IL DOSSIER
I VERDI PERPLESSI:
L’AUTORIZZAZIONE
PRECEDENTE LEGATA
ALL’APPROVVIGIONAMENTO
DI ACQUA CALDA
PER LE SERRE
DI SELECTA
Tra Borgo Bainsizza e
Borgo Santa Maria, nella
sperduta ma ancora tradizionale
campagna pontina,
qualcosa sta mutando profondamente
con l’obiettivo dichiarato
di modernizzare
l’agricoltura ma, in realtà, scatenando
timori circa un impatto
ambientale di cui non si
riesce ad avere contezza solo
sulla base dei documenti disponibili.
In quel piccolo circondario
ad alta vocazione
agricola tre anni fa è nata la
prima centrale a biogas della
provincia ad altissima tecnologia
e a qualità garantita anche
dalla società Agripower plus
(partecipata allora da Escolazio
e Legambiente). La produzione
di quella centrale doveva
servire anche ad alimentare di
acqua calda (tramite l’e n e rg i a
autoprodotta) le serre adiacenti
della società Selecta. Ma succede
che adesso proprio la
società Selecta ha presentato
un progeto per un’altra centrale
a biogas. Dunque nello spazio
di pochi chilometri quadrati
si troveranno ad operare due
strutture identiche ed entrambe
inserite, per la tipologia di
attività svolta, nell’elenco di
quelle che potenzialmente possono
sviluppare «incidenti rilevanti».
In un minidossier dedicato
a questa storia il presidente
dei Verdi, Giorgio
Libralato, si chiede quali sono
«oggi le condizioni della centrale
modello della società
Agripower plus sulle cui cui
emissioni e scarichi Arpalazio
ha accertato la mancanza di
conformità nonché quali sono
state le conseguenti iniziative
degli organi di controllo oltre
alle diffide», ma anche «qual è
l’impatto ambientale che si
viene a sommare vista la vicinanza
delle centrali a biogas».
L’amministrazione provinciale
di Latina, visti tutti gli atti e
la documentazione presentata
da Selecta ha autorizzato l’at -
traversamento del canale di
bonifica per i collegamenti ma
non è chiaro dalle stesse autorizzazioni
quali precauzioni
specifiche siano state richieste
visto che entrambe le attività
sono soggette, appunto, a «rischio
di incidente rilevante».
Va necessariamente ricordato
che la produzione di energia
nella centrale Agripower è cominciata
dopo la prima autorizzazione,
quella del 2011
mentre il parere favorevole
ambientale per l’a t t r ave r s amento
del canale limitrofo
all’insediamento di Agripower
e Selecta è arrivato solo nel
2014, tre anni più tardi. E i
motivi per i quali non è stato
richiesto o concesso in precedenza
non vengono neppure
accennati negli atti disponibili.
Eppure già l’impianto di biogas
costruito da Agripower era
così grande da richiedere tutte
le precauzioni necessarie comprese
quelle per approvvigionare
di acqua calda le vicine
serre di Selecta. Infatti l’im -
pianto di Borgo Santa Maria
era considerato al momento
del varo il più grande tra quelli
autorizzati dalla Regione Lazio
poiché, come riportato dalla
scheda ufficiale «la società
Agri Power Plus coltiva circa
140 ettari di terreni su due lotti
in prossimità dell’i mp ia nt o»
che è entrato in funzione a
novembre 2011 e produce annualmente
6.700.000 KWh (al
netto del fabbisogno dei fermentatori)
termici che vengono
utilizzati per il riscaldamento
delle serre della Selecta
Italia azienda del Gruppo Selecta
World oltre a circa
7.800.000 KWh elettrici che
vengono invece venduti al Gestore
della rete elettrica nazionale.
Visti i numeri si pensava
che un impianto fosse sì necessario
per risparmiare e produrre
energia ma fosse altresì sufficienti
agli scopi prefissati.
Invece ora arriva la seconda
domanda e il parere sull’attra -
versamento del canale.IL QUOTIDIANO - Giovedì 29 Gennaio 2015
4 Latina
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