sabato 22 novembre 2014

manifesti funebri giudice Lucia Aielli Dal proiettile a Iansiti agli altri avvertimenti

Qualcuno forse avrà la memoria
corta ma vale la
pena di ricordare i rappresentanti
delle istituzioni che
sono finiti sotto tiro negli ultimi
anni, da quattro a questa parte,
a partire dai magistrati, da sempre
in prima linea. Nel marzo
del 2012 un proiettile fu recapitato
nella cassetta della posta
nell’abitazione del giudice per le
indagini preliminari Nicola Iansiti,
l’inchiesta fu diretta dalla
Squadra Mobile di Latina per
risalire all’autore e finì ovviamente
in Procura a Perugia dove
dopo pochissimi mesi è stata
definitivamente archiviata. Ma
sono stati anche altri i magistrati
finiti al centro di minacce
come il pubblico ministero Giuseppe
Miliano e poi anche come
la stessa Lucia Aielli, al centro
nella primavera del 2011 di minacce
ritenute velate ma che
furono anche al centro di una
interrogazione parlamentare
presentata dall’Italia dei Valori.
Pochi mesi prima invece i destinatari
di altre minacce erano
stati l’ex Questore di Latina
Nicolò D’Angelo e l’ex capo della
Squadra Mobile Cristiano Tatarelli.
Il giudice Lucia Aielli nel corso
della sua carriera ha condotto molti
processi importanti e delicati sia
in composizione collegiale ma anche
quando era all’ufficio gip-gup.
Sono infiniti i fronti su cui il magistrato
è stato impegnato, compreso
un processo per infiltrazioni mafiose.
Ultimamente proprio al giudice
era arrivata una minaccia di morte
da parte di un uomo che era stato
condannato ad otto mesi per maltrattamenti
in famiglia e altri reati
ma quell’uomo attualmente si trova
in carcere e con l’episodio di ieri
mattina non sembra esserci il minimo

collegamento. IL QUOTIDIANO - Giovedì 20 Novembre 2014 Latina 3

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