Le
verifiche sulla proprietà dei beni risalgono ai vent’anni
precedenti, ecco il trucco
DI
ALESSANDRO PANIGUTTI
QUANDO
IL TERRENO È STATO VENDUTO
ALLA
EFFEBI ERANO TRASCORSI
VENT’ANNI
E DUE MESI
DALLA
REGISTRAZIONE DELL’ESPROPRIO
Nell’atto
del notaio che ha
trasferito
dalla Effebi alla
Costruzioni
Generali i
terreni
divenuti oggetto di perequazione
con
relativo premio di
cubature,
la circostanza che il
lotto
di via Quarto contraddistinto
alla
particella 133 fosse stato
oggetto
di esproprio a favore del
Comune
di Latina è ben presente
e
nota ai contraenti. Lo si legge in
un
periodo dell’articolo 4 dell’at -
to
di compravendita stipulato il 7
aprile
2014: «La
società acquirente
-
c’è scritto - prende
atto
che
la particella 133 è stata occupata
dalla
viabilità di via Quarto
e
che è gravata dal suddetto
esproprio
a favore del Comune di
Latina,
pertanto dichiara che subentrerà
alla
società venditrice
in
ogni eventuale controversia
che
potrà nascere con il Comune
di
Latina o con terzi sollevando
la
società venditrice stessa da
ogni
e qualsiasi responsabilità al
riguardo
» .
Questo
basta a confermare che
al
momento dell’acquisto la società
Costruzioni
Generali era
consapevole
dell’esistenza di un
esproprio
che aveva interessato il
lotto
di terreno che stava acquistando,
cionondimeno
ha sottoscritto
l’atto
di compravendita.
Perché?
La
data dell’atto è quella del 7
aprile
2014, e giusto due mesi
prima,
il 6 febbraio 2014, la società
Effebi
aveva presentato in
Comune
una richiesta per il rilascio
di
una concessione edilizia
per
costruire un condominio in
via
Quarto. E’ evidente che se nel
mese
di aprile la Costruzioni Generali
acquista
non soltanto il
lotto
interessato al progetto già
presentato,
ma anche altri due
lotti
che avrebbe poi usato come
«merce
di scambio» con il Comune
per
ottenere un premio di volumetrie
da
aggiungere al progetto
della
Effebi, l’operazione era
ben
chiara nella testa del titolare
della
Costruzioni Generali, e probabilmente
anche
il fatto che uno
dei
due terreni da regalare al
Comune
col sistema della perequazione
era
del Comune di Latina.
Non
sembra esserci altra spiegazione
plausibile.
Altrimenti si dovrebbe
ammettere,
come sembrano
suggerire
le carte, che anche
l’imprenditore
sia caduto in una
madornale
svista, o peggio, sia
rimasto
vittima di un raggiro.
Cosa
quest’ultima impossibile,
perché
la Effebi è una società che
fa
capo alla stessa famiglia del
titolare
della Costruzioni Generali.
Il
giallo del «lotto 133», chiamiamolo
così
per comodità, va
affrontato
anche in origine, ovvero
alla
data del 15 maggio 2001,
quando
la Effebi acquista quel
terreno
dai vecchi proprietari,
all’epoca
già espropriati e non più
possessori
del bene. Come ha
fatto
il notaio a rogitare quella
compravendita,
visto che l’im -
missione
in possesso di quel terreno
da
parte del Comune era
stata
regolarmente registrata in
Conservatoria
nel 1981? Forse la
data
del 15 maggio non è del tutto
casuale.
Vige infatti la regola che
i
notai, in presenza del trasferimento
di
un bene immobile, debbano
risalire
indietro nel tempo di
ve
n t ’anni per verificare se siano
intervenute
delle modifiche rispetto
agli
atti prodotti dai contraenti.
E
siccome la registrazione
dell’immissione
in possesso del
Comune
porta la data del 14 febbraio
1981,
è possibile che il
notaio
nella sua verifica a ritroso
si
sia fermato al maggio 1981,
senza
trovare alcuna registrazione
di
atto. Se avesse sfogliato
ancora
un po’ il registro della
Conservatoria,
avrebbe potuto
accertare
che il lotto era del Comune
e
non più di chi lo stava
vendendo,
cioè i vecchi proprietari
espropriati.
A facilitare la
svista,
il fatto che nei registri del
Catasto
il «lotto 133», fino a
qualche
mese fa, risultava ancora
intestato
ai proprietari di 35 anni
fa,
gli stessi che l’hanno illegittimamente
venduto.
Una
sceneggiatura niente male,
che
introduce un interrogativo insidioso:
il
Comune di Latina è
incorso
casualmente in questa colossale
svista
che l’ha portato ad
acquisire
da un privato un bene di
cui
era già possessore da oltre 30
anni,
oppure lo scandalo di via
Quarto
è soltanto una perla di un
sistema
più diffuso?
Altra
materia per la Procura.
IL
QUOTIDIANO - Martedì 20 Gennaio 2015
8
Latina
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