L’ULTIMO
DECRETO sull’Ilva
è di “non facile
comprensione
“ e “evidenzia in ottica penalistica
alcuni
aspetti preoccupanti, che si auspica vengano
chiariti
e risolti in sede di conversione. Tra
tutti
quello maggiormente preoccupante è l’esistenza
di
una forma di salvacondotto che vieterebbe
all’autorità
giudiziaria l’esercizio del suo
potere-dovere
di accertare eventuali reati e di
attivare
l’azione penale“. E’ l’accusa del procuratore
generale
presso la Corte d’appello di Lecce,
Giuseppe
Vignola. Vignola ha chiuso la breve parentesi
sull’Ilva
riportando le parole di una bambina
di
Taranto che ha scritto una lettera al presidente
della
Regione Nichi Vendola: “Caro presidente,
ieri
ho sognato il cielo della mia città
colorato
di blu“.
DOMENICA
25 GENNAIO 2015 il
Fatto Quotidiano
Nessun commento:
Posta un commento