggio 1992 il comune di
Pontinia ingiungeva la demolizione delle opere abusive consistenti
nella realizzazione del ristorante. Nel luglio 1992 si consuma la
tragedia nelle acque del lago con il decesso di 2 fratelli. Il 3/2/93
il comune di Pontinia accertava la realizzazione abusiva della
recinzione del Lago Nero. Il 24/2/93 il WWF lamentava anche
l’ostruzione, con opere abusive, delle servitù di passaggio ai beni
lacustri con l’ostruzione degli usi civici balneari. Intanto secondo
gli ambientalisti che riprendevano articoli delle cronache locali, fin
dal 1990 nei laghi e nell’area si lamentavano attività non regolari
quali gare di pesca sportiva, gare con mezzi a motore, manifestazioni
di vario genere (canore, intrattenimento, gastronomiche). Il 12/3/93
la Usl scrive tra l’altro al sindaco di Pontinia che l’autorizzazione
sanitaria rilasciata il 13/7/88 è per la mescita di bevande e alimenti
al solo servizio del circolo privato San Valentino. La Asl rileva con
sopralluogo l’idoneità sanitaria dei locali per essendo difforme dai
progetti presentati. Il settimanale di Latina 15 settembre 2012 La terza parte della storia dei Laghi dei Gricilli
Inoltre “scopre” la realizzazione di una vasta sala di ristoro di almeno 120/150 posti, oltre a cucina e tettoia. La Asl chiede di accertare la regolarità degli scarichi fognari. Per l’adeguamento sanitario si richiede la pulizia e l’eliminazione delle incrostazioni, lo svuotamento del pozzo nero delle fognature. La Asl conclude che “l’attività di preparazione degli alimenti, nel frattempo, non può essere esercitata”. Facendo salva la legittimità edilizia dei locali, la Asl impone che venga richiesta l’autorizzazione sanitaria. Poi il 18/5/93 nuovo sopralluogo della Asl che dispone nuovamente la sospensione sanitaria per la presenza di coliformi fecali e totali nell’approvvigionamento del bar. Il 24/5/93 il comune di Pontinia, in seguito alla nota della competente USL, riscontrando coliformi totali e fecali superiori al C.M.A. ordinava di sospendere l’uso dell’acqua prelevata dal pozzo e utilizzata nel ristorante, sospendendo l’autorizzazione sanitaria del 13.7.88.
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