Il gigante Syngenta perde contro gli agricoltori del Missouri: maxi multa da 217 milioni di euro Un tribunale del Kansas condanna il colosso agrochimico svizzero per avere fornito sementi di mais transgenico non commercializzabile in Cina, causando un danno quantificabile tra i 5 e i 7 miliardi di dollari.
Il gigante Syngenta perde contro gli agricoltori del Missouri: maxi multa da 217 milioni di euro Un tribunale del Kansas condanna il colosso agrochimico svizzero per avere fornito sementi di mais transgenico non commercializzabile in Cina, causando un danno quantificabile tra i 5 e i 7 miliardi di dollari.
di FRANCO ZANTONELLIhttp://www.repubblica.it/economia/2017/06/27/news/il_gigante_syngenta_perde_contro_gli_agricoltori_del_missouri_maxi_risarcimento_da_217_milioni_di_euro-169176736/?ref=RHPPBT-VE-I0-C6-P7-S3.2-T1
di FRANCO ZANTONELLIhttp://www.repubblica.it/economia/2017/06/27/news/il_gigante_syngenta_perde_contro_gli_agricoltori_del_missouri_maxi_risarcimento_da_217_milioni_di_euro-169176736/?ref=RHPPBT-VE-I0-C6-P7-S3.2-T1
mais transgenico galeotto per il colosso agrochimico svizzero Syngenta, costretto a indennizzare oltre 7000 agricoltori statunitensi del Missouri, per un ammontare di 217,7 milioni di dollari. La sanzione, contro la quale Syngenta potrà ricorrere, presso un tribunale di Kansas City, è arrivata a ridosso del passaggio di proprietà della multinazionale il cui fatturato, lo scorso anno, è stato di 3,7 miliardi di dollari. Da lunedì infatti, il gruppo con sede a Basilea, a lungo corteggiato da Monsanto, è passato sotto il controllo del gigante cinese, ChemChina. Ed è stato proprio in Cina che si era arenato il mais transgenico, venduto da Syngenta negli Stati Uniti, a partire dal 2011. La semente, denominata "Agrisure Viptera", pur essendo commecializzabile negli USA, non lo è stata, nella Repubblica Popolare, che dal 2014.
Per i farmers americani, che puntavano a lauti guadagni, con le esportazioni sul mercato cinese, e che invece si sono ritrovati i granai pieni di merce invendibile, ne sarebbe derivato un danno quantificabile tra i 5 e i 7 miliardi di dollari. Di qui la decisione di lanciare una class action, contro la multinazionale elvetica, che non si era premurata di accertare dove il suo mais transgenico fosse off-limits. Adesso il problema sarà del nuovo proprietario, ChemChina, che per impossessarsi del 97% delle azioni della multinazionale basilese spenderà 43 miliardi di dollari. Di fronte ai quali i 217 e rotti milioni di indennizzi, decisi dal gran jury di Kansas City sono poco più che bruscolini. Anche se, in altri 7 Stati, sono pendenti azioni analoghe, contro Syngenta. "I coltivatori statunitensi di mais sono stati seriamente danneggiati e la multinazionale deve indennizzarli", ha dichiarato, alla stampa svizzera, Patrick Stueve, uno degli avvocati impegnati nelle class action. Da rilevare che quella del mais transgenico non è il primo incidente che danneggia l'immagine di Syngenta. Nel 2015, insieme alla tedesca Bayer, venne accusata di aver distribuito pesticidi dannosi per la salute, nello Stato indiano del Punjab.
Per i farmers americani, che puntavano a lauti guadagni, con le esportazioni sul mercato cinese, e che invece si sono ritrovati i granai pieni di merce invendibile, ne sarebbe derivato un danno quantificabile tra i 5 e i 7 miliardi di dollari. Di qui la decisione di lanciare una class action, contro la multinazionale elvetica, che non si era premurata di accertare dove il suo mais transgenico fosse off-limits. Adesso il problema sarà del nuovo proprietario, ChemChina, che per impossessarsi del 97% delle azioni della multinazionale basilese spenderà 43 miliardi di dollari. Di fronte ai quali i 217 e rotti milioni di indennizzi, decisi dal gran jury di Kansas City sono poco più che bruscolini. Anche se, in altri 7 Stati, sono pendenti azioni analoghe, contro Syngenta. "I coltivatori statunitensi di mais sono stati seriamente danneggiati e la multinazionale deve indennizzarli", ha dichiarato, alla stampa svizzera, Patrick Stueve, uno degli avvocati impegnati nelle class action. Da rilevare che quella del mais transgenico non è il primo incidente che danneggia l'immagine di Syngenta. Nel 2015, insieme alla tedesca Bayer, venne accusata di aver distribuito pesticidi dannosi per la salute, nello Stato indiano del Punjab.
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