sabato 22 novembre 2014

Velletri, ieri mattina il blitz della Forestale e delle Fiamme gialle. Indaga la Procura dei Castelli Sequestrata la cava di Lazzaria

Interrati rifiuti pericolosi nell’area che dovrebbe ospitare il polo della Ecoparco
LA SCOPERTA
I PRIMI SCAVI
HANNO PORTATO
ALLA LUCE
FANGHI
DI DEPURAZIONE
E DIVERSI
MATERIALI INERTI
DI FRANCESCO MARZOLI
Una delle paure maggiormente
provate dai residenti
di Velletri, Aprilia,
Anzio e Nettuno è divenuta una
triste realtà: nella cava dismessa
di Lazzaria, dove la Ecoparco
vuole realizzare un polo integrato
per il trattamento e la valorizzazione
dei rifiuti - con annessa
discarica -, sono stati interrati dei
rifiuti pericolosi. A sancirlo sono
i sondaggi e i primi scavi effettuati
ieri mattina - in modo congiunto
- Cdal orpo forestale dello Stato e
della Guardia di finanza, su coordinamento
della Procura della
Repubblica di Velletri. Nelle prime
ore del mattino, infatti, una
lunga colonna di mezzi di vigili
del fuoco, Forestale, Fiamme
gialle e magistrati di Velletri ha
fatto ingresso, nell’area di via
Cisternense. Alla base di tutto,
un’indagine finalizzata alla verifica
della regolarità di operazioni
riguardanti la vecchia cava di pozzolana.
«A seguito di indagini
geognostiche condotte dal Nucleo
specializzato del Corpo forestale
dello Stato in collaborazione
con l'Istituto nazionale di geofisica
e vulcanologia - hanno fatto
sapere dalla Forestale - nel corso
del controllo all'interno dell'originario
perimetro di cava sono stati
individuati siti con illecito interramento
di rifiuti». Un dramma
ecologico, dunque, sancito dai
primi risultati degli scavi, immediatamente
avviati dopo una prima
messa in sicurezza della zona.
Dalle prime «buche», infatti, sono
emersi rifiuti di diversa natura:
non mancavano fanghi di depurazione
e materiali inerti, risultati
provenienti da attività di demolizione,
tutti interrati in periodi al
momento in corso di definizione.
A quel punto, nulla ha evitato che
l’intero perimetro della cava -
grande dieci ettari - venisse posto
sotto sequestro, con gli inquirenti
che ora stanno accertando i responsabili
delle violazioni riscontrate.
«L'operazione - hanno aggiunto
i Forestali - si è svolta
anche con la collaborazione del
Nucleo NBCR del Comando provinciale
di Roma dei vigili del
fuoco che ha effettuato uno screening
preventivo sull'area oggetto
di intervento». Ora, dunque, le
indagini proseguiranno in modo
ancor più approfondito. «L'attività
odierna costituisce l'ultimo tassello
di una complessa indagine
avviata dal Comando stazione di
Velletri - hanno concluso dalla
Forestale - che aveva già portato
alla contestazione di violazioni
amministrative connesse con l'esercizio
dell'attività di cava». Una
situazione che, nelle prossime
ore, potrebbe conoscere ulteriori
evoluzioni, con i comprensibili
timori dei cittadini visto che, a
poca distanza, si trova la falda
acquifera di Carano, che approvvigiona
di acqua potabile i Comuni
di Aprilia, Anzio e Nettuno.
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IL QUOTIDIANO - Sabato 22 Novembre 2014
18 Velletri Lariano


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