Si è tenuto un incontro di due ore con Ato e Consorzi di bonifica per fare il punto sulla crisi idrica che sta colpendo tutta l’Italia. La priorità è trovare soluzioni comuni per evitare disagi alle persone http://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw=newsDettaglio&id=4008
27/06/2017 -
Un incontro con Ato e Consorzi di bonifica di due ore si è svolto questa mattina per fare il punto della situazione riguardo alla crisi idrica che sta attraversando tutta l’Italia.
Queste sono le problematiche emerse:
- deficit idrico importante per Ato4-Acqualatina Spa
- deficit idrico per Ato5-Acea Ato5, con livelli di falda in discesa e rischio di estinzione riserve
- grave stallo per Ato2-Acea Ato2 – che ha annunciato un picco di criticità idrica per i primi quindi giorni di luglio – nell'interferenza d’ambito con Ato3-Acqua pubblica Sabina che si oppone alla riduzione di fornitura idrica al Consorzio intercomunale del Peschiera, causando problemi in tanti Comuni del reatino e della Sabina;
- problematicità di accesso al credito per Ato1/Talete;
- livelli di approvvigionamento idrico ai minimi storici per i Consorzi di Bonifica, con particolare allarme per l’Agro Pontino.
“Alla luce di quanto ho ascoltato – ha affermato Fabio Refrigeri, assessore alle Infrastrutture – mi è parsa evidente la necessità di definire in modo puntuale ogni possibile proposta da parte degli operatori del servizio idrico. Per questa ragione, insieme all'assessore all'Agricoltura, Carlo Hausmann, presente all'incontro, si è concordato di farci destinatari, nelle prossime ore, delle richieste puntuali da parte di Ato e Consorzi di bonifica. “Naturalmente – ha aggiunto – le istanze dovranno tener conto delle priorità contingenti l’immediato e, laddove possibile, disporle nella prospettica di medio termine. Alla luce delle criticità date, da parte mia ho inteso sottolineare un elemento: evitare l’arroccamento su proprie posizioni che, anche lecite, non tengano conto del fine ultimo del ruolo di ciascuno, ruolo che è quello del servizio reso alla cittadinanza. Tale ruolo – ha concluso – spesso subisce l’ombra di fattori che seppur rilevanti, perché di natura economica e/o di stampo propagandistico-politica, non possono imporre il deterioramento di accordi firmati e processi amministrativi già avviati”.
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