There will be no new exploration licences for hydrocarbons,”
Era gia' stato annunciato circa un anno fa e il nuovo governo di Emmanuel Macron pare ora voler fare sul serio.
Come parte della transizione verso un futuro piu' green, la Francia non dara' piu' licenze esplorative per petrolio e gas.
Il ministro della transizione ecologica, Nicolas Hulot conferma che la legge sara' approvata in autunno. Chi e' Nicolas Hulot? E' un attivista che nella vita ha realizzato diversi documentari sulla natura e sulla necessita' di proteggerla.
Aumenteranno anche le tasse sul diesel, e ci saranno decisioni piu' rapide per tagliare le emissioni e l'inquinamento in generale. Il divieto di trivellare sara' esteso al petrolio, al gas, con o senza fracking e anche nelle ex-colonie, in particolare nella Guinea francese che di recente e' stata presa di mira da varie compagnie di petrolio e di gas.
Uno dei timori e' che le ditte di oil and gas faranno ricorsi e correranno in tribunale.
Dopotutto la Total e' potente ed e' francese.
In questo momento, il 75% dell'energia in Francia pero' arriva dal nucleare, industria che da impiego a 200mila lavoratori sotto la EDF - Elettricita' di Francia. Nel 2016 una legge e' stata passata per ridurre l'uso del nucleare fino al 50% entro il 2025 -- legge che ha gia' portato a proteste per la possibile perdita di posti di lavoro, e per la prevista chiusura di 20 reattori.
Quindi c'e' da lavorare. Ma Macron vuole anche portare avanti un nuovo programma per ridurre i consumi, tagliare le emissioni di anidride carbonica e portare lavoro.
Insomma, come dice nella foto con Arnold nella foto in alto, vuole "make the planet great again".
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