DI TONJ ORTOLEVA
La direzione provinciale del Pd
ha partorito il documento di
indirizzo sul piano rifiuti che
dovrà essere da una parte base per la
discussione con la Regione Lazio e
dall’altra tema di confronto in via
Costa per il nuovo piano provinciale.
La direzione era stata convocata la
scorsa settimana dal segretario provinciale
Salvatore La Penna. Il tema
appunto era quello dei rifiuti. Ma in
apertura di direzione La Penna ha
dovuto subire una doppia contestazione
da parte del consigliere regionale
Enrico Forte e dalla sinistra dem. In
particolare Forte ha fatto rilevare come
«nell’ultima settimana sono emersi
nel dibattito interno del partito alcuni
nodi fondamentali, che hanno messo
in discussione alcune scelte
intraprese dalla segreteria. Dunque ci
si sarebbe aspettato che l’a rg o m e n t o
fosse all’ordine del giorno. E invece
niente». L’asse anti La Penna, dunque,
dimostra di essere determinato a
insistere. La sezione di ieri è apparsa
sì importante ma sostanzialmente, risultati
alla mano, come un’arma di
distrazione di massa rispetto a quelle
che sono le delicate vicissitudini interne
al partito. Fatto sta che la direzione
provinciale ha messo nero su
bianco un documento che sembra perfetto
interprete della cosiddetta sindrome
Nimby, ovvero quel particolare
tipo di idiosincrasia per ogni impianto
che sorga a due passi da casa
propria. Così il Pd dice «no» ad un
impianto di Tmb a Borgo Montello.
Lo mette chiaro, nero su bianco. Poi il
resto del documento è un po’ fumoso,
perché sostiene che sarebbe il caso di
«prendere in considerazione la possibilità
di realizzare altri impianti più
moderni, al posto di quello di Tmb
previsto dal piano regionale». Nei
prossimi giorni il documento sarà
perfezionato e poi presentato. Intanto
ci si prepara ad incontrare l’assessore
regionale Michele Civita.
IL QUOTIDIANO - Martedì 27 Gennaio 2015
4 Latina
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