Sono nel più totale sconforto i cittadini e i lavoratori della frazione Mazzocchio, a Pontinia. Dopo giorni di protesta per i miasmi provenienti dalla Sep, che ha visto aumentare a dismisura il numero di rifiuti organici conferiti nel proprio impianto dopo lo stop imposto della Regione Lazio a Rida Ambiente il 15 giugno scorso, quest’oggi è stata diramata dalla Provincia una determinazione con cui si rende noto la “conclusione positiva con prescrizioni della conferenze dei servizi per l’autorizzazione per impianti di trattamento e recupero rifiuti non pericolosi”.
In pratica la Provincia, dopo il silenzio assenso di Regione Lazio (direzione del governo del ciclo integrato dei rifiuti e ufficio valutazione ambientale) del comune di Pontinia, della Asl di Latina e il parere favorevole del comando vigili del fuoco e del settore ecologia e ambiente della stessa Provincia, nonché del parere favorevole ma con prescrizione dell’Arpa Lazio, ha autorizzato la creazione di un nuovo impianto che apparterrà a una società nominalmente diversa ma che fa comunque capo alla proprietà Sep e che costruirà i suoi impianti in un’area di proprietà dello stesso entourage, accanto all’impianto già esistente che quindi risulterà ampliato.
Si tratta di un impianto di quasi 15 mila metri quadri, nove mila dei quali a cielo aperto. All’interno della struttura troveranno posto un impianto di triturazione, uno di spremitura, impianti mobili di movimentazione e impianti di aspirazione aria ambiente. Un impianto autorizzato a recuperare 125.200 tonnellate di rifiuti all’anno non tutti dei quali però verranno avviati a compostaggio (trattato dalla Sep).
“Dove andrà a finire la perdita di processo? Quali depuratori verranno utilizzati? E’ previsto lo spandimento di materiale e nel caso di che materiale parliamo? – sono le domande dei componenti del comitato che proseguono – Perché tutti tacciono? Perché nonostante le nostre denunce e l’aria irrespirabile di questi giorni invece di venire a controllare le istituzioni autorizzano un ampliamento di fatto dell’azienda che ci sta pian piano uccidendo? Nel giro di poche settimane c’è stata una concentrazione di rifiuti nella nostra zona, un’azione che sembra mirata a concentrare qui, in questa frazione, i rifiuti organici che sono stati nel frattempo tolti ad altri. Tutto per arricchire un impero che però sta rendendo invivibile la nostra vita quotidiana. Noi non stiamo facendo una battaglia a un’azienda – sottolineano i cittadini -. Potrebbero lavorare qui tutti i rifiuti che vogliono, il nostro unico obiettivo è che lo si faccia rispettando la legge e senza rendere l’aria irrespirabile e la nostra vita impossibile, cosa che invece in questi anni è sempre accaduta. Invece di ampliare sarebbe il caso di controllare cosa sta accadendo per darci almeno delle rassicurazioni. La Sep ha sempre creato problemi all’aria lavorando 200 tonnellate al giorno. Ora con l’aumento a 250 degli ultimi giorni la cosa si è fatta ancora più insostenibile. Con l’ulteriore aggiunta di 400 tonnellate al giorno cosa dobbiamo aspettarci? ”.
“Non siamo esperti in materia – concludono i membri del comitato – ma quello che vediamo è un’attenzione verso questo territorio che sembra sempre più destinatario di immondizia proveniente da ogni parte della provincia e della regione. Su di noi incombe anche la delibera 199 del 2016 che ipotizza l’ampiamento delle discariche già esistenti e gli ultimi eventi sembrano andare proprio in quella direzione, cosa che a noi spaventa non poco.”
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