SOTTOLINEATE
LE
CRITICITA’
RILEVATE
DAI
LEGALI
DI
FEDERICO DOMENICHELLI
Era
tutt’altro che imprevedibile
che
alla fine si
arrivasse
allo scontro tra
l’amministrazione
comunale
di
San Felice Circeo e la cooperativa
“Circeo
1°” per quanto
riguarda
la gestione del porto
turistico.
Dura la nota
d
el l’amministrazione comunale
in
replica a quanto sostenuto
dalla
cooperativa stessa
che
ha ribadito fermamente la
legittimità
dei propri titoli
concessori
dicendosi pronta a
difendere
i propri interessi in
ogni
sede. L’amministrazione
del
sindaco Gianni Petrucci,
invece,
torna a parlare di una
«situazione
unica in Italia»,
ossia
quella di «una struttura
costruita
con soldi pubblici ma
che
non ha mai fruttato un
centesimo
ai cittadini». Ma
non
solo. Nel mirino anche
quanto
precedentemente stabilito
a
livello politico per
quanto
concerne la gestione
d
e ll ’approdo turistico. «Vedremo
se
verrà finalmente alla
luce
- scrivono in una nota - un
caso
di conflitto di interesse
che
ha dell’incredibile, visto
che
per anni a prendere decisioni
politiche
sulla gestione
del
porto sono state persone
che
risultavano essere allo
stesso
tempo soci della Cooperativa
Circeo
1° o loro parenti
».
Poi l’attenzione è stata
invece
focalizzato sul nocciolo
vero
e proprio della questione,
ossia
la legittimità degli
atti
concessori rilasciati alla
cooperativa.
I due avvocati incaricati
dall’ente,
l’av vo c a t o
Vincenzo
Puca e il professor
Claudio
Angelone, hanno ritenuto
infatti
che siano sussistenti
i
presupposti e le condizioni
per
attivare uno o più
procedimenti
finalizzati
all’annullamento
d’ufficio, in
autotutela,
delle concessioni
medesime.
E questo perché i
titoli
concessori rilasciati negli
ultimi
anni dal Comune di San
Felice
Circeo sarebbero stati
rilasciati
senza previa procedura
di
evidenza pubblica imposta
da
una direttiva europea
del
2006 e «in violazione e
falsa
applicazione» dell’arti -
colo
24 del regolamento di
esecuzione
del Codice della
Navigazione.
«Si andrà poi a
verificare
le motivazioni e le
eventuali
responsabilità - tagliano
corto
dal Comune - non
è
stata esperita la procedura
dell’evidenza
pubblica e/o non
è
stato applicato regolarmente
il
citato articolo del regolamento
di
esecuzione del Codice
della
Navigazione. Nessuno
mette
in dubbio che le
concessioni
demaniali considerate
turistico
ricettive siano
prorogate
e nessun atto può
intervenire
legittimamente a
pregiudicarne
la durata. Questo
-
puntualizzano dal Comune
-
a condizione che il rilascio
delle
stesse sia avvenuto nel
pieno
rispetto delle leggi, dei
regolamenti
e delle norme vigenti.
La
presa di posizione
della
stessa cooperativa è un
dato
scontato e nessuno ha mai
pensato
che avrebbe rinunciato
ad
una cospicua fonte di
guadagno
senza alzare le barricate.
Ma
ai responsabili della
“Circeo
1°” diciamo di stare
tranquilli,
perché saranno gli
organi
competenti a confermare
o
meno se esistono gli
estremi
per l’annullamento in
autotutela
degli atti di concessione
».
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IL
QUOTIDIANO - Martedì 18 Novembre 2014
Pontinia
Sabaudia Circeo Terracina 21
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