giovedì 20 novembre 2014

Un fiume di idrocarburi in mare Gaeta, l’intervento della Finanza in località Fosso Arzano .

Ipotesi di abbandono di rifiuti industriali
Lo sversamento di liquido dalle vasche di raccoglimento e depurazione dell’Eni
DI BRUNELLA MAGGIACOMO
Un fiume di acqua mista
a idrocarburi si è riversata
in prossimità del
porto di commerciale di Gaeta.
Il grave episodio si è verificato
nella giornata di lunedì quando
si è registrata una massiccia
precipitazione. Un fiume proveniente,
come è stato accertato
dalla forze dell’ordine, da
Fosso Arzano. La segnalazione
è avvenuta da parte di un militare
della della guardia di finanza
in servizio di capo porto
al porto di Gaeta. Da questo
fiume nero saliva un forte odore
di petrolio. Da qui subito è
scattato l’allarme. Sul posto
sono arrivati gli uomini della
guardia di finanza del gruppo
di Formia guidati dal colonnello
Andrea Bello e dal luogotenente
Salvatore Zungri, con la
supervisione del colonnello
Giovanni Reccia, il comandante
provinciale. Le operazioni di
ricognizione e controllo, che
sono state svolte nell’immedia -
to, erano tese a risalire all'origine
del fiume di acqua, ovvero a
stabilire la provenienza di questi
rifiuti industriali. Operazioni
che sono state svolte insieme
ai vigili del fuoco della caserma
5A di Gaeta, alla polizia
provinciale e alla polizia forestale.
Secondo quanto accertato
dalle autorità intervenute il
liquido proveniva dalle vasche
di raccoglimento e depurazione
di proprietà dell'Eni che
sono situate a monte, a parecchi
chilometri lontano dai canali
di Fosso Arzano. Nel contempo
oltre ad acquisire materiale
fotografico, sono stati fatti
dei prelievi di campioni di acqua
che saranno inviati ed analizzati
dall'Arpa Lazio. Del capo
è stato investito il sostituto
procuratore di Cassino, Armanini,
cui è stata inviata tutta la
documentazione acquisita dalla
finanza. Su questa base procederà
richiedere ulteriori ac-
certamenti e a stabilire se ci
sono delle responsabilità per
quello che ha tutta l'aria di
essere un disastro ambientale.
Infatti tra le ipotesi di reati non
è escluso che si possa configurtare
anche il disastro ambientale,
oltre all'ipotesi di reato relativa
all'abbandono di rifiuti industriali
a mare.
IL QUOTIDIANO - Mercoledì 19 Novembre 2014

Gaeta Formia 25

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